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Autore: marylu_83    02/12/2017    1 recensioni
Dal testo:
Il cuore batte forte, sembra voler uscire dal petto, non capisco cosa sta succedendo, ormai ho la tachicardia, il fiato spezzato, ma non demordo e poggio la mia mano sul pomello gelido della porta, comincio a girare fino a che non sento la serratura scattare.
ATTENZIONE: questa storia è stata pubblicata anche su Wattpad sempre da me.
Genere: Horror, Mistero, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dolcetto o Scherzetto?

Un aria gelida mi invade le ossa, è notte. 
Fuori, ad illuminare la strada, vi sono solo le stelle e la luna, luminosa più che mai, e rari lumini pallidi dinanzi ad ogni casa. 
Era da parecchio tempo che stavo lì, affacciata, ad osservare i bambini correre da una casa all'altra ,in cerca di dolcetti che gli cariassero i denti. 
Che schifo Halloween: sarà che i miei genitori non me l'hanno mai fatto festeggiare, ma non mi è mai piaciuto. Troppe maschere, più del solito, sul volto della gente e odio l'atmosfera che si crea, quasi di mistero e film horror. Questa è la particolarità della mia cittadina: ogni festività viene vissuta con troppo entusiasmo. 
Illumino il cellulare per vedere che ore sono, 9:59, ora in cui di solito dormo ma questa sera.... non ne sento il bisogno. 
Rivolgo di nuovo lo sguardo verso la strada e le fioche luci che c'erano prima sono ormai sparite, che strano...
Non ci faccio troppo caso e mi alzo per cercare qualcosa da mangiare, un piccolo spuntino, prima di andare effettivamente a dormire. Attraverso l'arco della cucina e mi dirigo verso il frigo, lo apro e comincio a fissarlo, in fondo al ripiano centrale intravedo una vaschetta di budino. Lo prendo e lo mangio mentre ritorno al mio posto alla finestra, dove la mia poltrona mi ha accolta per tutta la serata. 
Guardo ancora all'esterno ma non vedo nessuno, nessun bambino, nessun adulto, nessuno. Come prima non ci faccio troppo caso, devo averci davvero messo tanto a scegliere cosa mangiare. 
Finisco il budino, con lo sguardo rivolto alle stelle, con una sensazione di pace sia nella mente che nel corpo, quasi come un telefono sotto carica. Illumino ancora il mio cellulare, 9:59, questo si che è strano. 
D'improvviso, il suono del campanello, mi prende alla sprovvista, facendomi saltare dalla poltrona. Riporto lo sguardo sulla strada e di nuovo i bambini e le luci sono tornate a far parte del quadro, devo essere impazzita, come è possibile tutto ciò? 
Mi dirigo alla porta prendendo il cestello dei dolci dal tavolino all'entrata, sarà uno di quei pargoli vestiti da fantasma o da strega. Ma ancor prima di poter poggiare la mano sul pomello, un angoscia mi pervade fin dentro le ossa, è paura, terrore puro, senza motivo ma c'è, è presente, opprimente....pesante. 
Il cuore batte forte, sembra voler uscire dal petto, non capisco cosa stia succedendo, non soffro di attacchi di panico e anche se fosse non vedo il motivo per cui debba succedere ora. Ormai ho la tachicardia, il fiato spezzato, ma non demordo e poggio la mia mano sul pomello gelido della porta, comincio a girare fino a che non sento la serratura scattare. Con un gesto deciso apro la porta, con ancora la paura a far tremare le gambe e gli occhi spalancati, ma nulla compare alla mia vista. Fuori dalla porta c'è il nulla, solo buio, nemmeno la strada riesco a scorgere, a questo punto la paura si intensifica e dei brividi mi percorrono la schiena, come se qualcuno mi stesse fissando le spalle. Lentamente mi volto e per poco non mi prende un infarto, ma uno di quelli potenti. Una bambina pallidissima e con i capelli nerissimi è dentro casa mia, tra le manine tiene stretto un cestino vuoto di dolci ma con una mela rossa morsicata. 
Il suo viso è quasi angelico, ma lo sento da qui il freddo che emana il suo corpo minuto.
-e..ehi! Scricciolo, come sei entrata in casa mia?- faccio, cercando di essere il più naturale possibile. 
Lei mi fissa con la faccia di chi non sa nemmeno dove si trova, indossa una vestaglia bianca, con i bordi macchiati di terra e..... Sangue? I piedi nudi sono pieni di ferite e graffi, come se avesse corso per la strada scalza. 
Fissa i suoi occhi nei miei e un sorriso inquietante compare sul suo viso, un sorriso enorme, quasi surreale, e la sua risata cristallina e psicopatica inquina il luogo a macchia d'olio. Quasi mi spaventa, le gambe che avevano smesso di tremare ritornano a farlo, il cuore ricomincia la sua corsa e il respiro ritorna a mancare. Questa volta mia accasciò a terra, di fronte alla bambina che continua a ridere, mi sento morire e continuo a non capire come tutto ciò sia possibile. 
-dolcetto o scherzetto? Hahhahaha- dice, e poi il nulla. 
Mi ritrovo sulla mia poltrona, con gli occhi spalancati sulla strada, il fiato corto e il cuore che va così veloce da stonarmi i timpani. 
Fuori, ad illuminare la strada, vi sono solo le stelle e la luna, luminosa più che mai, e rari lumini pallidi dinanzi ad ogni casa.
Stavo lì affacciata, ad osservare i bambini correre da una casa all'altra in cerca di dolcetti che gli cariassero i denti.
Illumino il cellulare per vedere che ore sono, 10:00, è stato un incubo. 
Mi abbandono allo schienale sospirando e cercando di calmarmi. 
Penso sia proprio ora di andare a dormire, ma prima mi serve una camomilla bollente per riprendermi. 
Una volta finito mi dirigo verso la mia stanza, pronta per andare a letto. Mi infilo sotto le coperte e, dopo aver messo il telefono in carica, appoggio la testa al cuscino e chiudo gli occhi. 
-allora? Dolcetto o scherzetto?-

~angolo autriceRingrazio tanto AmbassadorsITA per il prompt, questa storia partecipa al loro concorso di Halloween e, anche se non dovesse vincere, sarò almeno contenta che mi abbiano dato uno spunto per uno speciale di Halloween

~angolo autrice
Ringrazio tanto AmbassadorsITA per il prompt, questa storia partecipa al loro concorso di Halloween e, anche se non dovesse vincere, sarò almeno contenta che mi abbiano dato uno spunto per uno speciale di Halloween. 
Se la storia vi è piaciuta lasciate una stellina e un commentino, così avrete in regalo uno stupendo Ciciarampa ammaestrato. 
Un bacio a tutti ♥

  
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