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Autore: Violetta_    06/10/2017    6 recensioni
Fanfic su una coppia talmente crak che nemmeno un pacchetto di crackers dimenticati in fondo lo zaino.
L'intera raccolta sarà come una scatola di cioccolattini, ogni capitolo avrà un sapore diverso. Non si sa cosa può capitare. (Alcuni capitoli saranno Flashfic. Il raiting potrebbe salire).
Saranno presenti collegamenti con altre mie raccolte (soprattutto "Secret file Zero" e "Jerez")
***
(Dal capitolo 1)
Alzò un sopracciglio.
Lei era una donna veramente terribile.
Scorbutica, analitica, furba. Bellissima.
Era diventata davvero meravigliosa.
-
Lui era una persona piuttosto complessa.
Aveva un passato misterioso che lo aveva portato in una posizione di spicco all'interno di un'organizzazione fantasma.
Era un ottimo attore e apparentemente una brava persona: gentile, generosa, simpatica. E forse lo era davvero.
***
(Dal capitolo 8)
Agasa si girò a fissarla ed inclinò la testa.
Ultimamente Shiho era strana.
Chissà come mai.
-
Shinichi corrugò la fronte con aria stranita.
Ultimamente Rei era strano.
Chissà cosa gli passava per la testa.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Rei Furuya, Tooru Amuro
Note: Missing Moments, OOC, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Calcio









Le luci del giorno si erano tinte di sfumature più calde, più scarlatte ed ambrate e si avviavano, piano piano, a lasciare il posto a note via via più zaffiro.

Rei stava digitando sulla tastiera del suo pc seduto sul divanetto del soggiorno.
Aveva uno studio tutto suo con una bella e comoda scrivania, ma in realtà non lo usava mai. Lavorava ovunque tranne che in quella stanza.

Il silenzio era interrotto solo dal costante ticchettino dei pulsanti che venivano premuti velocemente.
I suoi occhi si muovevavo velocemente sul monitor attenti a non tralasciare nulla.
Stava per aprire un nuovo documento quando sentì suonare alla porta.

Guardò l'orologio e sorrise d'istinto.


A quell'ora poteva essere solo lei.


Ripose il pc nel suo studio e andò ad aprire.






*






Le faceva sempre piacere quando la ragazza si presentava a casa sua.
Però era strano: solitamente se non finiva troppo tardi da lavoro preferiva sempre tornarsene a casa sua.

<< Cosa ti porta qui? >> chiese inclinando la testa di lato.

Shiho alzò un sopracciglio.

<< Ti dispiace? >>
<< Conosci già la risposta >>

La ragazza incrociò le braccia al petto squadrandolo e poi lo superò di pochi passi alzando la testa e chiudendo gli occhi.

<< Comunque sono qui per la tv. Sta per iniziare la partita e se mi mettessi in moto per guardarla a casa non arriverei a vederla >>



E lui che si era immaginato chissà che motivazione. Ah! Illuso.



Rei incrociò portò le mani sui fianchi ed assottigliò gli occhi mentre accenava uno dei suoi soliti sorrisetti.

<< Non ci provi nemmeno ad inventarti una scusa. Eh? >>

Lei fece spallucce e gli rivolse il medesimo sorrisetto.

<< Na... te ne accorgeresti >>

Il ragazzo roteò gli occhi al cielo e mise su il bollitore.
Per sua natura quando si trovava ad avere ospiti sentiva sempre la necessità di offrir loro qualcosa, se si trattava della ragazza poi, sentiva come l'impulso di allungarle degli zuccheri di nascosto, ma si tratteneva per timore della sua reazione.

Shiho accese la tv e sintonizzò il canale. Poi si tolse la giacca appendendola sull'appendiabiti.

Rei la guardò di sottecchi.

Se avesse saputo che bastava nominarle il calcio per farla venire a casa sua avrebbe usato quella scusa mooolto prima.





