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Autore: MaryFangirl    29/09/2017    3 recensioni
Cosa succede dopo il matrimonio fallito? Akane decide che potrebbe aver bisogno di apportare alcuni cambiamenti e Ranma finalmente inizia a prendere una posizione.
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Un po' tutti
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Ukyo si ritrovava nuovamente davanti allo specchio nell'atto di agghindarsi. Sembrava che stesse capitando spesso ultimamente ed era sorpresa di aver iniziato ad apprezzarlo. Perché stavolta, a differenza delle precedenti, era a suo agio con ciò che indossava. Un completo bianco dal taglio maschile, che però la facevano sembrare tutto tranne un uomo. I pantaloni erano attillati e lunghi, abbinati a scarpe col tacco bianche che lasciavano le dita scoperte, facendo sembrare le sue gambe infinite. Ma ciò che attirava davvero lo sguardo era la giacca. Aveva un ampio bavero ed era lunga, terminava sui fianchi, stringendosi nei punti che mettevano in risalto le sue curve. La cuoca di okonomiyaki non indossava nulla sotto, lasciando una distesa di pelle nuda che formava una grossa 'V', i seni orgogliosamente ostentati, la giacca a malapena le copriva i capezzoli. Volle attirare ancora più attenzione alla scollatura aggiungendo una collanina a 'Y' che lasciava due sottili catenine dorate a ciondolare nella valle creata dai seni. I suoi lunghi capelli erano raccolti indietro in una coda alta. La miscela di maschile e femminile le donava perfettamente e sapeva di essere dannatamente bella. Erano passate alcune lunghe settimane per la cuoca ed era fuori di sé. Il disastroso appuntamento con Ranma, l'incontro fallimentare con sua madre, e poi Ranma che irrompeva nel suo ristorante dopo averla praticamente ignorata per un sacco di tempo ed essersi presentato soltanto per chiedere di Akane, tutto ciò la stressava. Ma a dover essere onesta, era stato l'ultimo avvenimento ad averla scossa sul serio. Chiuse gli occhi e un brivido la attraversò ricordandosi quanto successo. Lui l'aveva davvero terrorizzata quel giorno e non sapeva cosa pensare a riguardo. Sapeva che lui era un fantastico artista marziale ma non aveva mai assistito al suo vero potere, specialmente mai diretto verso di sé. Beh, non da quando aveva scoperto che era una ragazza. Perfino prima non aveva mai combattuto seriamente contro di lei, pur essendo facilmente in grado di batterla. Scostò quelle sensazioni, ci aveva tentato fin da quando era successo. Ma il fatto che tutta la scuola fosse stata in fermento per l'accaduto non aveva aiutato. Gli altri studenti che si erano ritrovato al ristorante avevano diffuso la notizia ovunque e la maggior parte degli alunni aveva dedotto dalle sue azioni il segnale che avesse scelto fra le sue due fidanzate. Ciò non aveva aiutato affatto il suo umore.
Cercava sempre di trascorrere del tempo con lui a scuola durante il pranzo ma lui non faceva che evitarla, perfino quando lo aveva tentato con un okonomiyaki appena preparato. Quando aveva sentito che sia Ranma che Akane erano stati nominati per la corte reale, aveva avuto paura che sarebbero andati al ballo insieme. Aveva tenuto le orecchie aperte per qualsiasi novità e aveva sentito che sarebbero andati insieme ma in gruppo. Quindi non era un vero appuntamento. All'inizio era stata contenta che non sarebbero andati in coppia, ma poi si era irritata per non essere stata invitata ad unirsi. Dopo averci pensato per davvero, aveva capito che era una cosa stupida da sperare. Non era riuscita ad avvicinarsi abbastanza a Ranma perché la invitasse e avrebbe preferito essere dannata piuttosto che chiedere ad Akane – la sua rivale – un altro appuntamento col proprio fidanzato. Aveva cercato di farsi invitare dalle altre persone del gruppo ma non conosceva i ragazzi e le amiche di Akane avevano dimostrato di aver costruito un solido muro contro di lei. Forse avrebbe potuto ingannare Yuka, ma Sayuri, che era costantemente vicino a lei, aveva schiacciato l'idea ancora prima che Ukyo potesse chiedere. In fondo, non aveva importanza. Sarebbe andata al ballo. Non avevano importanza i dubbi che ora aveva quando pensava a Ranma, che era un po' spaventata da lui. Spinse brutalmente di lato quelle sensazioni asfissianti. Aveva trascorso dieci anni a inseguirlo e non si sarebbe arresa per il più piccolo ostacolo. No, non si sarebbe arresa. Gli avrebbe fatto capire che lei era la scelta giusta. Applicò un leggero strato di lucidalabbra e si guardò allo specchio un'ultima volta, soddisfatta del proprio aspetto. Uscì dal ristorante con passo leggermente saltellante, convinta che quella sarebbe stata la sua serata e avrebbe potuto ribaltare le cose. Quando giunse al ballo qualche minuto dopo, si guardò intorno alla ricerca del suo fidanzato e finalmente lo trovò a un tavolo. I suoi occhi si strinsero per la rabbia causata da quello che vide.


