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Autore: Pmaradona10    24/09/2017    2 recensioni
La magia è sempre stata una componente importante della vita dei Teen Titans e soprattutto della vita di Raven. Quando però Trigon, il malefico padre di Raven, decide di tentare di impossessarsi di nuovo della ragazza, essa capisce che non riuscirà a sconfiggerlo contando solo sull'aiuto dei suoi amici. Basterà l'aiuto del più grande mago del mondo per sconfiggere uno dei demoni più potenti in assoluto? I Titans ce la faranno ugualmente a batterlo anche dopo il loro scioglimento e riusciranno a collaborare con alcune tra le più potenti entità magiche del mondo, senza lasciarsi condizionare dai travagli interiori di queste ultime e aiutandosi reciprocamente come una vera squadra, superando le apparenti ostilità?
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Raven, Robin, Sorpresa, Trigon, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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-Vai ad aprire, Dick- chiese Constantine mentre osservava attentamente la seduta di meditazione che stavano svolgendo Raven e Zatanna per cercare di contenere tutte le emozioni che avrebbe potuto causare la vista di due delle persone più importanti della sua vita dopo quasi cinque anni.
-Ragazzi, quanto tempo…- disse Nightwing aprendo la porta a Beast Boy e Starfire
Il ragazzo meraviglia abbracciò prima il mutaforma e poi l’aliena ed è quasi inutile sottolineare che l’abbraccio con essa fu un miliardo di volte più intenso e caloroso.
John Constantine osservò attentamente la scena mentre era seduto sul divano e fumava reggendosi la fronte con la mano. Se non avesse bevuto quattro birre, sarebbe stato certo di aver visto una lacrima fuoriuscire dagli occhi verde smeraldo della ragazza.
-Raven, ce la fai?- chiese prudentemente Zatanna, una volta finita la meditazione
-Sì. Ciao ragazzi - salutò la maga, cercando di arginare tutta la sua malinconia
Il mago continuava ad osservare la scena. Non riusciva a credere di aver vissuto in vita sua un momento simile solo un mese prima, il giorno del suo quarantesimo compleanno. A dire il vero, probabilmente aveva trascorso svariati momenti del genere in passato quando con i suoi amici di sempre formava la “Newcastle Crew”, ma evidentemente non se ne ricordava per nulla a causa forse della scomparsa di essi o dell’elevato consumo di droghe e alcool durante i loro incontri. Sta di fatto che il mago comprendeva benissimo cosa provassero i quattro ragazzi in quel momento, tutti nella stessa stanza dopo cinque anni. E doveva ringraziare gli organizzatori della sua festa a sorpresa, per avergli restituito quella sensazione. Certo, non si sarebbe mai aspettato una festa il giorno in cui la sua ragazza Kit e il suo miglior amico Chas gli avevano dato buca, ma quando al rientro nell’appartamento della sua ragazza con due bottiglie di Whiskey in mano se ne ritrovò in mano una terza lanciata da chissà chi, dovette ricredersi. C’erano proprio tutti: Nigel Archer, Ellie, Zatanna, il Signore delle Danze… persino Swamp Thing e lo Straniero Fantasma vennero a fargli gli auguri. Nonostante fu di breve durata, però, la presenza di Alec Holland fu utilissima per far crescere e seccare la pianta di Cannabis che aveva portato Nigel Archer. Inutile dire che quella sera ci andarono tutti giù pesante con il fumo, specialmente Zatanna. Quella festa aveva fatto rivalutare a John Constantine la bellezza del sentimento dell’amicizia, dopo che era andato a farsi fottere in seguito all’uccisione del demone Mnemoth e di conseguenza dell’uomo che lo ospitava: il suo amico Gary Lester. Ma quella festa aveva cambiato le cose, dandogli quella fiducia ed entusiasmo che lo spinsero ad alzarsi dal divano e salutare a sua volta Beast Boy e Starfire.
