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Autore: mvstrxl    24/09/2017    4 recensioni
JuuzouxOC
Tokyo ghoul fan fiction
Juuzou x OC
···
Akane Aisaka è una diciassettenne senza amici né fiducia in nulla e con un odio profondo verso persone e ghoul.
Juuzou Suzuya è un diciannovenne con qualche rotella fuori posto, cresciuto da un ghoul, salvato dalla CCG e completamente indifferente alla vita altrui.
Questi due non sembrano avere proprio niente in comune, vero?
Beh, forse non ci crederete, ma possono cambiare molte cose grazie ad un portafogli rubato, a dei ghoul affamati e a due bambini mezzo sangue...
...
Gli avvenimenti della storia seguiranno l'opera originale solo in parte.
Potete trovarla anche su Wattpad.
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Suzuya Jūzō, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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-La maggior parte delle storie iniziano con un "c'era una volta" e finiscono con un "e vissero per sempre felici e contenti". La tua, giovane Akane, è una delle eccezioni.
I tuoi genitori erano due ghoul e vivevano pacificamente, quasi come una famiglia normale oserei dire. Si erano integrati molto bene nella società umana, tuo padre aveva trovato lavoro presso una fabbrica e tua madre gestiva un negozietto di antiquariato. Quando nascesti tu sembravano così felici! Eri una bambina davvero adorabile, come dargli torto? I capelli rossi come quelli di tuo padre e gli occhi di tua madre. Ma com'è possibile che una famiglia del genere sia crollata in così poco tempo? Lascia che ti spieghi mia cara: una sera fecero incursione in casa vostra alcuni agenti speciali della CCG a seguito di una soffiata "anonima". Tuo padre combatté con tutte le sue forze ma ciò non bastò a proteggervi. Tua madre fu la prima ad essere uccisa dal Quinque di un soldato sotto i tuoi occhietti innocenti mentre tuo padre fu abbattuto subito dopo. Ma eri troppo piccola per ricordartelo. E tu? Perché sei viva? Forse quei soldati non ebbero il fegato di far fuori una bambina di appena qualche mese. Già, fosti abbandonata lì in mezzo ai corpi dei tuoi genitori. Nessuno si prese la briga di portarti con sé, finché non arrivai io-. A quel punto del racconto Kanou sorrise candidamente, Akane invece sembrava aver perso anche l'ultimo briciolo di vita; i suoi occhi erano atoni. Non sapeva se credergli. Forse stava mentendo per destabilizzarla, forse le stava dicendo quelle sciocchezze perché era un sadico del cazzo o forse era giunto il momento che lei sapesse la verità. Lui, però, come faceva a sapere tutto ciò?

Kanou proseguì.

-Ti portai con me e... beh, diciamo che ne approfittai per svolgere qualche esperimento. Eri un ghoul -cioè, sei un ghoul ed io ero nel bel mezzo dei miei progetti per creare l'essere perfetto. Ti trapiantai organi umani mischiandoli ai tuoi da ghoul, sostituii la tua kagune non ancora del tutto sviluppata e te ne impiantai un'altra ancora. Eri il mio giocattolino. Eri l'essere perfetto che poteva vivere come un essere umano nonostante fossi in tutto e per tutto un ghoul. Sviluppai anche delle pillole con cellule RC così che potessi resistere senza mangiare carne umana. Ma non mi ci volle molto per comprendere il mio errore più grande... già, proprio tu. In un mondo del genere creare un ghoul che sarebbe stato in grado di sopravvivere mangiando il cibo degli umani e assumendo pillole RC invece che uccidere le persone per cibarsi di loro sarebbe stata la soluzione a tutto. Niente più guerre tra esseri umani e ghoul. Il mondo sarebbe migliorato, avrebbero pensato tutti. Ma gli esseri umani sono stupidi. Questa gabbia per uccelli sta diventando sempre più opprimente a causa loro e creare un ghoul che possa vivere insieme ad essi invece che eliminarli come meriterebbero...- afferrò un bisturi da un tavolo poco distante e si avvicinò ad Akane,

-...andrebbe contro i miei principi. Ecco perché devo ucciderti. Dopotutto sei solo un esperimento fallito- sorrise come se avesse affermato la cosa più normale del mondo.