Quando arrivarono alla palestra, Akane si fermò e si guardò intorno, sorpresa della trasformazione. Sapeva che ci sarebbero state delle decorazioni ma non era ciò che si aspettava. Sulla parete opposta, le panche erano state tirate giù per far sedere gli ospiti. Sulla parte inferiori delle panche erano attaccate immagini di tronchi su cartoni dipinti. Dietro alle panche c'era una grossa costruzione di carta che rappresentava delle palme, adornate con noci di cocco finte. Il palco a sinistra era stato decorato ugualmente, fili di lucine bianche cadevano dal soffitto mentre delle stelle pendevano dalle estremità. Larghe querce finte erano sparse sporadicamente sulla parte posteriore del palco, un palo della luce vecchio stile era vicino a una panca da parco, all'angolo destro del palco. La scena risultava tranquilla e romantica. La parete opposta al palco era decorata da carta celeste per richiamare il cielo, lungo il muro c'erano altri alberi, ma di ciliegio. I boccioli in cartapesta erano sparsi sul pavimento e piccoli ventilatori erano attaccati lungo la parete, per soffiare sui boccioli gentilmente, dando l'effetto dei fiori di ciliegio che svolazzavano nel vento. Akane si voltò lentamente e guardò il muro alle sue spalle. L'area era stata divisa, una parte conteneva dei gruppetti di tavoli affinché ci si potesse sedere, dall'altro lato c'era una fila di tavoli contro il muro, su di essi c'era un sacco di cibo. All'angolo c'era l'area per le fotografie, composta di una barca a remi e una gigantesca testa di squalo con la bocca spalancata sulla scenografia che rappresentava il mare. Alzò lo sguardo e vide una sfera da discoteca che baluginava al centro della palestra.
"Wow. È...interessante" disse Yuka guardandosi intorno, apparentemente stupefatta quanto lei per il miscuglio di decorazioni.
"Interessante?" disse Sayuri esasperata. "Non è interessante, sembra che la palestra soffra di disturbo di personalità multipla!"
"Mi domando cosa sia successo" disse Akane.
Ranma sospirò e scosse il capo. "So cos'è successo. Il comitato per le decorazioni è venuto al Neko Hanten e ha litigato sul tema da scegliere. Metà voleva la tradizione giapponese mentre l'altra metà voleva optare per un tema chiamato Mezzanotte al Parco. Le cose si sono un po' riscaldate mentre erano lì" indicò le decorazioni hawaiane e disse, "Suppongo che quello sia semplicemente il contributo del preside Kuno"
Trascorsero qualche minuto a guardarsi intorno quando Daisuke chiede, "Allora, cosa vi va di fare?"
La musica era già partita ma nessuno stava ballando. Le persone che erano già arrivate erano radunate in piccoli gruppi, alcuni facevano foto nella bocca dello squalo.
"Potremmo sederci per un po'" propose Yuka.
"Buona idea. Preferisce sedersi sui tronchi in spiaggia o al tavolo per il pic nic, mia signora?" disse Hiroshi scherzoso, guadagnando una risatina da Yuka e un'espressione accigliata da Daisuke.
