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Autore: Scarlet Jaeger    29/10/2017    2 recensioni
Kai Hiwatari
Il monastero riportato a nuova vita.
Una lettera del presidente Daitenji ed una donna, che sconvolgerà irrimediabilmente la pace appena ritrovata del ragazzo e dei suoi compagni russi.
Antichi ricordi che sembravano dimenticati.
Di nuovo il dolore torna a farsi spazio in quelle mura.
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Boris, Kei Hiwatari, Nuovo personaggio, Yuri
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo
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Capitolo 1
 
 
Kai camminava spedito lungo il viale alberato del cimitero, nonostante il freddo pungente e la neve che attecchiva pian piano a terra lo costringessero ad assottigliare lo sguardo. Stava tenendo le mani nelle tasche del cappotto pesante che indossava, nonostante quelle fossero fasciate da spessi guanti di lana. La sua andatura era sempre la stessa, nonostante gli anni passati e la sua espressione assolutamente apatica.
Si fermò di fronte ad una lapide scura, come l’animo che aveva sempre contraddistinto l’uomo che giaceva al suo interno. Nonostante le ricchezze di cui si era sempre vantato, il suo animo non gli aveva permesso di essere felicemente ricordato dopo la morte.
C’erano solamente un mazzo di fiori ghiacciato ed un lumino spento, che Kai non si prese nemmeno la briga di riaccendere. Continuava ad osservare il suo stesso cognome scritto in lettere dorate.
Soichiro Hiwatari
Nato il …
Morto il …
Null’altro. Niente dediche, niente parole toccanti, nulla di più di quello che avrebbe voluto l’uomo stesso ed a Kai andava bene così. Non c’era mai stato un rapporto chissà quanto stretto con lui, che lo aveva sempre trattato come una marionetta nelle sue mani, soprattutto dopo l’alleanza con Vladimir Vorkof, in quel momento detenuto nel carcere di Mosca.
Anche dopo la notizia della sua morte non aveva cambiato la sua solita aria indifferente. In fondo, anche se credeva di essere troppo duro col ricordo di un uomo che, volente o nolente c’era sempre stato nella sua vita, era felice di essersi liberato degli stretti fili che lo tenevano ancora ancorato a lui. Ma rimaneva sempre suo nonno ed in quel momento, appena ventenne, era quasi riuscito a togliersi la maschera di apatia che lo aveva sempre contraddistinto.
In contrasto alla sua espressione seria ed indifferente, mentre scorreva gli occhi color ametista sulla coltre di ghiaccio formatasi sulla foto incorniciata, calde lacrime gli stavano rigando le guance oramai irrigidite dal freddo.
 
Dopo la visita al cimitero, tornò a passo svelto al monastero, dove si chiuse dentro il suo ufficio dando l’ordine di non essere disturbato per almeno qualche ora. Aveva molti compiti da svolgere dopo che il testamento di Soichiro Hiwatari aveva chiaramente fatto intendere che tutto il monastero, i suoi segreti e la Hito Enterprise sarebbero stati ereditati da lui, come la grande villa dove aveva vissuto fino a tre anni prima, adesso abitata solamente dai maggiordomi che la tenevano pulita aspettando il suo ritorno.
Ma Kai non aveva intenzioni di prendere le redini di una vita passata dietro congetture malefiche e marchingegni strani. Aveva preso la sua decisione subito dopo aver letto il suo nome nelle carte immobiliari del posto.
Lo avrebbe trasformato in un perfetto centro di accoglienza per giovani orfani ed avrebbe fatto in modo di crescerli con i principi che i suoi vecchi compagni di squadra avevano insegnato a lui. Ed una delle discipline che avrebbe fatto in modo che imparassero, sarebbe stata proprio il Beyblade.
Diciamo che il monastero era tornato a fare ciò per cui era stato costruito, solo con a capo persone meno egoiste e spietate. Si era accertato che i suoi vecchi compagni della Neo Borg non avessero lasciato il posto, offrendogli occasioni lavorative ed un tetto sopra la testa. In fondo, erano oramai tutti orfani come lui.
Ma ciò che catturò l’attenzione del ragazzo, nella semi oscurità della stanza, fu la bianca lettera poggiata delicatamente sulla sua scrivania e che qualcuno doveva aver portato prima del suo rientro.
Sospirò nel leggere il mittente, sorridendo appena. Era il primo sorriso di quel giorno e forse sarebbe stato contento di leggere qualcosa che non fossero stati doveri o responsabilità…
Indirizzato a:
Kai Hiwatari
Hiwatari Enterprise, Via …. Numero *
101000 Mosca (Russia)
 
