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Autore: Pmaradona10    02/10/2017    1 recensioni
La magia è sempre stata una componente importante della vita dei Teen Titans e soprattutto della vita di Raven. Quando però Trigon, il malefico padre di Raven, decide di tentare di impossessarsi di nuovo della ragazza, essa capisce che non riuscirà a sconfiggerlo contando solo sull'aiuto dei suoi amici. Basterà l'aiuto del più grande mago del mondo per sconfiggere uno dei demoni più potenti in assoluto? I Titans ce la faranno ugualmente a batterlo anche dopo il loro scioglimento e riusciranno a collaborare con alcune tra le più potenti entità magiche del mondo, senza lasciarsi condizionare dai travagli interiori di queste ultime e aiutandosi reciprocamente come una vera squadra, superando le apparenti ostilità?
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Raven, Robin, Sorpresa, Trigon, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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La porta della stanza di Raven si aprì a fatica, rivelando quella che era un’autentica biblioteca, colma di trattati di magia, pergamene e libri sacri.
-Wow, ti manca solo l’elmo del Dottor Fate tra tutti questi cimeli-
-Ecco- disse la maga porgendo al biondo uno specchio impolverato –con questo riuscirete ad entrare nella mia mente senza problemi, ma credo che sia meglio prima effettuare un rituale di protezione, nel caso qualcosa dovesse andare storto-
-Oh Cristo. Lo specchio di Perseo! Si dice che con questo specchio l’eroe greco Perseo abbia pietrificato la gorgone Medusa, rivoltandole contro il suo potere. Assieme alla sabbia del sonno, è l’unico oggetto magico che permette di entrare nella mente altrui senza effettuare un rituale e provocare dolore-
-Dovremmo però, tracciare prima un perimetro protettivo, John- precisò Zatanna
-Certamente, non possiamo correre il rischio che usi lo specchio come percorso inverso per uscire dalla sua dimensione ed entrare nella nostra. Ma sarà meglio rimandare tutto a domani, si è fatta una certa ora e non solo del tutto sobrio, eh eh-
-D’accordo. Buonanotte a tutti, e a domani. Se ci arriveremo-

La notte passò lenta, ma non per tutti.
 John Constantine si assopì quasi subito, con indosso ancora la camicia, sfilandosi solo il trench e allentando leggermente il nodo della sua cravatta. E con un mozzicone di sigaretta tra le dita. Si era addormentato per terra, con la schiena poggiata al letto, che quella notte fu a completa disposizione di Zatanna, nonostante la maga avrebbe voluto un po’ di compagnia dal biondo inglese. Ma ella non fu l’unica ad andare in bianco quella notte.

Beast Boy infatti non riuscì a scambiare nemmeno una parola con Raven, che si chiuse subito nella sua stanza. Lui non l’aveva mai accettato, non aveva mai accettato il fatto che la parte umana della sua amata dovesse essere subordinata a quella demoniaca, gli sembrava impossibile. Era convinto che il lato umano della ragazza fosse molto più potente di quello demoniaco. Il mutaforma credeva che ancora una volta la ragazza avesse scelto di isolarsi dal mondo e accettare silenziosamente il proprio destino, senza chiedere o voler ricevere l’aiuto di nessuno, esattamente come il giorno del suo sedicesimo compleanno.
Ma in realtà la ragazza non era per nulla intenzionata a ripetere gli stessi errori di sei anni prima, che avevano quasi causato la morte dei suoi amici e il collasso del suo pianeta. Non si era rivolta a John Constantine per essere affumicata dalle sue sigarette, ma per preservare l’incolumità dei Titans, poiché Trigon ne conosceva ormai i punti deboli , e dare scacco matto a suo padre. Voleva sconfiggerlo definitivamente e iniziare a condurre una vita normale, per quanto normale potesse essere la vita di una mezzo demone. Non raramente le capitava di fantasticare e immaginare una vita normale, senza la meditazione e con una relazione amorosa, come quella tra Nightwing e Starfire.
 Quella sera il moro e la rossa si erano chiusi in stanza insieme, e i loro corpi si unirono dopo cinque lunghi anni di lontananza. Entrambi non poterono fare a meno di lasciarsi andare a un sorriso, alla fine di tutto. Il sorriso di Starfire fu un sorriso di giubilo, ma non puramente sessuale. La ragazza sorrise perché finalmente dopo cinque anni si era ricongiunta con l’uomo della sua vita, al quale aveva promesso e mantenuto fedeltà. Fedeltà non corrisposta, lo sapeva, ma per qualche strano motivo non ne era così arrabbiata. Forse i troppi anni passati lontano da lui non avevano fatto che accrescere il desiderio nei suoi confronti, desiderio che l’aveva spinta a concedersi a lui. In realtà l’essersi concessa al giovane andava ben oltre la semplice lussuria, era qualcosa cui non riusciva a dare una spiegazione logica e razionale. Sentiva come se la sua fedeltà quinquennale meritasse un premio: Dick Grayson.
Il sorriso di Nightwing fu un sorriso nostalgico. Ebbe per un attimo un déjà-vu, un flash di un ricordo passato, di uno dei ricordi più belli di tutta la sua vita. La sua prima volta, la sua prima volta con Koriand’r, la prima donna che egli avesse mai amato veramente. Ben presto, ricordò esattamente ogni momento e sensazione di quella giornata: il suo entusiasmo giovanile, la sua spensieratezza, la sua leggerezza che all’epoca lo contraddistingueva, ma anche le sue ansie, insicurezze e indecisioni che sparirono non appena fu sopra di lei, nel suo letto, cullato dalla soave melodia dei gemiti di piacere dell’aliena, la prima ragazza mai amata, in tutti i sensi. Ricordò il “ti amo” detto all’unisono, la doccia insieme, la discrezione per non far sapere quanto accaduto agli altri Titans e la fuga di Kory dalla sua stanza attraverso la finestra quando Garfield bussò alla porta. Erano emozioni che tornava a provare con lei dopo molti anni. Certo, ne aveva provate di simili con Barbara, Helena e Zatanna, ma non come quelle che aveva provato con lei. Checché ne dicessero gli altri, lui la amava davvero. Solo ora realizzò quanto fossero inesatte le parole di Barbara Gordon quando gli disse che la sua relazione con Starfire era dettata dalla sua volontà di “voler perdere la verginità con un’aliena col fisico da modella”. Dick la amava, l’aveva sempre amata, e quella sensazione unica e speciale che provava solo quando era in sua compagnia ne era la prova.
Nightwing si alzò all’alba di soprassalto. Aveva avuto un altro dei suoi soliti incubi, per l’ennesima volta aveva avuto la terribile visione dei suoi genitori che precipitavano dal trapezio. Le primi luci dell’alba filtravano attraverso le tende della sua stanza, rischiarandola. Quando era un Titan era consuetudine che ogni mattina egli si recasse sul tetto della torre ad ammirare il sorgere del Sole e così, coperto il corpo nudo della sua amata con il lenzuolo per non farle prendere freddo e indossato il costume, decise di ritornare alle vecchie abitudini. Salito sul tetto, però si accorse di non essere l’unica persona sveglia della torre.

