Anime & Manga > Dragon Ball
Segui la storia  |       
Autore: lonewolf87    23/09/2017    1 recensioni
Cinque anni dopo la battaglia contro i draghi malvagi, Goku decide di tornare dalla famiglia e dagli amici per partecipare a un torneo di arti marziali organizzato da Mr. Satan, dove incontrerà due misteriosi ragazzi che hanno un vecchio conto in sospeso con lui. Nuovi alleati, nuovi nemici e nuove battaglie per il destino della Terra attenderanno Goku e il resto del gruppo.
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Goku, Nuovo personaggio, Pan, Un po' tutti, Vegeta | Coppie: Bra/Goten, Bulma/Vegeta, Chichi/Goku, Gohan/Videl , Pan/Trunks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Dragon Ball Ultimate Heroes'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dopo la festa per il ritorno a casa, Trunks riprese il suo regolare lavoro alla Capsule Corporation, sotto la guida attenta di sua madre, che non smetteva mai di dare consigli sul da farsi.
“Hmm… hai fatto davvero un ottimo lavoro, figliolo. Sono certa che il nostro prossimo prodotto sarà un gran successo.” si complimentò Bulma. Trunks era diventato molto affidabile al lavoro rispetto a qualche anno fa, tant’è che aveva deciso di affidargli la presidenza della Capsule Corporation.
“Mi fa piacere.” rispose disinteressato il figlio.
“Perché fai quella faccia? Dovresti mostrare più entusiasmo.” lo richiamò sua madre.
“Scusa, mamma. Ero sovrappensiero.”
“Va tutto bene, tesoro? Per caso hai litigato con Pan?”
“Assolutamente no. Tra me e Pan va tutto bene.”
“Dici sul serio? Sai, adoro tanto quella ragazza e mi dispiacerebbe se finisse come le altre con cui sei stato in passato.”
“Mamma, Pan è diversa, dovresti saperlo meglio di me. Il legame che ho con lei non l’ho mai avuto con nessuna delle donne con cui uscivo.”
“Mi fa piacere. Però, se le cose stanno così, c’è qualcos’altro che ti turba?”
“Stavo pensando a Goten.”
“A Goten? E di che si tratta?”
“Beh ecco…” Trunks si rese conto di aver parlato troppo. Non poteva assolutamente raccontare a sua madre quello che era successo tra Goten e Bra, altrimenti sarebbero scoppiati casini, a maggior ragione se anche suo padre fosse venuto a conoscenza del loro bacio.
“Allora? Come mai tutto questo mistero?” domandò ancora Bulma.
“Ehm… non c’è nessun mistero. Conosci anche tu la sua situazione. È senza lavoro e Chichi teme che possa fare la fine di Goku. Con la differenza che lui almeno trascorreva le giornate ad allenarsi, mentre Goten non fa nulla se non uscire con Valese. Pensa sempre a lei e secondo me vorrebbe sposarla, ma se rimarrà disoccupato, non potrà pensare al matrimonio.” mentì Trunks.
“Hmph! Non capisco proprio cosa ci trovi in quella stupida. Sarà anche una bella donna, ma è un’oca senza cervello. Goten meriterebbe di meglio.”
“Lo penso anch’io, ma stanno insieme da tanto tempo e lui ci tiene molto alla loro storia. Ho pensato che forse, se trovasse un lavoro, potrebbe decidersi a chiederle la mano e magari mettere su famiglia, come vorrebbe Chichi.”
“Sei sicuro di quello che dici, Trunks? Vorresti davvero che il tuo migliore amico si leghi per sempre con quella scema?”
“Ne abbiamo parlato più volte, ma lui mi sembra sicuro dei suoi sentimenti. E per quanto Valese non piaccia neanche a me, non posso far altro che sostenerlo.”
“Hmm… capisco. D’accordo. Può venire a lavorare da noi.”
“Dici sul serio?”
“La nostra azienda è una delle migliori al mondo. Un impiegato in più non è un peso per me. L’importante però è che lavori seriamente e che non perda tempo.”
“Assolutamente. Parlerò con Goten e lo preparerò a riguardo. Grazie, mamma.”
“Mi è appena venuta un’idea.”
“Di che si tratta?”
“Ho notato il modo in cui ti guardano le impiegate della nostra azienda e devo dire che la cosa non mi piace per niente.”