-E’ passato del tempo, vero? Diamine l’ultima volta che vi ho visto eravate ancora dei ragazzini- disse il mago all’aliena
-Già- sospirò la ragazza, lanciando un’occhiata malinconica a Nightwing
Starfire lo sapeva. In quei cinque anni Dick Grayson aveva avuto altre donne. Ne aveva avuto la prova definitiva quando lo aveva abbracciato, dopo cinque anni di lontananza. E forse fu proprio l’aver avuto la certezza di ciò che fece sgorgare quella piccola, quasi invisibile lacrima, dai suoi bellissimi occhi verdi. Lei invece non lo aveva tradito. Per cinque lunghissimi anni lo aveva aspettato sul suo pianeta natale. Ci sperava. Attendeva una sua notizia, un suo messaggio, una sua lettera. Ma niente. Ci pensò poi la guerra civile scatenata da sua sorella Blackfire a ingannare il tempo. “Sarà ancora più bello rivedere Dick quando tutti questi orrori saranno finiti”, pensava. Non credeva ci fosse cosa più brutta di vedere il suo popolo ammazzarsi a vicenda, persone con cui aveva trascorso l’infanzia, cercare di uccidersi senza alcuno scrupolo. Forse il popolo Tamaraniano era destinato a non essere felice. Forse X’Hal lo aveva etichettato, all’inizio dei tempi, come il popolo sacrificabile. E la guerra civile non era altro che l’ennesimo cazzotto di una lunga serie, costellata da invasioni, carestie e catastrofi naturali. La guerra sarebbe potuta essere il pugno che avrebbe mandato a tappeto il pianeta, destinandolo all’auto-distruzione, ma lei e suo fratello Wildfire erano riusciti a sconfiggere l’opposizione e a sventare il golpe di Komand’r. Ora però la principessa Koriand’r doveva combattere un’altra guerra, quella contro i suoi stessi sentimenti. E per un tamaraniano è più semplice combattere le armi, anche quelle più cruenti che esistano, che i propri sentimenti.
-Bene, ora che abbiamo finito i convenevoli sarà meglio mettervi al corrente di come stanno le cose- decretò Constantine aspirando una boccata di fumo –Dick, se permetti io passerei subito al sodo-
-Fa’ pure-
-Ma, aspettate un attimo, dov’è Vic?- chiese straniato Beast Boy
-Ha fatto come Dio: ci ha abbandonato. Ma su questo è meglio sorvolare…-
-Raven, per piacere, spogliati e resta solo con l’intimo- continuò il mago
La ragazza obbedì e si tolse i vestiti, mostrando quei segni rossi sul suo corpo che erano tristemente familiari ai tre ragazzi.
-Vi ricorda qualcosa? Immagino di sì. La scorsa volta siete riusciti a sconfiggere Trigon contando solo sulle vostre forze e quella di Raven, approfittando anche della distrazione del cornuto a causa di Deathstroke, lo ricordo benissimo. Ma stavolta è diverso. Ora Trigon è a conoscenza del potenziale di Raven e non si farà fottere di nuovo-
-Ma scusa amico, tu che ne sai? Non saresti dovuto diventare una statua di pietra? Come hai fatto a evitare la trasformazione? Avevi anche tu un anello di Azar?- chiese stupito Beast Boy
-Non esattamente- rispose il mago tirandosi su entrambe le maniche del trench e della camicia e rivelando due strani tatuaggi su entrambe le braccia –questi sono scudi anti magia, quindi l’incantesimo di Trigon non ha avuto effetto su di me, a differenza di ogni altro essere vivente non propriamente magico, non è vero, Zee?-
-Vaffanculo, John. E poi scusa, se tu eri lì perché non sei intervenuto?-
-L’equilibrio, Zatanna. A quel tempo avevo spostato l’ago della bilancia un po’ troppo a favore del Signore, non mi sentivo in dovere di aiutarlo ancora. E comunque se fosse riuscito a conquistare la Terra non credo avrebbe avuto vita facile con il resto della dimensione, visto che i suoi demoni sarebbero stati facilmente sconfitte dalle Lanterne o dai Manhunters. Ma ora è diverso, stavolta il suo piano non è oltrepassare, ma impadronirsi di Raven e usare i poteri della ragazza da sangue misto combinati ai suoi da demone. Bella merda…-
-E quindi cosa si fa?- chiese Nightwing
-Lasciate che mi consulti con Ellie. E’ una persona fidata, mi aiuterà a prendere la decisione giusta- disse il mago spegnendo la sigaretta ed estraendo dalla tasca interna del trench il suo cellulare
-Nel frattempo che ne dite di rispostarci alla Torre? Zatanna, la tua magia può arrivare fin lì?- propose il ragazzo meraviglia
-Certo Dick. Icsirefsart ittut alla snatit rewot!-
Dopo aver pronunciato l’incantesimo i sei eroi si materializzarono tutti all’interno della Main Ops Room della Titans Tower a Jump City, che era in condizioni non esattamente accettabili.