*





Dopo cinque minuti di infusione Rei si sedette sul divano passandole una tazza di the.
Shiho era poggiara con la schiena contro il bracciolo del divano. Quando il ragazzo le si avvicinò prese la tazza soffiandoci sopra e spostò le gambe in modo da farlo sedere, poi mise le gambe sopra le sue.

Non era insollito, ormai avevano preso parecchia confidenza e a Rei non dispiaceva affatto. Anzi alle volte doveva prendersi un paio di istanti per realizzare la cosa.

Rei girò il cucchiaino in modo da far sciogliere il miele più velocemente.

<< Ti piace il calcio... non lo avrei mai detto >>
<< E' stato Shinichi a farmi apprezzare questo sport. E non manca mai di farmelo notare... >>

Rei sorrise nell'udire quel tono di voce tra lo scocciato e l'affettuoso.
Immaginava che il suo rapporto col detective liceale dovesse essere piuttosto comico dai pochi accenni che aveva sentito, anche se non aveva mai avuto una vera occasione di vederli.

<< Quindi stasera giocano i Tokyo spirits contro i Big osaka. Giusto? >>
<< Hai >>
<< E tu tifi per...? >>
<< I big >>

Sapeva già la risposta, ricordava bene la storia del pupazzetto, però gli serviva per la domanda successiva.

<< Mh... c'è un motivo particolare? >>

La ragazza aprì la bocca ma ci mise un paio di secondi prima di rispondere.

<< Mi piacciono i colori del logo >>
<< Capisco... >> disse annuendo con la testa con un movimento lento.

Finalmente Shiho staccò gli occhi dal televisore e si girò a guardarlo degnandolo della sua attenzione per ben trenta secondi prima di rigirarsi nuovamente.

<< Non mi sembri molto interessato. Non ti piace il calcio? >>
<< Preferisco il tennis >>




*






<< Higo torna a far parlare di se dopo l'infortunio della sua ultima partita >>



La voce del telecronista sportivo parlava in modo molto concitato facendo risaltare ogni minima movenza del calciatore.

Shiho si sistemò piu comodamente sul divano stendendo meglio le gambe sopra quelle del ragazzo, non rendendosi conto della reazione biologica che questo gesto comportava, fissando la tv con un sorriso stampato sulla faccia.

Rei inclinò la testa.







<< Con un'abile mossa Higo riprende possesso della palla >>


Gli occhi di Shiho si illuminarono e strinse la mano a pugno come a voler dare il suo personale incitamento.


Rei assottigliò gli occhi guardando storto il televisore.








<< Ed è gol! Strabiliante gol da parte di Higo! >>


Shiho represse a stento un sorriso mordendosi il labbro inferiore.


Ed erano tre!


Rei incrociò le braccia al petto gonfiando appena le guance formando un broncio.


"I colori del logo" un corno...


No. Decisamente non gli piaceva il calcio.







***




Una volta finita la partita Shiho spense il televisore, era ancora sdraiata ed aveva un sorriso soddisfatto stampato in faccia.

Rei le si avvicinò e le rubò un bacio poggiando una mano sulla sua guancia.

<< E' piuttosto tardi ti va di andare a letto? >>
<< Na torno a casa >>

Il ragazzo sentì la gola farsi improvvisamente secca.

<< Come? >> emise con tono flebile.
<< Si domani ho un impegno >> si alzò sgusciando dalle braccia del ragazzo e si mise la giacca << Grazie. Ci vediamo >> disse dandogli un velocissimo bacio a stampo sulle labbra ed uscendo di casa.

Rei era ancora piegato col gomito sinistro poggiato sopra il cuscinone del divano e la mano destra aperta, memore della carezza che stava dando alla ragazza pochi secondi prima.

Rimase immobile, pietrificato, con gli occhi fissi sulla porta.
















Angolo dell'autrice.

Signori e signore ecco la Miyano nel suo più alto livello di stronzagine.
Si autoinvita, si fa servire, si mette comoda, ignora... che personcina adorabile.
Che ne dite? Spero vi sia piaciuto.
Ciao ciao. A presto.

Violetta_

   
 
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