Akane iniziò ad agitarsi sebbene le cinghie le impedissero la maggior parte del movimenti. Red guardava impotente pensando freneticamente a un modo per fermarlo, ma la sua mente sembrava essersi svuotata.

Mentre ascoltava la storia di Akane e gli esperimenti a cui era stata sottoposta dalla mente deviata di quel pazzo non poté far altro che maledicersi per essere stato in combutta con lui contro l'unica persona che non lo metitava, contro la persona che invece di lasciare che la CCG catturasse lui e Hikari li aveva accolti con sé insieme a Juuzou e datogli una casa. Una nuova famiglia, una nuova possibilità che lui aveva mandato all'aria.

-Ho fatto sì che una famiglia ti adottasse- continuò a raccontare lo scienziato avvicinando il bisturi al viso della ragazza.

-Loro sapevano chi eri in realtà e hanno sostenuto il mio progetto credendo davvero che volessi creare un ghoul in grado di vivere in pace con gli umani. Poverini... erano così disperati perché non riuscivano ad avere un figlio che hanno accettato la proposta del primo buon samaritano senza sapere che gli sarebbe costata la vita. Beh, alla fine non ho mai avuto intenzione di ucciderli ma le cose sono andate così- scrollò le spalle prima di conficcare brutalmente il bisturi nel petto di Akane. Lei urlò dal dolore per poi tossire sangue mentre un fiotto del medesimo prese a scorrerle dalla ferita aperta macchiando il camice dell'uomo il quale aveva mantenuto un'espressione impassibile.

-Ma guarda, la ferita inferta dal kagune di Red non si è ancora del tutto rimarginata- notò lo scienziato abbassando lo sguardo sull'addome della rossa.

-Vorrà dire che morirai più in fretta-

-Akane!- gridò Red protendendo il busto in avanti.

Kanou si voltò verso di lui con un sorriso macabro.

-Quando avrò finito con lei toccherà a te- sussurrò pugnalando di nuovo la ragazza.

Un altro urlo di dolore, altro sangue.

"Hikari... fà in fretta..." pensò il bambino mentre i suoi occhi continuavano ad assistere a quello spettacolo dell'orrore.

* * *

Juuzou alzò lo sguardo verso il cielo proprio mentre un fiocco di neve si posava piano sul suo naso per poi sciogliersi.
L'aria era gremita da scariche di tensione e guerra. I soldati si stavano preparando; alcuni erano pronti a combattere, altri a morire.
Perfino il signor Shinohara pareva nervoso sebbene avesse il viso per metà celato dalla sua armatura Arata. Le mani strette attorno alla sua valigetta tremavano leggermente, forse per il freddo, forse per l' adrenalina, fose per la paura.

Juuzou lo guardò con la coda dell'occhio e il suo pensiero corse alla moglie e ai figli del suo mentore. In quel momento stavano sicuramente pensando a lui e pregando affinché egli tornasse a casa sano e salvo.
L'albino non poté fare a meno di chiedersi se anche Akane Hikari e Red lo stessero pensando...
Le sue riflessioni furono troncate da un improvviso polverone che si alzò da terra occultando per qualche secondo la visuale. Quando si fu in parte dissipato, davanti allo squadrone della CCG era comparso un uomo il cui viso era celato da un cappuccio, ma i suoi occhi rossi spiccavano nel buio come tizzoni ardenti.
I soldati si misero in posizione.

-L'atto di rubare è intrinsecamente malvagio; tutti noi nell'istante in cui veniamo al mondo non facciamo che derubare gli altri. Vivere vuol dire solo continuare ad accumulare colpe. La vita in sé e un atto malvagio, ne sono ben consapevole. Anche io sono malvagio così come lo siete voi-.

