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Autore: Spensieratezza    09/11/2017    3 recensioni
Questa è una raccolta di capitoli per la maggior parte ispirati da me per merito delle puntate che sono andate in onda..reazioni o conseguenze che non abbiamo mai visto a quello che è successo nel telefilm.
-alcuni capitoli sono stati revisionati.
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Contesto generale/vago
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- Questa storia fa parte della serie 'Missing moment di Supernatural'
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Sam e Dean erano rimasti sbalorditi di scoprire che qualcuno – un profeta? – stesse scrivendo dei libri su di loro. Come ti comporti se scopri che qualcuno scrive un libro su di te, sulla tua vita?

Dean e Sam rimasero pietrificati dall’orrore in un primo momento. All’inizio avevano voluto documentarsi su cosa ci fosse scritto e la cosa era più intensa di quanto avrebbero potuto credere.
 
“Dean? Stai piangendo?” gli chiese Sam.

Dean aveva letto un capitolo molto commovente e toccante sull’infanzia sua e di Sam. La vita difficile con il padre, quanto pesava l’assenza della madre, quanto John si sforzava di fare da madre e da padre insieme. A volte era dura, John era un generale, a volte però sapeva essere gentile e anche dolce. Lesse di bei momenti passati con il suo fratellino, di quando cucinava per lui o lo portava al cinema, perché erano da soli e papà non era con loro.

La parte che Dean preferiva era quando preparava la colazione a Sammy, ma anche quando gli cucinava le frittelle.

Poi la caccia e l’insofferenza di Sam con essa, fino ad arrivare alla sua partenza per Stanford, con relativa cacciata del padre.

“Stavo ripercorrendo la nostra infanzia, fino ad arrivare all’adolescenza.”

“È così terribile da farti piangere?” gli chiese Sam, mettendosi sul letto con lui.

Dean lo attirò vicino a lui con un braccio.

“Sai, non ti capivo, quando rifiutavi la caccia, ma leggendo..sai, non avevi tutti i torti.”

“Oddio, Dean non starai invadendo i miei pensieri privati?” si preoccupò Sammy.

“Niente di troppo imbarazzante. Solo triste magari.”

“Non badarci. Ero un ragazzino.”

“Anch’io. Non sono riuscito a capire come ti sentivi.”
 
Sam sorrise. “Anch’io ho sbagliato ad andarmene. Non avevo idea che ti sentissi così solo.” Disse Sam.  I libri di Chuck sottolineavano come Dean con l’avanzare degli anni cercasse sempre di riempire il vuoto che aveva dentro, bevendo e passando da una donna all’altra. “A che capitolo sei arrivato?” chiese Sam.

“A quando eri a Stanford, ma mi sono stancato di leggere. Credo che questo Chuck abbia esagerato. Mi dipinge come un frignone triste e sentimentalone, per la partenza del fratellino. “ disse Dean scherzando.

“Forse la parte dei mesi dopo la tua morte, dovresti evitarla.”

“Mmm..perchè?”

“Non stavo bene. Ero..triste. Non leggere quella parte, è molto imbarazzante.”
“Piangevi per me?” chiese Dean ridendo.
“Non è divertente, Dean.” Sbuffò Sam.
 
 
 
 
 
*

Con il tempo, erano sempre più ossessionati dai libri di Supernatural, ma è normale. Insomma, chi non lo sarebbe, sapendo che ci sono dei libri che parlano di te?

Spesso si ritrovavano a piangere, rileggendo delle persone che avevano perso. Inoltre, Chuck aveva dedicato una grandissima fetta a Bobby e loro erano emozionati di leggere quello che loro stessi sentivano per lui. Era un secondo padre per loro.

Tutto questo però, arrivati ad un certo punto, divenne troppo e quindi chiesero a Chuck di sospendere i libri, di terminarli.

Ciònonostante, stralci qua e là dei libri di Supernatural, continuavano ad arrivare, più che altro sotto forma di pergamene rare.
 
“Questi libri, un giorno, verranno resi noti come il vangelo dei Winchester. Dovete andarne fieri.” Aveva detto a loro, Castiel.
 
 
A volte era bello leggerli, a volte no.

A volte era come rivedere la propria vita come un film. Quello che vivevano,sarebbe stato ricordato per sempre.

Inoltre, rileggere di loro, delle loro reazioni istintive, permetteva ad entrambi di guardarsi fuori e di esplorare cose di loro, interne, complessi, turbamenti, emozioni, che spesso non sapevano gestire. Permetteva loro di guardarsi sotto un altro aspetto, di perdonarsi e di perdonare all'altro cose che prima non erano riusciti a perdonare e a perdonarsi.

Spesso, Sam e Dean accarezzavano le pagine dei libri che avevano voluto conservare.

Dean accarezzava le pagine di un capitolo particolarmente toccante, che parlava della sofferenza di Sam.

Quando era tornato dopo l’inferno, quando era tormentato da Lucifero.

E Sam faceva lo stesso all’incontrario, leggendo delle sofferenze di Dean. Aveva pianto quando lesse della grande depressione di Dean, durante l’esperienza con i leviatani. Andò da Dean, mentre era nel salone del bunker e lo abbracciò.
 
Dopo un pò, smisero poi di leggere e di continuare a informarsi, ma l’esperienza di aver letto di loro, di tutte quelle cose che erano sconosciute all’uno e all’altro,perfino a loro, li avvicinò ancor di più come fratelli.
 


















 Note del'autrice: 

ispirato alla 4 x 18! è una cosa che avrei voluto...quella che dessero più risalto e importanza ai libri..una cosa più sentimentale diciamo..invece nel telefilm è passata come una barzelletta..se io sapessi che scrivono libri su di me, vorrei sapere tutto, dai xd
   
 
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