“Ma mamma, a me non importa nulla di loro. Io amo solo Pan.”
“Lo so, però non voglio che questo possa diventare un motivo di lite tra voi due, quindi ho deciso che Goten ti farà da segretario. Sarà lui a ricevere le impiegate, mentre tu rimarrai tranquillo nel tuo ufficio a lavorare. Potrai incontrare Pan, la tua famiglia, i tuoi amici e i soci con cui hai preso appuntamento. E poi lavorando al tuo fianco, Goten imparerebbe meglio cosa significhi stare alla Capsule Corporation.”
“Hmm… però così Goten diventerebbe l’obiettivo delle nostre impiegate e a quel punto sarà Valese a ingelosirsi.”
“Non è un nostro problema. Se vorrà lavorare qui, queste sono le mie condizioni. Anche se è il tuo migliore amico, non riceverà nessun trattamento particolare.”
“E va bene. Tanto non credo che avrà problemi a gestirle.”
“Bene, figliolo. Cerca di finire il prima possibile, so che stasera vorresti portare Pan a cena. Adesso ti lascio al tuo lavoro. Ci vediamo.” lo salutò Bulma, prima di andarsene.
“Hmph! Bra ha la lingua lunga.” borbottò Trunks.
 
Nel frattempo, a casa Brief, Bra aveva imposto a Pan di venire a casa sua per prepararla al meglio per la cena con il fratello.
“Non ti muovere!” la richiamò Bra mentre le metteva il rossetto.
“Uffa, Bra! È proprio necessario?” si lamentò Pan.
“Come pensi di fare bella figura con mio fratello se ti presenterai senza trucco?” replicò la turchina.
“Guarda che stiamo andando a mangiare qualcosa. Non è una serata in discoteca come quella dell’altra volta.”
Appena Pan le parlò di quella serata, Bra si fece triste.
“Va tutto bene?” domandò Pan, che aveva compreso solo adesso di aver toccato un tasto dolente.
“Eh? Sì, tutto okay.” mentì Bra.
“Non starai per caso pensando a mio zio?”
“Chi, io? E perché mai dovrei pensare a quel buono a nulla di Goten?”
“Semplicemente perché tra poco uscirò con tuo fratello mentre tu resterai a casa da sola. Ti conosco bene e so che vorresti fare lo stesso con mio zio, ma tu continui a negare tutto.”
“Non ha importanza. Passerò la sera a studiare. Se ti ho fatta venire qui è perché ci tengo che tutto vada bene tra te e mio fratello.”
“E l’apprezzo molto, Bra. Ma non posso sentirmi tranquilla se ti vedo triste per mio zio.”
“Io non conto niente per Goten. L’hai visto anche tu, non mi rivolge più la parola, anzi nemmeno mi guarda. Tutto per colpa di quel maledetto bacio. Se solo non mi fossi ubriacata quella sera, il nostro rapporto sarebbe rimasto come prima.”
“Sì, forse sareste andati d’accordo, ma tu avresti sofferto comunque a vederlo con Valese, perché non è da quella sera che ti sei innamorata di mio zio.”
“Lasciamo perdere. Non ti ho fatta venire qui per parlare dei miei problemi di cuore. Se proprio ci tieni a farmi contenta, cerca di essere felice con Trunks. E sai, credo che stasera sia l’occasione giusta per approfondire il vostro rapporto.”
“Che vorresti dire?”
“Ho pensato che, dopo la vostra cenetta intima, invece che passare la notte in camera mia, potresti andare in quella di mio fratello.”
“Cosa? In camera di Trunks? E cosa dovrei farci?”
“Non c’arrivi? Sei proprio una tontolona come tuo nonno Goku. Cosa pensi che possa fare una coppia in una camera da letto e in totale intimità?”
“Eeehhhh???? Bra!!!” esclamò imbarazzata Pan.
“Non capisco perché ti stai scandalizzando.”
“E me lo chiedi pure? Tu vuoi che io vada in camera di tuo fratello…e fare…”
“Sì. Fare l’amore. Puoi dirlo liberamente, tanto non ci sente nessuno.”
Pan non disse nulla e arrossì.
“Suvvia, non fare quella faccia. È una cosa normale nella vita di una coppia. Tu e Trunks vi amate profondamente ed è giusto che portiate la vostra relazione a un livello più alto.”
