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Autore: slenderguy93    23/09/2017    2 recensioni
Ormai sono passati due mesi da quando la vita di Dante è stata stravolta.
E' stato costretto ad accettare che nascosto dal nostro, esiste un altro mondo, violento e spietato, abitato da creature antiche e potenti oltre l'umana immaginazione.
Tuttavia sembra che sia riuscito a raggiungere un equilibrio... destinato a spezzarsi nuovamente con l'arrivo di vecchie e nuove conoscenze.
Dal testo:
“La promozione si è esaurita, ed anche il mio BB è al limite.
Inizio a planare verso il suolo, lo sguardo fisso verso terra; non riesco ad incrociare quello degli altri. Ero la carta vincente del piano, ma non sono riuscito a compiere il mio dovere…
“…Ho perso il conto dei complimenti che ho fatto stasera, ma questi sono davvero sinceri e soprattutto meritati. Era da un paio di secoli che non subivo un colpo del genere.” Kokabiel è atterrato poco prima di me, e mi concede il primo sorriso privo di follia e derisione che gli abbia mai visto fare.
Peccato che non me ne freghi un cazzo che provi rispetto per me. Avrei dovuto sconfiggerlo ad ogni costo…”
Seconda parte di DxD Tales. E' consigliato di leggere prima Knocking on Hell's Doors.
Genere: Azione, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Asia Argento, Nuovo personaggio, Rias Gremory, Yuuto Kiba
Note: Cross-over, Lemon, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'DxD Tales'
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Una ragazza dai lunghi capelli neri siede a gambe incrociate sulla vetta dell’immensa montagna che ospita uno dei palazzi più estesi e magnifici del multiverso, interamente presa dalla sua meditazione.  
“Sono tornato! Allora Almyora, come va? Percepisci qualche cambiamento nella forza?” ad interromperla dalla sua contemplazione, è un uomo biondo dalla rossa camicia hawaiiana: Indra, il sovrano di questo luogo.
“Nulla di particolare… a parte un insolita quantità di nubi temporalesche accumulatesi sul monte Olimpo. Per caso hai di nuovo litigato con Zeus su chi avesse la precedenza su una qualche mortale?” un sorrisetto sognante si forma sul volto del dio.
“…Sì. Che ci posso fare, sarà un perdigiorno capace solo di cornificare la moglie da mattina a sera, ma almeno ha buongusto in fatto di donne.” Lei si acciglia.
“Perché invece tu raramente appesantisci il cranio di Indràni… svolgi solo attività edificanti, tipo l’ubriacarti con litri e litri di Soma, o… il frantumare i genitali a me ed ai poveretti in grado di reggere i tuoi assalti solo perché ti prudono le mani se non impugni la mazza almeno una volta al giorno.” Indra sghignazza.
“…quindi io ti frantumerei i genitali ogni giorno con la mia mazza, eh? Se non fossi del tutto estranea ai doppisensi, non sai per quanto te l’avrei rinfacciata questa… comunque, scherzi a parte. Hai percepito qualche movimento da quei due ed i loro seguaci?”
“…Nulla. Ma considerando quanti dei loro scagnozzi hanno accettato missioni ed incarichi in giro per il mondo mortale e negli inferi, non mi stupirebbe che una loro spia stia puntando al summit. Dopotutto, gli interessati hanno già incrociato alcuni di loro di recente… e dubito che fossero tutti dei lupi solitari.”  L’Imperatore Celeste corruga la fronte.
“Vero. Però non possiamo inviare degli agenti nell’area, o la situazione rischia di precipitare… perciò non ci resta che contare sui nostri alleati. O per meglio dire, sulla tua gente.” Almyora chiude gli occhi, e riprende ad immergersi nel piano astrale.
“Dunque conti sui draghi metallici fino a questo punto. Questo spiegherebbe perché ti sei dimostrato così disponibile con Zaldor… o forse vuoi davvero assistere di persona al suo sviluppo?” l’altro replica con una risata.
“Certo che conto su di voi. Non fraintendere: due secoli fa vi avrei aiutati anche se non foste stati una potente razza guerriera, e gli asura ed i garuda* si fossero tenuti fuori dalla Caccia… dopotutto l’aver aiutato i vostri cugini Lung* quando erano in difficoltà, ve lo avrebbe reso dovuto, visto che la maggior parte di loro aveva già seguito Yu-Long. Ormai è chiaro che i nostri destini sono intrecciati, e che per raggiungere le reciproche vittorie dovremmo contare gli uni sugli altri.” Il dio fa una breve pausa, osservando il sole risplendere sulla sua casa.
“Per il giovane erede di Ilexia… sento che compirà grandi imprese. Il suo ardore e la sua ambizione sono davvero ammirevoli, credo che sia un ottimo candidato come successore del Comandante della mia Avanguardia. L’altro diciamo che… sta iniziando a darmi seri dubbi: anche se ha ottime doti e possiede il True Longinus, gli manca il giusto spirito per sfruttarlo al meglio. E lo stesso vale per la sua attitudine al comando.” La dragonessa abbozza un amaro sorriso.
“Temo che Cao Cao ci rimarrebbe molto male se sentisse tutto ciò. Dopotutto siamo stati tu ed io a trovarlo, a fargli scoprire il suo Longino, ed a indirizzarlo sulla via delle arte marziali.” Il dio sbuffa seccamente.
“Il Dao* delle arti marziali non è fatto per i mollaccioni. È una strada tinta di sangue e sudore, e lo sai bene anche tu: come in ogni altra cosa, non è possibile raggiungere il vero successo se ci si lascia influenzare da un po’ di concorrenza o da qualche intoppo… ma è anche vero che se ci si lascia dominare da esso, non si potrà mai essere considerati dei veri leader.” Il suo sguardo si fa fosco, mentre inizia ad accarezzarsi la barba.
“…Che c’è ora?”
“…Ormai hanno raggiunto il capolinea.”
“?”
“Le fazioni bibliche, intendo. Hanno tirato avanti a fatica fino ad adesso sfruttando il nome di un dio scomparso spacciandolo in ferie… quando avrebbero dovuto darsi da fare fin dall’inizio per far quadrare i conti. Questi due secoli di stallo potranno essere pochi per la nostra concezione del tempo, ma con gli eventi che si stanno per scatenare… saranno loro fatali.”
“Parli del… presagio?” alle sue parole, lei sembra mostrare un po’ di preoccupazione.
“Sì. E non solo della visione di Brahma, ma anche della profezia delle Parche e del ritorno del figlio di Odino. Per poter affrontare la tempesta in arrivo, bisogna essere pronti a tutto… e loro non lo sono.”
“…Vero. Tuttavia esiste sempre un elemento imprevisto che può influire nel risultato finale. In questo caso, potrebbe essere un particolare individuo che riesca a ribaltare le carte in tavola.” In quel momento arriva una ragazza bionda in uniforme da combattimento, che dopo aver compiuto un breve inchino, porge al dio un rotolo sigillato.
“Mmmh, tra loro esiste qualcuno capace di attirare la tua attenzione? Interessante. Ma anche se tra le fazioni bibliche sorgesse un grande eroe che li possa guidare verso la salvezza, per farlo dovrebbe prima vedersela con Alkhanthos. Xandelsur avrà pure un ruolo preminente, e sarà un  fine diplomatico, ma non può compiere scelte che vadano contro la volontà del suo popolo. L’unico che potrebbe farlo è appunto il tuo trisavolo… e dubito che il Pepitone sia particolarmente incline alla clemenza nei confronti dei diavoli.” Dopo aver rotto il sigillo, Indra legge rapidamente il contenuto della missiva.
“Ora temo di dovervi lasciare, io ed Agni abbiamo un impegno urgente. Almyora, nel caso i diavoli mostrassero tendenze suicide, lascio a te il compito di formare e guidare in battaglia l’armata che supporti la tua gente… Raiza, vorrei che le facessi da vicecomandante. A più tardi, ragazze.” Detto ciò, egli svanisce rapidamente. Lo sguardo curioso della nuova arrivata si punta sulla dragonessa.
“…pare che abbiamo ricevuto una bella responsabilità. Comunque posso sapere di cosa stavate parlando, sorellona?” lei le lancia un’occhiata in tralice, poi annuisce leggermente.
“Ultimamente, ho percepito il risveglio di uno spirito di un certo livello nel piano astrale. Ed a giudicare dal tipo di impronta che emana, direi che si tratta di un diavolo… o almeno credo. È piuttosto complessa, ha pure tracce draconiche in sé…” la bionda assume un aria stupita.
“Sei riuscita a percepirlo dagli inferi fino a qui?! Sei incredibile, davvero degno della Gran Sacerdotessa… oppure è lui ad essere così potente? Comunque credo che sarebbe interessante incontrarlo, tu che dici, sembrava forte?” Almyora scuote la testa.
“Ho detto risvegliato, ma mi sembra ancora ad uno stadio nascente… dubito che possa essere particolarmente forte, al momento. E non l’ho percepito negli inferi, ma sulla Terra. Se vuoi incontrarlo, dovresti chiedere a Lathian e Zaldor: probabilmente saprebbero dirti qualcosa a riguardo.” Un sorriso pieno di aspettativa si disegna sul volto abbronzato di Raiza. A tempo stesso, alcune lievi scariche elettriche iniziano a manifestarsi nei suoi occhi blu intenso.
“Allora credo proprio che andrò a fare una richiesta di trasferimento. Potrei anche approfittarne per regolare i conti con Eiko una volta per tutte…”
 
