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Autore: rebycloud    26/10/2017    4 recensioni
Due ragazzi sdraiati l'uno di fianco all'altro, in un piccolo e silenzioso parco, lontano dal centro di Seoul, rinchiusi in un mondo tutto loro fatto di sogni e speranze, osservano il cielo terso e limpido mentre l'aria fresca a pungente di ottobre carezza i loro visi. Si chiamano Min Yoongi e Park Jimin e sono due ragazzi innamorati, con mille progetti per la testa.
Piccola Yoonmin senza pretese.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Min Yoongi/ Suga, Park Jimin
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Sunshine

 

Genere: Fluff, Romantico, AU, Slice of Life

 

Rating: Verde

 

Pairing: Yoonmin

 

Note: I fatti narrati sono frutto di fantasia, con il mio scritto non intendo offendere la sensibilità degli artisti. I personaggi non mi appartengono in quanto reali.

 

 

 

 

 

 

Sunshine

 

 

È un pomeriggio luminoso e soleggiato a Seoul. Ed è una di quelle giornate tranquille e serene dove il mondo sembra essersi di colpo fermato per permettere ad ogni essere umano di osservare la bellezza che lo circonda.

 

Ed è quello che stanno facendo due ragazzi i quali, sdraiati l'uno di fianco all'altro, osservano il cielo terso e limpido mentre l'aria fresca a pungente di ottobre carezza i loro visi.

Il terreno erboso e umido sotto di loro pare essere un morbido materasso e i fili d'erba che li solleticano hanno un che di famigliare e piacevole.

 

Sono sdraiati in un piccolo e silenzioso parco, lontano dal centro di Seoul e dal trambusto quotidiano, rinchiusi in un mondo tutto loro fatto di sogni e speranze.

Uno dei due ragazzi ha i capelli neri come la pece, la pelle chiara che sembra essere fatta di porcellana, due intensi occhi scuri e felini e un'espressione serena in volto.

L'altro ha i capelli color rosa pastello, che quasi stonano con l'armonia del prato ma al tempo stesso creano un contrasto piacevole agli occhi, gli occhi vispi e gioiosi e un sorriso infantile sulle sue labbra carnose.

 

Si chiamano Min Yoongi e Park Jimin e sono due ragazzi innamorati, con mille progetti per la testa.

Si tengono teneramente per mano mentre perdono nella contemplazione di un cielo che non hanno mai visto così azzurro e così bello in vita loro. Si lasciano mozzare il fiato da un qualcosa di semplice e forse anche scontato...e forse è proprio per questo che, ai loro occhi, si presenta come la più bella delle meraviglie.

 

Yoongi passa lentamente il pollice sulle nocche della mano piccola e morbida del suo fidanzato: è un gesto semplice ma carico di affetto. E a Jimin piace tantissimo: non è una persona molto espansiva, Yoongi, ma è capace di sorprenderlo e di emozionarlo con i gesti più piccoli e delicati

 

“È bellissimo.” mormora all'improvviso Jimin e il suono delicato della sua voce arriva come la più dolce delle melodie alle orecchie di Yoongi.

 

Yoongi si limita semplicemente ad emettere un lieve mormorio di approvazione mentre il vento soffia delicato sul suo viso e lui inspira a pieni polmoni l'aria fresca, sentendo un senso di pace e serenità propagarsi nel suo petto.

 

“Credi che potremo vedere ancora un cielo così, quando comincerai l'università?” chiede Jimin, pensieroso, con una punta di malinconia nella voce.

 

Il suo fidanzato stringe impercettibilmente la presa sulla sua mano e aggrotta brevemente le sopracciglia: sa bene cosa nasconde quell'apparente sciocca domanda. C'è timore. C'è la paura che possa finire tutto. C'è la presa di coscienza della maturazione, le strade che si dividono. Ci sono tutti i dubbi che un ragazzo di sedici anni ha e che teme quello che il futuro gli riserverà. E Yoongi, dall'alto dei suoi diciotto anni, non ha delle risposte a queste domande. Anzi, ha gli stessi medesimi dubbi e le stesse preoccupazioni di Jimin, se non amplificate.

