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Autore: Emanuela Guzzetta    23/09/2017    0 recensioni
"Non è tutto perduto se ci credi davvero"
Alessia è una ragazza che sa essere acida ma allo stesso tempo dolce, non crede nell'amore fino a quando non incontra un ragazzo che gli fa cambiare idea sul vero amore.Lui è il classico ragazzo badboy della scuola ma appena si innamora cambia e fa di tutto pur di conquistare la ragazza che ama.Ma il problema è che Alessia e una ragazza che preferisce l'uomo nero al principe azzurro.Però, come dice il detto gli opposti si attraggono, forse potrà lasciarsi andare e farsi amare veramente da un ragazzo che ci tiene a lei.
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono le sei del mattino e come ogni giorno la sveglia si mette a suonare.Mi alzo dal letto tutta assonata e vado in bagno a lavarmi la faccia.Dopo di che vado in cucina.
"Buongiorno Ale" Dice mia mamma felice. 
"Buongiorno mamma" Dico sbadigliando
"Oggi non ci sarò per pranzo perché sono via per lavoro, torno per cena" Dice con un velo di dispiacere.
"D'accordo, mi arrangerò io" Dico sorridendole rassicurante.
"Va bene, io adesso devo scappare ciao tesoro" Dice lasciandomi un veloce bacio nella guancia per poi scomparire dalla mia visuale.Mi prendo il Thé e lo bevo, dopo aver finito salgo le scale per andarmi a cambiare.Mi arriva un messaggio dalla mia migliore amica Martina.

Messaggio:Sono sotto casa tua, muovi il tuo culetto

Sorrido al messaggio, prendo lo zaino e corro giù.Prima di andare da Martina chiudo a chiave la porta.
"Sempre in ritardo tu eh" Mi dice ironica.
"Non ne colpa mia se ci metto tanto a decidere che vestiti mettermi" Dico giustificandomi.
"Stai andando a scuola e no in discoteca, tutto va bene" Dice esasperata. 
"Non ne vero, non posso mica mettermi una semplice maglietta attillata con dei pantaloni da ginnastica...c'è non ne il mio stile"
"Si va bene, adesso muoviti sennò faremo tardi"
"Come se a me importasse" La sento ridere.Salgo in macchina.Martina è già patentata e io no, bello vero? Durante il tragitto casa mia- scuola, non parlammo. "Eccoci al nostro luogo preferito" Dice una volta arrivati a scuola.
"Si, vai convinta" Dico guardandola male.
"Sai che oggi viene un nuovo ragazzo" Dice cambiando discorso.
"Non mi interessa" Dico indifferente. 
"Forse è anche figo"
"Buon per lui"
"Entriamo va" Dice rassegnata dal mio carattere.
"Ok" Dico sbuffando. Entriamo in classe.Alla prima ora avevo fisica, proprio la materia che odio di più al mondo.
"Allora signorini avete studiato?" Dice entrando il professore posando la cartellina sulla cattedra.Dio è vero!
"Il vostro silenzio dice di no, ma interrogo lo stesso" Dice strafottente.
"Fa che non sia io o lo ammazzo sul serio" Sussurro a Martina dopo di che lei si mette a ridere
"Alessia!" Cavolo!
"Si!?"
"Allora cosa è il protoplasma?" Dice fissandomi.
"Hemm...." Che razza di lingua parla?Bussano alla porta.
"Avanti!" Diciamo tutti insieme Appena vediamo entrare il preside ci alziamo in piedi.Adesso cosa vuole questo pelato?
"Salve ragazzi, come avrete sapute da oggi c'è un nuovo ragazzo nella vostra scuola...lui adesso ha questa materia quindi cercate di trattarlo bene"
"Va bene" Dice tutta la classe. Poco dopo entra un ragazzo con il ciuffo tirato indietro color castano chiaro, occhi color caramello con una maglietta stretta nera e dei jeans chiari, Con ai piedi delle supra color oro
"Presentati "Dice al ragazzo
"Ciao, mi chiamo Damon" Dice con aria di chi si crede Dio sceso in terra. C'erano ragazze che urlavano come pazze, peggio di quando ci sono i saldi nei negozi di scarpe. Io invece a differenza di loro rimasi ferma e zitta a giocherellare con la penna sul banco.

   
 
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