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Autore: Freeshane    18/09/2017    1 recensioni
Atlanta, Marzo 2027.
Sono passati 10 anni dalla fine di The Vampire Diaries e gli attori sono felici di partecipare alla reunion, che durerà 10 giorni.
Tra i problemi coniugali di lui e la costante natura indecisa di lei, Ian e Nina si ritroveranno, in quel breve ma intenso soggiorno.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Ian Somerhalder, Nina Dobrev, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Day Ten-   The Last Day



Ian’s point of view
 
Quella giornata avrebbe sancito la fine della reunion ma l’inizio della mia nuova vita, non sapevo cosa aspettarmi da quest’ultima ma sapevo solo una cosa, ero felice. Non sarebbe stata una giornata impegnativa, infatti Julie e Kevin avevano organizzato un grande party in una delle lussuose sale dell’albergo, sarebbe stato davvero fantastico.
 
In attesa della grande festa della sera, andai a fare jogging per cominciare bene la giornata e riprendere delle buone e vecchie abitudini. Una volta arrivato al parco mi fermai per comprare dell’acqua, quando vidi che non ero solo.
 
<< Se non ricordo male, i primi giorni della reunion ci siamo incontrati di nuovo qui >> Osservai divertito guardando Nina
 
<< Magari deve finire proprio come abbiamo cominciato, insieme >> Rispose ridendo leggermente
 
La guardai e annuì sorridendo, aveva ragione. Così, le proposi di fare colazione al solito coffee shop con ciambelle alla vaniglia e lei non se lo fece chiedere un’altra volta; mi spiegò cosa era successo in mia assenza con quel tale, Justin, mentre io le raccontai di Nikki. Non sapevo spiegare quella sensazione, sapevo solo che eravamo diversi.
 
Nina’s point of view
 
Era sempre bello parlare con lui, solo che quella volta era diverso. Forse perché dopo tutto ciò che avevamo trascorso in quei dieci giorni avevamo finalmente capito che la nostra felicità non dipendeva da qualcun altro, ma da noi stessi.
 
<< Non posso credere che tutto questo sia finito, sembra ieri il primo giorno >> Osservai già nostalgica
 
<< Tra un anno ci rivedremo, proprio qui ad Atlante per il revival, non essere così triste >> Mi disse dolcemente accarezzandomi la mano
 
Quel gesto di affetto mi fece involontariamente sorridere.
 
<< Hai ragione, chissà quante cose cambieranno in un anno >> Dissi sospirando
 
<< Non cambierà niente, ne sono sicuro >> Mi disse guardandomi negli occhi << Tu però non presentarti con nessun fidanzato che non vuoi sposare >> Mi disse divertito, così risi leggermente
 
<< E tu non tornare da tua moglie, se non lo vuoi davvero >> Dissi guardandolo
 
In realtà,  non avrei voluto dire quella frase, di mezzo c’era sempre un bambino che avrebbe sofferto per quella separazione, in un modo o nell’altro.
 
<< Quello che volevo dire era di essere felice prima di tutto >> Dissi, cercando di correggermi
 
<< Lo so cosa volevi dire, stai tranquilla >> Mi disse sorridendomi << Sarò felice, te lo prometto >>
 
Stetti qualche momento ad ammirarlo. L’età era avanzata anche per lui, vi erano i segni sul volto che lo dimostravano, ma nonostante questo era sempre bellissimo proprio come lo avevo conosciuto molti anni prima; poi era anche estremamente divertente, dolce e cordiale, era sempre il solito Ian.
 
<< Ho un’idea >> Dissi mentre lui mi guardava curioso << Viviamo la nostra vita in quest’anno, facciamo tutto ciò che abbiamo sempre desiderato fare, realizziamo i nostri sogni e poi ci ritroviamo al revival per raccontarci tutto quello che abbiamo fatto >> Gli dissi sorridendo
 
Lui mi guardò e ricambiò il sorriso
 
<< Affare fatto >>
 
Entrambi sapevamo che quella era una promessa. La promessa che ci saremmo ritrovati, ancora.
 