“Ma io… non l’ho mai fatto con nessuno.”
“Nemmeno io, ma non c’è nulla di cui preoccuparsi. Devi soltanto lasciarti andare e fidarti di mio fratello, tutto qua.”
“Io non so se sia una buona idea. Non vorrei che i tuoi genitori ci scoprissero e raccontino tutto ai miei.”
“Non devi preoccuparti di loro. Saranno già nel mondo dei sogni quando accadrà.”
“Pan! Hai finito?” la chiamò Trunks.
“E’ lui, mi sta chiamando.” disse Pan.
“Hmm…d’accordo, fatti vedere… sei proprio uno schianto, Pan. Sono certa che Trunks rimarrà senza parole appena ti vedrà.” si complimentò Bra. “Adesso vai, non farlo aspettare.”
“Okay. Grazie di tutto, Bra.”                                                    
“Figurati, è sempre un piacere. Buona serata, e divertitevi.”
“Eccomi, Trunks.” esclamò Pan.
“Pan… sei davvero tu?” arrossì Trunks appena la vide.
“Certo. Chi credi che sia?”
“Ehm… scusa. È solo che… sei davvero bellissima.”
“Grazie. Anche tu sei molto elegante.”
“Adesso capisco perché c’hai messo più del solito a prepararti.”
“Se devo essere sincera, ha fatto tutto Bra.”
“Eheheh! Lo immaginavo. Mia sorella è molto brava in questo. Beh… che ne diresti se c’avviassimo?”
“Va bene.”
“Stiamo andando, mamma.” avvisò Trunks, prima di uscire con Pan.
“Okay, ragazzi. Divertitevi.” li salutò Bulma.
 
I due fidanzati decisero di cenare in un ristorante non molto lontano da casa. Nonostante l’atmosfera romantica, Pan divorò il cibo con gran voracità, sotto l’imbarazzo del suo fidanzato e di tutti i presenti.
“Gnam! Gnam! Che buono!” si abbuffò Pan.
“Eheheh!” sorrise Trunks. Del resto non c’era da sorprendersi, Pan è una sayan, e oltre alle capacità combattive, aveva ereditato dal nonno anche il suo smisurato appetito.
“Aaahh! Era tutto squisito!”
“Avevi proprio una gran fame, eh?”
“Puoi dirlo forte. Mi sono allenata tutto il pomeriggio.”
“Mi dispiace non averti fatto compagnia, ma sono stato fermo per troppo tempo dopo l’incidente con Hyper Bu e mia madre al lavoro non mi lascia un attimo di tregua.”
“Non ti preoccupare, lo capisco. In fondo sei il presidente della Capsule Corporation e chissà quanto lavoro avrai accumulato durante la tua assenza.”
“Hmm..” Trunks fu attirato da qualcuno che si trovava alle spalle di Pan.
“Cosa c’è?” domandò Pan.                                       
“Guarda un po’ alle tue spalle.” rispose Trunks
“Ma quello…”
“Ehi ragazzi!” li salutò Goten.
“Zio Goten, non mi aspettavo di trovarti qui.” disse Pan.
“Già, che coincidenza. Anche io e Valese abbiamo cenato in questo ristorante.” spiegò suo zio.
“Goten!!!” lo chiamò una ragazza dalla voce stridula e molto familiare.
“Eccola, ci risiamo.” borbottò la moretta.
“Ma dov’eri? Ti stavo cercando.” si lamentò Valese appena raggiunse Goten.
“Scusami, amore. Ho beccato Pan e Trunks e li stavo salutando.” spiegò il suo fidanzato.
“Ciao Valese. È da tanto che non ti vedo in giro.” la salutò Trunks.
“Oh ciao Trunks. Purtroppo il mio nuovo lavoro mi tiene molto impegnata.” si giustificò Valese.
“Ti capisco, anch’io sono incasinato in questo periodo. È stata proprio una fortuna trovare questa serata libera con Pan.”
“Goten mi ha parlato di voi. Ma fai sul serio?”
“Cosa vorresti dire?”
“Trunks, sei un uomo ricco e bello, puoi permetterti tutte le donne che desideri, e ti fidanzi con una bimbetta rozza e maleducata?”
“Come mi hai chiamata?” ringhiò Pan.
