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Autore: la luna nera    22/09/2017    8 recensioni
In molti si chiedono se siamo soli nell'universo e molti sono quelli che si interrogano sull'origine dei cerchi nel grano. Melissa ed il gruppo dei suoi amici non fanno certo eccezione e quando un cerchio nel grano appare proprio in un terreno alla periferia della città, non possono farsi certo sfuggire l'occasione. A loro si unirà Orion, il nuovo fidanzato di Aurora, ragazzo alquanto strano e taciturno, a tal punto che sembra provenire da un altro mondo.
Chi c'è dietro a quel misterioso pittogramma? Qualcuno sta lanciando messaggi dal cielo?
Genere: Fantasy, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PIANETA TERRA
PIU' O MENO CONTEMPORANEAMENTE!

 

 

“Dai, sbrighiamoci!”
“Aspettatemi, cavolo! Non riesco a correre con tutta questa roba in mano!”
“Non sono io che ho voluto portare dietro la cucina al gran completo, due panini erano più che sufficienti.”
“Lo so, però mi sembrava carino portare qualcosa da mangiare. Che c’è di male se ho portato un dolcino?”
“Le torte fanno ingrassare, ve l’ho detto un miliardo di volte. Volete diventare dei barilotti?”
“Bah, ho fatto diete su diete ma la ciccia si trova talmente a suo agio nel mio corpo che non ha la minima voglia di andarsene.”
“Io non ho di questi problemi.”
“Dai che siamo arrivate…. Manuel! Siamo qui!”
“Alla buon’ora! Se tardavate dieci minuti vi sareste perse lo spettacolo.”
“E’ colpa di tua sorella e della sua torta.”
“Beh? Adesso ci siamo e non abbiamo fatto tardi.” Melissa si mise seduta dopo aver poggiato in terra il cestino. “E’ tutto pronto?”
“Sì. I filtri solari sono ok e qui nel computer vediamo l’immagine del sole in tempo reale.”
Manuel si era preparato da tempo per assistere all’evento del secolo: un’altra eclissi totale di sole visibile dalla loro latitudine ci sarebbe stata solo fra 147 anni. Aveva organizzato un pic-nic nel grande prato poco distante da casa sua invitando gli amici per poter condividere con loro quello spettacolo celeste che fra poco si sarebbe presentato ai loro occhi. Aurora aveva esitato moltissimo, proprio quel pomeriggio il sole doveva eclissarsi? Perché non al mattino quando in TV non veniva trasmesso il suo talent show preferito? Sbuffò, passò una mano fra i capelli per sistemarli e si mise seduta in attesa di quel fantomatico evento. Teresa e Melissa osservavano con attenzione le immagini trasmesse sul monitor del computer di Manuel, ci capivano poco di pianeti e stelle, tuttavia tentavano di seguire con attenzione quanto stava per accadere. Poco più in là Eva stava terminando di fumare una sigaretta insieme a Nico, il suo ragazzo; Simone, Giulio e Cristiano parlottavano fra di loro dei soliti argomenti da uomini.
“Raga, ci siamo!” Manuel richiamò l’attenzione degli amici perché la sagoma scura della Luna stava iniziando a frapporsi fra la Terra ed il Sole oscurandone gradualmente la potente luce. L’aria si fece strana, a tratti quasi irreale, il vento si placò all’improvviso ed il canto degli uccelli che aveva accompagnato la loro scampagnata fino a quel momento, cessò di colpo.
“Ecco….” Manuel era totalmente preso dall’evento.
All’improvviso il Sole scomparve e al suo posto c’era un buco nero contornato da una corona luminosa che espandeva i suoi raggi nel cielo tornato scuro e punteggiato di stelle. Un brivido corse lungo la schiena dei presenti e quella strana sensazione non era dovuta al brusco calo di temperatura causato dal ritorno della notte, bensì dalla meraviglia mista ad un pizzico di terrore nell’assistere ad un tale avvenimento. Il Sole eclissato era piuttosto basso sull’orizzonte e Manuel non si stava perdendo un solo istante dell’evento fantastico che ammirava, fotografava senza sosta ogni attimo per rendere immortale quello spettacolo celeste che non avrebbe mai più rivisto in vita sua.
“Impressionante.”
“A me non sembra affatto.” Sbottò Aurora. “Vi esaltate in questo modo per una semplice eclissi? Difettate largamente di buon gusto.”
Nessuno badò alle sue parole, neanche Manuel che nonostante avesse un debole per lei, era troppo concentrato sull’evento.
Nel giro di un paio di minuti la Luna, proseguendo nel suo cammino celeste, smise di oscurare la luce solare che tornò all’improvviso e con prepotenza a splendere nel cielo. Le stelle si spensero e il blu mutò rapidamente in celeste facendo tornare il giorno, gli uccelli ripresero a cinguettare e a volare come se niente fosse accaduto.
“Mai visto niente di più spettacolare!” Esclamò Giulio ancora rapito dall’emozione dell’eclissi.
“Già, neanche la finale degli Europei di calcio è stata più figa. Beh, forse non proprio… “ Si corresse Cristiano, per lui nel mondo esisteva solo il pallone, ne era quasi succube, tanto da essersi guadagnato il soprannome di Cierre, come il suo quasi omonimo ed indiscusso idolo Cristiano Ronaldo, il fuoriclasse del Real Madrid.