 
Ian’s point of view
 
Dopo quella piacevole chiacchierata tornammo in albergo per trascorrere del tempo con il resto del cast e pranzare assieme a loro in un delizioso ristorantino italiano, dove andavamo sempre o quasi durante le riprese. Nel tardo pomeriggio, tornammo in albergo per prepararci al party d’addio di quell’ultima sera di reunion, così tutti ci salutammo per poi rivederci qualche ora dopo nella sala.
 
Indossai l’abito che Adrianne aveva ordinato per me molti mesi prima, proprio per questa occasione, indossandolo ripensai a quella piccola donna e mi venne di sorridere, nonostante tutto quello che era successo avevo un bel ricordo di lei. Dopo essermi guardato più e più volte allo specchio sospirai e decisi di scendere di sotto, dove già vi erano tutti o quasi pronti a scatenarsi per quella ultima serata insieme.
 
<< Ciao Julie, sei un incanto >> Dissi salutandola con un bacio sulla guancia
 
<< Sei il solito adulatore, Ian >> Rispose Julie ridendo leggermente
 
Le feci l’occhiolino e raggiunsi Paul con Phoebe, Candice e Kat, i due Micheal e tutti gli altri che stavano bevendo un drink.
 
<< Finalmente sei arrivato! >>  Esclamò Candice
 
<< Sono il solito ritardatario? >> Chiesi sorridendo imbarazzato
 
<< Puoi star tranquillo, c’è chi è peggio di te >> Mi disse Kat divertita, tranquillizzandomi
 
<< E chi? >> Chiesi curioso e divertito
 
Paul fece segno verso l’ingresso della sala divertito e guardai a bocca aperta una Nina bellissima, del resto lo era sempre, ma quella sera lo era ancora di più: indossava un abito lungo che le cadeva perfettamente sui fianchi di un color crema che faceva da contrasto alla sua pelle olivastra, i capelli erano raccolti mostrando il suo bellissimo e sensuale collo e le sue labbra erano illuminate da un rossetto appariscente, che accompagnava un trucco invece semplice. Ci sorrise e si avvicinò a noi.
 
 
Nina’s point of view
 
Erano tutti lì che probabilmente mi aspettavano, così gli sorrisi e mi avvicinai a loro e appena raggiunti salutai tutti con un caloroso sorriso.
 
<< Che ne dite di cominciare la serata con uno shottino di tequila? >> Chiesi divertita
 
Tutti mi guardarono sorridendo divertiti e Paul andò a prendere al bar una serie di shottini per brindare all’inizio di quella serata. Dopo un ricco bouffet e tanto bere, finalmente misero la musica con cui poterci scatenare, così Candice e Kat si gettarono in pista assieme ai due Micheal mentre io, Ian, Paul  rimanemmo ancora un po' a sorseggiare i nostri drink, mentre Phoebe beveva il suo succo di frutta, visto lo stato in cui si trovava.
 
<< Che ne dici se ci buttiamo in pista? >> Chiese Paul dandole un bacio sulla guancia sorridendo
 
<< Non credo di volerlo >> Rispose in maniera piuttosto fredda << Anzi, vorrei tornare in camera >>
 
Paul la guardò piuttosto dispiaciuto
 
<< Ma è l’ultimo giorno di reunion, tesoro >> Disse per poi sospirare << D’accordo, andiamo >>
 
Phoebe roteò gli occhi e lo fermò in maniera brusca
 
<< Tu puoi sempre rimanere, vado io >>
 
<< Sei sicura, Phoebe? >> Chiese Paul guardandola
 
<< Certo, passate una buona serata >> Disse per poi andarsene velocemente
 
Paul sospirò e guardò me e Ian, che avevamo assistito a quella scena piuttosto imbarazzati
 
<< Non so cosa fare con lei, abbiamo avuto un anno difficile, è vero, ma adesso finalmente stiamo insieme, abbiamo trovato un accordo e sono così dolce e gentile con lei, dove sbaglio? >> Chiese Paul esasperato
 
<< L’atteggiamento di Phoebe mi ricorda molto quello di Nikki quando è stata male, ha sofferto prima di depressione poi di anoressia, hai mai pensato di portarla da qualche specialista? >> Chiese un Ian preoccupato
 
<< Anche io ho visto Phoebe molto infelice, forse c’è qualcosa di più, perché non provi a parlarne? >> Chiesi
 
Paul sospirò e abbassò lo sguardo
 
<< Devo andare da lei >>
 
<< No, Paul, per una sera Phoebe può aspettare ma questa sera è importante per te, non puoi continuare a rinunciare a tutto per gli altri, devi cominciare a fare qualcosa per te stesso >> Lo esortò Ian
 
Paul guardò il suo amico e gli sorrise, dandogli una pacca sulla spalla
 
<< Grazie, fratello >>
 
Dopo quelle parole, Paul si scatenò in pista con Candice, Kat, Julie, Kevin e altri membri del cast e della crew, così guardai Ian mentre beveva il suo drink.
 