“Ti vedo molto nervosa, ragazzina. Dovresti darti una rinfrescata.” replicò Valese, prima di prendere un bicchiere d’acqua e rovesciarlo in testa a Pan.
“Valese, ma cosa…” balbettò incredulo Goten.
“Ecco, così va meglio. Ohohohoh!” rise la brunetta.
“Non avresti dovuto farlo.” sibilò Pan, stringendo i pugni per la rabbia e caricando lentamente la propria aura al punto da far tremare il locale e seminare il panico tra la gente. Aveva sopportato Valese per troppo tempo, ma stavolta non l’avrebbe passata liscia, anche a costo che suo zio l’avrebbe odiata per sempre. E proprio quando Pan sembrava sul punto di aggredirla, Trunks la fermò mettendosi tra lei e Valese, lanciando a quest’ultima un’occhiataccia minacciosa che la mise in soggezione.
“Mi dispiace che pensi questo di Pan.” disse Trunks. “Stai da tanto tempo con Goten, dovresti aver imparato a conoscere bene lei e la famiglia Son, ma a quanto pare mi sbagliavo. Pan non è rozza e tantomeno maleducata. È una brava ragazza, forte, coraggiosa, piena di vita, e io non rinuncerò a una persona così speciale per far contenta te o qualcun altro. Stiamo bene insieme e non ho bisogno di nessun’altra donna per essere felice.”
“Trunks…” arrossì Pan, che nel frattempo si era calmata, commossa dalle parole del suo fidanzato.
“Hmph! Certo che non capirò mai voi uomini. Andiamo, Goten.” borbottò Valese, andandosene via.
“Okay. Mi dispiace, ragazzi.” si scusò Goten.
“Goten, domani pomeriggio passa nel mio ufficio. Dovrei parlarti.” l’avvisò Trunks.
“Non mancherò. Buona serata.” li salutò l’altro ragazzo prima di raggiungere la sua fidanzata.
“Pan, va tutto bene?” domandò Trunks, notando che la sua fidanzata era diventata improvvisamente silenziosa, dopo che per poco non creava un casino al ristorante. “Mi dispiace. Doveva essere una serata piacevole e Valese ha rovinato tutto.”
“Ma no, non devi sentirti dispiaciuto, Trunks. Ormai sono abituata alle stupidaggini che escono dalla bocca di quella scema. Anzi, dovrei ringraziarti. Per avermi impedito di ucciderla davanti a tutti… e per le belle cose che hai detto per difendermi.”
“Ho semplicemente detto quello che penso. Altrimenti non saresti la mia ragazza, non credi?”
“Già, hai ragione.”
“Accidenti, si è fatto tardi. Il tempo vola sempre ogni volta che stiamo insieme. Andiamo.”
“Okay.”
Trunks e Pan fecero una passeggiata prima di tornare a casa Brief, con la ragazza che non smetteva di pensare a quello che le aveva detto Bra.
“Perfetto, siamo a casa. I miei dovrebbero essere già a letto.” disse Trunks.
“Anche tuo padre?” domandò Pan.
“Eheheh! Soprattutto lui. Chissà quanto sarà distrutto. È da stamattina che si allena senza sosta nella Gravity Room. Anche se è il principe dei sayan, la sua energia non è infinita.” rispose il ragazzo.
“Capisco…”
“Okay, non ti trattengo. Bra ti starà sicuramente aspettando. Buonanotte Pan.” la salutò il figlio di Vegeta e Bulma, che stava per ritirarsi in camera sua, ma Pan lo fermò afferrandogli la mano, tenendo la testa bassa per nascondere il rossore.
“Posso… posso dormire in camera tua stanotte?” chiese lei.
“Eh? Come mai?” domandò a sua volta Trunks
“Voglio stare con te, Trunks.” replicò seria Pan, guardandolo negli occhi.
“C-cosa? Ma… sei sicura?”
La ragazza annuì in silenzio. Trunks a quel punto si avvicinò a Pan e la baciò. Sarebbe stato il preludio di una lunga notte d’amore.
 
L’indomani mattina…
“Trunks, sveglia! Devi andare al lavoro!” lo chiamò Bulma, entrando in camera del figlio, ma rimase incredula quando lo trovò a letto che dormiva beatamente con Pan.