 

Non c'è certezza...ma nonostante tutto, di una cosa Min Yoongi è sicuro. E quella sicurezza, niente potrà farla vacillare.

 

Riprende a carezzare delicatamente, con il pollice, il dorso della piccola mano di Jimin, in un gesto di tenero affetto e conforto.

E Jimin si bea di quel tocco, sentendosi di colpo più sereno.

 

“Io non so se riusciremo ancora a vedere un cielo così, Jiminie...” esordisce, tenendo lo sguardo fisso verso l'alto. “Ma di una cosa ho la certezza assoluta...ed è che non smetterò di amarti.”

 

Tutto tace. Anche il cinguettio degli uccelli pare essere cessato.

Si ode solo il rumore dei loro cuori che battono all'unisono, risuonando nell'aria.

 

Jimin ha smesso di respirare dopo quelle parole mentre il cuore gli ha fatto un salto carpiato nel petto: probabilmente sono parole esagerate, le sue, dettate dal momento o dalla necessità di rassicurarlo, ma Jimin gli crede. Gli crede perché sa che Yoongi non gli mentirebbe mai, perché il suo ragazzo è genuino e vero. Si sente invaso da un profondo sentimento di affetto per il ragazzo che gli sta sdraiato accanto e gli carezza con tenerezza la mano. Gli si inumidiscono gli occhi ma non versa una lacrima e un sorriso di pura gioia e adorazione spunta sul suo visino paffuto.

 

Yoongi non sa cosa il futuro riserverà loro, non sa quanto tempo l'università gli porterà via, non sa se il suo rapporto con Jimin muterà con il passare dei mesi, non sa se riusciranno a vedersi e a stare insieme con la stessa frequenza di adesso. Non sa molte cose, Min Yoongi, ma è certo che quello che sente per il suo ragazzo non cambierà mai. È un sentimento troppo forte, troppo intenso, lo paralizza ma al tempo stesso lo rende vivo e lo fa stare bene...è qualcosa di indistruttibile che nemmeno il tempo riuscirà a scalfire.

 

Si volta appena verso Jimin e ha come un tuffo al cuore quando vede l'espressione felice dipinta sul suo viso. Stringe con più forza la mano del suo ragazzo, quasi come se potesse trasmettergli, attraverso quel tocco, tutto l'amore incondizionato che sente per lui.

 

“Non so che piani abbia il destino per noi, Jimin.” gli dice, guardandolo intensamente. “Ogni tanto ho paura...il non sapere mi terrorizza. Ho sempre il timore che possa finire tutto da un momento all'altro. E potrà sembrare banale, ma ho questa certezza, che so che non crollerà mai, e mi basta. Mi ci aggrappo con tutte le forze e vado avanti. E voglio che tu lo sappia, Jiminie. Che tu sia sicuro che quello che sento per te non cambierà e non si spegnerà mai.”

 

Lo guarda: le guance paffute di Jimin si tingono di un rosa acceso e il cuore innamorato di Yoongi esplode di affetto. Un sorriso intenerito spunta sulle sue labbra.

 

“Hyung...non esagerare...” mormora imbarazzato Jimin, tenendo lo sguardo fisso sul cielo azzurro.

 

Non si abituerà mai alla dolcezza del suo ragazzo o all'intensità del suo amore: ancora non si capacita di come Yoongi possa aver scelto lui fra tutti...ma nonostante tutto gli crede. Crede ad ogni singola parola. Perché Yoongi lo ama e glielo dimostra ogni giorno. E non potrebbe essere più felice di così.

 

Yoongi resta ad osservarlo ancora per alcuni minuti, in silenzio: il cielo azzurro sembra aver perso la sua bellezza se paragonato al ragazzo che gli sta sdraiato a fianco.

Si solleva un poco sui gomiti e si china verso Jimin, guardandolo finalmente in faccia: le guance rosee e paffute, gli occhi vispi e luminosi, le labbra piene e i capelli rosa e morbidi che gli ricadono sulla fronte e sul prato verde.

