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Autore: Le_FF_di_Max_Casagrande    23/09/2017    4 recensioni
FF INTERATTIVA. ISCRIZIONI CHIUSE.
Se volete far partecipare il vostro personaggio, seguite le regole del primo capitolo!
Dal primo capitolo:
Kuromaru Daiki ancora non riusciva a crederci: era riuscito a passare l'esame e ad entrare alla UA. E a dirglielo era stato lo stesso simbolo della pace, Deku! Il suo cuore continuava ad accelerare di battito, sapendo benissimo che i suoi genitori sarebbero stati orgogliosi di lui.
Sì... lo sarebbero.
Andò in cucina. Non aveva molta voglia di cucinare. Prese un ramen istantaneo e, dopo aver messo l'acqua, lo infilò nel microonde, osservando la scodella in plastica dura girare su sé stessa. Sapeva che qualcosa non andava. Non sapeva perché si fosse iscritto a quella scuola o cosa avrebbe fatto. Sapeva una cosa, avrebbe dovuto uccidere tre persone: All-for-One e All-Might. Certo, gli avrebbe chiesto spiegazioni, ma era più il tipo che prima spara e poi fa domande.
Genere: Azione, Drammatico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: All Might, Izuku Midoriya, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"Ciao Kuro, sono sempre io, Haruka. I professori sono preoccupati, vorrebbero sapere quando vuoi dare i compiti in classe... o tornare a scuola. Ad essere sincera, la classe è molto più monotona senza te e Barry. Vorrei tornare a quel tanto movimentato primo giorno. So che Kei è stato un brutto colpo ma... se vuoi parlarne, siamo qui. Chiamami se vuoi... ci vediamo."
 
Io... l'ho uccisa...
 
"Non so se ascolti i messaggi di Kazumi amico, ma è davvero in ansia. Posso immaginare come ti senti, davvero. Il preside ti manda i suoi saluti e condoglianze. Anche molti della classe A si sono preoccupati, merito di Onee-chan, credo. So che forse per te è una pazzia, ma... cerca di considerare l'idea di tornare a scuola. Magari, potete uscire tutti insieme... chiamami. Scusa, ora devo prendere l'aereo. Sono Barry."
 
Tutti quelli che mi stanno vicino tendono a morire...
 
"Ciao. Sono Onee-chan... volevo dire, Shion. Tutti qui mi considerano la sorellona, quindi...  ma tu non puoi saperlo... non sono opportuna per dirtelo ma... che ne pensi di tornare a scuola anche solo per un giorno? Il tempo di metterti in paro... scusa. È che... si sente la mancanza di uno come te, anche se non hai fatto più di un giorno. Oggi noi della prima A andiamo agli USJ, incontreremo Numero 13! Sono molto emozionata. Indosserò il mio costume anche per te. Ci vediamo."
 
Tutti i messaggi venivano puntualmente eliminati e ignorati. Aveva ucciso tutti. I suoi genitori, i suoi amici. Tutti erano morti per colpa sua. La sua giornata tipo era formata da un costante viaggiare dal letto alla doccia passando per il sacco da box, che veniva distrutto dopo alcuni colpi in cui il ragazzo riversava, oltre a tutta la sua forza, tutta la sua rabbia e frustrazione. Solo qualche giorno prima aveva deciso di uscire da questo tipo di routine per passare anche al cellulare, chiamando un ristorante per una consegna a domicilio. Non aveva molta fame, ad essere sincero.
Sapeva che Barry era tornato a Central City, preferendo lo studio teorico alla UA. Aveva riportato lacerazioni ai muscoli, che però guarirono in pochi minuti. Era uno strano personaggio, sotto alcuni punti di vista.
La porta bussò in quell'istante, facendolo sussultare. Kuro aveva appena distrutto completamente un sacco da boxe, un altro, ed era diretto a letto prima di essere interrotto. Il proprietario del palazzo non faceva spesso visite per chiedere alle persone come stessero o se ci fossero problemi (anche se comunque era una persona simpatica), ciò fece chiedere al ragazzo chi potesse essere. Non riceveva molte visite... che avessero sbagliato?
Aprì la porta senza esitazioni: Haruka era vestita in maniera molto elegante, in un abito nero.
-Ciao.- disse Haruka allungando un labbro.
-Che succede?- domandò il ragazzo preoccupato.
-Ci sono i funerali di Kei.-
-Io non vengo.- concluse il ragazzo rapidamente, chiudendo la porta.
-Kuro, sei stato invitato.- disse lei blocandola. -Abbiamo parlato con i suoi genitori. Ci terrebbero parecchio che tu ci fossi.-
-Vogliono che l'assassino di loro figlio presenzi al suo funerale?-
-Tutti sappiamo che non è colpa tua.-
-Tu non conosci tutta la storia...-
-E di sicuro non me la racconterai oggi, ma come minimo ora vai a farti una doccia mentre io butto la spazzatura. Poi indossi uno smoking e mi raggiungi in macchina di mio padre.-
Il tono della ragazza era decisamente intimidatorio, anche se fu abbastanza per convincerlo a filare in bagno, diretto alla doccia.
 