"Perché non uniamo un paio di tavoli e non ci prendiamo uno spuntino" replicò Ranma, indicando il tavolo pieno di cibo. Akane sorrise, era tipico di Ranma pensare con lo stomaco dopo aver appena mangiato. Il resto del gruppo concordò prontamente e si avvicinarono ai tavoli. Le ragazze osservarono i ragazzi unire due tavoli, recuperando sei sedie prima di servirsi. Le ragazze si sedettero, lasciando i posti liberi, e furono presto raggiunte dai ragazzi. Hiroshi e Daisuke avevano ognuno due piatti pieni di cibo, mentre Ranma – approfittando delle sue abilità di cameriere – era riuscito a portare ben sei piatti, usando gli avambracci per mantenere sapientemente l'equilibrio. Sedendosi, Ranma si guardò intorno. Quando i suoi occhi raggiunsero la porta d'ingresso, vide Kuno Tatewaki entrare indossando un completo nero a tre pezzi, con una camicia bianca e una cravatta blu. Al suo braccio, c'era un'attraente giovane donna con un abitino dorato pieno di lustrini. L'abito si allacciava sul collo e proseguiva fino alle ginocchia, ondeggiando appena mentre camminava. Ranma ci mise un attimo a rendersi conto che 'lei' era Konatsu. Il ragazzo col codino ghignò e si chinò verso Akane, sussurrandole all'orecchio, "Indovina chi è appena entrato?"
Akane tentò di sopprimere il brivido che la attraversò alla sensazione del suo respiro caldo sulla pelle ma fallì. Si prese un momento per godersi la sensazione prima di voltarsi verso la porta. Un sorriso le aggraziò il volto e disse, "Non è stupendo?"
Ranma inarcò un sopracciglio e chiese, "Sapevi che sarebbe venuto insieme a Kuno?"
Un ghigno lievemente malizioso apparve sul viso di lei e disse, "Chi pensi l'abbia aiutato a scegliere quel vestito?"
Il ragazzo ricambiò il sorriso. Deglutì quando si rese conto di quanto i loro visi fossero vicini. Senza realizzarlo, iniziò a piegarsi, gli occhi concentrati sulle sue labbra rosee e piene. Si mosse lentamente, dandole l'opportunità di ritrarsi. Ma Akane aveva altre idee e iniziò a inclinarsi a sua volta, attratta da lui come una calamita. Il suo cuore aumentò il ritmo per l'attesa.
"Vi dispiace se mi unisco a voi, Ranma, tesoro?" un'alta voce familiare partì dietro di loro. I due si allontanarono velocemente e sollevarono lo sguardo per vedere Ukyo che li fulminava entrambi, le mani ai fianchi, un sorriso tirato sul volto. Akane notò la lieve aura combattiva che stava emanando e istantaneamente si sentì imbarazzata per essere stata beccata sul punto di baciare Ranma in pubblico! A cosa stava pensando? Sorrise con aria impacciata alla cuoca e disse, "Certo che puoi unirti a noi. Perché non prendi una sedia?"
Il sorriso scomparve quando Ukyo prese una sedia e la piazzò tra Ranma e Akane prima di sedersi e voltare la schiena alla ragazza, in chiaro segno di rifiuto. Akane si piegò in avanti e rivolse un piccolo sorriso a Ranma prima di mettersi a parlare con Daisuke e Yuka alla sua sinistra. I due avevano notato la scena ma scelsero di non fare commenti, cosa di cui fu contenta mentre stringeva i denti nel tentativo di mantenere un bel sorriso. Non era sorpresa del trattamento di Ukyo nei propri confronti e anche se ne era irritata, era determinata a non consentirle di rovinarle la serata.
