Ringrazio
anche solo chi legge.
Fanfiction
partecipante alla Yuri e Yaoi’s Week indetta da Fairy Piece.
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Prompt
di Annapis: 4.
Il treno è in ritardo, che fare nel frattempo?
Il
dio del fulmine e il suo capitano
Laxus
sbuffò sonoramente, un rivolo di sudore gli
solcò il viso lì dove c’era la
cicatrice. Assottigliò gli occhi, il
pellicciotto del suo mantello gli stava arrossando il collo e i capelli
biondi
gli aderivano disordinati al viso, allungò le gambe sulla
panchina su cui era
sdraiato e alzò lo sguardo. Osservò
l’orologio della stazione e assottigliò gli
occhi.
<
In questo posto è dannatamente deserto, ma anche
quando si avvicina qualcuno… > rifletté.
Guardò una donna intenta a
camminare, una serie di fulmini gli avvolsero la mano e
ghignò, il suo viso era
in ombra. La donna accelerò il passo, rabbrividendo.
<…
li terrorizzo. Nell’ambiente della magia sarò
sempre e solo il nipote di quel dannato vecchio di mio nonno, ma fuori
sono
anche peggio. Devo sembrare un maledetto poco di buono. Eh
sì che non sono
certo quel casinista di Natsu che fa saltare tutto o uno di quegli
altri
mocciosi che distruggono tutto > si disse.
Fried
gli si avvicinò.
“Ho
controllato. Il prossimo treno arriverà alle prime
luci dell’alba, dobbiamo aspettare qui tutta la
notte” spiegò.
“Che
scocciatura” ringhiò Laxus.
“Bixlow
sta prendendo i biglietti e Evergreen sta
cercando qualcosa per la cena. Mi dispiace di non poter cucinare io
qualcosa
per voi” si scusò Fried.
Laxus
avvertì una fitta al petto, strinse gli occhi e
il suo corpo s’irrigidì.
“Un
altro attacco?” domandò Fried, sedendosi al suo
fianco.
Laxus
digrignò i denti.
“Sono
solo stufo di aspettare questo treno, non so che
fare nel frattempo” mentì.
Fried
abbassò il capo, i lunghi capelli verdi gli
coprirono il viso in ombra.
“Io,
come Capitano della Squadra di Commando del Dio
del Fulmine, avrei dovuto combattere fino alla morte perché
non ti capitasse
mai nulla. Invece la mia presenza al tuo fianco è sempre
inutile e sporadica”
sussurrò.
Laxus
lo afferrò per la collottola della maglia grigia
e se lo fece ricadere addosso, lo abbracciò, poggiandogli
una mano sulla testa.
“Non
dirlo nemmeno per scherzo. La mia forza è tale
proprio perché combatto anche io per quello in cui credo.
Non sono un bambino,
non sminuirti e non sminuirmi” ringhiò.
Fried
alzò il capo, i suoi occhi erano lucidi. Uno dei
fulminelli dei suoi capelli ondeggiò e arrossì.
“E
poi le tue cazzo di tecniche mi hanno salvato la
vita in diverse occasioni. Permetti a questo dragon slayer del fulmine
di
combattere le sue dannate battaglie”. Aggiunse Laxus.
“Non
metto in dubbio la tua invincibilità. Lo so che
arriverai e niente ti potrà fermare, voglio solo dimostrarti
la mia fedeltà. Io
e i ragazzi viviamo e moriamo per te” giurò Fried.
Laxus
ghignò.
“Oh,
non ho dubbi che anche Bixlow ed Ever, nonostante
Elfman, se lo farebbero un giro con te. Però io voglio far
passare questo tempo
d’attesa con te” disse. Baciò con foga
le labbra di Fried, arrossandogliele.
Quest’ultimo
le schiuse e mugolò di piacere,
abbandonando il proprio corpo su quello dell’altro.
Laxus
gli accarezzò la testa, passandogli la mano
nella morbida capigliatura.
<
Il tuo amore alle volte sembra quello di una
ragazzina, ma è così fresco e dolce, che mi fa
dimenticare qualsiasi mia colpa
> pensò.