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Autore: dragun95    21/09/2017    1 recensioni
[Attenzione i fatti e la trama, di questa storia non seguiranno quelle dei libri. Così come i personaggi che sono miei OC]
Da un po di tempo a Parigi si stanno verificando molte sparizioni di persone, la cosa non sarebbe strana se a distanza di poco tempo si rilevassero breve presenze di auree demoniache.
Proprio per questi fatti che Molock un cacciatore e ultimo membro del gruppo dei templari in questo mondo moderno è stato mandato ad indagare, ad aiutarlo nelle indagini e come guida al suo fianco ci sarà uno stregone, a cui il cacciatore vorrebbe tagliare la testa non appena apre bocca.
Tra le vie di Parigi questo improbabile due riuscirà a risolvere il mistero e capire che sta succedendo alla città della torre di ferro.
Genere: Azione, Erotico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Altri
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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Capitolo 15



Elise ridacchiò mentre vedeva il suo bel stregone, parlare al telefono, poco prima il ragazzo era arrivato da lei, dopo che Mayling era uscita per la sua cena di "ringraziamento" con il cacciatore, a quel punto appena arrivato lui la travolse con un dolce bacio e prendere il telefono,

-Esatto Chloè, dovrebbero venire al vostro ristorante...no, osservateli solo e poi fatemi sapere, ti ringrazio e salutami Lind- concluse chiudendo la chiamata e voltandosi verso la sua dolce vampira sorridendole, a quel gesto lei arrossì portandosi le ginocchia al petto,

-Sicuro che andranno, proprio in quel ristorante?- chiese lei muovendo i piedi e avvolgendosi le ginocchia con le braccia, il ragazzo dai capelli dai multipli colori le sedette a canto,

-Molock non è pratico di queste parti e quello è l'unico ristorante che conosce. Quindi ci sono buone possibilità che la porti lì a mangiare- rispose poggiando la testa sulla spalla di lei per inspirare il suo odore dolce e fresco,

-Vorrei andarci un giorno!- affermò la bionda, spostando di lato la testa poggiandola contro quella di lui, Elise non era abituata ad uscì molto dal club, o se lo faceva erano solo per questioni importanti da risolvere di persona, e con al seguito la sua migliore amica o due bodyguard, alcune volte Mayling l'aveva portata a fare qualche giretto fuori ma non si allontanavano molto dal club, vedendola così, lui sorrise accarezzandole la guancia e posando delicatamente le sue labbra su quelle della ragazza facendole provare una piacevole sensazione di calore che si irradiava dalle sue labbra fino al resto del corpo,

-Che ne dici se andiamo a casa mia?- le chiese staccandosi di poco dalle labbra di lei, che a quella proposta sussultò sorpresa,

-Adesso?- chiese rossa avvolgendo una ciocca di capelli sul suo indice, per l'imbarazzo,

-Si e già che ci siamo, perché non ci andiamo a piedi così almeno esci un po di qui e ci facciamo una passeggiata insieme- continuò lui, mentre la vampira spaventata abbassava lo sguardo,

-Non so e se...ecco, Mayling torna e non mi trova?-

-Sa che siamo insieme questa sera, per cui non ha di cui preoccuparsi e nemmeno tu- la tranquillizzò porgendogli la mano ossea dopo un'istante in cui lei la scrutò leggermente preoccupata, ma poi sentì lo sguardo rassicurante del giullare su di se, facendo un piccolo sorriso afferrò saldamente la sua mano.
Alla ragazza brillarono gli occhi guardandosi intorno, con gli occhi curiosi e gioia, come una bambina in un grande negozio di caramelle, al suo fianco Yann le sorrideva contento di vedere l'allegria nei suoi occhi, era felice di poterla vedere così poiché lei non usciva spesso, Yann allungò il braccio avvolgendolo intorno alle sue spalle attirandola delicatamente a se,

-Hai freddo?- chiese, mentre il suo corpo iniziava a riscaldarsi piano per trasmetterle un piacevole tepore,