Alaude stava seriamente tenendo in considerazione l'idea di cambiare nome. Quel giorno si era veramente stancato di tutti quelli che chiedevano un documento dubitando della sua cittadinanza. Di sicuro non gli serviva un nome che lo faceva notare più di quanto già facesse il suo aspetto: capelli bianchi che raggiungevano poco oltre le spalle e un paio di occhi rossi. Il suo albinismo non era mai stato un vero e proprio problema, anche se si era stancato di tenere un documento fuori dal portafoglio. Poi, una volta controllato, l'agente di turno chiedeva di aspettare e il suo vettore puntava miracolosamente verso l'alto, facendolo svanire. I poliziotti non lo avrebbero fermato. Era in procinto di entrare in casa, quando...
-Inuyasha! Non trovi che questa casa sia un po' decadente?- [Capita? NDB.]
Kaje era appoggiato ad una parete, non molto distante dal cancello. Un uomo identico a lui apparve davanti alla porta e un terzo dietro il cancello chiuso distrattamente da una catena.
-È una casa abbandonata. Credo che la colpa sia mia, ho avuto la brillante idea di rubare tutto, una volta...-
-Non so cosa tu voglia, ma ti sconsiglio di provocarmi.-
-Come se io ci tenessi a farlo. Senti, nella nostra piccola organizzazione di criminali c'è uno spazio vuoto...-
-Non mi piace molto la compagnia.-
-Ma a noi piace la gente potente.- sorrise un altro identico al primo, mettendogli una mano sulla spalla.
-Posso immaginare come ti senti. Gli vuoi bene, immagino.- disse Kaje. Quando lo vide mettere la mano sotto la sciarpa, decise di continuare. -Sono i tuoi fratelli, vero? Li stai solo proteggendo e, che tu ci creda o meno, io faccio lo stesso.-
-Proteggi i miei fratelli?-
-No, io... lascia stare. Comunque, noi possiamo proteggerli, se vuoi. Devi solo fidarti di noi.-
-Fidarmi delle persone non è il mio forte.-
-Credimi, vogliamo entrambi la stessa cosa. Facciamo così. Vieni con me nel posto che abbiamo deciso per farvi passare un po' di tempo e, se non lo approvi, puoi farmi quello che vuoi. Altrimenti, devi darmi una mezz'oretta per raccontarti una storiella...-
 
-So che vuoi parlarne.- disse il ragazzo uscendo dalla doccia con solo un asciugamano legato in vita. Lei era appena risalita mentre lui cominciava a coprire i muscoli ben definiti con i vestiti eleganti. -Se non ne parlo non supererò mai la cosa...-
-Come mai non ci sono foto?-
-Eravamo amici alle elementari. Lui era un Quirkless e io ero... meno potente di adesso. Un giorno, un uomo che non conoscevamo, ci offrì dei poteri per 50 yen. Noi accettammo, anche se io ero riluttante, stavo rinunciando alla merenda, dopotutto...- raccontò lui mentre si vestiva. -E, beh... lui è diventato così mentre io...-
-Quelle sono il tuo Quirk?- domandò la ragazza indicando i suoi palmi. Una porzione della pelle era in rilievo e leggermente più scura. Aveva visto qualcosa del genere in un anime, ma non ricordava quale... ma certo! Orso Bartholomew, di One Piece.
-Batti il cinque.- invitò il ragazzo alzando la mano. Leggermente titubante, la ragazza eseguì l'ordine. La mano le volò subito all'indietro, come se l'avesse spinta, ma quella di Kuro non si era mossa. Notò che quei cuscinetti erano, anche se più piccoli, pure sulle nocche.
-E... lui ti ha dato questo Quirk?- domandò la ragazza.
-No.-
-Quindi, li ha dati solo a loro...-
-Inesatto.- corresse Kuro alzandosi, dopo essersi allacciato le scarpe. -Adesso andiamo, o faremo tardi.-
 
