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Autore: Vanex23    25/09/2017    0 recensioni
"Ti dico che Jaime Lannister è il mio nuovo prof di fisica!" Esclamai sbalordita.
"Ragazzi, perché nella mia camera c'è uno dei 5SOS?"
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 5



Ho passato gli ultimi due giorni a piangere perché il profilo di Francesco è stato disattivato su instagram e non è più riapparso. Mi sento come Laura Pausini quando scrisse 'Marco è andato via e non ritorna più', solo che nel mio cuore c'è Francesco. Che depressione in corpo. E pensare che domani devo anche ritornare all'università, non posso assolutamente rimandare più con altri desideri magici questa cosa, uffa. Oggi mi sono svegliata proprio malissimo, c'è da dirlo.
Andai su youtube e iniziai a cercare qualche video divertente da vedere, erano solamente le 12.30, non mi andava proprio di alzarmi dal letto. Mi ritrovai sulla home un video di Scottecs, amo da morire i video di questo canale e dicisi di andarne a vedere uno in particolare, quello del '7 è la misura massima di qualsiasi cosa- dott. culocane.', è senza dubbio il mio preferito. Solo che dovetti alzarmi necessariamente dal mio letto perché avevo fame ed era arrivato il momento di mangiare qualcosa, con sottofondo Sio.

"Cosa stai guardando?" Mi chiese Rinz.

"7 è la misura massima di qualsiasi cosa- dott. culocane." Risposi.

Rinz scoppiò subito a ridere e si mise a guardare il video insieme a me. Ridevamo praticamente per tutto come due scemi, forse per questo eravamo amici o semplicemente eravamo scemi e ancora non lo sapevamo. Forse più la seconda.

"La tv è mia!" Urlò Pepi saltando sul divano con una tale grazia che un elefante avrebbe davvero fatto meno danno.

"Gioca qualche squadra alle 12:30?" Chiese Rinz.

"No, c'è un anticipo inutile, Cagliari - Atalanta, chi se lo guarda, io voglio vedere a tutto reality." Disse Pepi posizionandosi comodamente sul divano.

"Quale danno?" Chiese Vanessa, sbucando dalla cucina.

"L'isola." Rispose Pepi.

"Era il mio preferito." Disse Vanessa.

"Non ho ancora capito cos'è." Disse Rinz.

"Guardalo insieme a noi, è troppo bello." Disse Pepi.

Ci sedemmo tutti quanti a guardarlo. In realtà io non capii molto perché facevo fatica a capire di chi parlavano o con chi ce l'avevano, non sono bravissima di impatto a memorizzare i nomi, dev'essere sincera. Ma è una cosa che col tempo, se seguo costantemente una serie tv, imparo. Ad esempio di Got li so tutti e sono pure 7 stagioni con mille, se non oltre, personaggi, più i morti che i vivi ovviamente.

"Lei è una troia." Informò Pepi, indicando la serie tv, mentre parlava con me e Rinz.

"Come si chiama?" Chiesi io.

"Heather." Rispose Pepi.

"A me piace, mi piace perché è cattiva." Disse Vanessa.

"E' il ruolo da cattiva che la fa sembrare troia." Spiegò Pepi.

"Non parliamo di questi argomenti, se ripenso a Ditocorto e alla morte che ha fatto, mi viene da piangere." Dissi nostalgica.

"A me Ditocorto non piaceva." Mormorò Vanessa.

"Ditocorto era l'emblema." Risposi io.

"Dai, una volta tanto che Sansa ha fatto qualcosa di geniale." Disse Vanessa.

"Sansa rimarrà per sempre una gran cogliona." Dissi, giudicandola colpevole.

"Assolutamente." Concordò Vanessa.

"Fate silenzio, qua stanno litigando." Disse Pepi.

"Ma è un cartone." Risposi io.

"E' comunque più interessante delle litigate a cui assisto in real life."