-Il mio corpo è freddo di suo- risponde rossa, ma si crogiolò del calore che il corpo di lui gli trasmetteva, mentre passeggiavano lungo la Senna per raggiungere la casa dello stregone, di colpo Elise si bloccò andando verso una vetrina esaminando con lo sguardo un magnifico abito color crema con strisce rosa chiaro che ricordava tanto una caramella, formato da una giacca con dei merletti alla fine delle lunghe maniche e sulle spalline, mentre la gonna sotto era accentuata con delle gocce azzurrine.
La vampira rimase ad ammirare il vestito nella vetrina con sguardo sognante, senza accorgersi che il ragazzo era sgusciato dietro di lei osservando l'abito da sopra la sua spalla,

-Ti piace?- a quella domanda lei arrossì e lui poté vederlo benissimo dal suo riflesso della vetrina, si girò di scatto rossa e spostando lo sguardo verso il basso,

-Uhm...ecco...io...- balbettò, facendo ridere il ragazzo che le accarezzò dolcemente la guancia, mentre lei annuiva imbarazzata,

-Se vuoi posso prendertelo. Ah...è chiuso- notò il cartello chiuso appeso sopra alla porta d'ingresso, e schioccando le dita scocciato, lei sorrise trovando dolce che volesse comprarle il vestito e si sistemò meglio contro il petto di lui poggiandoci la testa, facendolo arrossire sotto la maschera.



-Magnifico- disse una voce dietro di loro, non appena i due si voltarono videro un giovane ragazzo di diciassette anni piuttosto giovane con dei capelli rossicci e gli occhi neri, il mondano teneva tra le mani un blocco da disegno con una matita, loro lo guardarono confusi,

-Possiamo fare qualcosa per te?- chiese lo stregone e il ragazzo arrossì sistemandosi meglio il basco nero che indossava,

-Scusate se vi sono sembrato inopportuno...il mio nome è Gildas, sono un'artista di strada...mi chiedevo se potessi ritrarvi?- chiese il parigino imbarazzato, ma mai quanto i due diretti interessati,

-Ritrarci...noi- balbettò la vampira sentendo le guance andarle a fuoco e stringere istintivamente il braccio di Yann, che al suo fianco sorrise,

-Si...ecco voi siete una bella coppia. Lui ha un'aria giocosa e misteriosa, mentre lei signorina è molto elegante, bella e sobria- spiegò il rosso, mentre la povera ragazza diventava ancora più rossa, al contrario lo stregone al suo fianco le strinse delicatamente la mano, sebbene continuasse a sorridere sotto la maschera era arrossito anche lui,

-Che ne dici? Lo facciamo o è troppo imbarazzante?- gli chiese dolcemente, la bionda puntò i suoi dolci occhi azzurri in quelli marroni di lui, sorridendogli ma annuendo con la testa,

-Va bene...puoi farci un ritratto insieme?- balbettò abbassando lo sguardo imbarazzata,

-Vi ringrazio, non ve ne pentirete- li rassicurò Gildas.prendendo in mano il blocco da disegno.
I due si erano stretti l'uno all'altra con dietro di loro la Senna, mentre il giovane mondano li ritraeva sul suo blocco da disegno, la vampira era molto in imbarazzo, posare per qualcuno anche solo per modello di qualunque genere, per lei sarebbe stato troppo imbarazzante, ma trovarsi a fare da modello insieme a Yann anche solo per un disegno l'avrebbe fatta agitare tanto che avrebbe potuto perdere i sensi, come succedeva in una di quelle comiche che davano in televisione, ma il calore del corpo dello stregona la rassicurava così tanto da farla rilassare, lei poggiò la testa contro il petto di lui usandolo come cuscino, in quel momento non avvertiva più niente se non lei e il ragazzo che amava, allo stesso modo il giullare sorrise sentendola poggiarsi al suo petto stringendole la vita per tenerla più vicino a se e in quel momento poté avvertire tutto l'imbarazzo di lei.
Dopo un quarto d'ora Gildas mise a posto la matita guardando un'ultima volta il disegno,

