Ringrazio
anche solo chi legge.
Il
sole dei ‘Varia’
La
luce elettrica faceva brillare di più l'ambiente,
riverberandosi sul
ring su cui Lussuria stava ritto in piedi, saltellando. Diede una serie
di
calci davanti a sé, stringendo i pugni.
<
Alle volte mi rendo conto che persino le lacrime possono essere una
dimostrazione dell'essere ancora vivi > pensò.
Ci
fu il cigolio di una porta, Xanxus avanzò sotto le luci al
neon ad occhi
socchiusi, osservando Lussuria sul ring.
<
Chissà se anche il ring dove ha dimostrato di essere il
migliore era
come questo. A me ricorda una sala operatoria, più che il
podio di un campione
> pensò.
Lussuria
udì i suoi passi pesanti risuonare e si voltò,
stringendo le
braccia al petto.
"Boss,
ti serve qualcosa?" domandò.
Xanxus
scrollò le spalle, avvicinandosi al ring con il capo
affondato nel
cappotto.
"Ti
manca?" chiese.
Lussuria
raggiunse il bordo del ring e si appoggiò col petto alle
corde,
piegandosi in avanti.
Xanxus
poggiò un piede sul ring e si sporse con la schiena verso di
lui.
"La
kickboxing. Il pubblico.
Gli applausi. Il primato assoluto. Ti mancano?".
Poggiò
una mano sulle corde tenendosi in equilibrio, gli occhi cremisi
socchiusi.
Lussuria
si passò la mano nella voluminosa ciocca verde.
"Boss,
non mi manca niente da quando posso stare al vostro
fianco" disse.
Xanxus
grugnì, scese di scatto indietreggiando e guardò
il Varia dal basso
con un ghigno
"Sapevo
che ti eri fottuto il cervello, ma non così tanto da
preferire
la schiavitù all'applauso di un pubblico adorante".
"Schiavitù?
Peace and Love,
non sembra proprio" disse Lussuria. Indietreggiò,
allontanandosi e
saltellò sul posto.
Xanxus
sogghignò, raggiunse il ring e passò sotto le
corde, salendoci
sopra. Alzò il capo guardando il Varia all'altezza degli
occhiali da sole,
prese a camminare lungo le corde.
"Mi
sembra di star invadendo il 'tuo territorio', per quel che ne
capisco di sport" lo provocò.
Sogghignò,
le iridi cremisi brillavano illuminate dalla luce dei neon.
<
Non so cosa ti spinge a isolarti su questo ring, ma posso costringerti
a superarlo > si disse.
Lussuria
gli tirò un delicato pugno sulla spalla.
"Oh
Boss, conquista pure il territorio, se vuoi" sussurrò.
Xanxus
rise cattivo, gli afferrò il polso traendo violentemente il
Vice
Capitano contro il proprio petto muscoloso, la giacca gli cadde in
terra e lui
guardò Lussuria con un sogghigno.
"Poi
dovrei prendere possesso anche della feccia che lo abita".
"Non
aspetto altro" gli rispose Lussuria, si leccò le labbra.
Xanxus
lo fissò, grugnì secco stringendogli il polso
fino ad arrossargli la
pelle.
<
Il suo peccato, la sua distrazione > si disse.
Poggiò
le labbra su quelle del Varia, gli cinse la vita avvolgendolo tra le
braccia.
Lussuria
mugugnò, socchiudendo le labbra e intrecciò la
sua lingua a quella
dell'altro.
Xanxus
ricambiò il bacio, carezzando la schiena muscolosa di
Lussuria con
una mano, l'altra a tenergli stretto il polso. Si scostò,
soffiò tra i capelli
del maggiore facendoli ricadere all'indietro.
"Che
sia per darti la caccia, tirarti fuori dalla tana o sbranare i
tuoi nemici... ricordati che a questo che ti serve 'uno come me' ".
Lussuria
appoggiò un ginocchio per terra.
"Ed
io a cosa ti servo, mio boss?" domandò.
Xanxus
lo guardò dall'alto, assottigliò le labbra e lo
afferrò da sotto le
ascelle, tirandolo in piedi a forza.
"Tu
sei la mia 'lussuria', l'unico Sole ben accetto nel mio
Cielo".
"Il
'vostro' Sole" giurò Lussuria.