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Autore: lonewolf87    23/09/2017    1 recensioni
A causa di un brutto incidente stradale in cui il povero Na-San perse la vita, Kilari si ritirò dal mondo dello spettacolo e si trasferì a New York, abbandonando tutti i suoi amici e il ragazzo di cui era innamorata. Quindici anni dopo, un improvviso malore del padre costringerà l’ex idol a tornare in Giappone, dove farà la conoscenza di una ragazzina che la spingerà ad affrontare il proprio passato.
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hiroto Kazama, Kilari Tsukishima, Nuovo personaggio, Seiji Hiwatari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'indomani mattina, all'agenzia Muranishi…
“Buongiorno a tutti.” salutò Shizuka.
“Ciao, Shizuka.” replicò Kilari.
“Ben arrivata.” aggiunse Hiroto. “Sei pronta per le lezioni di danza?”
“Come sempre.” rispose la ragazza.
“Eheheh! Mi piace il tuo entusiasmo.” disse il moro.
“Io vado in sala prove a esercitarmi. Kilari, tu non vieni?” chiese Shizuka.
“Ti raggiungo dopo. Prima dovrei passare dal signor Kama, dovrebbe aver finito di comporre la tua canzone.” rispose la sua agente.
Okay. Allora a dopo.” si congedò la ragazza prima di andarsene alla sala prove.
“Bene, vado anch’io.” disse Kilari, ma Hiroto la fermò con un abbraccio, baciandole il collo. “Hiroto...non qui. Ci possono vedere.”
“Siamo soli. E poi non posso farci niente, Kilari. Mi fai impazzire.” sussurrò lui.
“Hiroto!” lo chiamò qualcuno. Appena Hiroto capì di chi si trattava, si allontanò di scatto da Kilari.
“Fubuki! Che sorpresa!” esclamò lui.
“Ciao, amore!” lo salutò lei, baciandolo per far indispettire Kilari. Ovviamente l’ex idol non la prese bene e cercò di voltarsi da un’altra parte per non farsi notare, ma Fubuki la fermò. ”Kilari, ne è passato di tempo.”
“Come....come sai che sono io?” domandò lei sorpresa non appena si sentì chiamata per nome.
“Hiroto mi aveva raccontato che sei tornata in Giappone. Perdonami se non ti ho riconosciuta subito, ma sono passati quindici anni e sembra che tu stia facendo di tutto per nasconderti, a giudicare dalla tua nuova acconciatura e da quegli occhiali orrendi  che indossi.”
“Non mi sto nascondendo, Fubuki. È da tanto tempo che non porto più i capelli lunghi e sfortunatamente non ci vedo molto bene, per questo indosso gli occhiali.”
“Capisco. Ho saputo che stai facendo da agente a Shizuka.”
“Già, ma è un incarico temporaneo. Sarò la sua agente finché il direttore non troverà qualcuno più esperto di me.”
“E’ un peccato che ti stia accontentando di questo. Ma con l’aspetto che ti ritrovi, non puoi certo fare l’attrice o la cantante. Ohohohoh!”
Kilari rimase in silenzio con la testa abbassata, mentre Hiroto strinse i pugni di rabbia per il modo in cui Fubuki la stava umiliando, ma non poteva dire o fare nulla per difenderla.
“Oh, scusa cara, non volevo offenderti. E’ solo che in passato eri la mia rivale numero uno e vederti in questo stato mi rende triste.” continuò ancora la diva. “Andiamo, Hiroto.”
“A dopo, Kilari.” la salutò lui, dispiaciuto per la situazione che si era creata.
 
Non appena i due si allontanarono da Kilari.....
“Allora? Che hai scoperto?” domandò Fubuki.
“Questo è il vestito che indosserà Shizuka per la serata!” rispose Hiroto, mostrandole la foto dell’abito sul suo cellulare.
“Hmm...interessante. E il testo della canzone?”
“Dovrebbe trovarsi nello studio di Kama. Non appena riuscirò a metter mano, te la consegnerò.”
“Bravo. Stai facendo un ottimo lavoro, Hiroto. Continua così. Kilari è completamente innamorata di te. Dovevi vedere che faccia aveva quando ti ho baciato.”
“Lo immagino....” borbottò Hiroto con tono ironico.
“Che hai detto?” chiese ancora lei.
“Io....ecco...volevo dire che… avevi ragione tu, Fubuki. Non è stato difficile farla cadere ai miei piedi.” mentì lui per non farla insospettire.
“A quanto pare devi essere stato importante per lei.”
“Chi se ne importa di quello che pensa? Sei tu la mia donna.” replicò lui, baciandola.
“Ben detto.” fece altrettanto lei.
 