Ranma, d'altro canto, provava un mix di sensazioni per l'interruzione. Non aveva affatto pensato che il loro primo bacio sarebbe dovuto avvenire in pubblico – il bacio di quando lui era in modalità gatto non contava visto che non lo ricordava – ma era sicuro che Akane lo aveva voluto tanto quanto lui! Parte di sé era contenta che fossero stati interrotti, il loro primo bacio avrebbe dovuto essere intimo, ma una parte molto più ampia era in collera per l'opportunità persa. Prima di poter dire qualcosa sull'apparizione improvvisa di Ukyo, Akane le aveva già chiesto di unirsi a loro. Ranma si ritrovò a stringere gli occhi per la maleducazione di Ukyo nel voltare la schiena a chi l'aveva invitata a sedersi insieme a loro. 
"Allora, Ran-chan, ti stai divertendo?" chiese Ukyo luminosa, tentando di coprire la rabbia. Se si fosse presentata un secondo più tardi, era sicura che li avrebbe beccati a baciarsi! Ribollì domandandosi se quello fosse il loro primo bacio e pensò di no. Non sarebbero stati così sfacciati da baciarsi per la prima volta in pubblico, no?
Ranma scrollò le spalle e disse, "Tutto ok"
Ukyo attese che Ranma dicesse altro ma rimase delusa dal silenzio. Si domandò quand'è che la loro relazione era diventata così imbarazzante. Non era abituata a quel Ranma. Il suo Ranma era così gioviale, così alla mano. Questo Ranma sembrava così freddo. Così arrabbiato. Respinse quel pensiero, sapendo che non avrebbe fatto nulla per ferirla e si convinse di non aver nulla di cui preoccuparsi. Tentando di trovare qualcosa per oltrepassare l'invisibile vuoto tra loro, chiese, "Vuoi venire con me a prendere un po' di cibo?"
Ranma scosse il capo e indicò il tavolo di fronte a sé. "Ne ho già"
"Beh, questo non ti ha mai fermato, tesoro" il sorriso che teneva sul volto era provato mentre tentava di convincerlo ad alzarsi insieme a lei. Ranma represse l'esigenza di roteare gli occhi. Non riusciva a capire perché Ukyo non comprendesse che lui non voleva passare del tempo con lei. Si chiese se non fosse da biasimare per la sua persistenza. Era sempre stato facilmente influenzato, manipolato. Ma prima di Jusendo. A volte pensava di poter definire la sua vita in due parti: prima Jusendo e dopo Jusendo. Sospirando mentalmente, Ranma sorseggiò la sua bibita e si guardò intorno con disinvoltura, sperando di scoraggiarla da ulteriori tentativi. Guardò verso la porta. Spalancò gli occhi e quasi si strozzò.


Quando Ranma iniziò a strozzarsi, Ukyo si preoccupò. "Stai bene, tesoro?" chiese dandogli delle pacche sulla schiena. Notò che stava fissando qualcosa e seguì con lo sguardo la direzione verso cui Ranma guardava. Strinse gli occhi quando vide Kodachi entrare.
"Non posso credere che quella pazza sia qui, non frequenta nemmeno questa scuola!" disse Ukyo esasperata. Era già abbastanza brutto che ci fosse Akane, ora Ukyo aveva un'altra persona che avrebbe lottato per ottenere l'attenzione di Ranma! Con la sua fortuna, quella sciocca oca cinese si sarebbe a sua volta fatta viva, saltando immediatamente su Ranma come una gatta in calore, il che non era lontano dalla realtà. Roteò gli occhi quando vide il vestito di Kodachi. Aveva ovviamente optato per il sexy con quell'abito nero pieno di lustrini e lungo fino al pavimento, con un profondo spacco e la parte superiore abbassata, ma Ukyo non se ne preoccupò, sapeva di essere migliore. Aveva visto solo una piccola parte dell'abito Akane e ne era rimasta tutt'altro che impressionata. Se la ragazza aveva intenzione di puntare sul grazioso – perché decisamente non era sexy – ne aveva di strada da fare. - Sanno tutti che Ranma mi ritiene la fidanzata carina – pensò compiaciuta. 