Sorride innamorato perché lo trova bellissimo: una vera e propria opera d'arte.

 

L'intensità di quello sguardo così carico d'affetto, fa arrossire violentemente Jimin, il quale sbatte con velocità le palpebre e volta leggermente la testa di lato.

 

“Cosa fai?” gli chiede Jimin, cercando di apparire sicuro, ma senza riuscirci.

 

La risposta di Yoongi è qualcosa di così naturale, semplice e dolce che Jimin rimane letteralmente senza fiato per alcuni secondi, mentre il rossore si fa più intenso sul suo viso.

 

“Ti guardo...sei bellissimo.”

 

Yoongi gli sposta una ciocca di capelli dal viso e poi passa delicatamente le nocche della mano sulla guancia, in una carezza delicata. La pelle di Jimin è morbida e calda.

 

“Il mio Raggio di Sole...” mormora, passandogli una mano fra i capelli e affondando le dita in quei fili di seta morbida.

 

E Jimin arrossisce ancora di più, coprendosi, in maniera teneramente infantile, il viso con le mani. Yoongi ridacchia appena, chiedendosi come sia possibile per un essere umano arrossire così tanto ed essere così adorabili.

 

“Hyung, smettila!” si lamenta Jimin, mentre il cuore gli batte a velocità disumana nel petto, appagato da tutte quelle attenzioni che sta ricevendo.

 

“Ma è la verità, Jiminie...sei il mio Raggio di Sole.” replica prontamente Yoongi, afferrando le manine del suo ragazzo e spostandogliele dal viso.

 

Si china di più verso di lui e gli bacia la fronte, mentre intreccia le loro mani nuovamente.

 

“Casomai sono un fiorellino...” risponde Jimin, cercando di alleggerire quell'atmosfera così intensa che lo mette a disagio e gli accende mille emozioni in petto. “Coi miei capelli rosa, non posso esattamente definirmi un raggio di sole.”

 

E Yoongi ride: ride di gusto con quel suo sorriso così raro e adorabile che gli mette in mostra le gengive, quel sorriso che pochi hanno la possibilità di vedere, quel sorriso che ha fatto innamorare perdutamente Park Jimin di Min Yoongi. Jimin si sente immensamente fortunato di poter vedere quel sorriso così spesso, di conoscere il lato nascosto del suo fidanzato, quel lato dolce e premuroso che non mostra a nessuno, se non a pochi eletti.

 

Jimin si sente fortunato ad avere Min Yoongi nella sua vita. E spera tanto che, per il suo ragazzo, possa essere lo stesso.

 

Yoongi lo guarda di nuovo con affetto e tenerezza, il sorriso ancora presente sulle sue labbra, quando intravede con la coda dell'occhio, poco distante da dove è posata la testa del suo fidanzato, una piccola violetta di un tenue color viola.

È un fiorellino piccolo, ma assolutamente bellissimo che spicca solitario sul prato verde...esattamente come il suo ragazzo che spicca su tutti gli altri per la sua bellezza, la sua personalità, il suo aspetto...tutto.

 

Istintivamente allunga una mano e afferra il piccolo fiorellino, staccandolo con estrema delicatezza, per non rovinarne la bellezza esotica. Resta ad ammirarlo, estasiato, per alcuni secondi, poi posa nuovamente gli occhi sul viso di Jimin e, sorridendo, gli sistema con attenzione la violetta dietro l'orecchio. Il contrasto fra il colore dei capelli del suo ragazzo con il colore dei petali sono un qualcosa di estremamente piacevole da vedere.

 

Jimin non dice una parola, troppo emozionato per parlare o fare qualcosa che non sia l'arrossire come un adolescente di fronte alla ragazza che gli piace. Sente il bisogno disperato di impossessarsi delle labbra del suo ragazzo per placare quel desiderio che sente bruciargli dentro. Ma il modo in cui il suo ragazzo lo sta guardando, gli annulla qualsiasi forza vitale, lasciandolo senza fiato.

 

“Hai ragione.” gli dice dolcemente Yoongi, carezzandogli la guancia. “Sei il mio piccolo Petalo.”

