Il
bunker è silenzioso.. Sam è nella sua stanza, la
stanchezza accumulata ha avuto la meglio su di lui e ora è
nel mondo dei sogni; Dean invece è nella sua camera ,
sdraiato sul letto a contemplare il soffitto, un'altra notte in bianco
all'orizzonte.
Da quando aveva accettato il Marchio di Caino su di sé,
aveva perso il conto delle ore passate al buio cercando con tutte le
sue forze di non attraversare la porta della sua camera, che lo
divideva con il resto del mondo, e far fuori qualche innocente, se non
nei peggiori dei casi Sam... e se invece riusciva ad assopirsi anche
solo per qualche minuto, se non qualche ora, gli incubi di quello che
aveva fatto quando era demone o sotto l'influenza del Marchio lo
tormentavano, facendolo svegliare, il corpo e l'anima più
stanche di prima.
Ed eccolo ancora, troppo terrorizzato all'idea di chiudere occhio, per
essere perseguitato dal suo passato, dalle sue scelte, ma soprattutto
dal fantasma di tutte quelle persone a cui aveva fatto del male, anche
se non intenzionalmente.. o almeno era quello che continuava a
ripetersi costantemente, per farsi forza e resistere.
Le parole di Caino, pronunciate durante il loro ultimo e definitivo
scontro, continuano a rimbombargli nella mente... aveva provato
più volte a ignorarle, ma è solo tempo sprecato..
ormai si sono insinuate nella sua mente, un pensiero fisso che mai lo
abbandona.
"E poi ucciderai l'angelo, Castiel. Ora, quello... quello credo che farà un male straziante. E alla fine! Alla fine arriverà l'omicidio a cui non potrai sopravvivere. L'omicidio che ti trasformerà definitivamente in una furia selvaggia, come successe a me. Tuo fratello Sam"
"NO!"
ringhia Dean, fortunatamente non così a voce alta da
svegliare il minore dall'altra parte del bunker; con aria stanca si
siede, i piedi che lentamente si appoggiano al pavimento.. il freddo
che percepisce riesce ad anestetizzare tutto il suo corpo, facendolo
rimanere nel silenzio, da solo nella sua stanza.
Consapevole di dover passare nuovamente la notte in bianco nonostante
la stanchezza che prova ovunque, decide di andare da qualche parte,
così opta per la sala principale, piena di libri e fascicoli
che forse descrivono un modo per rimuovere quel maledetto
segno dal suo braccio... nonostante sa che non troverà
niente - lui e Sam avevano passato ore su tutti quei fogli, non
ottenendo nulla in cambio - si siede con calma sulla prima sedia, non
dopo aver preso un intero cartone di birra, sperando così
che la noiosità di tutta quella lettura e l'alcol lo
facciano cadere in un sonno senza sogni.
E'
passata neanche un'ora quando il suo telefono squilla.
"Cas? Che succede?" domanda perplesso al telefono, non capendo come mai
fosse ancora in giro il loro amico piumato.
"Ehi Dean! Sono qua fuori dal bunker.. potresti aprirmi?".
"Sì certo .. aspetta un secondo" e tempo di salire le scale
ed aprire la porta, che si ritrova davanti a sé il loro
compagno di sventure.
"Ehi Dean" lo saluta, con quel suo classico tono e con la pronuncia del
suo nome che solo lui riesce a fare, come se al posto di quello in
realtà dicesse altre 1000 parole.
"Ehi Cas. Cosa ci fai in giro? E' tardi.. non dovresti essere in
qualche motel a risposare?"
"Dean, ti ricordo che io non dormo...e poi ero qua nelle vicinanze e
volevo venire a vedere come andavano le cose a voi.. Tu invece, come
mai sei ancora sveglio?" domanda, con la testa leggermente inclinata di
lato.
"Non avevo sonno... così ho iniziato a leggere dei
noiosissimi libri.. magari funziona meglio del metodo di contare le
pecore!" gli risponde scherzando ma quando alza lo sguardo su Cas,
capisce che non ha capito a cosa si sta riferendo. E infatti.. "Dean,
non capisco.. che pecore dovresti contare?" e lo dice con un innocenza
tale che sul viso del biondo nasce spontaneamente un sorriso sincero.
"Niente Cas, lascia stare.. sono contento che tu sia qua.. coraggio,
entra!" e con un gesto della mano, lo fa accomodare, da bravo padrone
di casa.
