Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Romanticgirl02    20/09/2017    2 recensioni
Appena avvertì la sua presenza la ragazza lo squadrò senza farsi vedere. Era un uomo alto dai folti capelli argentei e dagli occhi d'ambra, era elegante con un bel portamento, a prima vista si direbbe un amante della lettura, con parecchi sogni nel cassetto ancora da realizzare. Sarebbe stato l'uomo perfetto per lei, pensò all'improvviso, poi però si rese conto che quell'uomo per quanto bello e prestante fosse poteva benissimo essere suo padre...
-E lei signorina quanti anni ha? A vederla sembra molto giovane-
La ragazza colta impreparata a quella domanda gli rispose abbastanza impacciata.
-Ho 25 anni, come vostro figlio, lavoro in uno studio psichiatrico già da 4 anni...-
Una psicologa per un pazzo o per qualcuno che ha bisogno di aiuto?
Genere: Introspettivo, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Lavorò fino all'ora di pranzo poi si mise a cucinare. Decise di cucinare del passato di verdure. Era ottimo per la situazione! Si mise il grembiule coi gatti che si era portata da casa e si mise ai fornelli. Senza accorgersene si mise a canticchiare e la casa fu inondata dal dolce suono della sua voce con il buon profumino del passato. Era troppo presa dal cucinare che non si accorse della sua presenza ma quando lo notò non potè che arrabbiarsi.

-Che stai facendo! Torna subito a letto! Te lo porto io il pranzo!-

Inuyasha si trovava in piedi davanti a lei, la camicia bianca del pigiama infradiciata dal sudore lasciava intravedere il petto del ragazzo. Le sue guance erano rosse e i suoi occhi lucidi. Kagome arrossì lievemente e lo riaccompagnò in stanza. 

-Dai cambiati, intanto vedo a guardare il pranzo-

Disse Kagome uscendo. Inuyasha ci provò ma si sentiva troppo debole per muoversi. La sua mente vagava sull'immagine che si era ritrovato davanti appena sceso in cucina. Kagome ai fornelli con il grembiule coi gatti che lo rimprovera perché si è alzato dal letto anche se ha la febbre. In altre circostanze sarebbero sembrati veramente due fidanzati che convivono. Provò varie volte a svestirsi ma riuscì solamente a sbottonarsi la camicia. Si stese sul letto con la testa che gli girava. Se stava male lui, stava male anche Warui. A quel pensiero sorrise lievemente. 

-Inuyasha! Non ti sei ancora cambiato!- 

Kagome appoggiò il vassoio sul comodino e lo aiutò a levarsi la camicia con non poco imbarazzo. Gli chiese dove poteva trovare altri pigiami e in un cassetto trovò una maglia e un paio di pantaloni. Lo aiutò ad infilarsi la maglia ma esitò un attimo sui pantaloni. Che stava facendo? Se vederlo a torso nudo le aveva fatto un strano effetto figuriamoci vederlo in boxer! Appoggiò i pantaloni di fianco a lui e lo guardò con le gote rosse. 

-Non ce la fai proprio?-

Disse lei dando voce ai suoi pensieri. Inuyasha fece per alzarsi in piedi ma con scarsi risultati. In un certo senso gli dava fastidio. Era come un bambino. Kagome sospirò e con il viso ormai bordò lo aiutò a privarsi anche dei pantaloni. Una volta sbollito l'imbarazzo e indossato un altro paio di pantaloni, con un sospiro di sollievo si misero a mangiare in silenzio. 

-Se vuoi puoi andare a casa, non devi per forza farmi da balia-

Disse Inuyasha di punto in bianco. Anche se diceva cosi in cuor suo la voleva vicino ma non lo avrebbe mai ammesso e per di più conciato com'era come avrebbe fatto da solo?