 

Si sorridono innamorati, mentre il rossore persiste sulle guance di Jimin: si sente sempre in imbarazzo quando il suo ragazzo gli affibbia quei nomignoli così dolci e intimi, ma non può fare a meno di sentirsi bruciare d'amore quando Yoongi li pronuncia.

Ama pensare di essere davvero il piccolo raggio di sole che illumina le giornate del suo fidanzato o il fiore che gli mette il buon umore e aggiunge colore alla sua vita.

 

Yoongi si china ancora verso Jimin, con l'intento di unire le loro labbra e baciarlo con tutta la tenerezza e l'amore possibile, ma il ragazzo lo coglie di sorpresa, chiamandolo per nome.

 

“Yoongi...”

 

L'interpellato si blocca sul posto: non si abituerà mai all'effetto che gli fa il suo nome pronunciato dalle labbra carnose di Jimin e dalla sua voce delicata. È come se, ogni volta, sperimentasse il paradiso.

 

“Voglio fare una cosa...con te...per favore?” gli chiede usando quel suo tono sottile e dolce, quel tono che colpisce Yoongi con una violenza tale da lasciarlo stordito per alcuni secondi.

 

E Min Yoongi è un ragazzo fin troppo innamorato di Park Jimin per negargli qualcosa.

 

Senza sapere nemmeno bene come, si ritrova seduto sulla vecchia altalena appesa al grande albero che si trova al centro di quel piccolo parco di Seoul.

 

“Questa è l'idea più sciocca che tu possa mai aver avuto, Park Jimin...” si lamenta Yoongi, passandosi una mano sul viso.

 

Jimin per tutta risposta si imbroncia e gli tira un pugnetto sul petto.

“Non è vero, hyung! È un'idea geniale!” replica piccato il suo fidanzato.

 

Sono stretti l'uno all'altro, Yoongi è sistemato sulla seduta dell'altalena e Jimin è seduto in braccio a lui. Dondolano lentamente avanti e indietro mentre il vento soffia leggero fra loro, solleticando i loro visi.

Alla fine, Yoongi non può far altro che adorare quella trovata infantile del suo ragazzo: l'averlo così vicino, seduto sulle sue gambe e poterlo osservare in tutta la sua bellezza, il poter sentire il profumo della sua pelle...non potrebbe chiedere niente di meglio.

 

Jimin parla, gli racconta tante cose, ma Yoongi non lo sta nemmeno ascoltando. E un po' gli dispiace, però proprio non riesce a non incantarsi di fronte a quello spettacolo che ha davanti. Il sole, che filtra dalle fronde dell'albero, illumina la figura delicata di Jimin, si posa sulla sua chioma rosa e crea dei riflessi meravigliosi. Gli occhi gli brillano mentre parla, gli brillano così tanto che Yoongi si chiede se in quel momento non stia osservando due stelle del firmamento. E quella piccola violetta è sempre lì, sistemata dietro il suo orecchio, facendolo sembrare ancora più angelico.

 

Jimin ha le braccia allacciate attorno al collo del più grande e carezza lievemente i capelli scuri alla base della nuca di Yoongi: non ha bisogno di tenersi, sa che il suo ragazzo non lo lascerà cadere.

 

Quella visione è semplicemente troppo per Yoongi.

 

Solleva appena il viso per catturare le labbra di Jimin in un bacio casto e delicato, sospirando soddisfatto al contatto. Ma l'incanto dura poco perché Jimin si separa subito, si imbroncia e tira un pugnetto sulla spalla del suo ragazzo.

 

“Hyung! Non mi stai ascoltando!” si lamenta, gonfiando le guance.

 

Yoongi sorride intenerito e gli bacia la punta del naso, prima di baciargli via il broncio dalle labbra carnose e rosee. Nonostante Jimin sia un po' deluso dal fatto che Yoongi non lo stesse ascoltando, si stringe al suo ragazzo e si abbandona nel bacio, sospirando.

