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Autore: Mizu Ryu    18/09/2017    0 recensioni
La storia inizia 18 anni dopo dalla storia precedente (I Custodi della Vita II-Over the Heaven), ma se anche è un sequel si può leggere come storia a sè.
Sono passati quasi vent'anni da quando Michael e Lucifer sono precipitati all'Inferno.
Un giorno, Gianluca incontrò un ragazzo con la stessa collana dell'amico; era quasi certo che fosse lui.
Il ragazzo si chiamava Mario però non sapeva che grazie a quella collana il suo destino cambierà...
Ecco a voi l'inizio del terzo ed ultimo arco narrativo de "I Custodi della Vita"
Genere: Avventura, Fantasy, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Qualcosa stava suonando, Mario protese la mano per spegnere la sveglia, ma continuava.
Mugugnò.
Non capiva che cos’era, aprì gli occhi, si girò e vide l’orario; erano le 8 del mattino.
«Sono in un incubo?!» mugugnò il biondo mettendosi un cuscino in volto.
«Se non ti svegli te la farò pagare!» esclamò una voce.
Ci volle qualche secondo perché Mario capisse chi era.
GIANLUCA!
Appena lo capii spalancò gli occhi e corse ad aprire.
«Eccomi!» esclamò spalancando la porta.
Appena Gianluca lo vide si mise a ridere.
Mario quando capii il motivo di quella risata arrossì, era andato ad aprire in mutande (era solito usare i slip mentre dormiva).
Chiuse la porta in faccia a Gabriel, anzi a Gianluca, corse in camera e si mise dei pantaloncini, appena ritornò alla porta vide Gianluca che posava il cappotto sull’attaccapanni.
«Gianluca?»
«Dimmi.» rispose l’altro alzando lo sguardo dopo aver posato il cappotto.
Un gancio desto si fiondò sul volto di Gianluca.
«Ma se avevi le chiavi perché mi hai dovuto suonare così?!!?!?» urlò furibondo Mario.
Gianluca cadde a terra con evidenti gesti di estremo melodrammaticità.
«Oh perché l’universo si scaglia così contro di me!? Ma che brutto destino che mi attende il futuro!» disse l’uomo esageratamente.
«Finiscila, sei pur sempre un sessantenne.» disse Mario andando in cucina.
«COSA?! – domandò Gianluca inseguendolo – Q-Quanti anni avrei?»
«Ieri ho pensato un po’, sai visto che sei un essere immortale avrai più degli anni che dimostri e mi sono fatto due calcoli.» rispose il biondo mettendo sul fuoco il caffè.
«E quanti ne dimostro?»
«Si e no direi 30.»
«Io dovrei aver 48 anni se fossi un umano.» precisò Gianluca.
«Attento che dire bugie è un peccato.»
«Non fare lo spiritoso, se un essere angelico commette tutti e sette i peccati capitali diventa un demone.» disse Gianluca lanciando uno sguardo fulmineo al ragazzo.
«Allora Uriel è sulla buona strada per andare all'Inferno!» vomitò il giovane facendo riferimento al giorno prima.
Gianluca abbassò lo sguardo e divenne scuro in volto, serrò i pugni e si trattenne dal picchiarlo.
«Tu dici che Uriel era iracondo ieri, ma tu parli non sapendo… non sai che cosa prova quell’Arcangelo anzi no, cosa proviamo noi sei. Non sai cosa vuol dire perdere una persona cara, un amico… o meglio un fratello! Per noi è stata una gran perdita, abbiamo perso un pezzo di noi… - disse, poi alzò lo sguardo e si vide che stava piangendo – MICHAEL ERA TUTTO PER NOI E TU NON SEI NESSUNO PER CRITICARE LA REAZIONE CHE HA AVUTO URIEL!»
«Dici che non so cosa vuol dire perdere qualcuno di importante? Te lo sei scordato o no che ho perso i miei genitori?!» rispose Mario, a quella sua reazione l’altro rimase di stucco ma poi ritornò in se.
«Allora puoi capire la reazione di Uriel, tu come ti sentissi se qualcuno si presentasse a te con lo stesso viso e fisico dei tuoi genitori e li vorrebbe sostituire? – domandò Gianluca, l’altro non seppe che dire – Ecco, me lo immaginavo… perciò non parlare più su cose che non sai.» finì di dire ed andò subito in cucina.
I due rimasero divisi per diversi secondi, Mario doveva pensare all’errore che aveva commesso; alla fine Gabriel aveva ragione: Mario aveva parlato senza sapere.
«Disturbo?» domandò il biondo stando all’uscio della cucina.
L’altro non si mosse di un millimetro, di spalle era e di spalle stette.
Il biondo avanzò.
«Chiedo scusa… - disse fermandosi dietro a Gianluca – hai ragione tu, ho parlato senza sapere… scusa.» disse Mario a testa bassa.
Gianluca si girò e lo abbracciò, a quel gesto il giovane rimase di stucco, ma poi capì.
Capì tutto, doveva essere dura per loro dover accettare un’altra persona uguale al fratello.
 
