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Autore: SPNlifestyle    09/11/2017    2 recensioni
Dopo una caccia sfiancante, Sam e Dean sono chiusi dentro al bunker, aspettando che la tempesta al di fuori della spessa porta plachi la sua ira; mentre il primo decide di prendersi un pò di meritato riposo, cosa farà il maggiore per passare il tempo?
(Piccoli accenni Destiel )
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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E’ una giornata come le altre.. più o meno: il cielo è coperto di nuvole nere minacciose, pronte a scaricare tutta la loro ira sul terreno sottostante; le strade sono percorse solo dai pochi audaci o folli, pronti a qualsiasi situazione o intemperia; i marciapiedi completamenti vuoti, rendendo la città una landa desolata, dove neanche i negozi vogliono stare aperti.

I telegiornali avevano allertato giorni prima del terribile acquazzone che stava per scatenarsi così tutti, compresi i fratelli Winchester, avevano colto l’occasione per riposarsi e starsene al caldo e coperti.

E si trovano lì ora, nel posto più sicuro e protetto al mondo: il bunker, struttura appartenuta precedentemente ai Men of Letters, ora tutta loro.

Avevano appena terminato una caccia particolarmente stancante fisicamente così Sam, appena messo piede all'interno del garage, si era precipitato in camera, pronto a godersi finalmente il meritato riposo.

Dean, diversamente dal fratello, aveva l'adrenalina ancora a mille e, in quel momento neanche una doppia dose di camomilla sarebbe riuscito a calmarlo.

Consapevole che non sarebbe riuscito ad addormentarsi neanche stando al buio a contare le pecore, inizia a girare per il bunker, alla ricerca di qualcosa da fare; dopo neanche un'ora aveva sistemato la sua camera, posizionando i fucili seguendo un ordine preciso (prima per tipologia e poi, visto che esteticamente non stavano proprio bene, per lunghezza , rifacendo tutto da capo), poi aveva sistemato i vecchi e polverosi libri che avevano consultato precedentemente per il caso, e infine una veloce pausa nell'area riservata al tiro al bersaglio, per controllare se la sua amata pistola era perfettamente funzionante - come sempre.

Dopo aver terminato quella serie di mansioni, si era ritrovato al centro della sala grande, a guardarsi intorno, cercando qualcosa per tenersi occupato finché il maltempo non fosse terminato, così da poter andare a caccia.. o perlomeno finché Sam non si fosse svegliato.

Qualche minuto dopo, è ancora immobile quando, un leggero borbottio proveniente dal suo stomaco, non gli fa venire un'idea che sicuro avrebbe occupato parte del suo tempo; a passo svelto si dirige nel locale della cucina, pronto alla sua personale battaglia giornaliera.

Neanche qualche minuto e tutto è pronto: uova, zucchero, farina, burro, lievito e marmellata di mirtillo e qualche bacinella vuota.

Con l’espressione di un bambino a Natale, Dean si dice “Bene! Diamo inizio all’ operazione Pie!! Così almeno non devo fare sempre affidamento su Sam quando va a fare la spesa… ed a ogni occasione se la dimentica” poi, accorgendosi di star parlando da solo, scuote leggermente la testa ridendo, ritornando per un momento nell'altra stanza per accendere lo stereo e rendere la musica parte integrante della ricetta.

Ed è così che le note di Immigrant Song dei Led Zeppelin danno ufficialmente il via all'esperimento, non prima di aver indossato uno stupidissimo grembiule da cucina con scritto ‘This is what an awesome cook looks like’.


Gli ci vuole più del previsto per preparare l’impasto ma, quando ha terminato, il risultato sembra simile alla foto illustrata sulla ricetta online; mentre è intento a stendere la pasta più e più volte, cercando di creare la forma più giusta, qualcuno appare alle sue spalle.

“Ciao Dean” e la voce fa si che il cacciatore fa un balzo di lato, portando in avanti il mattarello, scelta in quel momento come arma da difesa.

“Dannazione Cas! Te l'avrò detto un milione di volte di non farlo! Cos’è? Vuoi farmi morire prima del previsto?” gli chiede, con il cuore ancora a mille per lo spavento.