 
[Sirzechs]
 
 
Un silenzio tombale regna nella sala, e mentre i più giovani si scambiano sguardi intimoriti, gli altri cercano di venire a patti con la situazione in cui ci troviamo.
Mi volgo verso mia moglie, che in questo momento sta già inviando messaggi ai miei colleghi negli inferi.
“Grayfia, vorrei che contattassi anche il Gran Re e l’Arciduca. Temo di non avere l’autorità necessaria, per parlamentare così all’improvviso a nome di tutta la nostra razza con quegli a esseri…”
“Sir-tan… ne sei sicuro? Le probabilità che eventuali negoziazioni vadano a buon fine, calano notevolmente se sarà presente anche lui…” sospiro frustrato.
“Ne sono consapevole, Serafall… ma delle trattative compiute senza consultare la fazione del Gran Re, riguardanti quelle creature… difficilmente riusciranno ad essere anche solo riconosciute, figuriamoci ad essere rispettate.”
“Ho inviato i messaggi, per quel che riguarda Ajuka e Falbium, stanno preparando le nostre armate ed un piano d’azione nel caso… beh, le cose vadano come temiamo. Dovrebbero finire entro un paio d’ore.” Ringrazio la mia compagna con un cenno del capo, mentre cerco di farmi venire in mente qualcosa di utile.
“…Sirzechs. Dopo così tanto tempo, la pace tra le nostre fazioni è ormai stata raggiunta… se la situazione dovesse richiederlo, noi—“
“—No Michele, è una questione che riguarda l’Inferno e i draghi metallici, non possiamo permettere che ci finiate anche voi di mezzo. Oltretutto, il trattato non è ancora stato firmato, sarebbe una pessima idea in più di un senso.”
“Ma così voi…” la sua voce si spegne, mentre ci lancia uno sguardo esitante.
“Saranno entrambi qui entro mezz’ora al massimo, ed hanno accettato la presenza durante le trattative dei leader delle altre due fazioni, delle loro scorte, e del Sekiryuutei… ma richiedono l’allontanamento di altri ‘spettatori non direttamente coinvolti nella faccenda’.” Alle parole di Grayfia contraggo le sopracciglia, ma rapidamente recupero la mia compostezza. Per quanto trovi snervante l’atteggiamento di quell’uomo, dovrò sopportarlo, come ho sempre fatto.
“Rias, Sona… mi spiace farlo, ma devo chiedervi di allontanarvi, per ora… credo che l’aula del Consiglio Studentesco sarà sufficiente. Non appena la situazione tornerà sotto controllo, vi contatteremo nuovamente. Dante-dono, tu invece puoi rimanere, dopotutto questa situazione riguarda anche te.” Le due ragazze si accigliano un po’, ma subito si alzano, e dopo aver salutato educatamente, lasciano la stanza insieme ai loro servitori e all’ex-esorcista… che prima di richiudersi la porta alle spalle, lancia un ultimo sguardo agitato all’unico giovane diavolo rimasto nella stanza. Il quale replica con un calmo cenno di capo, prima di volgersi meditabondo prima verso di me, poi verso Azazel.
…mi dispiace che si sia ritrovato invischiato in tutto questo, ma temo di non poterlo lasciare in panchina come gli altri. La sua sola presenza potrebbe darci del vantaggio, e l’espressione del Governatore mi conferma che anche lui lo ritiene una risorsa necessaria alla risoluzione del conflitto che sta per scoppiare… qualunque forma esso assuma.   
Non è il momento di esitare.
 
Trenta minuti dopo.
 
“Il capofamiglia del casato Bael, il Gran Re Lord Bael… ed il capofamiglia del casato Agares, l’Arciduca Lord Agares.” La voce di Grayfia annuncia l’arrivo di colui che si occupa di amministrare la giustizia infernale, e di colui che invece ha assunto la guida dei clan conservatori, e si assicura che noi Maou non “facciamo imboccare all’Inferno la strada sbagliata”…ovvero il fratello di mia madre. 
Il primo ad entrare è ovviamente lui, che dopo aver ispezionato la stanza con un'unico, rapido sguardo dei suoi cupi occhi viola, scambia un paio di parole di saluto con Michele ed Azazel, e si va a sedere su un divano sistemato poco fa dietro di me, dove prima si trovavano le sedie che occupavano i ragazzi. L’ultimo dei quali ora si trova pochi metri più in là, appoggiato al muro come il suo rivale.              
Quindi è il turno dell’Arciduca, un individuo castano dal freddo sguardo analitico, che come il collega butta due parole in croce agli arcangeli e si piazza sul lato del mobile rimasto libero. Considerata la situazione, non posso dire di non capire come si sentano, ma… è piuttosto seccante sentirsi criticare ogni due per tre dai loro sostenitori, per poi vederli fare un simile sfoggio di ‘diplomazia’.
“L’Onorevole Xandelsur farà il suo ingresso tra cinque minuti insieme alla sua scorta. C’è altro che possa fare per voi?” al mio diniego, Grayfia si posiziona nuovamente dietro di me.
Dopo quasi un minuto di silenzio imbarazzante, il mio zietto preferito inizia a farsi sentire.
“…Ti sei già fatto un’idea della situazione, nipote?” …come no.
“Direi che hanno un messaggio da consegnarci. Non sono certo che ci possa essere spazio per negoziazioni, ma in caso ritengo sia saggio tenersi pronti anche per quell’evenienza.”
“Umph. Alcuni riterrebbero ingenuo un simile ottimismo… verrebbe da pensare che tra le nostre specie ormai non ci sia più nulla da dirci. Immagino che sia solo per via del loro senso dell’onore, che si sono presi la briga di inviare un ambasciatore prima delle loro truppe.” Non senza sforzo, mi trattengo dallo sbuffare. Non riesce a contenere la sua arroganza neppure in una situazione come questa!
“…Tuttavia non è proprio per via del nostro ottimismo e volontà di andare oltre i vecchi schemi che ci avete appoggiati come nuovi Maou durante la guerra civile?” le parole Serafall di solito riescono facilmente a mitigare gli animi, ma non questa volta. Ormai il mio sospetto che il supporto che abbiamo ricevuto dal Gran Re e la sua cricca, fosse dovuto unicamente al fatto che Rivezim avesse dimostrato di essere troppo folle per poter succedere al ruolo del padre, è da tempo divenuto certezza.
“…Eh, certo. Non vedo l’ora di osservare con i miei occhi i risultati dei vostri metodi.” 

