Ringrazio anche solo chi legge.
La forza nell’XUS
“Speriamo che non si
mettano a litigare su chi è più forte”
disse Fried con voce preoccupata.
Osservò Laxus sprofondato
nel divano, con le gambe
appoggiate sul tavolinetto. Xanxus, abbandonato al suo fianco, era
nella
medesima posizione. I corpi di entrambi i ragazzi erano avvolti in
larghe
casacche, il viso di Laxus era in parte coperto dal suo pellicciotto,
quello di
Xanxus era nascosto dalla coda di procione e dalle piume che spuntava
dai suoi
capelli. Sui volti corrucciati di entrambi spiccavano delle diverse
cicatrici e
le loro espressioni erano accigliate.
“Quel maledetto di Sawada
non si rende conto che non sa
gestire la famiglia. I Vongola restano uniti contro la feccia ed
è la sua
fortuna, perché da solo non se la saprebbe cavare. Maledetto
vecchiaccio che ci
ha lasciato in questa situazione” ringhiò piano
Xanxus.
“Quella mocciosa di Erza
non sa gestire nemmeno quel
marmocchio testa calda di Natsu. Si lascia dominare da draghi ed
emozioni.
Tutta questa assurda situazione è colpa del mio nonnino,
gliel’avevo detto di
lasciare tutto a me. La gilda deve cadrà a pezzi, ma le fate
rimarranno
un’unica famiglia” ringhiò Laxus in
risposta.
Fried tornò in cucina,
sospirando. Si raddrizzò il cappello
bianco da cuoco che teneva in testa, i lunghi capelli verdi gli
ondeggiarono
intorno al viso pallido.
Squalo si strinse la bandana candida
con cui si era avvolto
la fronte.
“Voiii! Non credo proprio,
ognuno di loro è ben consapevole
che la sua forza punta a un ruolo diverso. Uno sarà boss,
l’altro sarà capo
gilda. Uno sarà decimo e l’altro, se ho capito
bene, settimo” ringhiò. I lunghi
capelli argentei fluttuarono intorno al suo viso.
Il Varia era intento a impastare la
pasta.
“Spero che Laxus mangi
quello che gli ho preparato. Mi
diletto a cucinare e, ogni tanto, gli farebbe bene mangiare qualcosa di
diverso
da un panino unto” mormorò Fried, girando un
mestolo di legno immerso in una
pentola.
“Quel boss del cazz* del
mio mangia solo dannato cibo
italiano” ringhiò Squalo. Si voltò e
assottigliò gli occhi. “Guarda tu se deve
trattare me, il capitano dei Varia, la squadra
d’élite di assassini dei
Vongola, come un pizzaiolo” borbottò Squalo.
“Io, come Capitano della
Squadra di Commando del Dio del
Fulmine, sono onorato di poter soddisfare il suo palato. Anche se Laxus
temo
che preferisca divertirsi di più con Gajeel e
Natsu” si lamentò Fried.
Si accarezzò una delle sue
ciocche a forma di fulmine e
sorrise. “Non posso essere geloso, in fondo siamo una
famiglia” mormorò.
“Anche Boss bulleggia
quell’idiota di Levi. Si diverte a
vederlo fulminarsi con i suoi stessi ombrelli”
ringhiò Squalo.
< Questo tipo ha la
sensibilità di Lussuria > pensò.
Si affacciò e guardò in direzione di Lussuria.
“Quegli occhiali ti stanno
divinamente, tesoro” disse
Lussuria con voce stridula.
Evergreen
si sporse
facendo ondeggiare il seno prosperoso.
“Oh, lo so. Però
anche i tuoi capelli non sono niente male,
dolcezza” rispose.
Lussuria ridacchiò,
saltellando sul posto con i pugni
chiusi.
< Forse ci sono troppi
Lussuria qui per i miei gusti >
rifletté Squalo.