Fu allora che Ukyo realizzò che Kodachi era venuta al ballo con un accompagnatore! La cuoca sorrise all'idea che la matta ginnasta si fosse finalmente arresa con Ranma! Si sentì dispiaciuta per il povero scemo che doveva sorbirsi quella pazza tutta la sera. Lo guardò e pensò che fosse carino. Aveva spalle larghe, un corpo slanciato e un viso grazioso ma comunque virile. Guardandolo, si rese conto che aveva un'aria familiare ma non riusciva a decifrarlo. Essendo un ballo scolastico, suppose che il ragazzo frequentasse una classe maggiore che non conosceva ma che probabilmente aveva intravisto. Il ragazzo rise con tono quasi femminile e lo riconobbe immediatamente. Era Konatsu.


Konatsu varcò la soglia, questa volta indossava il completo nero che i Chihari gli avevano dato quando Akane era stata sequestrata, ma senza il cilindro né il bastone. Ciò che sconvolse Ranma sul serio fu vedere che al suo braccio c'era Kodachi Kuno! Il resto delle persone al tavolo si voltò guardandolo con espressioni preoccupate. Ranma riuscì solo a fare un cenno nel tentativo di recuperare fiato. Non riusciva a credere che Konatsu si fosse presentato al ballo con entrambi i fratelli Kuno! Ranma si girò per chiedere ad Akane se sapesse di ciò che Konatsu aveva architettato per la serata e come se la sarebbe cavata nel partecipare al ballo con due persone diverse. Iniziò a inclinarsi per evitare Ukyo quando vide il suo volto sorridente trasformarsi in un'espressione sconvolta. Ignorandola, chiese ad Akane se sapesse qualcosa del 'doppio appuntamento' di Konatsu e lei scosse il capo, esterrefatta tanto quanto lui. I due risero appena ma si fermarono quando Ukyo assunse una posizione pietrificata e silenziosa tra loro. 
Dopo qualche momento di silenzio imbarazzante, Ukyo chiese ai due come sapevano che Konatsu avrebbe partecipato e rimase allibita scoprendo dell'amicizia di Konatsu con Akane, della sua decisione di frequentare entrambi i Kuno, del fatto che allenasse Akane – quella scoperta le bruciò – e infine del suo ruolo nel 'salvataggio' di Akane. Ranma e Akane rimasero entrambi sorpresi nel capire che Ukyo non sapeva quasi niente di ciò che era successo durante le ultime cinque settimane. Pensavano che fosse conscia di ciò che era accaduto al suo coinquilino. Il tavolo si zittì e gli altri partecipanti iniziarono ad ascoltare la conversazione, molti di loro non sapevano tutti i dettagli. Quando la storia fu terminata, un impacciato silenzio cadde sul gruppo prima che si frammentasse in altri piccoli gruppetti. Ukyo rimase a fissare il tavolo e Ranma tornò a mangiare. Mousse si presentò poco dopo, anche lui indossava il completo fornitogli dai Chihari. Non aveva voluto privare Ranma o Sayuri della possibilità di andare al ballo ma non poteva aprire il ristorante da solo, quindi aveva deciso di chiudere per quella sera. Akane si era presentata poco dopo l'orario di chiusura una sera e gli aveva chiesto di unirsi a loro per andare al ballo ma lui aveva avuto la sensazione che fosse un invito fatto per pietà, promettendole che ci avrebbe ripensato a seguito della sua insistenza. In principio non aveva avuto intenzione di partecipare ma mentre era da solo, il silenzio gli era parso schiacciante. Anche quando non facevano altro che le loro attività quotidiane, c'era sempre rumore quando Shan Pu e Cologne erano presenti. Sentiva la mancanza dei passi di Shan Pu su e giù per le scale, o di lei che guardava la televisione in salotto. Sentiva la mancanza perfino della risata di Cologne. Era così...solo, al Neko Hanten. Quindi si era ritrovato a vestirsi e a dirigersi al ballo, nonostante le diffidenze. Quando era entrato in palestra, si era guardato intorno, sentendosi un po' disorientato dalle decorazioni, ma lasciò perdere. Non aveva mai partecipato a un ballo e aveva pensato che fosse normale. Aveva vagato un po' per la sala prima di trovare i suoi amici e di unirsi a loro. Tuttavia, ora che era lì, si sentiva fuori luogo. Tutti lo salutarono calorosamente tranne Ukyo, che era stranamente seduta con aria confusa.