“No Dean! Mi spiace non volevo! Non voglio vederti morire!” gli risponde subito l’angelo, terrorizzato solo all’idea di vedere il suo più caro amico morto.. e soprattutto di esserne la causa.

“Ehi ehi calma tigre! Stavo scherzando” gli dice in modo da tranquillizzare il ragazzo di fronte a lui.. la maggior parte delle volte dimentica che Castiel prende tutto troppo alla lettera.

“Cas, che ci fai qui?” .

“Nulla in particolare. Volevo venire a vedere come stavi. Tutto ok Dean? Dov’è Sam?” risponde con un aria così innocente da far sorridere il maggiore dei fratelli.

“Tutto bene Cas. Sam è in camera sua a dormire.. abbiamo terminato una caccia qualche ora fa ed era distrutto.”

“E tu? Come mai non stai dormendo?” gli chiede e il cacciatore può percepire nella sua voce così profonda un accenno di preoccupazione.

“Semplicemente non avevo sonno, troppa adrenalina” risponde mostrando all’altro uno dei suoi sorrisi rassicuranti e Cas, vedendolo, rilassa la tensione che non sapeva star trattenendo.

“E Dean.. esattamente cosa stai facendo?” chiede ancora, con la testa leggermente inclinata.

Dean rimane un attimo sorpreso dalla domanda ma poi, ricordando chi ha davanti - un essere celestiale che non ha mai cucinato in vita sua - gli dice con un certo entusiasmo “Sto preparando una crostata Cas!! Almeno non devo aspettare quello smemorato di mio fratello che ogni volta se la dimentica”.

Cas lo guarda ancora con espressione titubante, spostando continuamente lo sguardo da Dean alla massa informe giallastra appoggiata sul tavolo.

“Ah, capisco. Beh allora ti lascio stare. Ciao Dean” gli dice, voltandosi di spalle.

“Aspetta!” gli urla il maggiore, afferrandolo per la manica del trench “Che ne dici di darmi una mano?” e quando vede l’espressione ancora perplessa di Cas, continua “Avanti Cas! Non farti pregare!”

“Ma Dean, tu non hai bisogno di-” .”Ok lascia stare. Dai Cas..ti va di darmi una mano a preparare una deliziosa crostata?” e l’espressione sul volto del più giovane è così luminosa che l’angelo non può fare altro che accettare con un leggero movimento della testa.

Tolto il trench e la giacca, il moro si posiziona a fianco di Dean in attesa di istruzioni e, dopo uno sguardo tra i due, il cacciatore dice “Bene Cas! Facciamo vedere a questa torta di che pasta siamo fatti” mettendosi da solo a ridere; l’angelo, non capendo la reazione dell’altro lo guarda perplesso finchè Dean, accorgendosi di star ridendo da solo, smette subito facendo finta di tossire, per poi dire “Va bene. Pubblico difficile. Bene Cas! Iniziamo!”.

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Dopo un'ora, la cucina appare come un campo di battaglia, dove la farina ne è uscita vincitrice.. e il suo trionfo non si ferma solo lì: sia Cas che Dean erano interamente ricoperti, dalla testa ai piedi, dalla polvere bianca. Tutto per colpa del biondo, ovviamente.

Appena terminata la preparazione e aver messo in forno la torta, Dean aveva pensato bene di divertirsi iniziando a lanciare addosso al povero Cas una manciata di farina; l’angelo, notando il divertimento dell’altro, aveva riprovato a fare la stessa cosa e da lì, bhe.. potete immaginare come sia finita. A vederli dall’esterno, parevano due bambini troppo cresciuti, ignari delle sofferenze e dei veri mostri al di fuori della spessa porta che, quel giorno, aveva concesso loro un piccolo momento di pausa.

Solo loro due. Un angelo e un cacciatore, completamenti ricoperti di bianco e con due espressioni così raggianti da poter scacciare da sole l'intemperia che troneggiava all’esterno. 

Il trillo del forno li risveglia da quel mondo surreale, catapultandoli di nuovo alla realtà.