 

Sto fissando dritto nei suoi calmi occhi bordeaux l’ambasciatore dei draghi metallici. Siamo seduti uno di fronte all’altro, mentre dietro di lui i suoi due giovani accompagnatori attendono in perfetta posa da bodyguard.
L’aria non è più semplicemente tesa: è irrespirabile. Oltre ovviamente al motivo per cui si trovano qui, anche le loro aure contribuiscono parecchio alla cosa: quei due ragazzi credo siano sulla cinquantina, ovvero all’inizio della maggior età della loro stirpe; eppure emanano già una sensazione opprimente per chiunque eccetto noi leader e Grayfia.
Si capisce a colpo d’occhio che sono esperti nel Senjutsu, grazie al fluire incredibilmente regolare della loro energia vitale, e il livello del loro potere è al principio della classe Maou. Ma la cosa peggiore è che stanno chiaramente contenendo almeno parzialmente la loro forza!
Che razza di addestramento hanno seguito?! Ed ovviamente, pure il loro capo fa la sua discreta figura.
A differenza di loro, non pare aver allenato particolarmente la sua energia vitale, tuttavia lui si trova nella fase avanzata della stessa classe. Ed a giudicare dai sigilli ed oggetti magici che ha addosso, anche lui potrebbe star tenendo nascosto il suo vero potere… mi auguro che non sia un Drago Celeste, altrimenti—
“Possiamo sapere per quale motivo avete interrotto il nostro summit, Xandelsur-dono, o vuole continuare ad ammirare le iridi di Sirzechs-kun?” Azazel… se continui così ti farò ingoiare la sedia. Michele sospira sfiduciato portandosi una mano alla fronte.
“…Certamente. Volevo solo assicurarmi che aveste davvero intenzione di procedere… sapete, dopo aver dovuto aspettare oltre mezz’ora anche solo per entrare…” quindi volevano solo metterci alla prova… e prendersi una piccola rivalsa per l’attesa?
“Beh, avreste potuto avvertire prima di presentarvi qui, allora.  È ovvio che ci sarebbe voluto un po’ per riorganizzare la riunione.” L’Arciduca fa mostra ancora una volta del suo sangue freddo, esponendo senza timore ciò che pensa. 
“…In verità vi avevamo avvertiti che avreste ricevuto una nostra visita, ed abbiamo pure specificato sarebbe avvenuta qui nel mondo umano. Volete dirci che non vi aspettavate la nostra comparsa ad un evento simile?” stringo i denti. Sta chiaramente cercando di raccogliere informazioni contando su errori dovuti al nervosismo… e la cosa peggiore, è che se continua così potrebbe riuscirci!
“In effetti non metterlo in conto è stata una nostra mancanza, mi spiace. Tuttavia il quesito posto dal Governatore è condiviso da tutti i presenti… cosa vi porta qui?” Xandelsur riporta su di me il suo sguardo calcolatore.
“…Ma il discutere su come appianare le nostre divergenze, ovviamente! Per quale altro motivo altrimenti, saremmo venuti a partecipare ad un summit di pace?!” il silenzio cala nuovamente, ma stavolta è carico di incredulità.
“Pff. Credevo che fare scherzi fosse una specialità dei draghi di rame, invece vedo che neanche lei se la cava male. Non sarebbe meglio arrivare rapidamente al punto?” …e mi è tornata la voglia di commettere uno ziicidio.
“…Quindi non crede che sia possibile per le nostre razze confrontarsi se non sul campo di battaglia? Mi auguro che non sia un pensiero condiviso da tutti i diavoli, altrimenti temo che presto non rimarranno abbastanza crani per formularlo…” nonononono!
“—chiedo scusa per l’interruzione. Ciò che il Gran Re intendeva dire, è che pensava che se davvero aveste dato importanza a quell’obbiettivo, avreste svolto più preparazioni a riguardo e fissato regolarmente un incontro. Comunque, sono ansioso di sentire le vostre idee… prego, ci dica cosa avete in mente, in modo da poter valutare se la cosa è fattibile o no.” Il diplomatico fa un sorrisetto, quindi giunge le mani appoggiando i gomiti al tavolo, e la bocca dietro di esse.
“Beh, pensavamo che prima di poter stipulare un trattato di pace come con i qui presenti signori, sarebbe opportuno regolare un po’ i conti. Tanto per cominciare un risarcimento per la distruzione di Galenstein, il cui valore convertito in valuta attuale, tra proprietà pubbliche e private, ammonta a circa 100 miliardi di dollari.” Al sentirlo iniziare a dettare condizioni, il volto di mio zio si fa violaceo.
“…poi, ci sarebbe la questione dei danni morali: per tutto ciò che hanno perso, i nostri fratelli vogliono le scuse ufficiali delle vostre cariche governative, e dei clan che hanno partecipato alla Caccia, che sarebbero i seguenti: Amon, Bael, Balam, Beleth—“ Xandelsur sciorina quasi una ventina di nomi di Pilastri e casati extra, neanche fosse una normalissima lista della spesa. Inizio a temere che il bastardo abbia ragione e quello che vogliono davvero sia prendersi gioco di noi… oltre al screditarci davanti a quelle che stavano per diventare due potenze alleate.
Le loro richieste sono ragionevoli, e normalmente verrebbero anche accettate… ma considerato l’odio viscerale radicato tra le nostre razze, la seconda è—
“—infine, vogliamo che ogni singolo partecipante alla Caccia della vostra razza venga processato come criminale di guerra, e che coloro che non si presenteranno al tribunale il giorno prestabilito, siano condannati in contumacia*. Il giudice dovrà essere un esterno alla nostra razza ed alle fazioni bibliche, mentre la giuria dovrà essere composta in parti uguali da esse, da nostri rappresentanti, e quelli di due fazioni esterne.” A quest’ultima condizione, mi sento cascare le braccia. Inoltre, riesco quasi a sentire del fumo levarsi dal divano.    
“…Seriamente vi aspettate che tutte queste condizioni possano venire accettate dagli abitanti dell’Inferno?” alla domanda di Michele, Xandelsur inarca un sopracciglio.
“…non vedo perché no. Quando si compie un ‘errore’ come, ad esempio, dare il via ad una campagna di sterminio senza neanche prendersi il disturbo di consegnare una dichiarazione di guerra… non è forse normale scusarsi, risarcire la parte offesa, e rimettersi alla comunità internazionale per giudicare i colpevoli alla fine del conflitto?” …temo di averlo sottovalutato. Non solo sta interpretando la parte del buon pacifista alla perfezione, ma sta pure rinfacciandoci non troppo velatamente le nostre violazioni nel codice internazionale.
…a questo punto temo non ci resti che dir loro la verità e sperare nella loro comprensione. Una rapida occhiata a Serafall mi conferma che anche lei non vede altre alternative.
“…Ciò che dice è sicuramente vero, e penso che anche le vostre richieste siano legittime… ma ci sono delle circostanze e dei fatti da considerare. Nello specifico, riguardano coloro che hanno pianificato e dato il via alla Caccia…” lo sguardo del dragone si punta sulla mia collega.
“…Sono tutto orecchie.” Speriamo bene. Non mi aspetto che questa sorta di ‘scaricabarile’ ci pari il culo, ma almeno—
Bzzzt.
Per una frazione di secondo, ogni cosa sembra congelarsi… ma subito le mie sinapsi riprendono la loro attività. Mi guardo rapidamente intorno, mentre avverto una sensazione familiare propagarsi per tutta la barriera.
L’Arciduca, Dante, la serafina ed il mio caro zietto sono stati bloccati. Coscienza compresa.
“Grayfia, le ragazze!” mentre pronuncio queste parole, lei già aveva creato un cerchio di trasporto, ma esso non si attiva; ci scambiamo uno sguardo allarmato: hanno manomesso la nostra barriera. Inoltre, percepiamo l’attivazione di alcune magie di trasporto all’interno dell’edificio, e la comparsa di alcune aure magiche.
Lei si precipita fuori dalla stanza, diretta all’aula del Consiglio Studentesco dove si trovano Rias, Sona e gli altri. Intento io, Michele ed Azazel iniziamo a preparare una seconda barriera da lanciare su questo edificio.
“…Non potevano scegliere un tempismo peggiore… che bastardi.” Alle parole del caduto, tutti ci volgiamo verso di lui.
“…sa chi ha attivato questa trappola, Governatore?” lui annuisce, lo sguardo inquisitorio di Xandelsur puntato addosso. I suoi due bodyguard invece sono scattati in stato d’allerta, e si sono piazzati intorno a lui in posizione difensiva, affinando la percezione ed attivando il loro ki.
“Khaos Brigade. Abbiamo confermato il nome di quest’organizzazione uscita allo scoperto solo di recente, ma alcuni gruppi che la compongono sono attivi già da parecchio. Il mio vice-governatore Shemhazai ha posato lo sguardo su di loro da un po’ di tempo, e possiamo dirvi con certezza che non sono da prendere alla leggera: pare che raccolga i membri più pericolosi di molte razze, e che abbia diversi possessori di SG che hanno raggiunto il Balance Breaker… ed anche di Longini.”
“Il loro obbiettivo?” fa Michele.
“Il caos e la distruzione. È molto semplice, a loro non piace un mondo in pace, e faranno tutto il necessario per porglici fine. Sono terroristi della peggior specie, ma di ancora peggiore…” *sospira*
“…c’è il fatto che il loro capo sia nientemeno che il Dio Drago Ophis.” A queste parole, un timore intenso travolge tutti i presenti. In particolare, i tre draghi metallici sembrano davvero scioccati.
“Boss, ma non è proprio per causa sua che ha dovuto organizzare e mediare l’incontro tra—“ la bocca del drago di bronzo viene tappata dal suo compagno, mentre il loro capo gli scocca un occhiataccia.
…mi piacerebbe sapere di cosa stiano parlando, ma adesso proprio non abbiamo tempo. Il Dio Drago dell’Infinito… è una delle quattro—tre ormai, esistenze all’apice.
Se davvero diventasse nostro nemico… non riesco a pensare a come potremo affrontarlo.
Poco dopo riusciamo a generare una nuova barriera intorno all’edificio, indebolendo parzialmente gli effetti della stasi. In quell’istante, numerosi sigilli magici cominciano ad apparire per tutta l’area rilasciando delle figure incappucciate.
Maghi.
“…Ugh.” Il Sekiryuutei barcolla un po’, ma poi riesce a stabilizzarsi. Immagino dipenda dal suo Longinus il fatto che sia riuscito a riscuotersi da— …dannazione!
“Te ne sei accorto, eh Sirzechs?” Azazel sta tenendo d’occhio gli invasori dalla finestra, lanciando di tanto in tanto uno sguardo verso il vecchio edificio scolastico. Attivo il canale telepatico che mi connette a Grayfia.
[Tesoro, come stanno?]
[Bene, a parte il fatto che sono quasi tutti in stasi. Deve essere opera del SG di Gasper, giusto?]
[…Lo penso anche io. Aspetta, ‘quasi tutti’? Su alcuni di loro l’attacco non ha avuto effetto?]
[Esatto, i due spadaccini sono coscienti e combattivi… o almeno spero. Al mio arrivo stavano affrontando delle squadre di maghi inviate suppongo a rapirli, ma una di loro temo che ora sia bloccata in territorio nemico.]
[Cosa?! Parli della detentrice di Durandal, giusto? Beh, ci penseremo dopo, ora vorrei che—]
“Gah!” un verso sgradevole mi perdere il filo del discorso. Pure lui si è ripreso, evviva…
“…nipote. Sbaglio o il potere che mi ha appena immobilizzato appartiene all’alfiere di tua sorella? Quello che, mi avevi assicurato, ormai poteva essere da lei gestito senza troppi problemi?” …a volte lo odio proprio il mio lavoro.
 