Anche John Constantine si era svegliato di soprassalto, perseguitato dal solito incubo, riguardante i soliti stessi identici fottuti demoni. Una volta sveglio, indossato il trench, stretto il nodo della cravatta e preso il pacchetto di Silk Cut dal comodino e l’accendino, anche il mago aveva deciso di recarsi sul tetto ad ammirare l’alba, fumando la prima sigaretta della giornata, lasciando a malincuore Zatanna tra le braccia di Morfeo.

-Constantine-
-Grayson-
-Bell’alba, vero? Anche in Inghilterra il Sole è così splendente di prima mattina?- chiese il ragazzo meraviglia affiancandosi al biondo inglese nell’ammirare il levarsi del Sole
-Veramente se a Londra si riesce a vedere il Sole all’alba vuol dire che Cristo è sceso per la seconda volta sulla Terra. Scherzi a parte amico, lì con le nuvole sempre cariche di pioggia e tutto quello smog non si riesce a vedere un cazzo- rispose il mago sorridendo ironicamente
-Bella merda-
-Sai una cosa, Dick? Non offenderti e non prenderla male, ma di tutti voi eroi in costume tu mi sei sembrato quello più normale…  insomma quello più simile a un uomo qualunque, perché, parliamoci chiaro: il Pipistrellone è un estremista, rigido e inflessibile, l’Azzurrone una parodia di ciò che dovrebbe rappresentare e l’Amazzone la controparte mora e con più muscoli di Margaret Thatcher- disse il mago accendendosi una sigaretta
-John io non sono normale, cerco solo di esserlo. Cerco di far conciliare i miei due modi d’essere: l’uomo e il supereroe, ma non sempre ci riesco. Il Cavaliere Oscuro ha invece scelto il suo modo di essere, ha deciso indossare una sola maschera, ma non quella di Batman, quella di Bruce Wayne. Non è Bruce Wayne che si traveste da Batman, ma Batman da Bruce Wayne. Io ho provato dieci anni fa ad allontanarmi dal suo mondo per unirmi ai Teen Titans, ma per quanto io mi allontani, prima o poi comunque non posso fare a meno di tornarci, fino al giorno in cui lo sarò io stesso-
Constantine aspirò una boccata di fumo ripensando al discorso di Nightwing e annuendo malinconicamente.
-E comunque John, tu sei una persona normale, ma purtroppo hai tutti i vizi e difetti che una persona normale possa avere!-
-Io non sarò mai un uomo qualunque. Non lo sarei stato in nessun caso, neanche se non avessi mai scoperto e imparato l’arte della magia, avrei in ogni caso seguito il mio essere e fatto quello che ritenevo fosse più adatto a me. E ora scusami, ma ho bisogno di andare a friggermi un uovo- rispose Constantine, seccato di aver dato l’ennesima risposta uguale all’ennesima persona diversa che gli aveva posto la stessa domanda. Possibile che la gente non riuscisse a vedere oltre la cortina di nebbia, o meglio, di fumo, della persona che era? Possibile che la gente non fosse capace di vedere un John Constantine diverso, che non fosse un fumatore accanito, un alcolizzato o un fottuto figlio di puttana? Possibile che stesse diventando vittima del suo personaggio?

Il mago scese le scale lentamente, lasciandosi alle spalle un fitto alone di fumo, spesso quanto i suoi malinconici mattinieri pensieri





Angolo dell'autore
In questo capitolo ho cercato di esaminare più nel dettaglio le relazioni tra i protagonisti della nostra storia, indagando nel più profondo del loro animo. Inoltre, sembra essere stata trovata la soluzione per esorcizzare Trigon dalla mente di Raven, ma funzionerà? Dopo questo capitolo più introspettivo, lo saprete, visto che dal prossimo le cose si iniziano a fare serie per i Teen Titans e i due maghi. Fatemi sapere se il capitolo vi è piaicuto e alla prossima!

 
   
 
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