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Autore: Spensieratezza    03/12/2017    3 recensioni
Questa storia prende ispirazione dal programma Tempstation Island, in cui delle squadre di tentatori devono cercare di tentare i fidanzati e le fidanzate delle varie coppie del vilaggio, tutto per stabilire se il loro è VERO AMORE. Tre storie, tre storie diverse, ma che coinvolgeranno sempre Jared e Jensen.
Buona lettura e tanto amore!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Jared e Jensen, rispettivamente di 26 e 30 anni, si erano conosciuti in una discoteca quattro anni fa e fu da subito un colpo di fulmine, fin dalla prima notte.
Erano quattro anni che erano fidanzati conviventi e innamorati e la proposta di partecipare a Tempstation Love, il programma che metteva in pericolo le coppie, su un’isola, situata in un villaggio turistico, giunse inaspettata.

Jared e Jensen non volevano partecipare, perché temevano di perdersi a vicenda, ma un lungo colloquio con la produzione del programma, li convinse. Tempstation Love non era un programma che sfasciava le coppie che vivevano il vero amore, ma disintegrava solo quello che non era profondo e sincero e se il loro era vero amore, non sarebbero stati di certo i tentatori a distruggerlo e una volta tornati a casa sarebbero stati ancora più sicuri di loro e del loro amore, in più sarebbe anche stata un’occasione per vivere una fantastica vacanza gratis.
Bisognava mettersi in gioco, se si voleva essere in grado di proteggere chi si ama. Solo così si poteva capire di essere forti.
 

Jared e Jensen fecero il provino e durante la notte si coccolavano, baciandosi e dicendosi frasi dolci e cariche di sentimento.


Al provino, dissero che partecipavano non perché non convinti dell’uno e dell’altro, né erano in crisi, partecipano soltanto per avere una conferma del loro amore. La prova del 9 che tutto quello che di bello stavano vivendo, era VERO.
 
 
 
 
“Jensen..” disse Jared, abbracciandolo forte. Avevano fatto la traversata in barca insieme, avevano sentito parlare gli organizzatori e a malapena avevano sentito quando gli avevano detto che dovevano dividersi per andare con la squadra dei tentatori del primo gruppo.

Ora che stava arrivando il momento,non volevano separarsi.

“Ehi..piccolo, ascoltami, ti prometto che non ti mancherò mai di rispetto. Hai capito? Stai tranquillo.” Gli disse Jensen, accarezzandogli il mento.
“Non è per questo che sono preoccupato..sono preoccupato di non poterti vedere per tre settimane..di dormire da solo..Jensen., qui sono tutti estranei per me.”
“Coraggio, piccolo, ce la possiamo fare.” Disse Jensen.

A malincuore quindi, si staccarono.
 
 
 
 
 
*

I primi giorni nel villaggio, furono noiosi.

Jared giocava a Dama con gli altri tentatori e nel mentre aspettava che qualcuno si interessasse a chiedergli di uscire, sapeva che era il must del gioco.
 
 

*

Jensen non riusciva a trovarsi a suo agio con i corteggiatori, nel senso che battibeccava con tutti. Non c’era una cosa che gli andava bene.
“Quello ha il risvoltino ai pantaloni” “Quello mi ha risposto in maniera maleducata” “Quello ci prova con quel ragazzo, sapendo che è fidanzato..non mi piace..” prima che gli ricordassero che i tentatori erano apposta lì per quello.
“Quello ha insistito un po’ troppo per andare a fare questo picnic e io ero di pessimo umore.”
“Non sanno prendermi”

 
Chi seguiva Jensen da casa, non lo riconosceva. Con Jared era una persona del tutto diversa dallo scorbutico indisponente che si stava dimostrando.
Era gentile, premuroso sempre paziente e le cose che trovava fastidiose dei corteggiatori, quando le faceva Jared, non le guardava nemmeno.
 

Quando fece il famoso picnic, aveva un’aria triste.

