Ringrazio anche solo chi legge.
Scritta basandomi su questa:
https://www.youtube.com/watch?v=1grx7S6qAy4.
Anche se la mia diverge in parecchi punti.
Catene e caramelle di veleno
Luka rabbrividì, il suo
fidanzato le baciava il collo
pallido. Le scostò i lunghi capelli rossi, tra cui si
confondevano alcune sue
ciocche more, e iniziò a mordicchiarle e a succhiarle il
collo, lasciandole dei
succhiotti.
Luka cercò di
divincolarsi, gli occhi le pizzicavano.
“I miei genitori mi stanno
aspettando a casa. È tardi”
esalò.
Il
fidanzato le passò
la mano sotto la maglietta e le strinse un seno coperto dal reggiseno,
Luka
ingoiò un gemito.
Luka
piegò in avanti
il capo, facendo ondeggiare i suoi capelli rosso fuoco. La sua pelle
diafana si
era ricoperta di lividi e delle pesanti catene la tenevano bloccata.
Una serie di
caramelle
verde acido le finivano in bocca, innumerevoli cartacce erano per
terra.
La giovane
le
deglutiva, una dopo l’altra. Le lacrime le rigavano il viso,
i suoi singhiozzi
risuonavano nell’ambiente scuro.
Luka
vomitò sangue,
dense gocce le macchiarono il vestito candido che indossava.
Luka sentì
l’altro premerla contro la parete e boccheggiò.
*****
Luka cercò di uscire dalla
classe, ma il giovane appoggiato
contro la porta, le bloccò il polso. Aveva una benda blu che
gli copriva uno
dei due occhi e i suoi capelli castani scompigliati erano tagliati
storti.
“Aspetta…
pensavo fossimo amici. Invece, adesso, ogni volta
che c’incontriamo, mi dici a malapena
‘Ciao’” disse con voce roca.
Luka si divincolò,
liberandosi. Chiuse gli occhi e sorrise,
piegando di lato il capo, aveva la guancia coperta da un cerotto.
“Perché ho
davvero tanto da fare. E non c’è bisogno che mi
accompagni a casa come quando eravamo bambini. Tuo fratello mi aspetta
fuori”
disse.
“Perché sorridi
così tanto? Non hai mai sorriso in quel modo”
mormorò roco lui.
< E lo so, perché
quello è sempre stato il ‘mio’ modo di
sorridere > pensò.
Un rivolo di sudore
scivolò lungo la guancia di Luka.
“Perché sono
felice?” rispose Luka, il sorriso le prese metà
del viso. Cercò di uscire, ma si trovò la mano
del giovane a bloccarle la via.
Luka indietreggiò,
tremando.
< Che diamine fa? Non si
è mai comportato così?
> pensò.
Il giovane le afferrò la
mano.
Un giovane
dai capelli
castani teneva in mano una caramella verde, delle pesanti catene blu lo
avviluppavano.
Il ragazzo guardò Luka in
viso.
“È mio fratello?
Pensi davvero che non conosca quello che
fa? Lo potrà tenere nascosto al mondo, ma non a
me” disse gelido.
Luka boccheggiò, il
battito cardiaco le accelerò.
“Se faccio tardi,
verrò rimproverata” disse con voce
tremante.
< Da
‘lui’. Mi picchierà >
pensò.
Un giovane
dai capelli
mori, con un ghigno in volto e una catenella al collo con un anello, le
porse
la mano.
“Tutto
ciò che inizia
con un ‘piacere di conoscerti’ si conclude con un
‘addio’. Vuoi percorrere
quella strada con me?” le chiese con voce seducente.
Luka si mordicchiò il
labbro, arrossandolo. Si mise a
correre, le lacrime iniziarono a rigarle il volto, il giovane
s’irrigidì. Luka
corse fuori, rischiò di cadere in avanti, si
rialzò e accelerò, avvertiva delle
fitte al petto, le lacrime continuavano a solcarle il viso.
Il giovane la raggiunse,
l’afferrò per il braccio e la fece
voltare, mettendole le mani sulle spalle.
“Tu devi stargli lontano.
Lo denunceremo insieme, se vuoi”
le propose.
Luka lo raggiunse con uno schiaffo al
viso e ansimò,
cercando d’indietreggiare.
“Non volevo”
gemette.
“Non potranno
ignorare… i lividi di entrambi!” ammise il
giovane, alzando la voce.
< Non avrei mai voluto dirlo,
soprattutto a te >
pensò.
“Entrambi?!”
gridò Luka, sgranando gli occhi.
Il giovane
l’abbracciò, stringendola a sé.
Luka fu scossa da tremiti
più forti, singhiozzò, mentre le
sue lacrime diventavano più copiose. Notò il
cerotto sul collo del giovane.
Cadde in ginocchio, lui si se sedette
per terra,
continuandola a stringerla a sé. Le urla di dolore di Luka
risuonarono nel
corridoio.
< Le stesse catene ci legano,
le stesse caramelle di
menzogne e ipocrisia ci avvelenano. Adesso, però, ne
usciremo insieme >
pensò la giovane, ululando a piena voce.