"Allora? Come stai Cas? La tua Grazia? Sei tornato al 100% ?" comincia
a chiedergli e solo dopo si accorge di avergli fatto una serie di
domande, neanche fosse ad un interrogatorio.
"Sto bene. La mia Grazia è tornata..e anche io.. al 100%"
risponde subito ma dal suo sguardo Dean capisce subito che
c'è qualcosa che non va.
"Cas, cosa succede? Perché quello sguardo?" ma, a differenza
di quello che si aspettava, qualunque cosa, l'angelo gli
risponde con un'altra domanda, che lascia completamente spiazzato il
cacciatore "Dean come stai?".
Il biondo rimane un attimo interdetto quando, di colpo, avverte un
leggero fastidio provenire dal suo braccio e subito capisce che in
realtà si tratta del Marchio... facendo finta di nulla,
guarda Cas e gli dice "Bene.. sto b-bene Cas" ma l'ultima frase non
convince nessuno dei due.
"Dean, per favore. Parlami.. se non con me, almeno con Sam... non
dovresti tenerti tutto dentro... sia io che tuo fratello siamo
preoccupati per te.." ma non fa in tempo a concludere che Dean lo
blocca "Ho detto che sto bene Cas.. per favore.. smettetela di
chiedermelo.. " e mentre pronunciava quelle parole, neanche si rende
conto che al posto della sua voce ne esce un leggero ringhio.
Sorpreso dalle parole dell'amico, l'angelo lo scruta con quel suo
sguardo così snervante, il che infatti Dean inizia a sentire
dentro di sé una rabbia, una frustrazione che neanche lui sa
da dove é nata, ma che mette in allerta il Marchio.
"Certo Dean, si vede che stai bene" gli dice molto ironicamente, cosa
che non sfugge al cacciatore "Si vede a un miglio di distanza che non
dormi come si deve da giorni! E non dirmi il contrario
perché mentiresti solo a te stesso... so che sei forte, che
non ti piace fare preoccupare gli altri ma Dean... se vai avanti
così l'unica fine che vedo sarà la tua
autodistruzione... so che il Marchio è un peso difficile da
portare.. quindi, per favore, permettici di darti una mano" e solo a
conclusione, si accorge di aver alzato di qualche tono la voce.
E' troppo arrabbiato... Dean, il suo più caro amico si sta
rassegnando, sta perdendo la lotta contro il Marchio e la cosa peggiore
é che non si faceva aiutare ne da lui ne da Sam.. sembrava
di essere tornati a qualche mese indietro, prima della trasformazione
in demone del maggiore dei fratelli.
"Cas.. ho detto che sto bene quindi facciamo un favore a entrambi e
lasciamo stare" e in quel momento Castiel non può che fare
un passo indietro, spaventato dallo sguardo dell'uomo di fronte a lui
...e non solo: ora Dean si é completamente alzato dalla
sedia dove qualche attimo prima era seduto e ha la mano sinistra
premuta sul Marchio, così forte da far sbiancare
completamente le nocchie.
"Ehi Dean, calmati... che succede?" gli domanda preoccupato l'angelo
quando, dopo quel battibecco, lo vede arretrare senza togliere la mano
dal braccio, gli occhi stretti.
"Cas ti prego vattene, ORA" gli urla Dean, indietreggiando alla cieca,
finché sbatte contro il tavolo posizionato dietro di lui e,
quando sente i passi del suo amico piumato farsi più vicini,
si lascia cadere a terra, sulla ginocchia.
Cas, sempre più preoccupato delle condizioni dell'amico, si
abbassa accanto a lui, appoggiando delicatamente una mano alla spalla,
per fargli sentire la sua presenza ma senza fare mosse avventate,
chiedendogli nel frattempo "Dean, parlami. Mi stai spaventando!".
Ma Dean non dice niente , troppo preso a combattere una forza che
lentamente lo sta sopraffacendo, secondo dopo secondo, e in
quell'esatto istante gli vengono ancora in mente le parole di Caino.
"NO!" urla con in tutto il fiato in gola, spingendo lontano da se
Castiel, per poi dirigersi a grande passo verso la sua camera, unico
luogo in cui sa che non può nuocere a nessuno; sta
praticamente correndo tra i corridoi del bunker ma Cas non lo ha
lasciato, anzi è a solo qualche passo dietro di lui . "Dean,
fermati ti prego!".