“Scusami Karl, ma è che il pane è duro..e..tira troppo freddo..”

In effetti girava un’aria gelida.
 
Un altro giorno, un altro corteggiatore lo portò ad una passeggiata a cavallo.

“Non ti sei divertito?” gli chiese il corteggiatore.

Sì..davvero..a Jared sarebbe piaciuto molto..mi ha sempre detto quanto ama andare a cavallo.” Disse con aria triste.
 
 
 
 
*

Jared era educato e gentile con i corteggiatori, ma anche lui come Jensen, non si lasciava toccare volentieri. A volte centellinava magari un abbraccio, ma non si avvicinava di più, non per imbarazzo, sembrava che non volesse.

“Jared, hai visto che figo quello, guardalo.” Gli disse uno degli amici che erano fidanzati, seduti ai tavolini fuori.

“Cosa? Ma chi?” chiese Jared, raccogliendo le carte del poker, senza alzare lo sguardo.

“E dai, guadalo un attimo, non alzi nemmeno lo sguardo.”

“Ok..”

“Allora, adesso l’hai visto..come ti sembra?”

“Niente di speciale..”

“Cosa? Ma sei scemo? Guarda che fisico da sballo.”

“Jensen è molto più bello.” Disse Jared convinto.
 
 
 
 
*

Un giorno, quel pazzo di Jensen, srotolò tre o quattro gomitoli di lana, superando di poco il confine che non si poteva sorpassare, per farli passare dall’altro lato della divisione.
Venne prontamente richiamato per questo, ma almeno Jared avrebbe capito.

Infatti quando Jared vide i gomitoli, si commosse, seduto sulla sabbia.

“Ce lo eravamo promessi. Prima di partire mi disse: se non saprò come fare per trovarti, seminerò un gomitolo, affinchè tu possa sapere che ci sto almeno provando.”
 
 
 
La prima settimana, né Jared né Jensen, ricevettero filmati da vedere dal presentatore ed entrambi tornarono a casa in lacrime. Sapevano che significava un buon segno, perché voleva dire che non stavano facendo gli scemi con nessuno, ma d’altra parte, loro desideravano vedersi almeno in un video.
La seconda settimana invece, la passarono cercando di ingannare il tempo e l’attesa, facendo qualcosa che faceva stare loro bene e cioè non solo pensare a loro, ma fare qualcosa che materialmente faceva pensare a loro.
 

Jared sapeva quanto Jensen amava bere le birre irlandesi, quindi ogni sera, ne beveva una, come omaggio.

Jared amava costruire le cose e decise di costruire un vaso con l’argilla.

“Come Lost, quel film che ti piace tanto. Non ci sei tu ad abbracciarmi, ma è come se ci fossi.” disse al vuoto.
 

E poi entrambi si scrissero delle lettere a loro indirizzate.
 
 

Caro Jensen, mio amato fidanzato

Da quando ho messo piede qui, sento così tanto la tua mancanza, che ho desiderato ogni giorno non aver mai partecipato a questo programma insieme a te
Ma dopo che ho costruito quel vaso in argilla, ho cambiato idea

Perché non c’è niente di più meravigliosamente pieno che costruire qualcosa per una persona che ami
Per questo ti scrivo questa lettera, perché pensare a te, sentire la tua mancanza

È come innamorarmi di te di nuovo

Sentire il mio cuore cantare come se fosse un uccellino

Sentire le persone che ci sono qui, prendermi in giro, ridendo, perché sono l’unico che non guarda nessuno
La cosa che mi rende felice però, è che non guardo nessuno non per paura delle telecamere
Ma perché l’unica persona che desidero guardare, sei TU

Ti amo troppo e sarò infinitamente grato a questo programma per avermene reso ancora più consapevole
 
 
 
LA LETTERA DI JENSEN

Caro Jared, amore mio, luce mia

Ho sempre riso quando leggevo dichiarazioni come: grazie a lui o a lei, sono una persona migliore

Prima di conoscerti, ho sempre pensato che nessuno può migliorare davvero l’altro

Nessuno può capire davvero l’altro

Ma se qualcuno cerca di farlo, è perché ti ama.