"Sono pieno!" esclamò Ranma poco dopo, toccandosi la pancia.
"È un'impresa per te, Saotome" disse Mousse ironicamente. 
Ranma lo ignorò e chiese al gruppo (anche se tutti sapevano che la domanda era indirizzata alla sua fidanzata), "Che vi va di fare adesso?"
Era il primo ballo per tutti e nessuno sapeva cos'avrebbero dovuto fare.
"Perché non andiamo a fare delle foto?" suggerì Akane.
"Oh, sì! Sembra un'idea fantastica" disse Yuka entusiasta. Il gruppo si avviò verso l'area delle foto e fissò l'allestimento con disagio. In che modo, esattamente, dovevano posare mentre indossavano quegli abiti eleganti avendo come sfondo la testa di uno squalo e una barca a remi? Rimasero confusi prima che Sayuri decidesse di agire. Disse a Ranma e ad Akane di stare vicini sulla prua di quell'affare. I due si guardarono, arrossendo appena. Si mossero e Ukyo scattò dal suo torpore, afferrando Ranma per il braccio e trascinandolo verso la barca, ignorando le occhiatacce delle tre ragazze e il cipiglio di Ranma. Quando raggiunsero la parte anteriore della barca, Ukyo saltò su e cercò di tirare Ranma per farlo sedere accanto a lei ma rimase sconvolta quando lui si divincolò dalla sua presa e balzò sopra la testa dello squalo.
"Penso di voler stare qui per la foto" disse sedendosi a gambe incrociate prima di guardare Akane. Lei gli sorrise prima di rivolgere la sua attenzione a Sayuri, che indicava a Hiroshi e Daisuke di mettersi nella bocca dello squalo, dicendo loro di dover fingere di tenergli la bocca aperta. Istruì le ragazze a salire sulla barca e a sembrare spaventate.
"Mousse, vieni, tu ti metti tra lo squalo e la barca" disse Sayuri sorridendo.
"No, grazie. Pensò che starò fuori; la foto dovrebbe comprendere le persone che frequentano la scuola" replicò, cercando di indietreggiare.
"No, dovresti unirti a noi!" esclamò Akane invitandolo.
"Sì, Mousse, partecipa alla foto" gridò Ranma da dove stava. Mousse fece un cenno con la mano, dando inizio ad un altro giro di suppliche. La cosa andò avanti per qualche istante finché Sayuri non perse la pazienza.
"Vieni a fare la dannata foto!" gli gridò, indicando il punto dove voleva farlo stare. Tutti si acquietarono, aspettando la reazione di Mousse. Questi la fissò per un secondo prima di dirigersi velocemente al punto indicato, con la posa che lei voleva. Era abitudine per lui ascoltare donne forti e autoritarie. Anche se lei non era un'artista marziale e non poteva fare niente per fargli male, risultò leggermente spaventosa in quel momento. Sayuri chiuse gli occhi frustrata. Aveva tentato con tanta forza di essere gentile! Di fare del proprio meglio, ma il suo caratterino aveva vinto. Sospirò e lasciò perdere. Sapeva di non avere comunque speranza con lui, in ogni caso.


Quando finirono con le foto e si allontanarono, Mousse lanciò un'occhiata a Sayuri. Lo aveva davvero sorpreso. Era sempre stata cortese e dolce al ristorante, lavorando senza lamentele. Quindi l'aveva più che altro ignorata. Era la prima volta che rivendicava qualcosa e si ritrovò a sorridere. Erano trascorse settimane dall'ultima volta in cui qualcuno gli aveva gridato addosso e ora si rendeva conto che in parte ne sentiva la mancanza. Le grida gli ricordavano casa sua e sua madre. Realizzò vagamente che Sayuri era carina. Nient'affatto splendida come la sua Shan Pu, ma nessuna lo era.