-Tres bien- esclamò mostrando il ritratto ai due che si staccarono sebbene di malavoglia dal loro abbraccio, lo schizzo dell'artista era veramente bello e molto somigliante tutte le linee in armonia che creano un disegno molto realistico,

-Magnific- sussurrò Elise osservandosi nel disegno,

-Troppo buona- disse Il rosso arrossendo,

-Dovremmo pagarti per questo ritratto!- affermò Yann allungando la mano per prendere dei soldi ma il mondano lo fermò,

-Non c'è n'è bisogno. Mi piace disegnare e poi così mi alleno un pochino- disse Gildas sorridendo ai due, che stupiti ricambiarono il sorriso, per poi continuare per la loro strada, quando la ragazza vide in un'altro negozio lì vicino un paio di stivaletti con tacco basso di un color ciliegia con dei fiocchi più chiari su di essi, rimanendone attratta visto i suoi occhi che brillavano, Yann si guardò indietro sorridendo,

-Aspettami qui i devo fare una cosa. Torno subito va bene?- a quella domanda lei sussulto appena guardandolo negli occhi,

-Tranquilla ci metto un secondo...te lo prometto- le disse baciandogli la fronte per rassicurarla, le sorrise mostrando leggermente i canini appuntiti,

-Va bene- disse infine la bionda, mentre lo stregone le regalava un sorriso voltandosi e dirigersi nuovamente verso l'artista, mentre Elise aveva capito che cosa avesse in mente ritrovandosi a sorridere, ma quel sorriso durò poco, visto che un secondo dopo avvertì una leggera pressione alla schiena seguita da una forte scossa elettrica che le mozzò il fiato, facendola cadere nel buio fino a perdere i sensi.



Lo stregone tornò indietro per poter chiedere al disegnatore di poter tenere il ritratto che aveva fatto a lui ed Elise, il mondano gli sorrise dandoglielo più che volentieri, sorridendo il giullare si voltò per tornare dalla sua dolce vampira, ma dopo qualche passo si rese conto che era sparita, subito si guardò intorno cercandola con lo sguardo, conosceva bene Elise e sapeva che lei non si sarebbe allontanata senza averlo al suo fianco, con la paura che saliva il ragazzo dovette ricorrere a tutta la sua forza di volontà per non andare letteralmente a fuoco,

-In questo momento devo cercare di non perdere troppo la testa e ragionare- si disse mentalmente cercando di assopire il fuoco che bruciava dentro di lui, e con un profondo respiro, i suoi occhi passarono dal marrone al rosso scuro,  davanti alla vista ora gli apparivano le cose come se avesse avuto un binocolo ad infrarossi per vedere nel buio,

-Così va meglio- si disse notando le impronte del luogo dove aveva lasciato Elise e notando che le dimensioni erano coerenti con le scarpe che la ragazza indossava, quando vide però che dietro quelle vene erano altre, almeno di quattro persone e tutte molto fresche, che avevano lasciato due scie una di andata e una di ritorno che portava in un vicolo buio, gli sembrò di aver già visto qualcosa di simile e ciò non fece altro che far crescere la paura in lui,

-Chiunque sia stato. Se prova anche solo a torce gli un capello, lo spedirò all'inferno con una bruciatura lenta e molto dolorosa- pensò mentre correva seguendo le tracce, provando un sentimento che non sentiva da molto tempo, la rabbia.
Quattro individui incappucciati stavano correndo per il vicolo buio, mentre uno di loro teneva sulla spalla un Elise svenuta per via delle scossa elettrica, ma grazie alla sua natura di vampira gli effetti della scossa iniziarono lentamente a svanire e lei si ritrovò intontita mentre si sentiva scarrozzata da una parte all'altra,

-Ragazzi, questa qui si sta già riprendendo- disse la figura incappucciata che trasportava la ragazza, intimando gli altri tre a fermarsi di colpo,

-Che seccatura- disse un secondo, mentre il primo incappucciato scaricava malamente la ragazza contro il terreno, a quel punto la bionda gemette di dolore, mentre una terza figura l'afferrava per i capelli costringendola ad alzare il capo,