Il Gufo liberò la sua kagune.

-Coraggio, adesso venite pure ad uccidermi-.

E la battaglia iniziò.

* * *

-Il laboratorio di Kanou è da questa parte- pigolò Hikari indicando una struttura poco distante da loro. Yomo annuì mentre la piccola si stringeva alla sua schiena.

Touka lanciò uno sguardo alla bambina di sottecchi. Il motivo per cui Yomo era così attaccato a lei, lo sapeva, era perché Hikari era anche il nome di sua madre. La prima volta non si era impressionata come Yomo ma lentamente aveva iniziato ad affezionarsi anche lei a quella piccola peste, fatto calcato ancora di più dall'amicizia che sembrava aver stretto con Hinami.

Non poteva ancora credere che quella bambina fosse la causa di tutto.

Flashback

-Akane e Red... Kanou li ha catturati- sussurrò flebilmente Hikari mantenendo lo sguardo basso, gli occhi di tutto lo staff dell'Anteiku puntati su di lei.

-E' colpa nostra... mia e di mio fratello... anzi, solo mia. Red l'ha fatto solo per proteggermi...-

E in breve raccontò la loro storia sotto gli sguardi attenti dei presenti e il senso di colpa a ricordarle che tutto quello stava succedendo solo a causa sua.

-Se solo quel giorno non avessi chiesto a mamma e papà di trattenerci al parco, se solo fossimo tornati a casa prima non avremmo incontrato quei ghoul... forse tutto ciò non sarebbe successo...-

Hinami le mise una mano sulla spalla mentre Hikari tirava su con il naso, piccole lacrime agli angoli degli occhi. Hinami sapeva cosa stava provando la sua amica in quel momento; anche lei aveva perso la madre e non faceva altro che chiedersi se non fosse tutta colpa sua. Nei giorni successivi alla sua scomparsa tutto ciò che riusciva a fare era piangere e desiderare di non essere mai nata. Non voleva che anche Hikari si sentisse così.

Dopo qualche secondo di riflessione il signor Yoshimura prese una decisione.

-Uta, il signor Koma, la signorina Irimi e Tsukiyama si occuperanno di salvare Kaneki; Yomo, Touka, Hikari e Nishiki andranno a liberare Akane e Red- disse con tono pacato ma deciso.

-Capo e lei?- chise Touka.

Yoshimura rimase in silenzio guardando i presenti uno ad uno.

-Io ho una faccenda in sospeso con la CCG-.

Nessuno porse altre domande.

Fine flashback

* * *

Il sangue macchiava il camice, il viso e le mani di Kanou mentre continuava a infliggere ferite al corpo di Akane.
La ragazza urlava investita da un dolore sordo mentre il bisturi le squarciava le carni.

-Che meraviglia! La tua pelle non è affatto resistente come quella degli altri ghoul, oserei quasi dire che è in tutto è per tutto umana!-

Ignorando il commento quasi elogiativo di Kanou, Akane si fece forza e aprì un occhio per guardare Red.
I suoi occhioni marroni erano puntati su di lei, spalancati, spaventati e preoccupati.
Vederlo così vulnerabile, senza la maschera di acida apatia che indossava sempre le fece perdere un battito e provare un dolore all'altezza delle scapole e della schien, un dolore che aveva avvertito altre volte ma che non aveva mai accolto come in quel momento.
Doveva fare qualcosa, non poteva permettere che Kanou ferisse -no, torturasse anche lui. Ormai lui e Hikari erano come dei fratellini minori per lei; non si sarebbe perdonata se non fosse riuscita a proteggere anche loro e Juuzou, che ormai erano la sua nuova famiglia. Non avrebbe commesso due volte lo stesso errore.

Se era davvero un ghoul, restava solo una cosa da fare.

"Devo proteggerti Aka-chan!"

Akane chiuse gli occhi con un sorriso di rammarico.

"Scusa Juuzou, ma oggi Aka-chan dovrà proteggersi da sola".
  
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