<< Da quando sei così saggio? >> Chiesi divertita, così lui mi guardò
 
<< In realtà lo sono sempre stato, per un periodo mi sono perso ma adesso sono intento a ritrovarmi >> Mi rispose
 
Lo guardai e sorrisi leggermente
 
<< E in che modo vorresti ritrovarti? >> Chiesi
 
Ian mi sorrise malizioso e si avvicinò al mio orecchio cominciando a sussurrare
 
<< Innanzitutto, chiederò alla donna più bella della festa di ballare insieme a me, poi dopo averla fatta divertire la porterò nella mia camera da letto e le farò desiderare di non uscire mai più da quelle quattro mura >>
 
Lo guardai negli occhi, piuttosto eccitata da quelle parole.
 
<< Sarà una donna molto fortunata, allora >>
 
<< Nikolina? >>
 
<< Si, Ian? >>
 
<< Mi concedi un ballo? >>
 
Lo guardai, i suoi occhi grandi e color del mare si poggiavano prepotentemente su di me, intimidendomi come facevano sempre.
 
<< Sei sicuro che sia giusto? Si, insomma, domani ognuno andrà per la propria strada e ci rivedremo tra un anno per il revival ed io.. >>
 
<< Shh, abbiamo passato questi dieci giorni a pensare e ragionare con la mente, da oggi in poi voglio decidere con il cuore, ed il mio cuore mi sta suggerendo di portarti a ballare >> Mi disse nella maniera più sensuale possibile
 
Lo guardai e un ampio sorriso si dipinse sul mio volto
 
<< Allora, portami in pista >>
 
Ian mi sorrise beffardo e mi portò in pista proprio dove vi erano tutti gli altri, così cominciammo a scatenarci l’uno stretto all’altro, tutti insieme, vivendo una delle notti più belle della nostra vita con le persone più importanti della nostra vita.
 
Al termine della serata, come promesso, Ian mi portò davanti la porta della sua stanza dove ci guardammo negli occhi per un secondo ma non avevamo alcun dubbio: le labbra dell’uomo si fiondarono prepotentemente sulle mie, che si schiusero per far penetrare la sua lingua nella mia bocca in un bacio che traboccava di passione e desiderio. Presi dalla passione, mi spinse violentemente sulla porta, cominciando a baciarmi il collo e poi la scollatura del vestito mentre l’eccitazione si faceva strada tra le mie gambe; con la mano cercai il pomello con cui aprire la porta e quando ci riuscì ci infilammo lì dentro velocemente, presi dalla voglia.
 
Con forza mi sfilò l’abito mentre con desiderio gli sbottonai la camicia e abbassai i pantaloni per poi fiondarci sul suo letto; la sua bocca baciava ogni parte del mio corpo, quando tolse finalmente il reggiseno riuscì finalmente ad assaporare i miei seni, facendomi inarcare la testa dal piacere. Subito dopo mi misi a cavalcioni su di lui e anche io cominciai ad assaporare ogni parte della sua pelle: dal suo petto scolpito al suo ventre, mentre l’eccitazione cominciava ad essere ben visibile nel suo intimo. Appena raggiunta la soglia dell’eccitazione, mi scostò violentemente sotto di sé e prese a baciarmi con desiderio fino a quando, finalmente, mi fece sua con forza, desiderio ed eccitazione, trascorrendo in questa maniera una delle notti più belle della nostra vita.
 
 
Ian’s point of view
 
Nonostante la folle notte che avevo trascorso riuscì a svegliarmi presto, quella mattina, così allungai il braccio per abbracciare dolcemente Nina ma accanto a me non c’era nessuno, quindi mi alzai e mi guardai attorno ancora assonnato e finalmente la vidi: era lì davanti a me, già pronta e bellissima e con le valige davanti la porta di camera mia, ancora chiusa.
 
