Volti grigi, spenti, pigri.
Gli occhi sognanti sogni distanti.
Menti indaffarate, programmate a programmare,
organizzare, festeggiare per poi vomitare.
Corpi schiavi di una testa deviata,
mangiare ma senza ingrassare,
Drogarsi per sballarsi, i muscoli e le diete,
Il cibo come pensiero costante perché sai che deve stare distante.
Una società invadente, destabilizzante,
Innaturale, creata per sfruttare e controllare.
Una vita frenetica, il mafioso uccide,
la cassiera fa il conto,
Il muratore costruisce e la casalinga pulisce,
Il professore insegna arti a ragazzi drogati
E poi la sera, e poi la notte ed il mattino ed il tramonto.
Inarrestabile.
Dopo il conto un altro sconto
dopo una casa un altro mattone.
Non mi angoscia lo scorrere del tempo
o l'infinita ripetizione,
Mi angoscia sapere che il tutto non porta a nulla,
che il fine ultimo sono i soldi.
Noi stiamo solo ai bordi.
Ciò che mi fa impazzire è che potrebbe non essere così.