_______


Il lunedì mattina per me è sempre traumatico, soprattutto se la mia sveglia suona per sei volte di fila ogni minuto perché so che tanto non mi sveglierò e che quindi dovrà trovare un nuovo modo per alzarmi. Passai penso gli ultimi dieci minuti nel mio letto lamentandomi della mia vita e del fatto che mi fossi iscritta all'università e non avessi invece trovato un lavoro stile SALUDA ANDONIOOO come quel ragazzino Marco, potevo essere benissimo la sua consulente di affari o anche la sua fashion blogger, potevo essere Chiara Ferragni che come preoccupazione ha quella di giustificare la sua relazione con Fedez e in più i miei capelli sarebbero stati sempre curati perché ovviamente avrei avuto tutti gli shampoo pantene gratis. Potevo essere anche Kitty e andare ad insultare le persone di Teramo urlando CENTODIGIOTTOOOOO oppure semplicemente potevo farmi i cazzi miei ed essere una povera, piccola e mitica polpetta che guardava serie tv nel buio della sua stanza, avvolta a mo' di involtino primavera nella sua bellissima copertina delle winx e con sempre qualcosa da mangiare pronto al suo fianco. E invece no (NON C'EEEEEEEE' UN TEMPO PER PENSAREEEEE PER CREDEREEEE CHEEEEEEE) l'università, ingenuamente, come una povera stupida.
La porta della mia camera, ancora al buio si spalancò, e la luce mi colpì in pieno volto facendomi nascondere come un vampiro si nasconde non appena vede il sole per rifiuggiarsi nell'oscurità. Ho davvero un futuro come poetessa e scrittrice, Rinz aveva ragione.
Nella stanza entrò qualcuno, sentivo dei passi e mi misi a sbirciare per capire chi fosse, anche se il mio intento era quello di fingermi morta e che qualcuno disegnasse la mia sagoma sul letto stile CSI Miami (voglio Orazio nella mia camera con quella sigla UAAAAA) e dire 'ora del decesso'. Ma invece non fu così. Perché in realtà nella mia stanza c'era Vanessa, che, stava semplicemente gironzolando attorno al mio letto, con ancora la sua coperta delle winx addosso e di sottofondo sentivo una canzoni a me familiare. Era la colonna sonora dei pirati dei Caraibi.

"Sveglia scimmiotta, oggi devi andarci davvero a lezione." Mi disse gloriosa.

"No, sono morta." Dissi chiudendo gli occhi, sempre immobile.

"Ed io sono Capitan, Capitan Jack Sparrow!" Urlò salendo sulla sedia della mia scrivania e spostando il plaide come se fosse un mantello.

"Per questo c'è la canzone dei pirati dei Caraibi di sottofondo?" Domandai, mettendomi a sedere sul letto.

"Ma allora hai visto che non sei morta! Comunque sì, avevo voglia di fare una camminata epica stamattina, ogni tanto trovo qualche ispirazione, quelli di scienze politiche non mi danno più così tanta gioia." Ammise triste.

"Sono un morto che parla." Dissi ridendo.

"47." Mi rispose.

"No, io di scarpe prendo il 39, cosa c'entra?"  Chiesi confusa.

"Morto che parla, 47." Disse, sbattendosi una mano sulla fronte.

"Di prima mattina non mi dovete parlare di queste cose così complicate, non mi ricordo neppure come mi chiamo." Sospirai.

"Come ti chiami?" Mi domandò.

"Kassandra, lo sapevi che c'era nell'antica Grecia una storia su una sacerdotessa che si chiamava Kassandra che era cieca ma che aveva le visioni e nessuno le credeva? Incredibile! Sono davvero indignata!" Mi lamentai.

"Okok, ero venuta qui per aspettare semplicemente il mio turno per andare in bagno." Mi rispose indietreggiando Vanessa.

"Il bagno è libero." Dissi ovvia.

"E vai a cagare." Mi rispose ridendo. Stava citando Checco Zalone. Mi ributtai sul letto affranta.

"Voglio morire." Dissi semplicemente.

"Ti conviene sbrigarti se non vuoi fare tardi, Pepi ha finito di nuovo tutte le gocciole quindi non so cosa sia rimasto per fare colazione. Buona giornata!" Mi augurò prima di sparire della mia stanza 

LE GOCCIOLE NOOOOOOOO!

"Tatatararatarataratttaaaaaààààà!"