 

“Scusami, Raggio di Sole...” gli mormora sulle labbra quando si separano. “Non ho saputo resisterti: sei troppo bello.”

 

Jimin arrossisce violentemente e volta la testa da un lato, imbarazzato. Il suo cuore sembra un colibrì impazzito, batte ad una velocità tale che teme possa esplodergli da un momento all'altro: ma anche se dovesse succedere per davvero, non gli dispiacerebbe. Ama le attenzioni e i complimenti che Yoongi gli riserva, lo rendono felice.

 

“Smettila hyung...e ti ho già detto che non sono un raggio di sole.” protesta scherzosamente per cercare di far scemare l'imbarazzo.

 

“Giusto...scusami, Petalo.” replica Yoongi, sorridendo e depositando un bacio delicatissimo sulla guancia rossa del suo fidanzato. La pelle è calda per via del rossore e Yoongi non può che adorare questo piccolo dettaglio. “Cosa stavi dicendo? Prometto che adesso ti ascolto. Non perderò l'attenzione nemmeno un istante.”

 

Jimin lo guarda con la coda dell'occhio, poi si volta nuovamente verso Yoongi e posa la fronte sulla sua. Nel frattempo, Yoongi fa riprendere il lieve oscillare dell'altalena, mentre il cinguettio degli uccellini riempie l'aria.

 

“Pensavo,” esordisce Jimin. “che non ho mai visto Daegu. Non è tanto lontano da Busan, eppure, prima di venire qui a Seoul, non sono mai riuscito ad andarci. Dicono tutti che sia molto bella...mi piacerebbe tanto vederla. Mi chiedevo se potrò mai visitarla.” termina, sospirando pensieroso.

 

Yoongi lo guarda: ha un'idea, un pensiero folle che gli frulla in testa e sa molto bene che è meglio se la dimentica. Ma non ci riesce. Non può far a meno di pensare al tono di voce che aveva il suo ragazzo mentre parlava di quanto desiderasse visitare Daegu. E non può fare a meno di pensare a quanto sarebbe felice il suo Jimin se riuscisse a vedere la sua città natale.

 

Sa di essere completamente andato per Jimin, sa di non essere in grado di negargli niente...ma sa anche quali sono i suoi limiti, i suoi mezzi e le sue possibilità.

Per questo sa che non può portarlo a Daegu.

 

Eppure l'idea di Jimin che osserva, estasiato e ammaliato, l'imponenza di Daegu, con gli occhi che gli brillano e il sorriso stampato in viso, bastano a farlo retrocedere nell'immediato. Non ha certezze nella sua vita ma per il suo ragazzo farebbe qualunque cosa.

Forse è esagerato; del resto sono giovani, e stanno prendendo la loro relazione anche fin troppo seriamente. Ma a Yoongi non importa: lui sa quello che sente e sa molto bene che custodirà quell'amore per sempre. Jimin è la sua felicità, il suo centro...e farebbe di tutto per lui. Perché Jimin merita solo il meglio.

Per questo si dice che lo porterà a Daegu. In un modo o nell'altro, lo porterà lì. Non sa come e nemmeno quando, ma esaudirà il suo desiderio.

 

“Ti ci porto io.” butta fuori all'improvviso, prima che possa anche solo ripensarci. “Prima che io inizi l'università, ti porto a Daegu e te la faccio vedere.”

 

Yoongi è fiducioso...il futuro è incerto ma il destino sarà magnanimo con lui e permetterà loro di andare insieme a Daegu. E prima che lui possa cominciare l'università.

 

Jimin si irrigidisce poi si separa di scatto dal fidanzato, guardandolo con gli occhi spalancati e la bocca aperta per lo stupore. Il suo cuore sta battendo commosso nel petto mentre sente un groppo formarsi attorno alla sua gola; e deve fare appello a tutte le sue forze per non mettersi a piangere di fronte al suo ragazzo. Perché non può davvero credere che il suo ragazzo gli abbia detto una cosa del genere. Stringe con forza le mani attorno alla giacca di Yoongi, per non far scendere nemmeno una lacrima.

 

“Davvero?” mormora con voce tremante, deglutendo a fatica.