La sera, Kilari tornò a casa di cattivo umore dopo l’incontro con Fubuki, ma qualcuno andò a trovarla.
“Ehi, dove ti eri cacciata? Pensavo che fossi rimasta in agenzia.” chiese Hiroto.
“Che ci fai qui?” replicò Kilari.
“Come che ci faccio? Sono venuto a stare con la donna più bella del mondo.” rispose lui, provando a baciarla.
“Non mi toccare. Non ne ho voglia.” lo allontanò lei, infastidita.
“Kilari, che ti prende?”
“E me lo chiedi pure? Perché non te ne torni da Fubuki? A quanto pare le le donne di successo con i capelli lunghi e senza occhiali orrendi sono di tuo gradimento.”
“Ah, sei arrabbiata per lei?”
Kilari non disse nulla, ma era un silenzio-assenso.
“Kilari, sai com'è la mia situazione...” provò a spiegare lui.
“Potevi fare a meno di baciarla davanti a me.” continuò a lamentarsi lei.
“Non potevo rifiutarla. Si sarebbe insospettita. Cerca di capirmi.”
“No. Io non capisco in che guaio ti sei andato a cacciare. Una volta non saresti mai sceso a questi compromessi.”
“Kilari, ne abbiamo già parlato. Io non sapevo che saresti tornata in Giappone, altrimenti non avrei mai accettato la proposta della signora Higashiyama.”
“Beh adesso sono qui, quindi vedi di rompere immediatamente con Fubuki.”
“Non posso farlo. L'agenzia Higashiyama è diventata più potente e più organizzata rispetto a quand'eri una idol. Vuoi che rovinino la carriera a Shizuka e a tutti gli altri?”
“No, ma possiamo combatterla insieme.”
“Combatterla? Ma tu sei pazza. Stai sottovalutando ciò che è capace di fare quella donna.”
“E tu sei un vigliacco. Vattene.”
“Kilari, per favore…” disse lui, provando ad abbracciarla per farla calmare.
“Ti ho detto di andartene!” replicò Kilari, cercando di liberarsi dal suo abbraccio, ma finì per inciampare a terra, trascinando con sé Hiroto, che cadde sopra di lei e subito dopo le bloccò i polsi. “Lasciami!”
“Stai ferma!” la richiamò Hiroto.
“Lasciami!!! O mi metto a gridare!!!” insistette ancora l’ex idol, non intenzionata ad ascoltarlo.
“Non fare la stupida!!! Parliamo come persone civili!!!” urlò ancora lui, zittendola per un istante. “Se questa è la condizione perché Seiji e tutti gli altri lavorino senza problemi, io non discuto. A me non dà alcun fastidio sacrificarmi per le persone a cui tengo.”
“E non pensi che possa dare fastidio a me????” controbatté lei, in lacrime. “Perché ogni volta devi fare tutto da solo? Perché non condividi il tuo dolore con me? Perché dobbiamo nasconderci per stare insieme, invece che vivere la nostra storia come una normale coppia?”
“Perché hai già sofferto abbastanza nella tua vita e non voglio aggiungerti altro dolore. Avrei fatto meglio a non dirti nulla. Sei solo una sciocca.” rispose lui, alzandosi e dirigendosi verso l’uscita.
“Hiroto, aspetta!” lo implorò lei, fermandolo con un abbraccio. Lui rimase in silenzio, più per i sensi di colpa che per altro. Kilari lo amava con tutto il cuore, mentre lui invece la stava ingannando. “Non te ne andare, ti prego. Mi dispiace, hai ragione tu. Io non voglio che la signora Higashiyama ostacoli Shizuka, Iguchi e i nostri amici. E se l'unico modo per tenerla calma è che tu diventi il futuro marito di Fubuki.... anche se non mi piace, io l'accetterò.”
“Sei proprio sicura?”
“Sì. Non voglio perderti un’altra volta, Hiroto, perché anch'io ti amo.”
“Ti prometto che questa cosa non durerà in eterno. Sai com'è fatta Fubuki. Se trovasse qualcuno più famoso di me,mi scaricherebbe subito. E non appena divorzieremo, io e te staremo insieme per tutta la vita. Ma fino a quel momento, dovremo proseguire la nostra storia all'insaputa di tutti.”
“D'accordo.”
“Sei bellissima quando sorridi. Non so cosa darei per non vederti più triste.” disse Hiroto, accarezzandole il viso.
“Mi basta solo essere tua.” replicò Kilari, prima di lasciarsi andare nuovamente alla passione.
 