Mittente:
Eichiro Daitenji
Sede principale BBA
160-000 Tokyo (Giappone)
 
Scorse con gli occhi le poche righe scritte con una calligrafia a dir poco perfetta, probabilmente con una costosa stilografica.
Ed il suo cuore perse un battito.
Ripoggiò stancamente il foglio sulla scrivania, allungando i piedi sotto il piedistallo ed appiattendo la schiena allo schienale della comoda sedia girevole dov’era seduto.
« Forse mi stai chiedendo troppo, presidente! » Disse ad alta voce, nonostante ci fosse solo lui nella silenziosa stanza. Ma nonostante quello, Kai sorrideva.
Si spostò leggermente sulla sedia, per osservare la teca di vetro perfettamente sistemata alle sue spalle.
Elegantemente posizionato sull’ultimo scaffale, Dranzer faceva sfoggiò di sé come se fosse un prezioso cimelio ed, in effetti, così era.
Era stato messo lì al suo arrivo, il giorno in cui aveva preso possesso di quel vecchio ufficio un tempo occupato da Vorkof. Inutile dire che aveva fatto portare via tutto il vecchio mobilio, sostituendolo con uno meno impressionante. A lui non serviva incutere timore, non ne aveva bisogno. Si era spogliato di tutto il rancore, ma aveva lasciato la sua indifferenza, così da non poter più essere scalfito da niente. Prima di cambiare radicalmente vita, aveva deciso di chiudere definitivamente i conti col suo rivale di sempre: Takao. Ricordava quella sfida come la migliore di sempre, e come poteva essere altrimenti.
Sorrise chiudendo gli occhi e ricordando ogni minimo particolare.
Lo aveva battuto. Se pur per poco, aveva finalmente battuto il campione del mondo! Era stata un’emozione bellissima, che forse non avrebbe mai più provato in vita sua. Non aveva più trovato un avversario degno di quel nome, in grado da infiammare il suo animo più della sua amata aquila rossa. Nemmeno le sfide con Yuri lo entusiasmavano, nonostante il divertimento di combattere con spensieratezza. In fondo, vinceva sempre fin troppo facilmente e così per lui non c’era gloria.
Per questo aveva deciso di chiudere Dranzer sotto vetro, in attesa.
Attesa che sarebbe stata presto ripagata…
Si voltò ad osservare il biglietto aereo poggiato sopra l’elegante lettera che aveva appena terminato di leggere.
Anche se per pochi giorni e solo per parlare con Daitenji di alcuni dettagli, Kai Hiwatari sarebbe tornato sui suoi passi.
Perché in fondo, anche se era stato un cinico e freddo compagno di squadra, i suoi vecchi amici gli mancavano.
Fine capitolo 1
 
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Colei che scrive:
Felice di trovarvi nelle note finali di questo mio primo capitolo :D Innanzi tutto piacere di conoscervi, è un po’ che manco da questo fandom. Devo dire che, ogni tanto, ricapito sempre sui miei vecchi passi. Beyblade è stato per me l’inizio della mia “carriera” di scrittrice seriale di Beyblade xD era il lontano 2007 (ok basta perché mi sento abbastanza vecchia u.u). In questo periodo sono stata colpita dalla nostalgia, e mi sono riletta le mie vecchie fic (e qui mi piacerebbe fare come le scimmiette “non vedo”, “non sento” e “taccio” xD) e mi sono riguardata la serie. Ed ecco che mi sono ricoperta di vecchi ricordi e nostalgia, così mi sono voluta rimettere in gioco *_*
Ovviamente dal primo capitolo non si capisce molto, però mi piace sempre lasciare un po’ di suspance. Posso dire che questa fiction sarà ambientata in Russa e, sì, proprio al nuovo monastero xD
La prima parte del titolo dovrebbe essere la traduzione russa della parte in Inglese. Perché dovrebbe? Perché non so quanto possa essere affidabile Google Translate xD potrebbe anche esserci scritto "mi piace il pollo" (???) ed io non lo so xD Ok, la chiudo qua perché sennò vado avanti all’infinito xD
Spero vi sia piaciuto questo capitolo (o magari no, chissà xD) e spero mi facciate sapere le vostre impressioni ^^ magari anche se ho stuzzicato la vostra curiosità. Spero inoltre di non essere incappata in troppi errori! Non vi prometto di aggiornare a brevissimo, perché mercoledì volo a Lucca Comics <3 però dopo mi impegnerò sulla mia pagina immacolata <3
Un bacione a tutti, al prossimo capitolo!
  
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