-Davvero un bel visetto!- affermò con un tono di voce femminile, per poi sputarle in faccia e tirarle uno schiaffo, mentre la immobilizzava per impedirle di muoversi, di norma ad Elise sarebbe bastato una spinta per scrollarsela di dosso, ma la scossa precedente l'aveva intontita, intontita e aveva rallentato tutti i suoi riflessi e stimoli,

-Avanti stendila di nuovo. Ci sta facendo perdere del tempo- sbraitò la ragazza, subito la terza figura fece cenno al quarto individuo di passargli qualcosa, che venne preso al volo, si trattava di un taiser,

-È un peccato rovinare un così bel faccino è un corpo invitante- disse questo toccandole la coscia e salendo lungo il fianco, non appena sentì il contatto della mano di quell'uomo su di lei, la ragazza sussultò sentendo gli occhi inumidirsi pronti a piangere, il suo unico pensiero in quel momento fu che qualcuno, Yann o Mayling accorresse in suo soccorso.
Ma quando sentì il teaser poggiarsi sopra al suo ventre, qualcosa nella mente di lei scatto, il suo istinto di sopravvivenza scattò come un'interruttore della luce che veniva azionato, il suo lato vampiro si manifestò, con una velocità sovrumana afferrò il teaser e lo strette fino ad accartocciarlo come un sacchetto di carta, con un ringhio mosse in avanti la mano a palmo aperto, come a spingere qualcosa, colpendo l'uomo che gli stava davanti sentendo le costole della cassa toracica frantumarsi e lui che veniva fatto schiantare contro il muro,

-Piccola puttanella- ringhiò la ragazza incappucciata dietro di lei incredula per poi afferrarle e tirargli forte i capelli indietro, la bionda ringhiò di dolore divincolandosi e colpendo l'incappucciata dietro di lei con una gomitata alla mascella mandandola al tappeto, oltre a sentire il rumore di carni e ossa che si rompevano,

-Maledetta- sbraitò un'altro dietro alla povera vampira che era ritornata lucida e paralizzata per ciò che aveva appena fatto con le sue stesse mani, restando in ginocchio, proprio mentre il terzo incappucciato afferrava una barra di ferro trovata li nel vicolo e la sollevò per colpire la bionda, ma il colpo non arrivò mai poiché un mattone sfrecciò nell'aria colpendo l'uomo in mezzo agli occhi mandandolo al tappeto, le orecchie di Elise sentirono il rumore di qualcosa che veniva sbattuta a terra con molta forza e quando rialzò lo sguardo vide Yann sopra al quarto individuo che gli teneva la testa premuta contro il terreno è il ragazzo svenuto,

-Elise stai bene?- chiese preoccupato lo stregone quando si sentì travolto dall'abbraccio della vampira che lo stringeva piangendo con i canini ancora allungati, lui la strinse a se in un caldo abbraccio, in risposta il giullare gli accarezzò dolcemente i capelli per tranquillizzarla, quando osservando i quattro stesi a terra esaminandoli uno per uno, ringhiando sommessamente, attirando molto l'attenzione del ragazzo che subito avvertì dei passi venire verso di loro, con uno schiocco di dita i due sparirono in uno sbuffo di scintille.



I due si ritrovarono in uno sbuffo di scintille nel salotto della casa dello stregone, proprio sul divano, mentre la vampira serie a forte i vestiti del ragazzo che vedendola così, spaventata iniziò a preoccuparsi,

-Vado a prenderti una tisana così ti rilassi un po- così dicendo fece per alzarsi ma la bionda lo strinse in maniera frenetica a se per non farlo andare via,

-Ti prego non mi lasciare, non voglio restare sola Yann- piagnucolò lei con le lacrime agli occhi, a quella vista il giullare la strinse forte a se, iniziando a sentirsi completamente in colpa per ciò che era successo e per averla lasciata sola,

-È colpa mia. Non avrei dovuto lasciarti sola, solo per...- prese da sotto la giacca, il ritratto che il mondano aveva fatto per loro due stringendolo tanto da accartocciarlo, lei alzò lo sguardo su di lui allungando la mano per accarezzargli dolcemente la guancia,