 
[Xenovia]
 
 
Mi chiudo la porta alle spalle, e raggiungo rapidamente gli altri.
…sinceramente avrei preferito rimanere lì dentro con lui, visto che sono davvero preoccupata per ciò che potrebbe accadergli se incontra quei draghi metallici. Da ciò che mi hanno lasciato intuire i discorsi suoi e di Lucifer, sembra che non sia esattamente benvoluto da loro…
Ma sarebbe fin troppo sgarbato da parte mia, e sembrava abbastanza sicuro di sé. Devo avere fiducia in lui.
Raggiungiamo rapidamente l’aula del Consiglio Studentesco, e ci accomodiamo intorno al tavolo che la Sitri ed i suoi usano per le riunioni. Quindi, quasi all’unisono, le due diavole sospirano.
“…non mi sarei mai aspettata di rivederlo così presto. Sona, tu cosa ne pensi, sono qui per dichiararci guerra? E perché mio fratello ha voluto tenere Dante-kun con sé?” l’altra si leva gli occhiali ed inizia a lucidarli.
“Probabile. Per il tuo pedone… credo sia un tentativo di restituire loro il favore.” Alle sue parole, tutti la guardiamo perplessi.
“…Che intendi dire?”
“…Pensateci. Si sono presentati qui senza preavviso, chiaramente vogliono metterci sotto pressione. Perciò avere entrambi i responsabili dell’inizio della Caccia nella stanza—” a quel punto, lo stupore regna sovrano.
“Che—che significa? I responsabili?!?” Sona lancia un’occhiata sorpresa all’amica.
“…Tuo fratello non ti ha spiegato tutti i dettagli? Strano… comunque, anche se i loro nemici di ragioni per attaccarli ne avevano, il casus belli fu l’irruzione del Welsh Dragon e del Vanishing Dragon, in seguito noti tra i loro simili come i ‘Draghi del Pretesto ’, all’interno del campo di battaglia delle tre fazioni. Quello fu un avvenimento di importanza vitale sotto molti aspetti: oltre a causare forzatamente la prima collaborazione nella storia tra le forze bibliche, ed ovviamente la tregua perdurata fino ad oggi, ha anche ricordato a tutti il motivo per cui i draghi sono la razza più temuta, perfino dagli dei.” Sento un brivido corrermi lungo la schiena. Se le cose stanno così, se ad aver dato la spinta che ha causato quel massacro sono stati quei due, allora Dante…
“E i metallici non sono stati gli unici a farne le spese: anche gli altri draghi come i Lung e quelli cromatici* hanno subito persecuzioni tali dal rischiare l’estinzione; l’hanno evitata solo grazie ai Re Drago Yu-Long e Tannin che hanno giurato fedeltà rispettivamente al Monte Sumeru e a Mephisto-sama, garantendo alle loro razze un rifugio sicuro.” …assurdo.
“…corre qualche rischio? Lo attaccherebbero solo perché detiene il Longino in cui è sigillata una delle loro anime?” alla mia domanda, la Sitri china il capo meditabonda.
“…non so dirti. Per ora ne dubito: attaccare qualcuno impegnato in una conferenza di pace non mi pare nel loro stile. Ma dopo… diciamo che anche il fatto che sia stato reincarnato non lo aiuta.” Stringo i pugni. Questo è…
Terribilmente ingiusto. Rias mi ha spiegato il motivo per cui ha accettato la reincarnazione, e il sapere che tutto ciò che gli è successo finora gli ha procurato pure degli altri nemici… è davvero troppo.
Scuoto la testa. Queste riflessioni non mi porteranno da nessuna parte, meglio usare quest’attesa in modo proficuo.
Mi vado a sedere a gambe incrociate in un angolo della stanza, ed apro una fessura nel fodero di Durandal. L’aura inizia a fluire in me scorrendo nel mio corpo sino a raggiungere ‘l’elemento’, quindi dopo essere circolata per un po’ e parzialmente assorbita da esso, riprende il suo viaggio fino a ritornare da dove è venuta venendo sostituita da una più fresca, dando vita ad un nuovo ciclo.
Durante il processo chiudo gli occhi, e la mia mente si calma iniziando lentamente a distaccarsi dal piano fisico, e portandomi a concentrarmi esclusivamente sull’allenamento. Prima che la mia coscienza si estranei del tutto però, ho l’impressione che qualcuno mi stia fissando intensamente.
Per qualche istante mi pare che voglia attaccar bottone, ma poi sembra perdere la volontà di farlo. Provo ad espandere la mia percezione nell’ambiente circostante, come mi ha consigliato Dante: sono tutti per i fatti loro, eccetto Koneko, che proprio ora sta distogliendo lo sguardo da me.
…che fosse lei?
 