______


E anche la prima lezione di quest'anno era passata come se niente fosse. Oggi avevo avuto per mia fortuna solo tre ore e finalmente ero tornata a casa, anche se abbastanza stanca e piena di fame, tanta fame. Domani ci avrebbero presentato un nuovo professore di chimica, perché quello dell'anno scorso andava in pensione. Era simpatico però. Somigliava un po' a mio nonno ma non era fissato con i cinque stelle quindi era ovviamente decisamente diverso di carattere da lui. Non faceva propaganda politica, almeno questo. Nella mia testa avevo ancora quella danna canzoncina dei pirati dei Caraibi e continuavo a cantarla come se fossi la scimmia nella testa di Homer Simpson e come se fosse l'unico obiettivo della giornata. Mi sentivo come la foca del video di Netflix che girava su se stessa mentre suonava con una trombetta la canzone di Got storpiandola un po'. Ma leggermente eh. Solo che in quel caso la foca era indipendente, io invece avevo foca e scimmia nel mio cervello e non riuscivo a fare nulla. Inoltre durante l'ultima ora della prima lezione, presa dalla noia infinita e senza poter parlare con qualcuno a cui raccontare la mia storia sul mio nome, scrissi una storia super mitica che mi rese orgogliosa della persona che ero. Ma era ancora senza titolo, perché ovviamente le grandi idee nascono senza schemi e strutture, il titolo lo avrei messo alla fine. In questa storia io ero la protagonista e avevo un laboratorio segreto stile Dexter in cui producevo brioches alla nutella super illegali e il mio fornitore principale era Rinz, lo stavo portando all'obesità, ma lui non mi voleva denunciare perché eravamo amici. Le mie brioches diventarono famose in tutto il mondo e chiunque voleva sapere e scoprire gli ingredienti nascosti perché ovviamente erano top secret, fin quando un giorno non arrivò in casa mia la finanza e nonno riuscì a corromperli per farli tacere. La mia opera si bloccò perché purtroppo ero a corto di idee e poi avevo fame quindi il mio stomaco non mi faceva lavorare bene.


"E' successa una cosa bruttissima!" Esclamò Pepi appena entrai in casa.

"Rinz ha deciso di smetterla con le donne?" Chiesi io.

"Peggio!" Continuò Ilaria.

"Allora non riesco a capire." Risposi confusa.

"Hanno staccato internet a tutta la palazzina Kassandra!" Disse in lacrime il mio amico.

"NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO NIENTE SERIE TV!" Crollai a terra disperata.

"Mi dispiace." Mi disse Pepi mettendo una mano sulla mia spalla, confortandomi come quando si è ad un funerale e non si sa cosa dire.

"E ora come passerò il mio pomeriggio e la mia serata aspettando domani?" Piansi.

"Troveremo qualcosa da fare o al limite ce la inventeremo." Mi disse Ilaria convinta di quello che stava dicendo.

Sentimmo aprire la porta di casa, era appena tornato Rinz dal lavoro, tutto soddisfatto e contento, che si avvicinava alla sala. Appena mi vide in ginocchio rimase interedetto sulla scena e con un piede stava nel corridoio e con l'altro in mezzo alla sala, non sapendo esattamente cosa dire o fare.

"Che è successo?" Mi chiese scombussolato.

"Ci hanno staccato internet!" Dissi ancora disperata. La sua espressione non era cambiata, era impassibile. Tornò in cucina e si prese una bottiglietta d'acqua e in quel momento notai che aveva in mano una trombetta.

"Mi dispiace." Rispose anche lui. Chiunque capiva il mio disagio quel momento.

"E' una trombetta quella?" Chiesi.

"Sì, ti piace?" Mi chiese contento.

"Perché hai comprato una trombetta, abbiamo così tante cose inutili in questa casa." Disse Ilaria stranita.

"Tipo?" Chiese Rinz.

"Tipo te, perché avere anche una trombetta?" Chiese ancora Ilaria.

"Questa trombetta è stupenda, adesso vi faccio vedere che canzone ho imparato a suonare." Ci disse fiero. Rimanemmo tutti a braccia conserte e aspettammo di sentire la sua performance. Partì subito soffiando e ci furono circa venti secondi di 'popopo' di trombetta e dopodiché finì il tutto.

"Guarda guarda guarda il ca che me ne frega!" Cantilenò e dopodiché riprese a fare 'popopo' con la trombetta soddisfatto.

"Era questa?" Chiese Pepi.