-Non avresti potuto prevederlo, tesoro...io...- iniziò notando che la manica del suo vestito era sporco di sangue, forse dovuto al colpo inferto alla ragazza incappucciata che cercava di tenerla ferma, l'odore del sangue gli arrivò alle narici fino al cervello azionando la sua sete che iniziava a traboccare come un fiume in piena, lentamente avvicinò il viso alle macchie di sangue sulla manica, 

-Elise- la voce del ragazzo la riscossero dalla brama della sete, appena alzò lo sguardo notò che lo stregone si era tolto la maschera, ma la consapevolezza di aver fatto del male e che un'istante prima stesse per assaggiare il sangue di quella persona che gli aveva imbrattato i vestiti, gli ricaddero addosso come un macigno, e riprese a singhiozzare più forte,

-Sono un mostro- disse tra le lacrime allontanandosi da Yann, per paura di fargli del male,

-Non lo sei, ti stavi solo difendendo!- affermò serio il ragazzo dai capelli multi colore avvicinandosi di più alla vampira che indietreggiava lentamente come anon volergli stare a canto, per lei lui era un raggio di sole che illuminava la sua vita immortale, non voleva rischiare di contaminarlo, lo stregone azzerò la distanza che li separava abbracciandola, stringendola a lui.

-Non tenerti tutto dentro, questa sete ti sta tormentando. Lascia che il mio sangue la soddisfi- disse il giullare guardandola negli occhi incrociando il suo sguardo azzurro ancora annebbiato dalle lacrime,

-Perché ti interessa, tanto di dover soddisfare la mia sete di sangue? e perché vuoi farmi proprio il tuo sangue?- chiese lei rossa continuando ad avere gli occhi lucidi per il pianto, lui arrossì diventando di un color peperone, mentre prendeva un profondo respiro,

-Pensò che ormai dovresti averlo capito, ma te lo dirò comunque. Io...ti AMO- il tempo sembrò fermarsi, quando le orecchie di Elise sentirono quella dichiarazione, la povera vampira diventò di un color rosso così acceso che si avrebbe anche potuto pensare che il sangue caldo fosse tornato a sciogliergli nelle vene, ma lei poggiò le mani contro il suo petto, scostandosi lentamente,

-Anch'io...ti...amo...ma non...voglio...farti del...male- sussurrò balbettando, abbassando il viso, ma sentendo comunque i canini allungarsi, se il suo cuore fosse stato ancora vivo sicuramente in quel momento starebbe battendo all'impazzata,

-Potrei...non poter...fermarmi. Sarebbe...rischioso- gli disse la bionda, ma lui le poggiò la mano dietro alla testa facendole poggiare le labbra contro il suo collo, come ad invitarla a nutrirsi del suo sangue, sentendo l'odore della pelle di lui che sapeva di biscotti e brace, beandosi di quell'odore dolce e pungente allo stesso tempo, mentre apriva le labbra estraendo completamente i canini ed affondandoli nella pelle del collo dello stregone di la strinse a se tenendole la mano sul capo, mentre la lasciava abbeverarsi del suo sangue.











Note dell'autore

A questo capitolo tocca alla coppia Yann x Elise, questi due sono molto teneri insieme, ed ecco che finalmente la vampira fa visita alla casa del suo ragazzo, e nel frattempo incontrano un simpatico parigino che decide di farli un ritratto.
Ma quando qualcosa è tranquillo ecco che un secondo dopo non lo è più, quattro tizzi incappucciati cercano di rapire Elise, ma sebbene la vampiretta non sia una combattente, per fortuna il suo istinto di sopravvivenza si è attivato per permettere di reagire. Ed infine ecco la tanto attesa dichiarazione di amore reciproco e Yann che finalmente la convince a bere da lui per nutrire la sua sete.
Che succederà nel prossimo capitolo, questo lo dovrò ancora ideare, per oggi è tutto, Dragun vi augura una buona lettura e un a presto.
  
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