Occhi lucidi
Stato febbrile dell’esistenza
Che mai sarà la stessa
Divenire perpetuo di canti d’autunno
Stato incosciente del mar della vita
Dei pruni dal resinoso legno
Il miele zuccheroso macchia il pistillo
Di monti di caramello
Pistacchi e lamponi
Decorazione dell’animo incolto
Strofinato dal detersivo
Per i piatti sporchi
Mangio caramelle,
sanno del grigiore dei giorni
Mastico fiumi di parole
E mi perdo nel muro del pianto
Delle rondini sfilacciate
Del presente
Che è tragico
Nota dell'autore: buonasera a tutti coloro seguono questa raccolta; penso che d'ora in poi mi prenderò un piccolo spazio in questo angolo dell'autore. Allora, innanzitutto mi scuso per la lunga, per come ero abituato in questa raccolta, assenza, ma finalmente rieccoci qui, pronti a cominciare la seconda parte di questi Diademi di Quetzal! Infatti, anche se il tema è più o meno rimasto intatto, c'è una variazione nelle immagini e in alcune tematiche trattate. Spero si noti; fatemi sapere cose ne pensate, nel frattempo vi dico che in questa breve vacanza ho scritto tanto, quindi preperatevi ad altre poesie, forse anche un'altra raccolta per alcune poesie che, di fatti, a mio parere, non rientrano all'interno di questa raccolta, poichè rappresentano un altro sempre nuovo percorso dell'anima, che mi piacerebbe, perchè no, intraprendere con voi... vi ringrazio tutti come sempre e vi abbraccio!
P.S: ho letto tutte le vostre belle recensioni sia in questa raccolta che nelle altre poesie e ve ne sono grato, appena avrò tempo non esiterò a rispondervi. Un abbraccio!