“Ehi Manuel, guarda qua.” Melissa mostrò al fratello ciò che aveva ripreso con il suo smartphone pochi istanti dopo l’inizio dell’eclissi: il cielo buio era stato attraversato da una strana scia di luce molto simile a quella lasciata dalle stelle cadenti. Stranamente però il presunto nucleo presentava delle dimensioni piuttosto grandi per essere una comune meteora e la stessa scia aveva impiegato un po’ più del normale nel dissolversi. “Secondo te che cosa può essere?”
Il ragazzo osservò più volte il breve filmato ottenuto dalla sorella. “Non saprei, la risoluzione non è delle migliori.”
“Ovvio.” Esordì Aurora. “Ha un telefono antidiluviano, fa letteralmente pena. Di’ un po’, cara, lo hai acquistato al mercatino dell’usato?”
Nessuno le rispose, tanto erano presi da quel filmato: effettivamente presentava qualcosa di insolito oltre che di affascinante.
“Lasciami indovinare.” Proseguì lei. “Ora te ne esci con l’ufo!”
Manuel detestava quando qualcuno lo prendeva in giro per la sua convinzione sull’esistenza della vita aliena, anche se quel qualcuno era Aurora.
“E se così fosse?” Restituì lo smartphone alla sorella, dopo aver trasferito quelle immagini sul pc, rimettendosi seduto di fronte al computer visibilmente seccato.
“Mhm, sentite….” Esordì Melissa. “Volete assaggiare una fetta di torta?”
“Oh sì, molto volentieri!” Cierre non se lo fece ripetere due volte ed accettò con piacere la sua porzione, così come fecero gli altri.
“Aurora, ne vuoi un po’?”
Questa osservò quanto era rimasto nel contenitore con aria quasi schifata. “Che roba è?”
“Una semplice torta con gocce di cioccolato.”
“Ed è buonissima, credimi.” Sottolineò Giulio.
“Il cioccolato fa ingrassare.” Sentenziò la ragazza passando sulla sua silhouette con la mano. “E vi lascio l’onore ben volentieri.”
“Fa’ come vuoi. Se davvero il cioccolato fa ingrassare, morirò grassa ma con la soddisfazione di averne mangiato.” Rispose Teresa con evidente disappunto.
Manuel prese una fetta di torta e tornò a sedersi davanti al computer, riaprì il file per visionare nuovamente il filmato realizzato dalla sorella mentre il sole era quasi del tutto scomparso dietro l’orizzonte. Ingrandì le immagini per studiare al meglio ogni dettaglio e, dopo un’attenta analisi, trovò effettivamente qualche cosa di strano.
“Non mi convince, non mi convince affatto.”
“Che cosa?” Teresa si avvicinò a lui.
“Dai un’occhiata a quello che dovrebbe essere il nucleo della meteora.” Ingrandì ulteriormente il fotogramma. “Vedi che c’è qualcosa di scuro? Non si tratta del nucleo, credimi, sarebbe luminosissimo a causa della combustione generata dall’attrito con l’atmosfera terrestre. Anche se la risoluzione delle immagini non è ottimale, qui c’è davvero qualcosa che non quadra.”
“Dai, dillo!” Lo sbeffeggiò Aurora. “E’ il tuo adorato ufo!” Si mise a ridere.
Quelle risate lo ferivano pesantemente, tuttavia il ragazzo preferì tacere tenendosi dentro tutto quello che avrebbe voluto risponderle.
“Aspetta un attimo….” Teresa aveva osservato con interesse le altre fotografie dell’eclissi che scorrevano sul monitor una volta chiuso il file del filmato. “Guarda questa immagine.” Indicò una delle foto scattate attraverso il telescopio: mostrava il sole quasi totalmente eclissato che iniziava  a calare dietro le colline circostanti. Proprio sul crinale di queste si notava la sagoma scura di un individuo, non era possibile carpirne eventuali dettagli a causa della fortissima luce proveniente dal sole, nonostante ciò il suo abbigliamento appariva inconsueto.
“Ma chi è questo qui?”
“Non ne ho idea, sembra avere delle spalle enormi e…. cos’è quella secondo te? Una gonna?” Chiese Teresa ingrandendo ulteriormente l’immagine.
“Boh…. ” Manuel non sapeva cosa rispondere. “Così, a prima vista, ti direi che sembra un’armatura ma…”
“Fa’ vedere.” Aurora si intromise fra i due. “Macché gonna e armatura! Non lo riconoscete?” Rise divertita. “E’ Gino! E’ quell’ometto che abita dietro le colline, quello che alleva i maiali e riempie di puzza tutta l’aria del paese!”
“A me non sembra.” Ribatté Teresa.
“Perché non sei un’attenta osservatrice, mia cara.” Si mostrò sicura di se stessa. “Io non sbaglio mai e se ti dico che quell’individuo è l’allevatore di maiali, sta’ pur certa che lo è davvero.”
“Sarà….” La ragazza non era affatto convinta e riportò l’attenzione sull’immagine che pure per Manuel presentava qualcosa di anomalo.






 

Buon venerdì a tutti!
Permettetemi di ringraziare tutti coloro che hanno dedicato un po’ del loro tempo al primo capitolo della storia, in particolare i recensori.
Quello che vi propongo oggi è una sorta di secondo prologo: ci introduce infatti nel contesto in cui si svolgerà gran parte della vicenda, cosa che qualcuno di voi aveva già intuito. Naturalmente torneremo anche sul pianeta Hilon, per il momento però stiamocene con i piedi sulla nostra Terra.

Grazie a tutti quelli che stanno leggendo queste parole, vi auguro un buon fine settimana e al prossimo appuntamento (che sarà fra 10-15 giorni).

Un abbraccio
La Luna Nera

  
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