Il giorno dopo, Hiroto decise di entrare di nascosto nello studio di Kama, alla ricerca del testo che il produttore musicale aveva preparato per Shizuka, rovistando l’intera stanza finché non lo trovò. Non appena lo fotografò col suo cellulare, uscì dallo studio di Kama, ma si trovò di fronte una persona di sua conoscenza.
“Hiroto, che ci fai qui?” domandò Kilari.
“Eh? Ciao,Kilari. Stavo... stavo cercando il signor Kama.” rispose Hiroto.
“Non hai notato l'avviso?” chiese lei, indicandogli un pezzo di carta attaccato alla porta in cui c’era scritto che oggi Kama sarebbe stato assente.
“Ehm...no. Non c'ho fatto caso.” mentì lui. “Sai, forse anch’io ho bisogno di un paio di occhiali. Ahahahah!”
“Mi sa di sì. Ma cosa volevi chiedere al signor Kama?”
“Beh... nulla di che. Ero semplicemente passato per salutarlo, tutto qua.”
“Non mi ricordavo che avessi tanta confidenza con lui, specialmente da quando tu e Seiji siete diventati attori a tempo pieno.”
“Ehm...siamo diventati amici dopo la tua partenza. Sai, era triste perché non c'eri più e a volte io andavo da lui per consolarlo.”
“Sei tanto buono, Hiroto.”
“Grazie. Adesso scusami, devo scappare. Ci vediamo.” si congedò Hiroto, allontanandosi in modo frettoloso.
“Che fretta.” commentò Kilari, ignara di quello che il moro aveva appena fatto.
 
Nel frattempo, qualcuno stava aspettando non lontano dall'agenzia…
“Era ora che arrivassi.” esclamò Fubuki, spazientita per l’attesa.
“Ho avuto un imprevisto.” si giustificò Hiroto.
“Spero che non ti abbiano scoperto.”
“Ho incontrato Kilari quando sono uscito, ma non ti preoccupare. Non sospetta di nulla. Ecco, queste sono le foto del testo.”
“Hmm...ottimo lavoro. Vado a consegnarle alla signora Higashiyama. Tu torna pure in agenzia.”
“D'accordo.”
Poco dopo, all'agenzia Higashiyama....
“Eheheh! Finalmente abbiamo nelle nostre mani il testo di Shizuka Takeda!” sorrise maligna la direttrice.
“Pensa quello che sto pensando io, direttrice?” chiese Fubuki.
“Proprio così. Kitagawa, convoca Midori.” ordinò la donna più anziana.
“Subito, signora.” rispose l’uomo, che tornò dopo un minuto assieme a un’altra persona.
Mi avete chiamata?” domandò una stupenda ragazza dai capelli lunghi e verdi.
“Scusa se ti disturbo a quest'ora, Midori. Volevamo consegnarti il testo della canzone che dovrai cantare al concorso Regina di Diamanti.” spiegò la direttrice.
“Oh, è già pronto? La ringrazio, direttrice.”
“Con questa canzone trionferai per il terzo anno consecutivo e distruggerai quella smorfiosa di Shizuka Takeda.”
“Non vedo l'ora. Non ho intenzione di farmi superare da una dilettante che è diventata famosa solo per aver duettato con Iguchi. Io sono la numero uno e nessuna potrà ostacolarmi.”
“Ben detto, cara Midori.”
“Mi metto subito al lavoro.” si congedò la ragazza.
“Okay. Vai pure.” la salutò la direttrice.
“Midori sembra sicura di sé, come al solito.” osservò Fubuki.
“Eheheh! E’ normale, nessuno riuscirà a fermarla. Il fallimento di Shizuka Takeda coinciderà con quello di Kilari Tsukishima e non appena si renderà conto di essere una fallita anche come agente, tornerà in America con la coda tra le gambe.” replicò la signora Higashiyama prima di farsi una grassa risata assieme a Fubuki.
 
  
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