-Shion! Vieni!-
La ragazza stava volando, sperando di fare un minimo di ricognizione, ma gli USJ erano davvero troppo grandi. 
-Sono qui!- annunciò lei scendendo in picchiata.
SHION HIGASHIKATA. NOME IN CODICE: ONEE-CHAN
UNICITÀ: CRESCITA ALI.
È IN GRADO DI FARSI CRESCERE DELLE ALI CON CUI PUÒ VOLARE. TUTTAVIA SE CAMBIA QUOTA DRASTICAMENTE TENDE AD AVERE NAUSEA PER IL CAMBIO DELLA PRESSIONE.
-Beast, credo che questo sia il momento per arrabbiarsi.- suggerì Aki. Indossava un abito bianco che la faceva apparire come un fantasma, con tanto di triangolo della morte sulla fronte. Le maniche erano strette per poi allargarsi ai polsi, dove c'erano dei piccoli bracciali.
-Io... ok... ma tu...-
-Ho usato troppo i miei poteri!-
-Sì, ma io...-
-Hito, non è il momento di fare il bambino timido. Vedi di trasformarti in quel maledettissimo Pokemon ed evita di frignare!-
-Poltergheist!- rimproverò Shion avvicinandosi. Indossava una tuta nera e rosa mentre le ali scomparivano lentamente. Solo gli occhi erano coperti da una maschera pece come le sue piume.
-Non... osare...- la pelle del ragazzo si scurì, cominciando anche a diventare più dura. I vestiti si strapparono e una coda cominciò a crescere. Le braccia si allungarono e le mani si rivestirono di piccole squame mentre anche l'altezza aumentava. -INSULTARE I POKEMON!-
HITO HARUKI. NOME IN CODICE: BEAST
UNICITÀ: TRASFORMATION
PUÒ TRASFORMARSI IN UN MOSTRO DI DUE METRI E MEZZO. AUMENTA ANCHE LA SUA FORZA E VELOCITÀ. È IN OLTRE RIVESTITO DI CHITINA, IL CHE AUMENTA ANCHE LA SUA RESISTENZA!
-I... io l'ho detto solo per motivarti...- spiegò la ragazza leggermente spaventata, non pensando che potesse diventare così alto. -Noi... siamo dalla stessa parte... ti ricordi? Sono Aki...-
-HITO! ALLE SPALLE!- esclamò Shion, vedendo un villain con quattro braccia molto muscolose dirette a colpirlo alla schiena. Il ragazzo le parò con la coda, colpendo a sua volta con le muscolose braccia.
-ANDATE ALL'ENTRATA! CI PENSO IO QUI!-
-Cosa fai?-
-Cerco di prendere il professor Aizawa!- esclamò il ragazzo, mentre non distoglieva gli occhi dal professore. Aveva un braccio decisamente ferito mentre cercava di schivare tutti gli attacchi.
-Ok. Andiamo Onee-chan!-
-Andiamo un corno! Credete davvero di poter competere contro di noi?- 
-Ehm... in realtà sì...- ammise Aki confusa ai due. Una aveva delle canne di fucile al posto dei capelli, mentre l'altro aveva delle vere e proprie pistole sulla punta delle dita.
-Certo certo...- disse lei, puntando insieme al compagno le armi verso le due.
-È la verità, non vi siete accorti delle trappole che ho messo sotto i vostri piedi...-
Delle biglie si spostarono sotto le scarpe dei villain, facendogli cadere a terra proprio mentre avevano cominciato a sparare. Dei colpi presero in pieno Poltergeist, mentre altre biglie si mossero dalla ragazza come proiettili, mettendoli KO.
-Aki! Aki! Stai bene?-
-Non si possono uccidere i fantasmi.- sorrise la ragazza, allungando un sorriso maligno.
AKI KIYOKU. NOME IN CODICE: POLTERGEIST.
UNICITÀ: SPECTRE.
PUÒ RENDERE SÉ STESSA O CIÒ CHE TOCCA INCORPOREO E LEGGERO COME LA NEBBIA, OLTRE CHE SEMI TRASPARENTE. PUÒ ANCHE FARLO CON SOLO ALCUNE PARTI DEL CORPO, MA È PIÙ FATICOSO! SE AGGIUNGIAMO ANCHE LE SUE CAPACITÀ TELECINETICHE, SEMBRA DAVVERO UN FANTASMA!
-Ma quale fantasma e fantasma! Andiamo dagli altri e cerca di non farmi preoccupare così tanto la prossima volta!-
-Ok, Onee-chan.- sbuffò Aki.
 