 

Yoongi fa cessare il movimento dell'altalena, la quale si ferma con un cigolio acuto, poi fissa lo sguardo su quello del suo fidanzato.

“È una promessa, Jiminie.”

 

E Jimin si apre in un sorriso commosso, uno dei più belli che Yoongi gli abbia mai visto fare e prima che possa dire o fare qualcosa, il ragazzo più piccolo gli prende il viso e lo bacia con un'intensità tale da rischiare di farli cadere entrambi dall'altalena. Lo bacia con urgenza e con il desiderio di fargli comprendere quanto lo ami, quanto si senta fortunato ad averlo al suo fianco.

Yoongi risponde al bacio con tenerezza, accogliendo quella che sembra essere la disperazione che il suo ragazzo sta mettendo in quel gesto così intimo e dolce. Si bea del tocco di quelle piccole mani sul suo viso e si abbandona al bacio, portando le mani attorno alla vita sottile di Jimin e cercando di farselo ancora più vicino.

 

Quando si separano, si guardano intensamente negli occhi, felici e innamorati, mentre i loro cuori battono all'unisono, creando la più bella delle melodie.

 

“Ti amo tanto, Yoongi. Ti amo davvero tanto.” gli dice Jimin con voce tremante e gli occhi lucidi.

 

Yoongi gli sorride ampiamente, mentre il cuore il suo cuore arde di affetto e pura adorazione per il suo Jimin.

“Anche io ti amo, Jiminie.”

 

In un piccolo e silenzioso parco di Seoul, in un soleggiato e sereno pomeriggio di metà ottobre, due ragazzi, seduti insieme su una vecchia altalena, si baciano con tenerezza e dolcezza.

Uno ha i capelli neri come la pece e la pelle chiara che sembra essere fatta di porcellana. L'altro ha i capelli color rosa pastello e un sorriso felice sulle labbra carnose.

 

Si chiamano Min Yoongi e Park Jimin e sono due ragazzi innamorati, con mille progetti per la testa. Non sanno cosa il futuro riserverà loro, ma hanno l'uno l'amore dell'altro.

 

E questo, a loro, basta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note dell'autrice:

 

Per la serie chi non muore si rivede...

 

Avevo detto che non sapevo se avrei pubblicato di nuovo eppure lo sto facendo, ahah. Io e la coerenza.

 

E ovviamente sono tornata rompere su questo fandom con una Yoonmin fluff. Che novità.

 

Queste sette paginette di puro fluff nascono da uno scenario che ho partorito qualche giorno fa assieme ad una mia amica: l'idea originale prevedeva solo la scena di Yoongi e Jimin sull'altalena ma la mia amica ci ha aggiunto anche la scena dove parlano sdraiati sull'erba.

Inutile dire che ho amato il tutto e non ho saputo resistere alla tentazione di scrivere: amo la Yoonmin, mi ispirano sempre tantissima dolcezza e adoro scrivere di loro in questo tipo di situazioni così intime e semplici.

In teoria non avrei dovuto pubblicarla: sarebbe dovuta rimanere sepolta nei meandri del mio computer...poi però mi sono detta che era il caso di portare il fluff su EFP. We need more fluff. Let's bring the fluff out! Ok, la smetto...

 

Non c'è una vera e propria trama...solo due idioti innamorati che condividono un pomeriggio al parco. Qualcosa di non impegnativo e senza pretese.

 

Spero solo che possa piacere anche a voi...se vi va lasciatemi pure un commento. Anche solo per dirmi che ho scritto una roba troppo smielata...davvero, sono disposta anche ad accettare i pomodori che vorrete tirarmi.

 

Forse un giorno mi dedicherò alla stesura di ff con una trama più elaborata e che non contengano una dose di fluff così elevata da far andare in overdose di zuccheri un leone, ma non è questo il giorno.

 

Scherzi a parte...ci si rivedrà in futuro, forse...grazie a chiunque si prenderà la briga di leggere questa roba e di lasciare un commento.

 

Besitos ~

 

Rebycloud97

 

   
 
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