Storie originali > Avventura
Segui la storia  |       
Autore: stirlingite27    17/09/2017    0 recensioni
[Lindsey Stirling]Quando nasci nel Deserto, la vita è difficile. Quella è una terra vasta e spietata. I Padroni dominano su orde di schiavi e uccidono a loro piacimento. La terribile Arena è una minaccia costante. Però, una luce si accende nel buio: una giovane coppia, una come quelle di un tempo. Lei è figlia degli Dei della Luna, lui degli impetuosi Dei del Sole. Insieme, devono unire tutti, per cancellare pregiudizi millenari e tradimenti e riuscire a cambiare il Deserto. Una storia ispirata da un video di Lindsey Stirling!
Traduzione della storia "Escaping the Arena" di @stirlingite27 su Wattpad.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 7 - Conversazioni notturne
 
Kairos si lasciò condurre attraverso la fazione degli Enmity in silenzio. Pensò al coltello nascosto sotto la maglia, avrebbe potuto facilmente far fuori il figlio del Padrone colpendolo da dietro, e magari una guardia o due prima che lo sopraffacessero. Qualcosa, però, lo fermò; aveva bisogno di risposte.
 
"Sentite, dove stiamo andando?" chiese, il nervosismo stava prendendo il sopravvento man mano che si allontanava dall'accampamento degli schiavi.
 
"In un posto dove non ci ascolteranno."
 
I due continuarono il tragitto in silenzio per altri dieci o quindici minuti; infine giunsero ad una formazione rocciosa, sul fianco c'era una caverna. Kairos riusciva a mala pena a vedere al bagliore intenso della luna, nessuno dei due uomini aveva portato luci di alcun tipo per paura di essere visti. Fu accompagnato dentro, dove la stanza si apriva in una grande caverna. Il figlio del Padron accese una piccola lanterna e si girò a fronteggiare Kairos.
 
"Qui potremo parlare liberamente. Nessun altro sa dell'esistenza di questo posto da quanto ne so, eccetto il mio amico." Gli porse la mano destra. "Sono Gavi, il figlio del Padrone Blackflag."
 
Kairos esitò prima di stringerla. "Ve l'ho già detto, io sono Derek. Perché mi avete chiamato?" Fece, elusivo.
 
Gavi rise. "Certo. Senti, Derek, se io devo fidarmi di te, tu devi fidarti di me."
 
"Perché dovrei fidarmi di voi?" si accigliò Kairos. "Senza offesa, questa situazione è assurda. Cosa potreste mai volere da me?"
 
Gavi rimase in silenzio per un po', scrutando Kairos con fare critico, cercando di decidere se stesse commettendo un errore. Lo aveva cercato a lungo, e gli serviva come alleato.
 
"Senti, non so come farò ad avere la tua fiducia, perché non ti biasimo. Sei in un territorio nemico. Ma ti posso giurare che non ti tradirò."
 
L'altro non disse niente, non era ancora convinto.
 
"Okay, mi sembra ovvio che so chi sei davvero. Ho bisogno del tuo aiuto. Non ho intenzione di sbagliare." Gavi gli lanciò uno sguardo supplichevole. "Ho bisogno del tuo aiuto per prendere il controllo della fazione e uccidere mio padre."
 
Kairos rimase basito. Stava dicendo sul serio? Come accidenti pensava di mettere in atto quel piano?
 
"Co-cosa?"
 
Vide lo sguardo serio sul volto di Gavi alla luce della lanterna.
 
"È una follia. Perché vorresti uccidere il tuo stesso Padrone?" Kairos era cresciuto pensando che tutti gli abitanti delle fazioni fossero leali. Forse era perché nella sua sembravano tutti esserlo.
 
Gavi rise, cupo. "Perché, Kairos, l'hai appena detto tu. Il mio Padrone. Io non voglio un Padrone. Io voglio un Leader. E anche molte altre persone qui e in altre fazioni lo vogliono. La separazione tra la nostra gente ci ha quasi distrutti. Le risorse stanno scomparendo, e moriremo tutti se continuiamo così. La tua fazione aveva iniziato a capire come fare. Trivellare nel terreno, coltivare... Stavate davvero facendo progressi enormi. Finché quell'idiota di mio padre non si è ingelosito. È troppo stupido per capire davvero che sta ostacolando le possibilità per Enmity di diventare una fazione migliore. Gli interessa solo il sangue e la sua contorta visione dell'onore."
 
Kairos rimase in silenzio nella caverna buia. Riusciva perfino a sentire il vento fischiare contro il monte e il flebile suono dell'acqua che gocciolava da qualche parte nell'oscurità dietro di loro. Il ragazzo aveva fegato, doveva ammetterlo. E in più, la sua visione sembrava collimare con la sua. Loro volevano il cambiamento per il Deserto, ne avevano bisogno per la loro gente. Si rese conto che Gavi aveva usato il suo vero nome, sapeva chi era, e la paura che lo riportasse a Blackflag continuava a terrorizzarlo, ma aveva l'impressione che dovesse fidarsi di lui.
 
"Cosa vuoi da me? Come può uno schiavo aiutarti? E come puoi aspettarti che gli Enmity ti aiutino? Siete una fazione assetata di sangue, se non ricordo male." Incrociò le braccia.
 
Gavi esitò, non era ancora sicuro che l'altro uomo fosse convinto; doveva trattare con cautela, non voleva allontanarlo. Aveva troppo bisogno di lui. "Questo non è un piano nuovo, è segretamente in progettazione da moltissimo tempo. La nuova generazione sta cominciando a comprendere le nostre necessità. Abbiamo bisogno di un cambiamento, e di un Leader forte."
 
"Perché non puoi essere tu il loro Leader?"
 
Gavi sbuffò, con una breve risata. "Io non sono un Leader, non sono mai stato in grado di guidare nessuno. Tu invece sei stato istruito per questo da quando sei nato. Sei l'unico figlio di Eos, ti ha cresciuto a sua immagine, e ti stava preparando a governare al suo stesso modo. Insieme a quella ragazza, eravate destinati a cambiare il Deserto."
 
Kairos si irrigidì al sentir menzionare Lindsey. Non voleva metterla in mezzo, soprattutto non finché non si fosse assicurato che non si trattava di una guerra.
 
"Non preoccuparti, non ti costringerò a dirmi chi è e dove si trova. Ho tentato di convincere mio padre che siete morti entrambi. So cosa significhi lei per te, e so cosa succederà se mio padre riuscirà a metterle le mani addosso. Vuole un Rinnegato praticamente da sempre, e non sarebbe corretto da parte mia permettergli di tenerla chiusa in una gabbia per il resto della sua vita. Mi ricordo di lei di quella volta che siamo venuti a trovare voi Nexus, da bambini. Non riusciva a stare ferma un secondo, sempre lì a danzare e sorridere, così piena di vita. Mio padre sarebbe felice di tagliarle le ali."
 
Kairos annuì. "Non rischierò in alcun modo la sua sicurezza. Proverò a fidarmi di te, Gavi, ma ti prego di ricordarti che se mi tradisci, non avrò niente da perdere. Ti ucciderò, insieme a quanti più Enmity potrò."
 
Gavi annuì, d'accordo; e porse la mano a Kairos. Quest'ultimo la prese, cauto, stringendola.
 
"Benvenuto nella squadra. Speriamo solo di non stare facendo il più grande sbaglio delle nostre vite."
 
=================
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Avventura / Vai alla pagina dell'autore: stirlingite27