-Ho promesso hai tuoi genitori che mi sarei presa cura di te, quindi non se ne parla!-

Disse lei sorridendo. Quella ragazza sorrideva sempre. Inuyasha sbuffò e continuò a mangiare in silenzio ma poiché quel silenzio rendeva Kagome visibilmente in imbarazzo, la ragazza decise di iniziare a parlare di qualunque cosa le passasse per la testa. E così in un'ora di pranzo Kagome si ritrovò a raccontare piccoli pezzi della sua infanzia, quando fece il fortino di neve, quando si ruppe il polso andando a sbattere con lo slittino... E Inuyasha l'ascoltava cercando di immagine una piccola Kagome che piangeva perchè il suo castello si era sciolto con sole oppure quando le misero il gesso. Poi la febbre si rialzò e sentì il bisogno di riposarsi nuovamente. Kagome gli diede due pasticche per cercar di far scendere la febbre e lo lasciò riposare. Si mise a guardar fuori dalla finestra, il paesaggio era ricoperto dalla soffice neve. Guardò nella libreria di Inuyasha, scelse un libro e iniziò a leggerlo: Il lupo della steppa. Kagome fu completamente rapita da quel libro tantè che senza accorgersene passarono diverse ore. Inuyasha che ormai si era svegliato la fissava di nascosto con gli occhi semichiusi. I lineamenti della ragazza risultavano pallidi in contrasto con il bianco della neve, la delicatezza con la quale si portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio... Inuyasha si ritrovò a pensare quanto Kagome fosse bella. La febbre gioca brutti scherzi pensò, però pregò che la sua presenza non svanisse mai. Dopo anni si ritrovò a pensare un futuro, a sognare una vita diversa. E in tutto ciò Kagome ne avrebbe fatto parte. Mentalmente si diede del pazzo. Poi diede la colpa alla febbre. Tutto ciò che sentiva probabilmente lo sentiva solo lui, quindi decise di lasciar scorrere. Il telefono di Kagome suonò e la ragazza uscì dalla stanza per rispondere.

-Pronto?-

-Ciao Kagome! Sono io Ayame! Ho delle grandi, anzi grandissime notizie! Sto venendo da te adesso!-

Kagome guardò l'orologio, erano quasi le 18 e presto avrebbe dovuto preparare la cena.

-Aya, non sono a casa adesso... e penso di non esserlo per le prossime due settimane...quindi....-

-Ma dove sei?- 

La interruppe l'amica. Kagome non sapeva se dirglielo o no, conoscendo l'amica sarebbe venuta in fretta e furia qui, disturbando Inuyasha. Poi però, incapace di mentire, le disse la verità.

-Sono a casa No Tashio... Inuyasha sta male e i suoi sono partiti per un viaggio... quindi non so se...-

-Perfetto. Sono quasi arrivata-

Ayame la interruppe di nuovo e chiuse la chiamata. A Kagome cadde il telefono dalle mani. Sospirò sconsolata e andò a bussare leggermente alla porta di Inuyasha. Inuyasha la invitò ad entrare e capì subito dal suo sguardo che doveva chiedergli qualcosa. 

-Ecco... una mia amica... Ayame... sta venendo qui... mi deve parlare... non so di cosa ma... ecco... può venire?- 