Barachiel volò, volò fino al Secondo Cielo, volò da Uriel.
«Disturbo?» domandò l'Arcangelo volteggiando di fronte al fratello.
«No.» rispose Uriel ancora nervoso.
Barachiel si sedette accanto al fratello, erano entrambi seduti sul tetto del tempio del Regno della Sapienza.
«Ti sei calmato?» domandò il castano guardandolo.
«Un po’ si…» rispose l’altro.
«Non hai tutti i torti…» disse ancora una volta Barachiel abbassando lo sguardo.
«Che intendi?» domandò quello con i capelli scuri.
«Probabilmente avrei fatto anch’io come hai fatto tu… non è semplice accertarne uno nuovo… però – disse Barachiel alzando lo sguardo e guardando l’orizzonte – è la reincarnazione di Michael, ha i suoi poteri… se ci piaccia o no lo dovremo accettare un giorno.» disse l’Arcangelo cercando di convincere l’amico.
«Lo sai quanto ci ero legato e cosa ho fatto per stringere amicizia con lui.»
«Ahahahahah si si ricordo! Eri il "confidente misterioso".» rispose Barachiel ridendo, anche Uriel si mise a ridere ricordando quella scena.
«Per me è stato brutto perderlo…» sussurrò l’Arcangelo iniziando a piangere.
«Dai non fare così… - disse Barachiel portandoselo al petto – sono certo che questo nuovo sarà degno di essere l’Arcangelo Michael.»
«Sin da quando eravamo piccoli che mi hai aiutato a fare le mie scelte.» disse Uriel facendo un sorrisino malinconico.
«Ti ricordi come hanno fatto gli altri quando hanno scoperto che eravamo vecchi amici?» domandò Barachiel lasciando andare il fratello.
«Ahahaahahah si ricordo! Tutti si domandarono perché non gliel’avevamo detto prima-»
«Si! E tu avevi risposto con la tua solita serietà “ma voi non ce l’avevate chiesto”.» interruppe Barachiel mettendo le braccia sui fianchi e facendo il vocione imitando Uriel.
Uriel si mise a ridere a quell’imitazione e lo spinse.
«Amici del cuore…» disse Barachiel smettendo di ridere.
«Che hai detto?» domandò Uriel non capendo bene.
«Ce lo aveva detto una volta Michael, non te lo ricordi?» rispose l’Arcangelo.
A quella risposta nella mente di Uriel gli balenò subito quel ricordo.
Esso era un ricordo risalente anni addietro, era un ricordo risalente addirittura prima che Lucifer cercasse di conquistare il Paradiso.
Sapete ragazzi… prima di incontrarvi non mi interessava nessuno, neanche di Betty, ma adesso c’è qualcuno che mi importi e siete voi. È stato bello fare amicizia con voi; è stato bello parlare, studiare, giocare e scherzare con voi. Voglio ancora ridere, scherzare, ma anche piangere e provare tutte quelle emozioni vibranti con voi! Questo… Questo perché per me voi siete i miei amici del cuore.
Quel ricordo faceva nascere un calore nel cuore ai quei due ragazzi, ma quel calore durò per un paio di minuti poiché venne sostituito da delle grandi risate.
«Si si ricordo!» esclamò Uriel.                                               
«E ti ricordi anche il motivo?» domandò Barachiel asciugandosi le lacrime agli occhi.
«Come lo potrei dimenticare?! Ci aveva detto quelle parole perché gli era venuto la febbre a 37.1» disse Uriel con le lacrime agli occhi per le troppe risate.                    
 
Gabriel ed il giovane Michael spuntarono nelle nuvole di confine del Paradiso.
«Da oggi inizierai ad allenarti.» disse Gabriel.
Michael annuì.
I due iniziarono ad allenarsi, pian piano arrivarono anche Barachiel, Sealtiel, Jaudiel e Raphael.
Ognuno dei cinque iniziarono ad insegnare una cosa diversa al nuovo Arcangelo; Jaudiel gli insegnò la giustizia, Sealtiel gli insegnò l’importanza delle preghiere e la comunicazione, Barachiel gli insegnò il vero significato di bellezza e tutto quello che c’era da sapere sui fiori e come usarli in battaglia, Raphael gli insegnò la medicina e come guarire le ferite e Gabriel gli insegnò a lottare… anche se quest’ultimo non era molto bravo era obbligato visto che Uriel, il miglior guerriero tra i sei, si era rifiutato ad insegnare al ragazzo.
 
 
 
 
 

ANGOLO AUTORE
Ciao ragazzi!!!
Scusate se pubblico di nuovo in ritardo, ma ieri ho mangiato fuori con amici e mi sono dimenticato ada aggiornare ><
Comunque vi è sembrata la storia? Vi piace? 
Questo capitolo è un pò cortino (in word mi è venuto tipo di due pagine), ma l'ho voluto fare comico XD
Spero che vi sia piaciuto ed alla prossima!!!

XOXOXO MIZU RYU

 
   
 
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