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Autore: Reaperonzolo    03/12/2017    1 recensioni
[Alien: La Clonazione/Resurrection]
Call si arrabbia e Ripley sa bene come farle tornare il morale.
Mini fic divertente scritta di getto (e perchè adoro quelle due).
Genere: Comico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano atterrati da poco meno di un'ora, lo sfondo della Terra distrutta come epilogo della loro tragica esperienza, quando la Betty iniziò ad accusare i primi problemi al motore.

Ed è per questo che Call si trovava là sotto con Vriess.
Era sdraiata sotto il pesante marchingegno, rimanevano scoperte solo le parti dal petto in giù. 
Accanto a lei, Vriess le stava passando degli attrezzi.
"Call..." sussurrò all'improvviso.
L'androide rispose con un veloce "Mhm" prima di imprecare sottovoce perché gocce di olio bollenti le erano finite sull'uniforme.
"Lo sai cosa..."
"Non sono davvero in vena, Vriess..."
"...ha due pollici, un occhio, una lingua..."
"Vriess..."
Nel frattempo arrivò Johner, entrando dal vano della sala motori, e si appoggiò alla ringhiera della scala. Sghignazzò nel sentire di nuovo la battuta di Vriess.
"...e scopa da Dio?" Allungò una mano e afferrò la coscia di Call, al che lei agitò convulsamente le gambe per cercare di colpirlo, ma ormai si era già allontanato. Si sentì un sonoro "thump", uscì da sotto il motore e si alzò in piedi, guardando furiosa l'uomo sulla sedia a rotelle.
I suoi vestiti erano sporchi di olio e sostanze nere e maleodoranti, aveva i capelli arruffati ed era leggermente accaldata in viso. 
Stava per dirgliene quattro al suo compagno, quando udì la voce di Johner sopra di lei, e alzò lo sguardo.
"Ehy lattina!"
Arricciò le labbra e le sopracciglia nel sentire lo stupido nomignolo.
"È stato bello prima...ma ora vogliamo vedere se è all'altezza anche il lato B. Forza, rimettiti là sotto!" Le indicò il motore con un braccio e si mise a ridere di gusto, insieme a Vriess.
Call, ancora furiosa, le lanciò la chiave inglese che aveva ancora in mano. Non arrivò alla testa di Johner ma si scontrò con la ringhiera, provocando un fastidioso rumore metallico.
"Andate a fare in culo!" Call sbraitò, uscendo velocemente dalla sala e lasciando soli i due uomini, insieme al motore guasto.
Pochi metri dopo riuscì a sentire Vriess: "Avrà le sue cose...secondo te perde olio, Johner?"
"Qualunque cosa sia, non voglio saperlo!" Rise ancora e poi gridò di nuovo, finché Call non fu più in grado di sentire: "Hey lattina! Sacco di plastica! Hai un lavoro da svolgere!"

                                                                                                           *

Ripley vide Call uscire dalla porta della navicella quasi correndo e calciare, con sdegno, tutti i sassolini che erano compresi nel suo raggio di azione.
Decise di andare da lei.
"Posto del cazzo!" calciò un altro sasso, che si scontrò contro la parete di roccia alla sua destra e finì nello strapiombo più avanti.
"Non hai appena detto che era un posto bellissimo?" le giunse la voce di Ripley dietro di lei.
Ci furono attimi di silenzio, poi Call si sedette su un masso lì vicino e Ripley decise di seguirla. Entrambe si davano la schiena.
"Call..."
"Cosa?!" ringhiò l'altra. 
"Non dovresti dare ascolto a quei bastardi"
Call sbuffò: "Non credo di avere abbastanza forza da atterrarli con una palla da basket..." il suo sguardo si incupì di nuovo "...e tirargliela nei coglioni subito dopo"
Ripley sorrise al ricordo: "Sto solo dicendo ch-"
Call la interruppe e questa volta si girò verso Ripley che la stava guardando con aria interrogativa.
"Sai cosa? Ho cambiato idea riguardo quella lingua...voglio un altro ricordo"
Ripley capì all'istante e lanciò uno sguardo complice all'androide, che si stava allontanando verso l'ingresso della Betty, invitandola a raggiungerla.

                                                                                                          *

Ripley si diresse ad ampi passi verso Johner, in piedi a consultare un manuale per la riparazione del motore.
Lo spinse contro il muro, facendogli cadere il manuale e cogliendolo di sorpresa.
"Bellezza, non davanti a tutti almeno..." ribatté sarcastico Johner.
Subito dopo aprì la bocca in una smorfia di dolore; Ripley gli aveva stretto con poca grazia le palle e non tardò ad infilargli una mano in bocca, mentre l'altra mano stringeva ancora di più. 
Ripley si volse verso Call: "Scelgo io?"
Call aveva un espressione a metà tra il gioioso e il divertito, sapeva di poter contare su Ripley.
"Scegli tu" le rispose.
Subito dopo si sentì un forte strattone e Ripley lasciò la presa su Johner, che cadde in ginocchio con un urlo di dolore.
Andò verso Call porgendole la mano.
"Non è d'oro, ma è cariato... credo che sia un bel ricordo da tenere" lo porse a Call, che lo prese subito, e sorrise. 
"Grazie" sussurrò ridacchiando.
Dietro di loro Johner ululava di dolore, una mano in basso e una sola bocca.
"Cristo, che male...brutta puttana! Tu e quella p…pazza! Quell'androide pazza! Voi siete pazze! Cazzo..."
Call e Ripley si allontanarono dalla sala motori, ma riuscirono a sentire Vriess, che fino ad ora aveva osservato attonito la scena, avvicinarsi a Johner.
"Johner...cosa ti fa male di più?"
"Che cazzo ne so?!" Sbraitò l'altro "la bocca...l'uccello...tutto mi fa male, cazzo! tutto!"

Ora Call aveva con sè davvero un bel ricordo di quell’esperienza.
  
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