Solo quando finalmente arriva in camera, il cacciatore si butta
letteralmente dentro, chiudendo subito la porta dietro di
sé... il respiro affannato, le gocce di sudore che scendono
lente sul viso e sul collo, e il Marchio, che pulsa così
dolorosamente da provocargli una smorfia sul viso.
"Dean ti prego, fatti aiutare!" e solo in quel momento si accorge che
nella stanza é riuscito a entrare anche Castiel.
"No, NO! Ti prego Cas, stai indietro! Non voglio farti del male! Non
voglio! Vattene!" gli urla addosso il biondo, sempre più
teso e terrorizzato a quello che potrebbe fare all'amico, ora che il
Marchio sta prendendo il controllo.
"Non mi faresti mai del male Dean! Avanti so che puoi combatterlo! So
che puoi resistere!" gli risponde subito Castiel, avvicinandosi
lentamente come se davanti a lui ci fosse una bestia selvaggia...e
forse in quel momento il paragone é più che
azzeccato.
"Non capisci Cas! Il Marchio vuole il sangue.. vuole il tuo e quello di
Sam... e adesso.. non so perché ma non riesco a
trattenerlo.. quindi ti supplico, vattene prima che faccia qualcosa che
non vorrei fare!" e mentre parla, l'angelo può notare
l'espressione sempre più sofferente dell'altro, la mano
sempre più stretta su quel segno indelebile del braccio,
così stretta che probabilmente il giorno dopo
troverà dei segni a ricordargli quel folle momento.
"No, Dean, non ti lascio. Vedrai che passerà, devi resistere
e combatterlo! So che puoi farcela!" gli dice avvicinandosi a lui ma
quello che succede un secondo dopo non se lo sarebbe mai aspettato...
Dean, come se fosse in trance, aveva preso dalla scrivania posizionata
dietro di lui la lama angelica che teneva di scorta e in un unico colpo
l'aveva affondata nel petto dell'angelo.
Di solito quando un'angelo muore, tutto è molto veloce: un esplosione di luce e poi il corpo steso a terra, le ali a rendere la scena solo più straziante... ma stavolta fu diverso.
Dean,
sentendo qualcosa di caldo scorrergli sulle mani, si risveglia da
quello stato di trance in cui era caduto... abbassa lo sguardo verso il
basso, notando subito il rosso e poi la lama affondata in qualcosa..
alza solo di poco gli occhi e ci vuole davvero poco per notare il
classico trench a poca distanza.
"NO! NO!" e solo quando guarda direttamente il viso della persona
davanti a lui, si rende realmente conto di quello che ha fatto: Castiel
è di fronte a lui e lo ha pugnalato! Il Marchio ha avuto la
meglio e si è compiuta la 'profezia' che Caino aveva
predetto... l'uccisione dell'angelo.
"NO! NO! Ehi Cas, resta con me!" gli dice mentre lentamente accompagna
la caduta del corpo che si fa sempre più pesante. "SAM! SAM!
Ti prego, aiutami!" urla, sperando nell'aiuto del fratello e
soprattutto in qualche miracolo.
"D-dean" lo chiama per nome e solo quello fa si che tutta l'attenzione
del cacciatore rimanga fissa sull'ultimi istanti di vita del loro amico
più caro.
"Cas... Cas mi dispiace.. mi dispiace! Non volevo farti del male" e
neanche si accorge che candide lacrime stavano percorrendo il viso
segnato dal dolore e dalla colpa.
"D-dean... n-non è c-colpa tua... però d-devi
lot-tare... so che puoi f-farcela... ho sempre creduto i-in t-te" e con
queste ultime parole si lascia andare, chiudendo gli occhi, e Dean
intravede solo per un istante la luce brillare tra le palpebre ormai
unite tra loro.
"C-c-cas... ti prego... non lasciarmi" sussurra al corpo ormai senza
vita del loro amico più fidato, mentre calde lacrime cadono
dal viso del cacciatore fino a quello dell'angelo, prima di stringerlo
in un forte abbraccio.
"NOOOOOO" urla con tutta la forza che ha in corpo, sentendo dentro di
sé un dolore mai provato prima, se non alla morte di Sam,
che gli toglie completamente il fiato.