Dopo le foto, Akane andò in bagno con le sue amiche. Si avvicinò ad alcuni tavoli e vide la signorina Hinako seduta nella sua forma infantile, con un piatto pieno di dolci di fronte a sé. Stava mangiando di gusto facendo volare piccoli bocconi di cibo, sporcando chi era seduto intorno a lei, e aveva la bocca sporca. Akane ridacchiò all'entusiasmo dell'insegnante. Avvicinandosi alla porta, vide un'attraente ragazza avvicinarsi a lei, indossando un abitino dorato stranamente accessoriato di una cravatta. La ragazza le fece l'occhiolino e cercò di scappare quando fu sorpresa da Akane che l'afferrò per il braccio e la tirò da parte, indicando alle amiche di proseguire. Sollevando le mani, allentò la cravatta e gliela tolse, piegandola e ridandogliela.
"Devi stare più attento con i cambi, Kon"
Gli fece l'occhiolino e raggiunse le amiche.


Era trascorsa un'ora dall'inizio del ballo, Ranma e i suoi amici erano tornati al tavolo, con altro cibo pronto per i loro stomaci. La palestra era ora gremita di studenti e le danze erano partite. Le ragazze se n'erano andate per chiacchierare con altre amiche. Ranma osservò un giovane uomo bellissimo che si faceva strada tra la folla, verso di lui. Il ragazzo col codino si alzò disinvolto e si avvicinò, salutandolo con un cenno del capo. Mentre si affiancavano, Ranma disse, "Gli orecchini"
Si voltò poco dopo per vedere Konatsu che come se nulla fosse alzava le mani, allontanandosi discretamente infilandole nelle tasche. 


Non poteva crederci. Stavano ballando il lento! E nel bel mezzo di un ballo vivace! Ukyo osservò la sua rivale che batteva gli occhi e ridacchiava col suo partner. Strinse gli occhi quando la ragazza ebbe il fegato di appoggiare il capo sulla sua spalla, come se ne avesse il diritto! Provava una sensazione bruciante allo stomaco molto familiare ma si rifiutò di ammettere la propria gelosia. Invece ragionò sul fatto di essere preoccupata per il suo amico. Sapeva quanto potesse essere violenta quella lunatica e lui la stava frequentando! Lei, fra tutte le persone disponibili! Non c'entrava niente il fatto che lui fosse bellissimo. O che il suo cuore sembrasse battere un po' più forte quando lo vedeva sorridere. Ukyo continuò a ribollire mentre guardava Konatsu e Kodachi insieme.


Era una serata magica, lei era favolosa e in compagnia dell'uomo che amava. Kodachi emise una risatina acuta – che risuonò fragorosa al resto del mondo – e si avvicinò ulteriormente a lui. Gli circolò il collo con le braccia e posò il capo sulla sua spalla. Amava avere le sue braccia intorno a sé mentre si muovevano a ritmo di musica. Era una canzone vivace ma a lei non importava, le piaceva essergli vicino. Era così diverso da tutti i ragazzi che conosceva. Era bellissimo, perfino più di Ranma, a cui ormai pensava raramente, se non accidentalmente. Era gentile, quasi femminile, tuttavia era forte e sicuro e lei non poteva fare a meno di esserne rapita. Era confusa sul perché lui ci avesse messo tanto a fare una mossa. Era sembrato abbastanza interessato ma quando veniva provocato, di solito con droghe paralizzanti, aveva poi misteriosamente rifiutato le sue avance. Lo aveva elogiato per le sue abilità nell'eludere i suoi ulteriori...tentativi appassionato, ma alla fine si era fatta prendere dalla frustrazione.
Era il momento. Finalmente, era il momento di far catturare le proprie labbra, di perdere la sua innocenza femminile. E a chi altro donare tali onori se non al suo meraviglioso spasimante. Si allontanò leggermente e guardò nei suoi caldi occhi marroni, battendo gli occhi graziosamente.
Abbassando lo sguardo, Konatsu vide il suo desiderio e capì che la ragazza tra le sue braccia lo amava, nel suo ingarbugliato modo. Era bellissima con quella pelle liscia e il sorriso sexy. E lo voleva.
"Kon, tesoro, baciami"
Chiuse gli occhi e inclinò il viso, lui capì cosa doveva fare.