Bzzzt!
Una sensazione familiare si fa sentire, ma prima che riesca ad influenzarmi, sembra essere scacciata dall’aura di Durandal. Questo è… il potere del SG di Gasper!
Balzo in piedi sguainando la spada, proprio nell’istante in cui compaiono dei cerchi magici da cui sbucano diversi maghi. Quando mi notano, iniziano a formare dei sigilli, ma in quel momento un turbine di lame li travolge.
Si tratta di Kiba: il suo attacco fulmineo a due spade ne ha stesi la maggior parte, ma quattro di loro sono riusciti a circondarsi con uno scudo magico. Dietro di essi, iniziano a preparare altri incantesimi, ma non gliene lascio il tempo.
“Allontanati!” Faccio circolare impetuosamente le nostre aure come se fossero una cosa sola, quindi punto Durandal verso di loro generando un ondata di energia sacra che li travolge e proietta contro la parete. Sulle loro barriere compaiono numerose crepe.
Respiro profondamente, ritirando il flusso che sto generando come se fosse una marea, per poi rispedirglielo contro con intensità e velocità raddoppiata. Loro, che stavano riparando le protezioni danneggiate o preparando altri incantesimi, cercano disperatamente di rinforzale, ma ancora una volta sono troppo lenti.
Eccetto uno di loro che saggiamente ha concentrato gli sforzi nel potenziare lo scudo fin da subito, gli altri tre vedono i loro venire infranti, per poi essere schiantati contro il muro perdendo i sensi. Intanto Kiba ha cercato inutilmente di contattare i due alfieri, ma il canale è bloccato; inoltre, altri cerchi magici compaiono…
“…così non ne usciamo più. Dobbiamo liberare Gasper, immagino che lo stiano forzando per causare tutto questo. C’è un cerchio magico che porta al vecchio edifico scolastico?” Kiba indica con un cenno del capo un complesso pentacolo a pochi metri da lui. Sembra quasi… che ce ne siano due sovrapposti?
“Questo è stato creato per le emergenze, può essere usato sia dai Sitri che dai Gremory. Grazie al talismano che ti ha dato Akeno dovresti riuscire ad usarlo anche tu… ma fai presto. Non riuscirò a proteggere tutti a lungo, in queste condizioni.” Annuisco, e mi lancio verso il cerchio. Il motivo per cui stiamo combattendo solo noi due, è ovviamente che tutti gli altri sono stati bloccati dal potere di Gasper.
Mi chiedo perché su noi due non abbia funzionato… nel mio caso deve essere stata Durandal… di sua iniziativa?
Arrivata a destinazione, lo attivo. Lancio un ultimo sguardo a Kiba: non appena dei nuovi maghi compaiono, lui saetta verso di loro e li abbatte con le sue Spade del Traditore prima che riescano a reagire… pare che il fattore sorpresa sia davvero il peggior nemico degli incantatori.
Tuttavia… oltre all’ultimo del primo gruppo, anche altri due oramai si sono trinceati dietro uno scudo, e si stanno preparando a contrattaccare. Spero che i rinforzi lo raggiungano in tempo…
Una luce cremisi mi avvolge, quindi mi ritrovo nell’aula del club. Completamente circondata da almeno una ventina di sinistri maghi incappucciati.
Santa Merda.
 
Soffocando un mugolio di dolore, termino di fasciarmi il fianco. Subito le bende prendono a macchiarsi di rosso, ma più di così non posso fare.
“…Sei sicura di non volere che vada a cercare qualche altra medicina e delle garze sterili?” Mi rimetto la maglia sotto lo sguardo preoccupato di Mil-tan.
“No. È troppo pericoloso uscire, ora come ora. Aspettiamo che recuperi un po’.” Ci troviamo nello scantinato del vecchio edificio scolastico, all’interno di una safe-room* protetta da numerose formazioni magiche. Purtroppo, con le nostre scarse conoscenze in magia demoniaca siamo riuscite ad attivarne solo una parte, perciò non possiamo permetterci di rilassarci troppo.
Uhn!
La gamba ricomincia a tremarmi intensamente, mentre le scariche elettriche si propagano. Beh, considerata la situazione in cui mi trovavo, direi che non posso proprio lamentarmi…
 
Cinque minuti prima.
 