Inuyasha sbattè più volte le palpebre. L'idea che un altra ragazza girasse per casa non gli piaceva, ma poiché per colpa della febbre sentiva uno strano sentimento nei confronti di Kagome decise di accontentarla e di renderla felice. La ragazza sgranò gli occhi e gli sorrise prima di scomparire di nuovo dietro alla porta. Il cuore di Inuyasha fece delle capriole. Il sorriso di lei aveva iniziato a fargli uno strano effetto. Rimase qualche minuto a guardare il soffitto pensando al da farsi. Non trovando niente decise di alzarsi e di raggiungere la ragazza in cucina. Si appoggiò al muro e continuò a fissarla cucinare, poi la vide alzarsi in punta di piedi: non riusciva a raggiungere la credenza. Con una smorfia molto simile ad un sorriso Inuyasha andò dietro di lei e allungò una mano per afferrare la spezia che Kagome stava mirando. La ragazza fu presa alla sprovvista. Lo guardò con un piccolo broncio. A modo suo Inuyasha le aveva fatto capire che era molto più bassa rispetto a lui. Però lo ringraziò e lo mandò a stendersi di nuovo. Questa volta però Inuyasha andò sul divano, il letto ormai era diventato troppo scomodo per tornarci. Accese la TV e iniziò a far zapping, saltando tra un canale e l'altro. Si fermò su un vecchio film 'Il diavolo veste Prada'. Si mise a guardarlo, senza un vero motivo, era uno dei film preferiti di sua madre. Poco dopo lo raggiunse anche Kagome con una coperta. Si misero seduti uno di fianco all'altro, almeno sarebbero stati al caldo. 

-Non sapevo ti piacesse questo genere di film-

Iniziò Kagome.

-Mia madre li guardava spesso...-

Rispose lui monotono. 

-E a te piace?-

Aggiunse poi. La ragazza lo guardò e annuì. Lei adorava questi film, sopratutto l'attrice. Le dava un senso di soddisfazione, ma il suo film preferito rimaneva sempre ‘Mamma mia’.

Si raggomitolarono meglio e rimasero in silenzio, finché Inuyasha non sentì un odore strano. Guardò la ragazza e pensò di esserselo immaginato, poi però l’odore si fece più pungente. 

-La Senti anche tu?-

Chiese un po’ titubante... probabilmente se lo stava immaginando...

-cosa?-

Chiese lei senza prestare molta attenzione, concentrata sul punto clou del film.

-Puzza di bruciato-

Disse lui infine. La ragazza lo guardò. Poi sgranò gli occhi e corse velocemente in cucina gridando come una pazza. Inuyasha si alzò e più lentamente la raggiunse, portandosi dietro la coperta. Kagome iniziò a parlare da sola dandosi della stupida. Aveva bruciato la cena. Inuyasha visibilmente scocciato, alzò gli occhi al cielo. 

-la tua amica sta arrivando giusto? Digli di fermarsi da qualche parte a prendere qualcosa.-

Kagome lo fissò e con uno sguardo deluso richiamò Ayame. Spiegata la situazione chiuse la chiamata e i due tornarono nel salotto. Kagome abbozzò delle scuse ma Inuyasha la fermò icon varie alzate di spalle. Fortunatamente l’amica arrivò e tutti si sedettero in cucina a mangiare sushi. Ayame squadrava sia il ragazzo che la casa e ciò metteva a disagio Kagome. Sapeva che l’amica era curiosa ma così esagerava! Per di più, se infastidiva Inuyasha lui sarebbe rimasto permaloso per tutta la sera. Proprio ora che avevano iniziato ad andare d’accorto. Ma forse si preoccupava troppo. Finita la cena il ragazzo si alzò e tornò a malincuore in camera sua. Non voleva restare a sentire i pettegolezzi di sue sciocche ragazze. Accese la Tv in camera sua e si mise a guardare un documentario sull’origine dell’universo. Intanto nella stanza degli ospiti, due camere di fianco alla sua, due ragazze avevano iniziato a parlare animatamente. 

-Alloooora, kaggy, ka, amica mia... ti sei trovata un alloggio fantastico a quanto pare... e con che bel ragazzo!-

Kagome arrosì e fece segno all’amica di smetterla. Dopo tutto lui avrebbe potuto sentirle. 

-Aya, sei qui perché hai delle novità, non certo per parlare di me!-

La rossa sbuffò. Ma poi i suoi occhi si illuminarono e Kagome capì che qui si trattava di questioni di cuore. 

-Ti ricordi Koga? Il mio amico d’infanzia?-

-Come dimenticarsi di Koga il tuo unico e vero amore fin dalle medie... andiamo vieni al dunque.-

Disse velocemente Kagome, ormai quella storia la sapeva a memoria. 