"Sì, ma se vuoi so suonare anche Gigi D'Ag." Disse contento.

"Ti preferivo quando alle medie sapevi suonare il flauto col naso." Disse Pepi.

"Ma quello lo so fare ancora, domani vado a comprare un flauto allora." Rispose deciso, andando verso la sua camera.

"Magari riesce a conquistare qualcuna con questo talento."





______



Era ormai sera e ancora stavo cantando nella mia testa quella canzone oscena di Rovazzi, colpa di Rinz che aveva deciso di suonarla e cantarla ripetutamente per tutta la stanza. Inoltre ogni tanto partivano colpi di trombetta che facevano sempre spaventare chiunque. Una notte di queste gliel'avrei sicuramente rubata e dopo sarei andata io a spaventarlo. Ah, che piano infallibile. Certe volte mi faccio i complimenti da sola per quante cose intelligenti riesco a pensare nel giro di pochi secondi. Dovrei avere il premio Nobel solo per questo. Il Wi Fi comunque alla fine funzionava di nuovo, dopo tre ore di pianti e agonie decisamente sì.

"Mi fa volareeeeee, mi fa volareeeeeee.." Sentii da corridoio.

"Non so se son pazzooooo o sono un geniooooooo faccio i selfieeeee mossiiii alla Gué Pequenooooo...." Ancora.

"E' tutto molto interessanteeeee POPOPOPOPO" Basta.

"Ho appena finito di vedere teen wolf per sempre sto piangendo ho finito la mia prima serie tv dopo sei anni voglio piangere, datemi acqua." Arrivò Vanessa correndo per tutto il corridoio.

"Tieni." Dissi porgendole un bicchiere d'acqua.

"PO POROPOOOO POROPOOO POPOPO POPOPO POROPOROPOOOOO!" Si udì per tutta la casa.

"Ma è Gigi D'Ag." Disse Vanessa.

"In realtà è Rinz che fa il cretino. Oggi ci hanno citofonato pure i vicini per dirci di smetterla." Disse Pepi estenuato.

"Rinz e Malgioglio nella stessa casa del Grande Fratello ce li vedrei bene. Lui che suona la tromba e Malgi che si lamenta col sottofondo musica." Disse Vanessa pensierosa.

"Uno dei due poi si innamora, meglio lasciar perdere." Dissi io ridendo.

"POOOOOPOOOOOOPOROPOOOOOPOOOOPOPOPOPOPOPOPO!" Si sentì ancora.

"Ma è la sigla di got!" Dissi io entusiasta.

"Scusate, è partito un video di uno che suonava sta cagata con la tromba." Urlò Rinz dalla sua stanza.

Ci guardammo tutti perplessi e nessuno disse più nulla.

"Vabè, torno nella mia stanza a guardare il GF che sta per iniziare. Chissà cosa succederà stasera con Malgi." Disse ridendo.

"E' il mio nuovo idolo." Cuminicai ridendo.

"Malgioglio con la mascherina è me quando sento Rinz cantare o suonare qualcosa da oggi pomeriggio." Ci informò Pepi.

"POPOOOOPOPOPOOOOOPOPOPOOOOOOPOPOPOOOOO." Oddio questo ragazzo aveva perso ogni speranza.

"Lasciatelo stare, è interista, prima o poi si stancherà." Ci disse Pepi.

"POPOOOOOOPOPOPOOOOOOOPOPOOOOOOPOPOOOOOOOO!" Era più forte.

"Sta suonando la sigla della pubblicità della banca Mediolarum, quando lo capirà?"

"Passatemi la mascherina e gli occhi di Malgioglio, subito."









Angolo Autrice:
Eccomi qui anche con questo straordinario quinto capitolo. Pubblico oggi perche da domani sarò nuovamente all'università quindi non avrò tempo e non so precisamente quando aggiornerò, però comunque continuerò a scrivere e appena avrò internet posterò.
Dal prossimo capito ne succederanno delle belle per tutti i personaggi oltre che per Kassandra e soprattutto si entrerà nel vero gioco delle serie tv.
Vi auguro comunque buona lettura e spero che vi faccia divertire la lettura di questa ff. 
Noi ci becchiamo alla prossima, xoxo Vanex23.
  
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