Sono appena comparsa nell’aula del club, e faccio giusto in tempo a vedere Gasper bloccato contro il muro da catene e sigilli magici, che la ventina di maghi intorno a me inizia a castare incantesimi. Mi lancio in mezzo a loro, contando che non siano così carogne da colpire indiscriminatamente i loro compagni pur di beccarmi, e abbatto la lama sulle costrizioni dell’alfiere, ma una barriera magica si attiva intorno a lui e mi scaglia via.
Rotolo per attutire l’impatto, e così facendo noto Mil-tan sul pavimento sepolta sotto un paio di tappeti e legata da… delle tende arrotolate in modo da formare delle corde?!
Poi mi torna in mente il motivo principale per cui Rias l’ha reincarnata. Se voglio sperare di liberare Gasper—
Mi fiondo verso di lei, evitando gli attacchi dei maghi, ma proprio mentre sto tranciando al volo le sue costrizioni, una lancia di ghiaccio sibila rapidissima verso di me. Scarto di lato evitando che mi trapassi lo stomaco, ma rimedio comunque uno squarcio al fianco.
Nel momento in cui atterro, una rete magica piove su di me, ed inizia a restringersi schiacciandomi al suo interno. Un fiotto di sangue erutta dal mio fianco.
“Gaaah!!!” anche usando Durandal come protezione e circolando più aura possibile, tanto da manifestarne un alone protettivo attorno al mio corpo, sto comunque venendo rapidamente stritolata. Ma all’improvviso…
Strap!
“Non permettetevi di fare del male ad una mia compagna, nyo!” la rete viene ridotta a brandelli da Mil-tan. A mani nude!
Infatti la sua peculiarità è un incredibile resistenza magica, tale da annullare qualunque magia fino all’alta classe. In poche parole, il suo stesso corpo è una micidiale arma anti-mago!
Sembra che sia per questo che nonostante i vestiti danneggiati, lei non è ferita, e che sia stata immobilizzata da degli oggetti comuni a differenza di Gasper. Ma questo dimostra che sono in grado di stenderla anche senza usare la magia direttamente su di lei, inoltre in queste condizioni presto le sarò solo di peso, perciò…
“Mil-tan, per ora ritiriamoci. Dobbiamo raggiungere la safe-room!” lei esita un istante, ma poi inizia a seguirmi verso la porta.
Alla fine siamo riuscite a sfuggirgli, ma le scariche di rimbalzo di un fulmine che ho evitato al pelo, mi hanno semiparalizzato una gamba. Ed eccoci qui…
Sospiro. Ho agito ancora una volta d’impulso, e di nuovo ho rischiato di restarci secca… scampandola solo grazie all’intervento di qualcun altro.  
Due mesi fa durante quella caccia al vampiro, quando il nostro bersaglio mi ha afferrata per i capelli e stava per azzannarmi alla gola. Se non ci fosse stata Irina, sarei stata dissanguata, o peggio, trasformata in un non-morto… è per questo che poi ho deciso di accorciarmeli. 
Un paio di settimane fa Kokabiel mi ha quasi sgozzata, e sono stata salvata dall’intervento di Lathian. Forse dovrei focalizzare gli allenamenti nel migliorare la guardia… comunque, per qualche motivo non rimpiango minimamente l’aver continuato ad affrontare a testa bassa quel folle caduto incazzato nero.
In quel momento, tutto ciò che mi importava era—
“—Xenovia-san, mi senti?” …uh?
“…scusami, stavi dicendo?” seduta all’altro capo della stanza, Mil-tan mi sta guardando ansiosamente.
“Volevo sapere se gli altri stanno bene. Quei maghi malvagi hanno detto che avrebbero bloccato tutti quanti con il potere di Gasper-kun, ma sia io che te ci stiamo muovendo… gli altri come stanno?”
“...eccetto Kiba, sono tutti bloccati. Non sono sicura delle condizioni di Dante, ma essendo insieme ai leader sono certa che sia al sicuro.”
“…ho capito.” Un momento. Mi sono accorta che sta parlando in modo strano: ha smesso di usare i suoi ‘nyo’.
“………stai tranquilla. Anche gli altri staranno bene: i capi delle fazioni non possono certo essere rimasti con le mani in mano, ormai li avranno raggiunti e messi al sicuro.” Lei annuisce piano, poi si rialza in piedi.
“Bene, allora farò la guardia, nyo! Tu riposati pure, e non appena saranno distratti li sconfiggeremo con il mio potere stellare da ragazza magica, e quello della tua super-spada sacra!” Come mi aspettavo, non ha solo un corpo forte ed instancabile: anche il suo spirito lo è.
In qualche modo riesco ad incrociare le gambe, e riprendo a meditare: se l’aura di Durandal ha scacciato il potere di Gasper, immagino possa fare lo stesso con un po’ di elettricità. E come ha detto Mil-tan, tutto ciò che ci resta da fare è aspettare l’occasione giusta.
 
 
[Dante]
 
 
Mi hanno appena detto che il potere di Gasper ha immobilizzato tutti… ipotizzano che lo abbiano forzato ad entrare in Balance Breaker. Beh, in effetti la sensazione che ho provato poco fa è la stessa che ho sentito durante gli allenamenti con lui.
“Sirzechs-sama, gli altri come stanno?” lui rimane in silenzio un attimo, quindi si gira verso di me.
“Tutti in stasi tranne Kiba e Xenovia, ma ora sono sotto la protezione di Grayfia… eccetto la seconda, che ha assaltato il vecchio edificio scolastico tramite un cerchio di trasporto d’emergenza.” ……………..ma che cazz—
“—Vado anch’io. Prima liberiamo Gasper, prima ci liberiamo di questa seccatura.”
“Whoa, calma i bollenti spiriti, ragazzo! Andare da solo in un’area sicuramente sorvegliata da un reparto di maghi mi pare una pessima idea.” Trattengo un ringhio, limitandomi a lanciare una truce occhiata ad Azazel, e poi osservo l’esterno. Ormai nell’intero territorio scolastico ci saranno almeno una cinquantina di maghi, alcuni a terra, altri levitanti a mezz’aria.
Immagino che abbia ragione, tuttavia… non posso restarmene qui a girarmi i pollici, ma l’unico a cui posso chiedere di seguirmi è Kiba.
“C’è un altro fattore da considerare: secondo Grayfia, il cerchio usato dalla tua amica attualmente è bloccato, evidentemente i maghi dall’altro lato se ne sono occupati subito dopo la sua comparsa…” stringo i denti. In altre parole, l’unico modo che ho per raggiungere lei e gli altri è un assalto frontale dall’esterno… grandioso.
Azazel, che finora si era limitato ad osservare gli invasori, inizia a far fluire la propria luce, e solleva una mano sopra le spalle. Sento che si sta condensando, ma non all’interno dell’edificio… la barriera!
A pochi metri dal soffitto della barriera esterna, si sono generate alcune centinaia di lance di luce. Nel momento in cui il suo braccio si abbassa disegnando un arco, esse iniziano a piovere sui nemici.
Molti di loro vengono trafitti ancor prima di rendersene conto, altri riescono a percepire la minaccia in arrivo ed evocano degli scudi, contro cui si vanno a schiantare, a velocità crescente, tutti i dardi rimanenti.
Alla fine, nessuno di loro risulta abbastanza forte da proteggersi dalla salva mortale, e cadono dal primo all’ultimo in neanche cinque secondi. Pochi istanti dopo però, altre decine di teletrasporti si attivano materializzando altri maghi già con gli scudi alzati.
“…come pensavo è inutile. Dovremo aspettare che i capi si facciano vivi, se vogliamo andarcene… oppure trovare un modo per liberare il mezzo-vampiro.” Alle parole di Azazel, Vali sbuffa.
“Perché sprecare tempo così quando possiamo semplicemente spazzarlo via insieme all’edificio? Così elimineremmo all’istante il problema alla radice, dopotutto non è che siano così importanti quei due…” inizio a respirare profondamente imponendomi di calmarmi, per evitare di saltare addosso a quel bastardo.
“…naah. Ho un’idea migliore: potresti uscire ed iniziare a fare un po’ di piazza pulita, questo dovrebbe dare una smossa ai loro boss. Inoltre così forniremmo anche un diversivo al Sekiryuutei, che potrebbe raggiungere più facilmente l’area bersaglio.” Mentre il caduto inizia a cercare qualcosa nella sua tasca dimensionale, io mi volgo verso Lucifer.
“Signore, potrebbe chiedere a Kiba se è disposto ad aiutarmi nell’impresa?” lui rimane in silenzio una decina di secondi, poi annuisce.
“Dice che lo farà con piacere. Si occuperà Grayfia di proteggere gli altri.”
“…Siete seri? Credete davvero che un paio di ragazzini inesperti, per quanto talentuosi, riescano da soli in un’operazione simile? Anche solo l’attraversare tutti interi lo spazio aperto sarebbe una vera impresa, per quanto un diversivo come l’attacco dell’Hakuryuukou possa esser loro d’aiuto.” Anche se il Gran Re non mi sta particolarmente simpatico, temo abbia ragione…
“Allora credo che un po’ di supporto possa ovviare il problema: Lathian, che ne dici, ti va di scortarli fino all’obbiettivo e di coprirli dall’esterno?” lui si limita ad un cenno di assenso.
“…aiutereste dei diavoli, dopo tutto quello che è successo?” Xandelsur alza le spalle.
“E chi ha parlato di aiutare voi? Semplicemente, favorire un’operazione che interrompa l’attacco in cui siamo stati coinvolti, è qualcosa che rientra nei nostri interessi.” In quel momento, due cerchi di teletrasporto si materializzano proprio davanti alla finestra. Sembrano di fattura demoniaca, ma il loro stemma non mi è familiare…
“Vali, è il momento. Dante, questi due oggetti sono per te ed il principessino in pericolo: servono a controllare il Balance Breaker del detentore di un SG. Se lo usi tu, potrai andare in BB senza sfinirti rapidamente, ma fa attenzione: dura solo quindici minuti.” Afferro al volo quelli che sembrano un paio di bracciali, e faccio un cenno di ringraziamento al governatore.
“Dante-kun, fai presto e raggiungi gli altri… contiamo su di voi.” Annuisco al Maou, quindi lascio la stanza insieme a Lathian, salutato dall’ormai familiare esplosione di aura del Balance Breaker di un Longino.
 
