Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: Geani    15/09/2017    1 recensioni
Non tutti gli angeli sono buoni e saggi. Sono creature estremamente vicine agli umani. Un angelo può cambiare per sempre, può essere esiliato e vivere sulla terra.
Danyas non è un semplice essere alato, è il fratello della Regina; una regina che però non è più lucida da molti anni, forse troppi. Il mondo non è fatto di buoni e cattivi, non e' fatto di angeli e demoni ma di creature di ogni tipo il cui animo brilla di mille sfumature diverse. Il cuore, che quasi mai segue la mente, detta troppo spesso le regole. Dopo una guerra tra angeli e demoni, quello che resta è una guerra tra fratelli.
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 10 



Eilidih si sedette sul trono con la grazia di sempre nonostante cio’ che era appena venuta a sapere. Suo fratello, dopo tutti gli anni passati a nascondersi, si era fatto vedere in un covo di esseri poco raccomandabili. Da sempre teneva d’occhio demoni e vampiri per poter fermare qualsiasi problema o disputa prima che diventasse un pericolo ma non si sarebbe mai immaginata di poter, in quel modo, scoprire anche altre cose. Nonostante fosse convinta di non provare piu’ nulla per lui, di non averne piu’ bisogno, quella novita’ l’aveva destabilizzata.
Vecchi ricordi erano tornati e si affacciavano insistentemente per ricordare quello che aveva fatto. L’aveva amato e ci aveva costruito una famiglia ma non era stato destino. Se solo avesse aspettato un po’ di piu’...
Era pero’ tardi e le scelte che aveva fatto l’avevano portata li’. Si era sposata con una grande e sfarzosa cerimonia con il generale dell’esercito e da lui aveva avuto un figlio. Le cose erano molto cambiate e, nonostante certi ricordi fossero forti come pugnali conficcati nella schiena, era bravissima a scacciarli e a pensare ad altro.
-Mia regina, ci sono degli affari da discutere.- Uno degli uomini che sedevano davanti a lei attiro’ la sua attenzione.
-Come sempre, non penso che questo raduno si sia mai fatto senza uno scopo.-
-Non volevo dire cio’.- Provo’ a scusarsi ma un’occhiata della sovrana lo zitti’.
-Certo che non intendevi dire una cosa del genere.- Annui’ poi, osservando tutti gli altri. –Quindi? Devo chiedervi le notizie una ad una o pensate di parlare da soli?-
Gli angeli, uno ad uno, si alzarono portando notizie da ogni angolo del paradiso. Duro’ anche meno del solito visto che, per la maggior parte, le cose andavano avanti bene. Il tempo delle rivolte era ormai passato, il popolo era felice e tutto andava avanti a meraviglia.
La regina si alzo’ dal trono dopo aver congedato tutti i suoi consiglieri e informatori. Stancamente si diresse verso il balcone che dava sui giardini reali e guardo’ il ragazzo dai capelli quasi argentei per quanto chiari. Sospiro’ appena, incrociando le braccia sotto al seno mentre una ventata d’aria fresca mosse le tende color crema e il suo vestito di un azzurro pastello cosi’ chiaro da poter essere confuso con una tonalita’ del bianco.
-Pensi ancora a lui?- Una voce decisa le si avvicino’, parlando al suo orecchio. –Pensavo di aver risolto la questione anni fa.-
-E’ tornato, Aghon.- Mormoro’. –Si e’ nascosto per anni, non abbiamo piu’ avuto notizie e ora... ora gira per locali.-
-La cosa ti turba?-
-No, non troppo almeno.- Ammise. –E’ solo... non ha mai provato a venire qui, a trovarci, a vederci... magari siamo morti e non lo sa.- Eilidih strinse appena i pugni, nascondendoli fra le lunghe e larghe maniche del vestito. Non sopportava una tale indifferenza, non se proveniva da suo fratello.
Il generale si umetto’ le labbra indeciso, aveva evitato di dirle tutto cio’ che era successo quella lontana sera sulla terra e soprattutto non le aveva confessato di aver anche minacciato il principe. Aveva voluto essere il solo per lei, poterla ingannare a proprio piacimento su cose che non le interessavano sul serio. Era una brava sovrana, nessuno avrebbe potuto negarlo, ma era anche una donna che non ne sapeva nulla di armi e di eserciti. I soldati, le gerarchie e le nomine erano solo in apparenza sue perche’ ormai era da tempo che la persuadeva a fare cio’ che lui desiderava.
-Forse aveva paura di rischiare la vita nel tornare.- Provo’ a tranquillizzarla.
-Forse, ma un fratello e un padre non si arrendono cosi’ facilmente, soprattutto se nono la stessa persona.- Sbotto’ lei, voltandosi e spingendolo da parte. –Voglio sapere ogni cosa. Cosa fa, con chi la fa e perche’ la fa.- Concluse poi, uscendo dalla sala del trono.
 
