Salve amici!
Ogni tanto faccio le mie apparizioni con le mie OS.
Alcuni di voi, e so già chi, staranno pensando “ma perché non aggiorna Addicted To You invece di sfornare altre storie?”
Primo perché non è giorno di aggiornamento e secondo perché non è colpa mia se le idee arrivano.
Godetevi la lettura e ci si rivede nelle note finali.
 
Il mio spirito abbandona il mio corpo mentre sono ancora tra le tue braccia.
Quelle braccia che mi tengono stretto e si rifiutano di lasciarmi andare.
Cosa stai facendo? Perché non lasci la presa?
Sono solo morto, Merlin.
La morte non è niente. Non sono realmente andato via, perché in un modo o nell’altro sentirai sempre la mia presenza.
Sono morto è vero, ma ciò non cambia niente di ciò che eravamo.
Perché noi eravamo qualcosa, quel qualcosa che non riesci a spiegare ma che non vuoi mettere a tacere.
Sono stato troppo stupido o troppo orgoglioso per confessarti ciò che provavo per te, ignorando volutamente i tuoi segnali.
Dio, che idiota..
Sento la tua voce bassa, ridotta ad un sussurro incastrato tra le corde vocali.
Vedo le tue lacrime..
“Arthur” ti sento chiamarmi..
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato; che ti è familiare.
Non voglio che il mio nome riecheggi nella tua testa come un martello che colpisce ripetutamente un incudine.
Non voglio vederti piangere, voglio che sorridi, voglio che ridi.
Voglio sentirti ridere di quella tua risata contagiosa che ti faceva chiudere gli occhi e dolere i tuoi zigomi affilati.
Non voglio che il mio pensiero ti provochi dolore, non piangere Merlin.
Ti avevo detto di non farlo per nessun uomo, mi stai disubbidendo come sempre.
Ti vedo sofferente mentre lasci andare il mio corpo esanime su quelle acque oscure, le cui divinità non hanno potuto – o voluto – aiutarci.
Sono morto, è vero, la morte mette fine ad una vita, ferma il battito di un cuore, ma non mette fine ad una storia, la nostra storia.
Tutto ciò che eravamo, lo siamo ancora e lo saremo per sempre.
Sappiamo solo noi cosa c’è realmente nei nostri cuori, solo noi sappiamo quanto abbiamo dovuto soffrire per questo amore mai rivelato.
Conserva tutto ciò che abbiamo passato e conserva la mia immagine come un dolce ricordo.
Non vedermi come un doloroso fantasma della tua vita.
Voglio che sorridi quando mi ricorderai, perché so che niente mi porterà via dai tuoi pensieri.
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente solo perché sono fuori dalla tua vista?
Rasserenati, Merlin.
Un giorno ci rincontreremo e sarà tutto più bello.
Me, te, noi, insieme.
Le due facce della medaglia si riuniranno e sarà per sempre, puoi starne certo mio amore.
Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami:
il tuo sorriso è la mia pace.


Allora, il vostro primo pensiero sarà che questa storia si rifà alla mia OUR DESTINIES ENTWINED, potrebbe sembrare vero, ma c’è la differenza.
Lì si legge il punto di vista di Arthur dell’ultimo episodio della quinta stagione, qui è lo spirito di Arthur che cerca di confortare il nostro – suo – amato mago, dicendogli che nemmeno la morte può separarli.
La FF si ispira ad una poesia di Sant’Agostino chiamata LA MORTE NON E’ NIENTE, da cui ho preso e tradotto il titolo, che mi è stata inviata dalla mia cara amica Merlin_Colin_Emrys. Le ricordava molto la situazione della morte di Arthur Pendragon e quando l’ho letta ho capito il perché.
Grazie tesoro per avermela inviata!
Le frasi scritte in corsivo sono state prese dalla poesia stessa di cui vi riporto il testo completo qui sotto, è di una bellezza unica.
 
LA MORTE NON E’ NIENTE
La morte non è niente.
Sono solamente passato dall’altra parte:
è come fossi nascosto nella stanza accanto.
Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima, l’uno per l’altro, lo siamo ancora.
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare;
parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,
di quelle piccole cose che tanto ci piacevano
quando eravamo insieme.
Prega, sorridi, pensami!
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima:
pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto:
è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza.
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono solo dall’altra parte, proprio dietro l’angolo.
Rassicurati, va tutto bene.
Ritroverai il mio cuore,
ne ritroverai la tenerezza purificata.
Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami:
il tuo sorriso è la mia pace.
(Sant’Agostino)