“…Ti vorrei ringraziare per essere intervenuto durante l’attacco di Kokabiel. Hai salvato la vita mia e di Xenovia. Ed anche per quello che stai facendo ora, ovviamente.”
“…non è necessario. Ho solo agito come ritenevo giusto… adesso come allora.”
“Ne sono certo, ma questo non nega la gentilezza delle tue azioni… tra cui i tuoi provvedimenti per non coinvolgere me e Kyoko nella tua missione.” La sua espressione continua ad essere fredda e disinteressata come quella di un iceberg.
“…Dante. Faresti bene a smettere fin da ora di trattarmi come un amico. Anche se l’intervento di quei bastardi ci darà qualche carta in più da giocare, il massimo che possiamo sperare di ottenere è posporre la guerra contro di voi; ormai ciò che è stato iniziato due secoli fa temo che non possa che essere portato  a compimento.”
“…capisco. Per caso conosci i responsabili dell’attacco? Sono dei diavoli, considerati i sigilli sui cerchi?”
“Ogni membro della nostra razza li conosce. Ma se vorrai altre informazioni, farai meglio a chiederle ai tuoi superiori.” Detto ciò si chiude in un cupo silenzio. Ormai abbiamo raggiunto l’aula del Consiglio.
Come annunciato, eccetto Grayfia e Kiba, sono tutti immobilizzati. Quest’ultimo appena ci sente arrivare, si alza dalla sedia su cui era seduto a riposare e mi viene incontro.
“…mi dispiace Dante-kun. Avrei dovuto fermarla, dirle di aspettare l’arrivo dei rinforzi ma—“ gli poggio una mano sulla spalla.
“…nella foga della battaglia, è difficile prendere sempre le decisioni corrette. Non preoccuparti, sarà lei che si beccherà una tirata d’orecchi appena la recuperiamo.” Annuisce piano, quindi si volge verso Lathian.
“…contiamo su di te Lathian-senpai.” Lui sospira e chiude gli occhi.
“…ormai non frequento più questo istituto. Mi assicurerò che raggiungiate incolumi il vecchio edificio, questo è tutto.” Grayfia si avvicina e ci porge degli auricolari magici. Intanto all’esterno, una serie di boati e intense fluttuazioni d’aura segnalano che Vali è entrato nel vivo dell’azione.
“Con questi potrete tenervi in contatto tra di voi e con me. Li ha creati Beelzebub-sama in persona, non possono essere disturbati né intercettati.” La ringraziamo e li indossiamo, anche Lathian accetta il suo senza storie.
Quindi raggiunge la finestra e poggia la mano sulle tende. Le sue maniche svaniscono, rivelando le braccia ingrossate e ricoperte di scaglie tatuate, e dalla schiena si aprono le sue grandi ali argentee.
“Quando volete. Mi scuso in anticipo per la finestra.” Io e Kiba ci scambiamo uno sguardo determinato, quindi ci avviciniamo anche noi ad essa. Lathian compie un paio di passi indietro, poi scatta verso l’esterno sfondando di potenza la finestra rinforzata.
Una frazione di secondo dopo, ci lanciamo fuori dietro di lui, piombando verso il suolo dal quarto piano ad altissima velocità.