-Ci siamo fidanzati.- 

Disse tutto ad un fiato. Kagome iniziò a strillare come una ragazzina e tutte e due iniziarono a saltare, facendo tremare tutta la casa. Si erano completamente dimenticate che poco più in là, si trovava un ragazzo dal comportamento irrascibile e lunatico. A sentire quella sottospecie di terremoto il ragazzo si alzò dal letto e si diresse a passo di carica verso la stanza delle ragazze. Aprì furentemente la porta e sciolse con lo sguardo Kagome e la sua amica. Le ragazze si sedettero nuovamente e si guardarono con sguardo complice, e come due bambine che avevano fatto una marachella e il genitore le stava sgridando, continuavano a sghignazzare. 

-Andiamo Inuyasha! Rallegrati con me!-

Disse la rossa, il ragazzo alzò un sopracciglio e assottigliò gli occhi. Ancora più irritato e con la testa pesante per la febbre fece per andarsene ma Kagome lo fermò.

-Scusaci ma oggi è un giorno importante per Ayame... finalmente quella zuccona si è fidanzata!- 

-Non mi importa, potrebbe anche sposarsi domani. Fate poco casino.-

E con il solito sguardo freddo tornò in camera sua ma sfortunatamente mancò la porta, e andò a sbattere contro il muro. Kagome lo raggiunse preoccupata, la febbre era risalita vertiginosamente. Lo aiutò a stendersi nel letto e gli spostò i capelli con una dolce carezza. Ora che ci faceva caso, i capelli stanno perdendo il colore opaco, giorno dopo giorno stavano tornando a splendere. Gli rimboccò le coperte e dopo avergli dato un bacio sulla fronte lo lasciò riposare. Intanto Ayame guardava la scena con leggera commozione. Potevano dire quel che volevano, ma tra loro stava sicuramente nascendo qualcosa. Tornare in stanza con un tea caldo, le ragazze si rimisero a chiacchierare cercando di fare poco rumore. 

-Così... lui è diventato il tuo unico paziente...-

Iniziò la rossa.

-In pratica si... voglio riuscire a curarlo... -

-Kagome... te ne sei innamorata vero?-

La ragazza a quell’affermazione improvvisa sobbalzò. Cosa diavolo pensava l’amica? No... o si? Ne era sicura la risposta era affermativa, ma orgogliosa com’era e dato il rapporto difficile tra lei e il ragazzo nego per ben tre volte di fila. 

-mmmm... troppe negazioni Kagome! Andiamo non fare come Sango con quel Miroku!-

Ayame alzò gli occhi al cielo ma prima che la corvina potesse dire qualcosa riprese immediatamente a parlare.

-Senti... si vede che tra voi due c’è qualcosa! Tu che ti metti a fare da babysitter a un 25enne, che addirittura è tuo paziente! Gli preparo la cena, gli rimbocchi le coperte, vivi sotto il suo stesso tetto, gli dai il bacio della buona notte... e per di più lui è un gran Figo! È impossibile non provare qualcosa per lui! E poi parlano di lui. Scontroso con tutti, pericoloso e possibilmente anche piromane... poi con te, solo un ammonizione ogni tanto, giusto per vedere se sei ancora viva! Dimmi te se questo non è amore!-

Mentre Ayame continuava a parlare, dentro di se Kagome le dava ragione. Ormai se n’era accorta anche lei. Ciò che provava per Inuyasha andava oltre al rapporto tra paziente e dottore. Però a lei andava bene così. Non voleva perderlo per qualche parola di troppo... e poi il problema era ancora Warui... si fece notta tarda e le ragazze erano ancora lì a parlare. Poi dal corridoio provenì un rumore, simile ad una porta che veniva sbattuta. Le ragazze si sporsero ma non videro niente, poi Inuyasha si materializzò dietro di loro, facendole gridare dalla paura. Kagome lo guardò dritto negli occhi. Lui era tornato. Silenziosamente il ragazzo le sorpasso e fece per richiudersi in camera, ma prima lanciò un occhiata fugace a Kagome. Voleva avvertirla, voleva dirle tutto. Ma non poteva lui l’avrebbe uccisa. Si distese sul letto tutto dolorante, il taglio che si era procurato dietro il collo gli doleva. Provò ad addormentarsi con pochi risultati. Poi verso mezzanotte la porta della sua camera si aprì e Kagome venne a fargli compagnia. Si sedette sul letto e gli misurò la febbre. 