Ebbene, questa mi sembrava il massimo della poesia, il massimo dell’amore, della bellezza e del romanticismo

Poi ho conosciuto te, J, ho capito allora, che davvero è possibile migliorare una persona

Con l’amore

Capirla, come tu riesci a fare con me.

Mi sentivo in colpa sai? A partecipare qui. Mi dicevo. Com’è possibile che una persona innamorata debba decidere spontaneamente di mettere a rischio una sua relazione? Non sarà forse questo non vero amore?

Ora ho capito che in realtà non dubitavo del nostro amore, ma VOLEVO VIVERLO ed è proprio quello che ho fatto. In queste due settimane che sentivo la tua mancanza, in realtà ti stavo vivendo, respirando te, respiravo la tua assenza e ti stavo amando.

Tu mi rendi una persona migliore. Senza di te sono insopportabile, sono un rompiballe, chiedi a quelli che mi sono stati vicini in queste due settimane. Con te sono gentile, premuroso, amabile.

E non è forse questa la bellezza dell’amore? Non è forse questo che fa l’amore?
 
 
 
 
Delle simili dichiarazioni non potevano restare senza video ed ecco dunque che allo scadere della seconda settimana, Jared e Jensen ebbero i loro primi filmati.

Non videro nessun flirt con altri, o meglio, videro i loro appuntamenti, a vicenda, ma sempre senza notare nulla di ambiguo, che andasse aldilà della semplice educazione o gentilezza.
Poi videro quando piangeva uno dei due per la troppa mancanza.

Poi ci fu il momento delle lettere.

“Frederic, per me finisce qui quest’avventura.”

“Cosa? Ma sei sicuro?”

“No, no, io sono sicurissimo. Per me sentire il mio compagno che dice queste cose...vederlo piangere..è più importante lui del programma. Non posso aspettare un’altra settimana. Voglio fare il falò.”
 
 
 
 
 
*

Jared era al villaggio e la produzione lo avvisò che Jensen aveva deciso di fare il falò.
“Oh mio dio!”

E corse subito da lui.
 
 
 
*

Quando Jensen vide arrivare il suo bellissimo fidanzato, con quella felpa marrone e i jeans blu, pensò che era davvero bello come il sole.
Il presentatore fece un riassunto della loro storia con filmati inediti in cui continuavano a parlare con parole meravigliose l'uno dell'altro sia nel villaggio con altri, che da soli alle telecamere, il mitico momento emozionante del filo e per ultima cosa, fece rivedere le rispettive lettere. Stavolta le videro insieme.
 

Jared si commosse per la lettera.
 
“Jared, amore mio..” disse prendendogli la mano, mentre Jared gli stringeva le dita, teneramente.
“Io non riesco più a starti lontano, ti amo troppo, quindi volevo..volevo chiederti di uscire da qua insieme a me.”
Jared gli rispose con un bacio, gettandosi tra le sue braccia.
 
Se ne andarono abbracciati, con Jared con la testa nascosta sul suo petto, mentre Jensen continuava a baciargli la testa, il collo, la bocca.
“Ti amo tantissimo amore mio.” disse Jensen.

“Finalmente torniamo a casa. Non ce la facevo più a stare separato da te.” Disse Jared
 























Note dell'autrice: 

eccomi qui con un'altra storia che nasce in un momento in cui guardando Tempstation Island e rammaricandomi di quello che vedevo, desiderai di vedere davvero il VERO AMORE. Perchè non fare una storia sui j2 allora, mi chiesi, visto che già mi ritrovai a immaginarmeli in quella veste. Non vi dico cosa succederà nei prossimi capitoli, è una sorpresa!
   
 
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