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Autore: TeamFreeWill    28/11/2017    7 recensioni
Sam impara a sparare, ma per loro è solo una normale giornata da cacciatori. :)
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, John Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
- Questa storia fa parte della serie 'Prima dell'inizio'
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I Winchester si trovavano ad un poligono all’aperto ad Indianapolis. Era una giornata primaverile di sole. Una leggera brezza muoveva le foglie degli alberi tutti intorno.

Sammy era di fronte ad un bersaglio verso cui sparava, invece Dean e John erano appoggiati al tronco di un albero ad osservare il minore.

“Dai Sammy puoi farcela‼!” pensò Dean, guardando il fratellino mentre puntava di nuovo il bersaglio, mirava, ma non lo colpiva.

“Uffa! Con Dean ci riesco!” disse tra sé e sé Sammy riprendendo la mira.

“Deve imparare o sarà morto!" convenne il padre, non staccando gli occhi dal figlio minore, le braccia incrociate, serio.

Poi, all'ennesimo sbaglio del figlio, sbottò a voce alta: “Sam! cerca di imparare ad impugnare bene il fucile o durante una caccia ci metterai in pericolo! E questa cosa non è contemplata!”
Il tono della voce autoritario, serio, da sergente mentre gli si avvicinava.

Dean lo guardò a bocca aperta. Se gli diceva così lo spaventava e infatti…

Il minore a quella previsione si agitò ancora di più e sbagliò ancora mira. Il rinculo del colpo, questa volta lo fece anche barcollare e cadere a terra.

Dean alla vista si precipitò subito ad aiutarlo ad alzarsi, mentre il padre stette immobile, si voltò e si allontanò.

“Dean…sono un impiastro!” disse il piccolo Winchester con gli occhi lucidi sconsolato. 

“Ma che dici! Non è assolutamente vero!”. Dean lo tranquillizzò abbracciandolo a sé.

“Dai ora che sei più calmo prova a mirare e poi a sparare…Ti ricordi quella volta, come hai fatto nel poligono di Bobby quando eravamo io e te soli? Devi fare come allora Sammy!!” disse dolcemente il maggiore ad un Sammy che lo ascoltava tutto concentrato.

Il ragazzino annuì e si concentrò, proprio come fece allora. 

Il mondo sparì intorno a loro. Solo un pensiero aveva in testa. Proteggere Dean dai mostri.

E con questo pensiero fisso sparò e colpì il bersaglio. Non al centro, ma quasi!

“Dean ce l’ho fatta‼ Ce l’ho fatta‼” saltellò felice il minore e Dean lo guardò orgoglioso!

Con un po’ di allenamento sarebbe diventato un ottimo tiratore! Il migliore di tutti! Eh sì, lo sarebbe stato!

“Bravo Sam‼ Bravissimo il mio fratellino!” disse il maggiore scompigliandogli i capelli.

Sammy lo guardò e sorrise abbracciandolo di slancio dicendo “Grazie Dean!” poi riprese a saltellare tutto contento. Vedere il fratello orgoglioso di lui lo rendeva euforico.

Quel momento fraterno fu bruscamente interrotto dal padre che disse “Di certo non avresti ucciso il mostro! Lo avresti solo ferito! Ora allenati e smettila di saltare! Sei un cacciatore! E tu Dean non incoraggiarlo a fare queste scenate” disse duramente il padre sergente.

Dean divenne serio di colpo e s’irrigidì. Sam, sentendosi in colpa, lanciò un’occhiata titubante al maggiore che sorrise tranquillizzandolo e incoraggiandolo a sparare. 

Sammy annuì poi alzò lo sguardo verso il padre: un’ occhiata arrabbiata.

Nemmeno una parola d’incoraggiamento gli aveva rivolto e in più aveva sgridato Dean!

Riprese la pistola e cominciò a sparare. Colpì il bersaglio tutte le volte! L’ultimo colpo, poi, si conficcò nel centro! Che fortuna! Riguardò il padre a mo’ di sfida.

John non disse niente e se ne andò dando le spalle ai figli.

Sammy non poté vedere il padre sorridere impercettibilmente. Anche lui, pensò che da grande sarebbe diventato un ottimo cacciatore. 

Si appoggiò di nuovo al tronco dell’albero e osservò i suoi figli che si guardavano. 

Dean lo sguardo orgoglioso. Sammy lo sguardo sereno.

Si, perché il padre sapeva con certezza, che ora anche il minore si sentiva pronto a proteggere il suo fratellone. Sorrise tra sé e sé.

“Forza! Basta con queste cose da femminuccia!! Sam ricomincia a sparare e fallo anche tu Dean!” disse serio, ma il tono della voce era tranquillo.

“Sissignore!” gridarono i figli.

Un'ultima occhiata tra di loro, un sorriso complice. E poi ripresero entrambi ad allenarsi. 

John era orgoglioso di loro, ma non lo avrebbe mai detto a voce alta. Li avrebbe spronati a dare sempre il meglio, a migliorarsi perché i mostri dovevano temere il loro nome.
Dovevano tremare solo a sentir nominare il loro cognome :“Winchester”.

Un’altra famiglia non doveva passare quello che avevano passato loro. No! John Winchester non l’avrebbe mai permesso! 

Con questo pensiero, prese la pistola, si avvicinò ai bersagli e anche lui iniziò a sparare più agguerrito che mai.



Note autrice
Grazie Cin75 per avermela betata e sempre a Lilyy per avermi trovato gli errori. *_*
Grazie a chiunque ha avuto la pazienza di leggerla. Ciao a tutti.
  
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