“Allora Cas” pronuncia Dean le prime parole dopo minuti di sole risate “Che ne dici di provare il nostro capolavoro?” e un solo cenno della testa diede al minore la conferma che sperava.

Afferra dalla credenza due piatti, un coltello e due forchette e, dopo averle sistemate per bene sul tavolo nella libreria vicino all’entrata, torna indietro per prendere con un guanto da cucina la torta appena sfornata. Insieme si dirigono alle sedie, mettendosi uno di fronte all’altro, attendendo impazientemente il momento del taglio.

“Dean, mangiala tu” gli dice Cas, con aria triste.

“Perchè?” domanda perplesso Dean, dopotutto prima sembrava contento di poterla provarla.

“L’ho già spiegato una volta a Sam. Noi angeli non riusciamo a assaporare il sapore nel suo complesso… percepiamo ogni singola molecole e fidati se ti dico che non ha un buon sapore. Quando ero umano era diverso... mi piaceva sentire il sapore delle cose, soprattutto burro di arachidi e gelatina d’uva...  ma ora che ho la mia Grazia è tutto come prima” spiega sinteticamente, sotto lo sguardo attento di Dean.

“Capisco Cas.. ma almeno prova.. magari stavolta sarà diverso”.

“Ok Dean. Proviamo” risponde, cosapevole di non essere in grado minimamente di dire di no a Dean quando lo guardava con quegli occhi smeraldo così splendenti.

Tagliate le fette, Dean assale letteralmente la sua, mugugnando di piacere dopo aver dato il primo morso; Cas, ancora incerto, prende un piccolo pezzetto, portandolo alla bocca.

Quando finalmente inizia a masticare, quelle che percepisce gli fa spalancare i suoi grandi occhi azzurri di sorpresa: non aveva idea del perchè ma poteva assaporare il dolce sapore di quella crostata, nel suo insieme. Con un solo sguardo, comunica la sua scoperta all’altro, già intento a mangiarsi la seconda fetta; quando Dean capisce cosa è successo, con la bocca piena di dolce urla “Colaggio Cas! Finiamo questa belleffa!”.


Dopo neanche 10 minuti, della crostata non erano rimaste che briciole… Dean è appoggiato allo schienale della sedia, con una mano che massaggiava lentamente la pancia ormai piena; Cas, invece, in una posizione rigida, lo sguardo focalizzato sul cacciatore.

“Wow, è stata la miglior mangiata della miaaaaa” e un lungo sbadiglio interrompe la sua frase “vita. Cavolo, dovrei cucinare più spesso”.

“Dean, dovresti andare a riposare, sei distrutto” gli dice Cas, notando le palpebre sempre più pesanti del maggiore dei fratelli.

“No Cas, non voglio andare a dormire… è raro che tu sia qui.. quindi.. non.. voglio..” e mentre dice ciò, incrocia inconsciamente le braccia sul tavolo, fino ad appoggiarci sopra la testa “...dormire” ma ormai era troppo tardi perchè, qualche attimo dopo, l’angelo riesce a sentire un leggero russare provenire dal ragazzo di fronte a lui.

“Dormi tranquillo Dean.. e grazie” pronuncia solo queste parole Cas, prima di andarsene con un battito d’ali.

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E quando qualche ora dopo Sam va in cucina dopo un meritato riposo, trovandola ancora nelle condizioni che l’aveva lasciata il fratello, si dirige come una furia in libreria ma, una volta entrato, la sua rabbia si azzera dalla sola visione di Dean che dorme beato con la testa appoggiata alle sue braccia, incrociate sul tavolo.

Di Cas nessun segno, se non il trench appoggiato sulle spalle del maggiore, come una coperta.


Hello everybody!

Questo è il grembiule che ho pensato per Dean ;)

https://www.olalla.it/wp-content/uploads/2016/06/grembiuli-divertenti-frase.jpg

Per quanto riguarda la storia, l'idea mi è venuta mentre preparavo appunto una crostata ahaha

So che l'idea di Cas e Dean lottare con la farina è un pò strana, ma volevo che passassero qualche ora lontano da tutto e tutti, solo loro due.

Fatemi sapere se vi piace =) 

-Eli-


   
 
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