-Kuro quando arriva?-
-Mi ha detto di scendere mentre lui chiudeva casa.-
-Come dobbiamo comportarci con il tuo ragazzo?-
-Mamma! Lui non è il mio ragazzo!-
-Chiedevo...- si difese lei.
-Buongiorno, signor Kazumi. Grazie del passaggio.- salutò Kuro salendo in macchina sul sedile posteriore accanto alla ragazza.
-Chiamami Ideki, ragazzo. Condoglianze, a tal proposito.-
-Grazie.- sorrise il ragazzo. Pensarci era ancora doloroso, quindi serviva cambiare discorso. -Quindi lei è pompiere?-
-Oh, sì. Non mi ha mai appassionato la vita da Hero. Tu invece? Come mai hai voluto iniziare?-
-Nessun motivo in particolare, mi sembrava molto figo.- mentì lui.
-I tuoi genitori?-
-Loro non ci sono più.-
-Oh, mi dispiace.-
 
Aki e Shion avevano appena salito l'alta scalinata, ritrovandosi insieme agli altri compagni di classe e al professor N13. Tutti erano spaventati e nessuno sapeva cosa fare. Però a nessuno era saltata in mente l'idea di andare via, lasciando da soli i compagni.
-State bene!- esclamò Uraraka vedendo le due avvicinarsi, con alle spalle un uomo coperto di nastro adesivo.
-Sero, sei incredibile!- si complimentò Shion, ricevendo in risposta un occhiolino.
-All'appello mancano ancora molti: Kirishima e Bakugou non sappiamo neanche dove sono, sulla barca ci sono Tsuyu e Izuku...-
-Senza contare che Tokoyama e Ojiro sono nella parte con la tempesta o con gli incendi...- continuò Shion.
-Che io sappia Kaminari, Jiro e Yaoyorozu stanno combattendo nel canyon.-
-Abbiamo perso le tracce anche di Shouto... mentre il resto di noi sono qui... aspettate, Hito?-
-È andato a prendere il professor Aizawa, cavolo, quel Quirk fa paura!-
-Ti ho sentito!- esclamò il ragazzo, mandando a terra l'ennesimo nemico. -Professor Aizawa!-
-Non ti avvicinare!- esclamò l'uomo con un braccio grondante di sangue.
-Noumu, occupati di Erarser-head, io penso al ragazzino.-
-Non sono un ragazzino.- aggiunse Hito impacciato. Se non si fosse trasformato probabilmente sarebbe arrossito, il che non lo tranquillizzò.
-Beh, prima di affrontare il boss dovresti livellare, non trovi?-
 
-KUUUUUUROOOOOOO, NON TI VEEEEDEEEVO DAAA TROOOPOOO TEEEEMPOO.- pianse la donna che Haruka ipotizzò essere la madre di Kei. -Tu stai bene? Non ti serve nulla...-
-Condoglianze, signora Ikeda.- disse lui formale, facendo un profondo inchino. La donna come risposta chiuse la mano a pugno, colpendo la nuca del ragazzo.
-Non osare comportarti così. Hai sofferto troppo per non lasciarti andare. Mio figlio è morto cercando di proteggere la sua famiglia da un villain che lo ricattava, e io non posso che essere fiera di qualcosa del genere.- rimproverò la donna allontanandosi.
Durante tutta la cerimonia il ragazzo rimase immobile, a guardare di fronte a sé. Haruka distolse lo sguardo qualche volta, sperando di vederlo fare qualcosa. Nulla. Rimaneva immobile, con lo sguardo perso nel vuoto. Non disse nulla neanche alla sua memoria.
-Haruka... potresti venire con me?- domandò appena tutti i presenti cominciarono ad alzarsi.
-Oh... certo. Avverto solo un secondo mio padre.-
 