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"NOOOOOO"
"Ehi Dean! Ehi" lo scuote Sam sempre più forte dalle spalle,
vedendo il fratello così immerso nei suoi sogni - forse il
termine giusto sarebbe incubi - da non riuscirlo a svegliare;
sicuramente non sta sognando nulla di piacevole visto il modo in cui
artiglia le lenzuola e il sudore che imperla il viso
stravolto.
Dopo quello che sembra un tempo infinito, Dean si sveglia di
soprassalto, alzandosi a sedere con una velocità tale da
sorprendere il fratello.
"Ehi Dean! Meno male ti sei svegliato! Iniziavo a
preoccuparmi! " gli rivolge la parola Sam, tenendo la voce
bassa per non spaventarlo visto l'espressione ancora persa; quando vede
che il maggiore non risponde, prova ad appoggiare una mano sulla
spalla, il che provoca nell'altro un sussulto che lo fa girare
completamente verso il minore.
In un attimo Sam può vedere sul viso di Dean susseguirsi una
serie di espressioni: prima sollievo, poi ansia e infine completo
panico. "Ehi Dean! Che succede?" gli domanda, sempre più
preoccupato.
"Sam, dov' è Cas?" e il minore rimane sorpreso dalla
domanda... come
mai cerca Cas? pensa
ma il volto distrutto del fratello lo fa angosciare così
tanto che non aspetta un secondo di più per rispondere.
"Mi ha chiamato poco fa.. tu non rispondevi così ha chiamato
me.. è a qualche ora da qua... dovrebbe arrivare al bunker
in mattinata.. Dean mi dici cosa succede?" e nello stesso istante che
lo informa degli spostamento dell'amico, vede il viso del fratello
rilassarsi, così come le sue spalle, per poi buttarsi di
nuovo sul letto, una braccio a coprirgli gli occhi.
E' stato solo un'incubo.. un fottuto incubo..
ma sembrava così reale.. continua
a pensare Dean, rivivendo nella sua mente la morte di Castiel, sotto lo
sguardo indagatore di Sam.
"Ok Dean, che è successo? Mi sto preoccupando!" e solo
adesso il maggiore fa scontrare il suo sguardo con quello del fratello,
il dolore ancora presenti nelle iridi color smeraldo, e dopo un piccolo
sospiro gli dice "Va bene, va bene..." per poi raccontagli tutto.
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"Oddio
Dean! Perchè non mi hai detto niente per tutto questo tempo?"
"E cosa sarebbe cambiato Sammy? Non puoi salvarmi dagli incubi..
nessuno può... così come nessuno può
salvarmi da questo coso sul mio braccio" e mentre lo dice, la mano
istintivamente si stringe sul Marchio, premendo forte, in quel gesto
ormai diventato un'abitudine.
Appena alza lo sguardo sul minore, rimane sconcertato: non vede
compassione.. no.. vede rabbia e tristezza.
"Perchè? Perchè ti dai già per
spacciato? Devi lottare Dean!" e quelle parole ricordavano troppo Cas
morente del sogno che il cuore di Dean perde un battito "Lo so che non
è facile.. ma troveremo una cura.. ma ricordati questo... tu
non sei solo! Quindi smettila di fare tutto come se lo fossi! Sia io
che Cas siamo qua per te! Perciò.." e prima di continuare,
prende un profondo respiro "Quando hai dubbi o sei abbattuto
perchè credi di non farcela, affidati alla tua famiglia!".
Dean , ascoltate quelle parole, non sa come reagire, e alla fine decide
di fare l'unica cosa che davvero sente... abbraccia di slancio quel
gigante del fratello, sussurrandogli all'orecchio un "Grazie Sammy" .
Sì, avrebbero trovato un modo per togliere il Marchio dal braccio di Dean, non importa a quale costo, non importa le difficoltà che dovranno superare... perché si fa questo per la propria famiglia.
Hello
everybody! Eccoci con una nuova one-shot !
Ultimamente sto facendo una revisione della nona e decima stagione (le
mie stagioni preferite!!❤❤) e, trovando un'immagine su internet, mi
è venuta in mente questa storia..
Vi lascio qua sotto l'immagine a cui mi riferisco!
https://i.pinimg.com/originals/c3/1b/52/c31b5260a34bd60b55ff37073f1f2de4.jpg
Grazie mille per la lettura! ; ) alla prossima!
-Eli-