<***>
 
Belle si stiracchio’ ancora assonnata. Apri’ gli occhi ma fu costretta a richiuderli subito a causa della forte luce che li feriva. Non era ancora abituata a dormire di notte e svegliargli con i raggi del sole a far capolino dalla finestra. Si volto’ piano, sistemandosi su un fianco per guardare il ragazzo che aveva accanto.
Ricordo’ quasi con divertimento quando, la loro prima volta, lui le aveva detto che il suo cuore avrebbe ripreso a battere ma sarebbe stato troppo tardi. La verita’ era cosi’ vicina a quella sua insinuazione che avrebbe voluto urlargli contro tutti gli insulti che le passavano per la testa ma poi ricordava di essere nel suo letto, nel suo appartamento e incinta del suo bambino. Lui credeva davvero che la situazione sarebbe potuta andare avanti senza cadere nel tranello dell’amore?
La vampira scosse piano la testa ma ci mise poco poi ad alzarsi e correre in bagno sotto l’attacco di un conato di vomito. Chiuse a fatica la porta prima di accasciarsi a terra. Era stanca di tutto quello ma non poteva tirarsi indietro e poi teoricamente sarebbe andata avanti cosi’ per poco tempo ancora. Un mese e sarebbe finita quella tortura. Poi ovviamente sarebbe iniziata la prossima ma dubitava che potesse essere cosi’ tremenda. Lei, che nonostante tutto il sangue angelico in corpo non poteva mangiare vero cibo, non aveva cosa rimettere. Sentiva solo la tosse raschiarle lo stomaco e la gola nel tentativo di far uscire cose che non c’erano. All’inizio aveva sputato qualche goccia di sangue ma dopo tutte quelle settimane nemmeno quello succedeva piu’.
Quando la crisi le passo’ riusci’ ad alzarsi, con fatica, per lavarsi il viso. Quando alzo’ gli occhi sullo specchio lancio’ pero’ un urlo di spavento mentre una risata riecheggiava nella stanza.
-Sei pazzo?!- Gli urlo’ contro, lanciandogli l’asciugamano addosso.
-Non eri un vampiro con udito super sviluppato? Cosa vuoi da me?- Dan lo afferro’ al volo, portandoselo attorno al collo. –Ho bisogno del bagno.-
-Beh, anche io, e io sono quella incinta.- Gli ricordo’ spingendolo fuori.
L’angelo roteo’ gli occhi ma non si oppose, andando a buttarsi sul divano in attesa che lei uscisse. Ormai si era abituato a quella routine, era diventata quasi divertente e piacevole. Si era chiesto piu’ volte in quegli ultimi giorni se magari non si stesse lasciando troppo andare ma era arrivato alla conclusione che, anche se fosse stato cosi’, non sarebbe stata una tragedia. Non aveva mai amato sul serio, non cosi’ tanto da volersi fermare e prendersi delle responsabilita’, e per tutto esisteva una prima volta. Forse non era una prima volta ortodossa ma poco gli importava, se la cosa doveva succedere di certo non si sarebbe tirato indietro e da quel calore che provava ogni volta che la vedeva addormentata sul divano con la televisione accesa era sempre piu’ certo che fosse gia’ in atto.
 
Belle, dall’altra parte del muro, si sciacquo’ la faccia cercando di calmarsi. Non poteva semplicemente apparire dal nulla in quella maniera o sarebbe morta per la seconda volta. Poi il suo tempismo era pessimo, come sempre. Non poteva nemmeno piu’ guardarlo senza arrossire perche’ si sentiva spesso a disagio, sbagliata. Per quanto lo volesse nascondere era ormai innamorata persa di quell’angelo che le aveva salvato la vita piu’ di una volta, le aveva donato la possibilita’ di avere una famiglia e le aveva mostrato che vivere in un altro modo era possibile. Non metteva piede in un locale notturno da piu’ di due mesi e non se ne dispiaceva. Aveva quelle piccole cose che le erano state negate. Guardava il tramonto, restava in terrazzo nelle ore calde del pomeriggio e passeggiava nei parchi. I vampiri che la conoscevano la credevano morta e lei era felice cosi’. Di giorno non avevano modo di vederla e di notte era stanca per uscire. L’avrebbero torturata e uccisa pur di conoscere il suo segreto ma non se ne preoccupava, era certa di essere al sicuro e fuori da ogni pericolo.
Quando usci’ finalmente dal bagno si diresse in cucina ignorando l’angelo in soggiorno. Era ancora scossa da cio’ che aveva capito quella mattina e non voleva essere presa in giro. Poteva soffrire in silenzio una volta capito e iniziato a nascondere quei sentimenti che le si erano riversati addosso tutti in una volta. Non aveva nemmeno molto tempo, solamente qualche minuto per imporsi di comportarsi normalmente senza essere influenzata da lui o dalle sue parole o, molto direttamente, da cio' che avrebbe voluto sentirgli dire.
L’importante era che quel bambino fosse felice Che quell’uomo dalle sembianze di un ragazzo fosse felice. Lei si sarebbe limitata a essere l’effetto collaterale di tanta felicita’. 

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Scusate questo piccolo spazio che non riguarda solamente la storia ma avrei piacere che leggeste fino in fondo. 

Ho deciso, dopo mesi di riflessione, di chiudere il mio account di Efp. Non lo uso quasi per nulla, mi dispiace ma e' cosi'. Non leggo nulla da quasi un anno e pubblico saltuariamente perche' tra miei affari vari mi passa la voglia a vedere storie intere senza nemmeno una recensione. Ho sia un account di Wattpad che un blog dove pubblico le mie storie. Per chi volesse continuare a seguire le mie storie e il seguito che avra L'angelo puo chiedermi per messaggio il nome dei sito e dell'acount (non voglio fare pubblicita' qui, scusatemi). Avrei anche un gruppo su facebook ma ormai non lo uso, penso pero' di riprendere a scriverci notizie relative alla storia una volta ripresa la scrittura in maniera seria (probabilmente inizio ottobre). 
Per rispetto di chi ha iniziato a leggere qui finiro' la pubblicazione di questa storia poi, probabilmente circa due settimane dopo la fine cancellereo' l'account sperando che tutti gli interessati abbiamo avuto modo di completare la lettura. 

 
   
 
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