-Per il momento siamo al sicuro, ma credo che prima o poi dovremmo combattere...-
-Io vado a vedere come sta... HITO!-
Il ragazzo aveva appena risalito le scale. Aveva il respiro irregolare mentre abbondante sangue cadeva a terra, sporcando i gradini bianchi.
-Cosa ti è successo?- domandò Shion preoccupata.
-Quel... tipo... con le mani... non avvicinatevi...-
Il ragazzo era pieno di ferite ben aperte. Era come se qualcuno avesse asportato la pelle, lasciando i muscoli in bella vista.
-Con... con il solo tocco ha... ha distrutto la mia corazza.- concluse lui cadendo a terra privo di sensi.
-Dobbiamo aspettare che Iida torni. Non possiamo sperare altro.-
-Oh, è diverso. Voi morirete qui.- spiegò un uomo apparendo alle loro spalle.
 
Kuro si sistemò gli occhiali mentre un ragazzo della loro stessa età gli servì del the.
-Si chiamava Sakura Haruno. In molti la prendevano in giro per via del suo nome, lo stesso del personaggio di Naruto, come forse avrai già capito. Lo incontrai lo stesso giorno in cui incontrai Kei, anche se noi due non... andavamo molto d'accordo. Ai tempi... il mio Quirk non funzionava come funziona adesso, o almeno solo in parte.-
-Kuro, cosa intendi dire?-
-Kei ha un potere molto potente. Se qualcuno lo avesse ricattato lui lo avrebbe battuto con facilità, indipendentemente da chi fosse. Kei... non credo che sia morto, Haruka.-
-Ma lo era. Il proiettile è rimbalzato...-
-Ciò non vuol dire che il sangue che era sulle mie mani fosse suo, né tanto meno che il proiettile sia arrivato sotto pelle.-
-Mi stai dicendo che Kei si è finto morto? E quali sarebbero i vantaggi?-
-Per un attacco, ad esempio, la sua unicità non verrebbe calcolata. Sarebbe un effetto a sorpresa.-
-Kei è diventato un villain?- domandò la ragazza, mettendosi la mano sulla bocca. Non lo conosceva bene quanto il ragazzo, ma la cosa la sorprese parecchio.
-Non ne sono sicuro. Forse la parte del ricatto deve essere vera, ma cosa può fare questo villain al punto da fargli fare qualcosa del genere?-
-Kuro, Kei e Sakura... cosa è successo quel giorno?-
-Ma quello non è Iida?- domandò Kuro, osservando un ragazzo in lontananza mentre correva a folle velocità.
 
-Oh, è diverso, morirete qui.-
-OGGI NESSUNO MORIRÀ.-
La porta scoppiò, colpendo il villain e facendolo volare lontano. Nella nebbia si poteva distinguere una figura imponente, alta più o meno un metro e ottanta, che indossava un abito elegante.
 
--__--
 
Un attimo di info: mi sono informato il più possibile, e pare che in Giappone, se si è minorenni, ai funerali si deve essere accompagnati dai genitori o tutori. Non è una fonte attendibile, ma è già qualcosa. Inoltre, sempre secondo questa fonte, possono partecipare solo partecipare compagni di classe o amici stretti, quindi la classe A non è stata invitata.
Chiedo scusa per la revisione quasi assente, ma il mio beta non si è fatto sentire, quindi...
 
Twittatemi che io vi twitto i miei capitoli XD - https://twitter.com/FFMaxCasagrande
Sulla pagina Facebook potete dirmi quello che vi pare ^^, è un sacco facile! - https://www.facebook.com/Le-FF-di-Max-Casagrande-1840777159475947/
Boh, non so come mai, ma ci sta anche Tumblr - https://www.tumblr.com/blog/maxcasagrandechannel
E visto che sto diventando più blogger che scrittore, buttiamo in caciara anche Instagram - https://www.instagram.com/max_casagrande_channel/
 
Sono sempre alla ricerca di Beta-tester. Quindi fatevi avanti!
Se avete un po' di tempo, fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo con una recensione qui sotto, mi fa molto piacere XD. (E poi divento più bravo!)
Se vi va condividete il capitolo, così divento famoso!!! \(^o^)/ (mai vero, ma comunque apprezzo :P)
   
 
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