-Lasciate fare a me. Ittemir ottut a otsop!-
Magicamente, la torre ritornò nello stesso stato di quando i cinque ragazzi vi abitavano quotidianamente.
 -Ellie? Sono John. John Constantine. Avrei un problema. Trigon sta cercando di impossessarsi di Raven, la conosci vero?, per schiavizzare la Terra. Non lo so perché la volta scorsa né Lucifero né Michele sono intervenuti, ma non posso prendermi tale rischio se dovesse succedere ancora, tu cosa suggerisci di fare? Sì, ha già iniziato il trasferimento all’interno della ragazza… d’accordo, sì, ci avevo pensato anch’io, d’altronde era l’unica soluzione possibile. Grazie mille, ci vediamo-
-Allora?- chiese incuriosita Zatanna
-Conosci Ellie, Z, finge sempre di avere le mani legate dal suo padrone, ma stavolta si è lasciata sfuggire un indizio. Noi proveremo prima a esorcizzare Raven, ma non in chiave Cattolica, ormai su di lei e Trigon i rituali del Vaticano non hanno più effetto e poi non riusciremmo mai a cacciare definitivamente la sua parte demoniaca. Per cacciare il padre dovremo entrare nella sua mente e combatterlo lì dentro, ma ho la sensazione che non sarà semplicissimo. Se dovesse andare storto, però, saremmo costretti a tentare il gesto estremo. D’altra parte, se ce l’ho fatta io…- scherzò il mago accendendosi una sigaretta
-Ma sei sicuro che se dovesse fare il gesto estremo Lui salirà? Con te lo ha fatto perché eri tu, insomma, era l’anima di John Constantine quella che era venuto a prendere, maledizione!-
-Non pensarci troppo, tesoro, piuttosto augurati che il nostro pseudo esorcismo vada bene- rispose il mago strizzando l’occhio alla mora
-Raven, c’è ancora qualche oggetto magico nella tua stanza?-
-Sì, perché?-
-Dobbiamo entrare nella tua mente. Cazzo, suona un po’ strano, detto così su due piedi- disse sarcastico Constantine
-Seguitemi-







Angolo dell'autore
In questo capitolo ho analizzato in maniera più dettagliata alcune delle vicende capitate durante lo spacco di cinque anni della storia. Alcune di queste, in particolare quelle riferite a John Constantine, sono ispirate alla serie Hellblazer. Sempre un riferimento ad Hellblazer, è il personaggio di Ellie che ha fatto in questo capitolo la sua comparsa. Per chi non lo sapesse, Ellie è anche lei una mezzo demone, che lavora per Lucifero e per l'inferno, ma che ha anche contatti con il mondo di superficie e con John Constantine.
Fatemi sapere se il capitolo vi è piaciuto e alla prossima!

 
   
 
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