 

 
La donna s’intenerì davanti a quella scena e alla fine decise di lasciarli dormire, tornandosene allegra in cucina, dove il marito e la figlia stavano facendo colazione.
“Dov’è Trunks?” chiese Vegeta.
“Sta dormendo.” rispose Bulma.
“Non doveva andare al lavoro stamattina?”
“Lo sostituirò io finché non mi raggiungerà in ufficio. Lascialo riposare.”
“Eh no! Se non va al lavoro, vorrà dire che oggi si allenerà con me.”
“Non ho detto che non c’andrà, ma che lo farà più tardi. E poi nostro figlio si allena sempre durante il tempo libero, non ha bisogno di rinchiudersi nella tua gravity room.”
“La mamma ha ragione. Quando non è al lavoro, Trunks va ad allenarsi con Pan sui monti Paoz.” aggiunse Bra.
“Hmph! Immagino quanto sia faticoso il loro allenamento. Che progressi spera di fare con quella mocciosa? Piuttosto, nemmeno lei viene a fare colazione?” chiese ancora Vegeta.
“Ehm…no, anche Pan sta dormendo. Lei e Trunks sono tornati tardi stanotte.” mentì la figlia.
“Che strano, dovevano soltanto cenare.”
“Pan c’ha messo un sacco a prepararsi a causa mia e quindi sono usciti tardi di casa.”
“Hmph! Che smidollati. Io vado ad allenarmi. Avvisatemi quand’è ora di pranzo.” borbottò Vegeta, prima di tornare ai suoi allenamenti nella gravity room.
“Ma certo, tesoro. Buon allenamento.” lo salutò Bulma.
“A più tardi, papi.” fece altrettanto Bra.
“Dimmi la verità, Bra. Per caso c’è il tuo zampino?” domandò sua madre appena Vegeta si allontanò.
“Eh? Di cosa stai parlando?” chiese a sua volta la figlia, fingendo di non sapere nulla.
“Parlo di quello che ho visto in camera di tuo fratello. Pan non ha dormito da te stanotte, non è così?”
“Eheheh! Dunque l’ha fatto sul serio?”
“Da come dormivano, sembra proprio di sì. Non ho nulla in contrario, ma spero che tuo fratello abbia preso le dovute precauzioni. A me non dispiacerebbe diventare nonna, ma non so come potrebbero prenderla Gohan e Videl, pur se si fidano di Trunks.”
“Non ti preoccupare, mamma. Adesso vado, che ho lezione. Ci vediamo per pranzo.”
“Okay. Buona giornata.”
Poco dopo, Trunks si svegliò…
“Yaaawwn! Che dormita. Caspita, è tardi! Perché mia madre non è passata a svegliarmi? ” si chiese Trunks, prima di voltarsi e di trovare un’ospite speciale nel proprio letto. “Ah, già. Ecco perché non mi ha svegliato.”
“Hmm…Trunks…” sbadigliò Pan.
“B-buongiorno, Pan.” la salutò Trunks.
“Buongiorno.” fece altrettanto la ragazza.
“Senti, Pan.. credo che mia madre c’abbia beccati.”
“Eh?”
“Sai, ogni volta che vado al lavoro, viene sempre a svegliarmi. Ma oggi c’eri tu con me e quindi c’avrà visti a letto insieme.”
Pan arrossì al pensiero. Si era fatta beccare da Bulma e sperava che questo non le causasse guai seri con i genitori.
“Faremmo meglio a vestirci, prima che ci veda anche mio padre.” disse Trunks.
“Che imbarazzo! Chissà cosa penserà Bulma di me!” si lamentò Pan.                    
“Non ti preoccupare. Conosco bene mia madre e sono certo che se la sia presa a ridere.” la rassicurò il lilla. “Piuttosto, l’importante è che non lo vengano a sapere i tuoi genitori, altrimenti non ti lasceranno più dormire qui.”
“Mi dispiace.”
“Ehi, non devi scusarti, piccola. Non mi hai dato alcun disturbo, anzi non mi pento di quello che abbiamo fatto ieri notte.”
“Hai ragione, Trunks. È stato bellissimo.”
“Io vado. Ti chiamo appena sarò libero.”
“D’accordo.”
“Ehi!” l’attirò a sé baciandola. “Ti amo.”
“Anch’io ti amo, Trunks. Buona giornata.” lo salutò Pan.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: lonewolf87