-Stai bene?-

Chiese lei. Lui annuì debolmente, per lo meno Warui se n’era già andato. La ragazza sorrise tristemente. Qualcosa la turbava e lui voleva saperlo. 

-Che hai?-

Chiese cercando di nascondere l’angoscia che gli provocava nel vederla così. Lei si asciugò gli occhi, negando con la testa. Ma non riuscendo a fermare le lacrime si alzò e andò sul divano in salotto. Lui visibilmente turbato e con la febbre a 39 si alzò e la raggiunse. Si sedette anche lui, di fianco a lei e gli fece la stessa domanda di prima. 

-Stavo pensando... che tra poco rimarrò da sola... tutte le mie amiche si sono fidanzate, si sposeranno avranno dei figli... e io non voglio fare il terzo incomodo... io non ho nessuno, e per di più, l’amore che provo per una persona non è sicuramente ricambiato, quindi è come se continuassi a buttarmi a capofitto in un burrone. L’unica soluzione ormai è diventata risolvere i problemi degli altri... perché non sono capace a risolvere i miei... scusa. Sono una stupida, ti sto raccontando cose senza senso.- 

Inuyasha le cinse le spalle. La solitudine faceva male e lui lo sapeva più di chiunque altro. Lei si appoggiò sulla sua spalla e continuò a versare lacrime che neanche lei sapeva spiegare. Quando Ayame le aveva detto che si era fidanzata era felice, ma poi vide la sua vita scivolare via. 

-Non penso... ma mal che vada finirai come me, rinchiuso in casa dalla mattina alla sera.-

La voce gli uscì con molta ironia e ciò fece sorridere la ragazza. In fin dei conti, Inuyasha non era per niente cattivo, anzi tutto il contrario. 

-Allora posso venire da te? Faremo i reclusi insieme!-

Chiese lei. Infondo ci sperava, in un si. Indirettamente lei gli aveva chiesto di restargli vicino. Inuyasha annuì varie volte sempre più convinto. Rimasero in silenzio finché Inuyasha non iniziò a tossire. Si stava congelando. Tornarono in camera e Kagome lo aiutò. Una volta messo a letto fece per andarsene, ormai soddisfatta di quella sua taciturna risposta, ma il ragazzo la fermò, afferrandole dolcemente la mano. 

-Rimani qui un altro po’.-

Kagome in imbarazzo si sedette sul letto e lui con un gesto brusco la fece stendere di fianco a lui. La ragazza sussultò appena appena lui l’abbraccio da dietro.

-Sei una stupida- 

Le disse, ma questa volta nella sua voce non c’era derisione, non c’era scherno... c’era solo Inuyasha. Inuyasha lo sentiva, non poteva rimanere senza di lei, piuttosto si sarebbe ucciso e questa volta lo avrebbe fatto davvero. Però non poteva stare con lei, almeno finché c’era Warui, nascosto nell’ombra. Poco a poco si stava convincendo anche lui. Lo avrebbe sconfitto, lo avrebbe fatto per lei. E senza accorgersene i due si addormentarono così, ancora vicini, ancora insieme in un dolce e doloroso amore silenzioso. 

 

Salve! 

Scusate ma con l’inizio della scuola ho avuto qualche problemino! Non so quando riuscirò ad aggiornare ancora la storia... io spero al più presto! 

Arrivederci e a presto!

Romanticgirl02

   
 
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