Prima di parlarle guardai l’orologio, erano appena le sei del mattino, così la guardai ancora assonnato.
 
<< Già così bella e pronta a quest’ora del mattino? >> Chiesi sorridendole beffardo
 
Lei mi guardò e rise leggermente
 
<< Sto prendendo il primo volo del mattino, ma prima di andare via volevo salutarti >> Mi disse guardandomi seria, questa volta
 
La guardai e sospirai così mi alzai e la raggiunsi
 
<< Questo è un arrivederci, quindi >> Le dissi guardandola
 
<< Ian, prima di andare devo dirti una cosa >> Mi disse, sembrava piuttosto nervosa
 
<< Cosa? >>
 
<< Io ti amo. Lo so, è assurdo, non ci siamo visti per anni e anni, tu ti sei pure sposato e hai avuto un bambino e ognuno di noi ha preso la sua strada ma ti amo e questo non cambierà mai. E’ la cosa più vera che abbia mai provato nella mia vita e non voglio rinunciarci, non più, almeno. Quindi, io adesso uscirò da quella porta e farò ciò che tu in questa reunion mi hai insegnato: vivrò come davvero desidero fare, mi prenderò le mie responsabilità e sarò felice ma quando tra un anno ci rincontreremo, se tu mi vorrai ancora, io non avrò più intenzione di lasciarti andare. L’ho omesso per troppo tempo a me stessa e a te che adesso dirlo mi fa sentire in paradiso, ti amo Ian, ti amo e ti amo e voglio passare il resto della mia vita con te! >> Esclamò con le lacrime agli occhi
 
La guardai commosso, le accarezzai dolcemente il viso e le diedi un dolce bacio
 
<< Tra un anno ci incontreremo e ti prometto che non ci lasceremo mai più, questo vale più di mille ti amo, perché non è solo una promessa, è una certezza. Adesso vai e prenditi cura di te >> Le dissi dolcemente
 
Lei mi sorrise e annuì per poi asciugarsi le lacrime e prendere le sue valige ma prima di uscire si voltò un’ultima volta verso me
 
<< Sii felice, non farti prendere dalla tristezza, mai >> Disse riprendendo a piangere << E se dovesse succedere, chiamami, io farò di tutto per farti tornare felice >>
 
La guardai con gli occhi lucidi e le sorrisi
 
<< Sarò felice, te lo prometto >>
 
<< Ciao, Ian >>
 
<< Ciao, Nina >>
 
Lei mi fece un ultimo saluto e se ne andò.
 
La reunion era ufficialmente finita ma questo non mi faceva sentire triste o vuoto, anzi. Mi sentivo un uomo nuovo, che aveva riscoperto se stesso e che aveva capito cosa voleva essere nella sua vita: felice, semplicemente questo. E da adesso lo sarei stato, da adesso potevo farlo, potevo essere davvero felice perché sarebbe dipeso da me, adesso, non più da una donna, dal lavoro, dalla famiglia. Questo era quello che mi aveva insegnato la reunion: la felicità, per essere considerata tale, deve venire da dentro. Ed io, adesso, mi sentivo dentro più felice che mai. 



SPAZIO AUTRICE:

Sembrava non dovesse mai arrivare questo momento eppure eccoci qui, questi sono stati i 10 giorni più lunghi di sempre ahah ma spero che ne sia valsa la pena per voi! Per me è stata una grande e bellissima esperienza, che- come dicevo nei cap precedenti- mi ha permesso di esplorare tematiche delicate e che mi stanno molto a cuore ( omosessualità, malattia, aborto etc ). Però, tornando alla storia:
Ian e Nina si sono ritrovati, come avevo preannunciato nel prologo della storia, e hanno trascorso tutta la giornata nella loro carissima Atlanta, per poi prepararsi all'ultima grande festa della reunion. Qui si evince un disagio che vive Phoebe e che tende ad essere simile a quello di Nikki, molto tempo fa, così Ian e Nina consigliano Paul, come dei veri e propri amici. 
Il capitolo termina con il raggiungimento della felicità da parte di entrambi. 
Però aspettate... Non è ancora finita qui, ci sarà una sorpresa! :)
 
   
 
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