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Autore: Soul Mancini    22/09/2017    7 recensioni
Da quando ho imparato a scrivere, a sei anni, non ho mai smesso di buttare giù tutto ciò che mi passava per la mente. La scrittura è sempre stata una mia grande passione.
Questa raccolta è un viaggio attraverso gli scritti della bambina che ero, dai temi scolastici alle poesie dedicate ai parenti; racchiuderò qui tutto ciò che ho creato tra i cinque anni delle elementari e i primi anni delle medie.
Non c'è un genere preciso per questa raccolta, si passa dal comico al sentimentale, si va dal soprannaturale all'autobigrafico e... sarà divertentissimo!!! :D
- Gli scritti saranno riportati esattamente come in origine, non cambierò nemmeno una virgola se non per questioni di privacy e alla fine di ogni capitolo troverete un mio commento.
Buona lettura!!! :3
Genere: Comico, Poesia, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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ReggaeFamily

Halloween Time

(parte 2)



Senti, carissima Linny” chiamavo Amelin così perché sapevo che le dava fastidio “primo: non chiamarmi con il mio nome intero, chiamami Isa oppure Bell, secondo: oggi non è giornata. Non me lo sono scelto io il costume.”

Ah, già! A lei glielo sceglie mammina! Non glielo imponi, a tua madre, di farti scegliere il vestito? Fossi in te, mi vergognerei.”

Io, a differenza tua, tratto bene i miei genitori e non impongo proprio niente!”

Ah, è arrivata la santarellina! Guarda il mio costume da Fata del Fuoco! Si addice a una vera fashon-bad-girl!”

Mi sono voltata per guardare il suo vestito: accidenti se era bello! Ma l'abito non fa il monaco.

È fatto in pura seta! Direttamente da una delle aziende più famose al mondo, Sindy Accademy Industry!”

Che cosa!” ha gridato Elisabeth dietro le mie spalle. “Ti rendi conto Izzy: la Sindy Accademy Industry, l'azienda produttrice degli abiti più belli delle popstar più famose! AAAAAAH!”

Sì, si, ma ciò non toglie che non ha il diritto di prendermi ingiro solo perché non ho il vestito comprato all'Indistriv, Sindolly, insomma, quella cosa...”

Poi ho sentito delle risatine alle mie spalle: erano Dorothy e Gwen, le migliori amiche di Amelin. Poi Gwen mi si è avvicinata:

Ma buonasera! Che bella compagnia! Oh! E chi è questa bellissima ragazza!? Oh, Isabel! Ma che bel vestito! Di prima qualità! È fatto di un fantastico materiale!”

Il suo tono era terribilmente falso.

Scansati Gwen! Ho un conto in sospeso con la signorina Linny.”

Non chiamarmi Linny! E così mi vuoi sfidare, eh? D'accordo,” si è fatta seria “allora se vuoi guerra, che guerra sia!”

Amelin mi si è scaraventata sopra e ha cominciato a scalciare dove capitava. Me la sono tolta di mezzo con uno strattone al braccio facendola cadere a pancia in giù.

Non riuscivo ad alzarmi, ma le assestai dei calci e dei pugni.

Tutti gli altri guardavano: c'era chi strillava, c'era chi correva, c'era chi rimaneva impietrito.

Ad un certo punto ci siamo alzate e abbiamo cominciato ad assestare colpi dove capitava, a tirarci i capelli e a urlare.

A un certo punto il nostro combattimento è stato interrotto dall'arrivo di un fantasma, il MIO fantasma: Ryan.

Ryan!” abbiamo urlato in contemporanea io e Amelin.

Ragazze, ma che è successo! Sembrate due sopravvissute! Che diamine avete combinato?”

Ehm, io...” ha risposto Amelin “stavamo facendo un...”

Adesso non c'è tempo per raccontare, forza, dobbiamo darci da fare per medicare tutte le loro ferite! Gwen, Dorothy! Voi portate Amelin nella farmacia più vicina. Mentre tu, Elisabeth, aiutami a portare Isabel nella panchina dietro il muraglione. E poi vai a cercare del cotone e del disinfettante, via, via, forza!”

Adoro quando Ryah fa il capo, perché lo fa con un entusiasmo tale che riuscirebbe a trascinare qualsiasi persona.

No, Ryan, non mi lasciare! Accompagnami tu!” gridava Amelin, mentre le sue amiche la portavano via.

Da lontano, io le facevo sorrisetti maligni alla «ho vinto io» e lei si divincolava.

Così venni trasportata su una panchina dai due ragazzi.

Arrivati sulla panchina, Ryan ha chiesto a Elisabeth:

Ora dovresti andare a cercare dei cerotti, del cotone e del disinfettante.”

E dove lo trovo?! Mica cade dal cielo!”

Ingegno, mia cara! Vai a bussare alle porte.”

Così Elisabeth si è allontanata ed è scomparsa dietro il muro di mattoni che si trovava dietro le nostre spalle.


♥ ♥ ♥


La Sindy Accademy Industry???? O___O

Stavolta i neuroni mi fanno male sul serio, povera me T.T

Ma scusate, che problemi cognitivi hanno queste due? Hanno fatto davvero una figura di merda con l'oggetto del loro interesse, ahahahahahah, così la smettono di fare rissa! Bah, io sono sconvolta!

Che poi questo Ryan a me non piace proprio per niente, sembra come il Yury di Kim: dà ordini a tutti e lui non fa essenzialmente niente, senza contare il modo da antipatico che ha di dire le cose! u.u

Okay, ora vi saluto e vi lascio la libertà di commentare, sempre che abbiate le parole per farlo! Io non aggiungo altro, altrimenti se mi auto-recensisco poi non c'è gusto!

E GRAZIE DI CUORE a tutti i lettori, vecchi e nuovi, quelli che ci sono dall'inizio e quelli che sono arrivati da poco: siete tanti, coraggiosi e davvero speciali :3

Alla prossima e STAY TUNED, STAY TRASH!!!



   
 
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