"Sì, ma non qui, dove tutti ci possono vedere. Non voglio rovinare la tua reputazione"
Lei annuì, incantata dal suo tono gentile, rauco e saldo. 
"C'è un armadio a destra delle panche, possiamo intrufolarci lì. Raggiungimi tra cinque minuti"
Lui sollevò la mano destra e con le dita le carezzò delicatamente la guancia, inviandole brividi lungo la spina dorsale. Annuì con impazienza e lui si allontanò, ancora tenendole la mano finché le punte delle loro dita riuscirono a toccarsi. Lui rimase fermo, lanciandole un'ultima occhiata.


Furono cinque lunghi minuti per Kodachi. Trascorse quel tempo in bagno a rifarsi il trucco e a sistemarsi i capelli, volendo risultare perfetta. Sgattaiolò in punta di piedi, le spalle abbassate, e le braccia piegate nel tentativo di agire silenziosamente. Quando raggiunse la parete vi si appiccicò, i palmi attaccati, e scivolò lungo il muro, voltando il capo a destra e a sinistra per assicurarsi di non essere vista. Raggiungendo l'armadio, prese un profondo respiro e chiuse gli occhi, dandosi un momento per godersi l'attesa. Sollevò la mano e voltò il pomello, aprendo l'anta abbastanza da poter entrare. A malapena riuscì a chiederla prima che una mano si allungasse e l'attirasse, facendola ritrovare fra due forte braccia maschili. Prima di poter respirare, sentì due labbra morbide e ferme sulle proprie. Sospirò mentre un brivido l'attraversava. Sciogliendosi, portò le braccia intorno al suo collo. Un gemito le scappò quando sentì le sue mani abbassarsi e chiudersi gentilmente intorno al suo fondoschiena. Era tutto ciò che aveva sempre sognato, e tutto ciò che aveva atteso. Scostandosi, appoggiò il capo sul suo petto e sospirò, "Oh, Kon, è stato magnifico"
Improvvisamente lo sentì irrigidirsi e allontanarsi.
"Ma cosa...?" iniziò quando la luce si accese improvvisamente. Le ci volle un momento per abituarsi, poi spalancò gli occhi.
"Tatewaki?!?!"
"Kodachi!!!"


Konatsu si aggrappò alle travi e osservò l'anta dell'armadio spalancarsi mentre Konatsu e Tatewaki volavano fuori. La prima si piegò e iniziò a prendere profondi respiri mentre l'altro si pulì furiosamente la bocca col dorso della mano, scuotendo il capo. Ne aveva vissute parecchie con i due fratelli e si era davvero divertito con loro. Li apprezzava per davvero. Nel loro folle modo, erano in grado di amare intensamente. Amavano mostrare affetto e riempire d'attenzione chi amavano. Era l'unica volta in cui aveva ricevuto un simile affetto e gli era piaciuto. Fino a un certo punto. Erano troppo ossessivi nel loro amore e pensavano solo a loro stessi, a ciò che volevano, a ciò di cui avevano bisogno. Non avevano mai cercato di capire cosa lui volesse, di cosa lui avesse bisogno. Vivevano nel loro mondo, preoccupandosi soltanto di ciò che pensavano dovesse essere l'amore. Gli sarebbe piaciuto rimanere amici con i due dopo tutta quella vicenda, ma sapeva che sarebbe stato quasi impossibile. Per ora, avrebbe continuato a frequentare entrambi, imparando molto sulle relazioni; soprattutto cosa non fare. Quindi quando Kodachi gli aveva nuovamente chiesto un bacio, gli era venuta l'ispirazione. Aveva già invitato Tatewaki nello stesso armadio durante i precedenti cinque minuti, sperando di sganciarsi dal casanova prima che si mettesse a cercarlo. Aveva sperato di poter insegnare ai fratelli una lezione sul loro comportamento aggressivo in campo amoroso. Konatsu ridacchiò osservando i due. Erano lontani l'uno dall'altra e improvvisamente si raddrizzarono, tentando di correre fuori dalla palestra ma finendo con lo scontrarsi. Si allontanarono immediatamente come si fossero scottati, disgustati, prima di voltarsi e scappare dalla palestra. 
  
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