Ormai ad un paio di metri da un brutta frattura scomposta, spalanco le ali sbattendole con forza, attutendo così l’impatto. Kiba invece compie una rapida planata seguita da un’elegante capriola sull’erba.  
Appena tocchiamo terra, subito scattiamo come lepri verso il nostro obbiettivo, mentre dietro di noi percepiamo la magia di Grayfia riparare la finestra. Ci trovavamo nel lato della scuola rivolto verso la nostra area bersaglio, quindi tutto ciò che dobbiamo fare è correre in linea retta… evitando di farci ammazzare.
Una grandinata di dardi magici inizia a puntare verso di noi, ma prima che ci arrivi a meno di dieci metri, una freccia di touki trapassa colui che l’ha generata, ponendogli fine. Sopra di noi, Lathian tiene d’occhio l’intera zona, tirando rapidi pugni in direzione di chiunque sembri puntarci.
Nel momento in cui il pugno si ferma, il touki condensato intorno ad esso viene scagliato ad altissima velocità assumendo appunto la forma di una grossa freccia, e raggiunge il bersaglio in poche frazioni di secondo. Coloro che vengono colpiti oltre al ritrovarsi un bel buco nella parte del corpo interessata(testa o torace), vedono l’energia del drago diffondersi rapidamente in tutto il corpo, che essendo troppo debole per sopportarla, si disintegra in pochi attimi. 
La nostra corsa prosegue perciò ininterrotta fino al vecchio edificio, lasciandosi dietro una scia di tredici maghi imprudenti polverizzati. Arrivati alla porta di ingresso, Lathian si abbassa fin quasi alla nostra altezza.
“Eliminerò chiunque provi ad avvicinarsi, ma è possibile che nuovi nemici si materializzino direttamente all’interno. Inoltre, qualora riceva nuovi ordini potrei dover abbandonare la postazione per ritornare dal mio capo… questo è il massimo che possa fare. In ogni caso, la nostra collaborazione terminerà alla fine della missione.” Kiba gli fa un cenno di assenso, e si avvicina alla porta posando la mano sulla maniglia.
“…puoi dire quello che ti pare, ma non credo che potrò mai considerarti come un nemico. Non dopo tutto quello che hai fatto per noi. Inoltre… ci sarebbe una frase dettami da qualcuno un po’ di tempo fa: ‘Quello che devi fare è chiederti: ciò che ho fatto, ne è valso la pena? Se sì, non hai motivo di angustiarti. Altrimenti non ti resta che sistemare le cose.’ …Ah, ed anche: ‘Esistono le inversioni di marcia, bello. E se non riesci a trovare vie di uscita da solo, basta chiedere aiuto a qualcuno di cui ti fidi.’*” lui sospira, quindi mi da una pacca sulla schiena spingendomi verso l’ingresso. Non ne sono certo, ma per qualche frazione di secondo mi è sembrato di intravedere una smorfia molto simile ad un sorriso…
“…vai. Hai anche una certa testa calda da soccorrere, giusto? Non dovresti perdere tempo quado hai un appuntamento.” …ha ragione. Poggio la mano sulla maniglia libera, quindi io e Kiba spalanchiamo la doppia-porta facendo irruzione.
“Promozione ad Alfiere!” trovandomi in territorio nemico, posso effettuare la promozione; e infatti l’ammontare e l’intensità della mia aura aumentano considerevolmente. La sala d’ingresso è però vuota, ed anche con l’occhio di Ddraig non vedo incantesimi piazzati al suo interno.
“Magia contro magia, eh Dante-kun? Pare tu abbia trovato la tua vocazione…” …vero. Sebbene abbia sempre ammirato gli artisti marziali, e adorato programmi(e videogame ovviamente) di combattimento, sono consapevole di non avere il cuore di un guerriero.
Solo le situazioni disperate riescono a farmi tirare fuori le zanne, e comunque, non mi pare di essere particolarmente portato nel menare la gente e negli scontri all’arma bianca. Ma con magie e stregonerie… il discorso è ben diverso.
“Direi di sì. Per ora però, dovrò comunque affidarmi al mio SG ed ai miei pugni per poter compensare l’inesperienza. Conto su di te per parami le chiappe.” Lui ridacchia.
“Vale lo stesso per me.” I nostri sguardi si concentrano verso il terzo piano. Nonostante ci siamo fermati all’ingresso per un po’, non ci sono stati segni di vita da parte loro.
Questo vuol dire che ci stanno attendendo all’obbiettivo per tenderci una trappola. Io so di non essere abbastanza esperto da poter disattivare le trappole magiche, ma grazie al mio occhio draconico sono certo di poter almeno vederle e magari intuire qualcosa sulla loro vera natura.
Non ci resta che andare dritti al punto e—
[Calma, Partner. Anche se i nemici sono relativamente ‘deboli’ –e ti ricordo che ognuno di loro al momento è forte almeno quanto te senza Boost— prenderli sottogamba è una pessima idea, soprattutto visto che sono degli incantatori. Ingannare ed intrappolare chi è più forte è la loro specialità.]  
Allora cosa suggerisci di fare, Partner?
[Chiedere consiglio ad un esperto.]
…………eh? E dove pensi che possiamo trovarne uno, in questa situazione?
[…la risposta non ti piacerà. Ma credo che il gioco valga la candela… dammi un minuto che lo contatto.]
Mi giro verso Kiba, che mi sta guardando impaziente.
“Senti, Ddraig avrebbe un’idea, ma ci vorrà un attimo per la preparazione… nel frattempo che ne dici di una ricognizione dell’area?” lui ci riflette un attimo, poi annuisce.
“D’accordo, se dovessi trovare qualcosa ti contatterò. Anche tu aggiornami riguardo al vostro piano.” detto ciò, sparisce in un batter d’occhio. Io intanto esamino attentamente il salone, nel caso mi fosse sfuggito qualcosa… no, nulla di insolito.   
[Rieccomi. Dante, ti presento Dwering Crowley: è stato il mio sesto detentore… nonché l’unico oltre a te ad essere entrato in Juggernaut Drive ed esserne uscito vivo.]
La mia coscienza è ora immersa all’interno del Longino, dove trovo l’usuale mare di fiamme in cui avvengono i nostri incontri, e in esso l’enorme drago scarlatto, e lo spirito di un uomo di mezza età pelato che indossa una tunica. Quest’ultimo mi sta fissando con aria analitica, e tamburella le dita sulle braccia incrociate.
[Dante Nandini, nono detentore del Boosted Gear. Piacere di conoscerti.]
…Piacere mio. Dunque sei il famoso incantatore di cui mi ha parlato Ddraig… a differenza degli altri predecessori, sei disposto ad aiutarmi?
[Corretto. Ho deciso di lasciare un eco della mia coscienza nel Longino per dare una mano, se possibile, a coloro che mi avrebbero seguito. Tuttavia ti avverto, il mio compito è tenere a bada gli altri sette e gli spiriti da loro richiamati, quello che sto per fare oggi è un eccezione. Ma abbiamo poco tempo, quindi procediamo: ti metterò a disposizione le conoscenze magiche necessarie per uscire vivo da questa battaglia, e come Ddraig potrei anche aiutarti ad attivare e mantenere certi incantesimi… ma il nostro sarà solo un supporto. Fammi vedere cosa sei in grado di fare!]   
Puoi contarci.
Lentamente, la mia coscienza si risposta sul piano materiale, mentre un mucchio di formule magiche e nozioni occulte iniziano ad affacciarsi nella mia mente. Alcune di esse vengono evidenziate, e decido di memorizzarle… riuscendoci sorprendentemente in pochi istanti.
Tuttavia così facendo inizio ad avvertire un lieve mal di testa, e decido di rimandare il resto a più tardi. Raggiungo la scalinata e prendo a salire verso l’aula del Club, osservando attentamente ogni centimetro quadrato dell’ambiente, quando ricevo una chiamata da Kiba.
[Dante-kun, ho raggiunto la safe-room ed ho trovato qualcosa di interessante… da te come procede?]
Beh, diciamo che c’è stata una svolta. Direi che ora possiamo buttare giù un piano…
 
 
 
1 Garuda: Garuda(nome proprio) è la cavalcatura di Vishnu, un potentissimo uccello divino che pare sia riuscito a sconfiggere Indra sottraendogli l’àmrita, una bevanda divina. I garuda(nome comune), sarebbero i suoi discendenti, e li classificherei come bestie sacre: condividono con lui oltre al nome, anche la sua peculiarità; ovvero l’odio verso i serpenti ed i draghi e la particolare efficacia delle loro armi naturali contro di essi. In pratica sono dei dragonslayer viventi, e la loro dieta si basa ovviamente su di loro.
2 Lung: nome cinese dei draghi. Viene usato per indicare i serpentiformi draghi orientali(anche se a volte vengono chiamati Long).
3 Dao: è un termine chiave del pensiero cinese, paragonabile all’”essere” della nostra filosofia. In genere viene inteso come ‘via’, in pratica un cammino, percorso, o condotta.
4 Contumacia: è la situazione processuale dell’imputato, il quale, essendo stato regolarmente citato in un giudizio penale, si astiene al comparire al dibattimento.
5 Draghi cromatici: in D&D, sono i classici draghi dalle scaglie colorate(bianchi, neri, blu, verdi e rossi). Sono creature orgogliose e selvagge, sebbene alcuni di essi talvolta dimostrino una saggezza simile a quella dei loro cugini metallici (in genere i più anziani e potenti… tipo Tannin e Tiamat).
6 Safe-room: o Panic-room, è una stanza blindata che funge da rifugio sicuro per i residenti di un edificio.
7 Vedi Life 2.
 
 
NdA
 
Ed eccoci qui.
Ammetto di aver trollato un po’ sullo scontro tra il nostro Maou e Xandelsur… alla fine c’è stato, ma verbale. Dopotutto sono due politici ad una conferenza di pace… comunque, il povero Sir-tan si è ritrovato in una posizione davvero scomoda: tra l’incudine(lo zietto e la sua fazione conservatrice), e il martello(ovviamente i draghi). Immagino avrete già capito chi sono stati ad aver avuto quella bell’idea della caccia al drago, e quei qualcuno presto avranno modo di pentirsene amaramente… ma ovviamente, nemmeno con l’attuale Inferno finirà tutto a tarallucci e vino.
Come avete potuto notare il legame tra Selgram e il monte Sumeru è molto solido, e questo porterà all’entrata in scena di molte entità del pantheon hindu-buddhista con parecchio anticipo. Spero di riuscire a destreggiarmi con tutte queste fazioni, perché ovviamente più la storia andrà avanti e più gente spunterà fuori… e vi assicuro che alla fine ce ne sarà davvero tanta.
E c’è il ricongiungimento tra Dante e un Lathian alquanto tsundere… ma capitelo: il suo boss potrebbe tranquillamente ordinargli di ammazzarlo in qualsiasi momento. Per quel che riguarda Dwering, è sia un personaggio ispirato ad un individuo realmente esistito(come facilmente intuibile), che una citazione ad uno di una certa novel…
Vi darei appuntamento come al solito a tra due sabati, con un capitolo pieno di fuoco e fulmini, in cui cominceranno a volare botte pesanti… se non fosse che *rullo di tamburi* ho già terminato le altre due parti della Life 10!
Lascerò a voi la scelta: programmazione standard che mi permetterà di prendermi avanti con DxD Tales: Devils&Dragons, oppure un capitolo a settimana che però porterà ad una attesa più lunga per la terza parte della fic.
Fatemi sapere cosa preferite… saluti!
 


 
   
 
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