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Autore: Hayaros    11/12/2017    2 recensioni
[NieR:Automata]
2B e 9S hanno l'opportunità di rivivere un'antica tradizione degli umani.
(Ambientata dopo il finale E con alcune differenze, presenti un po' di spoiler)
Genere: Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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★★ Questa storia partecipa all’iniziativa “Calendario dell’Avvento 2017!” a cura di Fanwriter.it 
★ Data: 11/12/2017 
★ Rating/Avvertimenti: Verde, Spoilers
★ Fandom: Nier: Automata
★ Numero parole: 3660
★ Due righe: 2B e 9S hanno l'opportunità di rivivere un'antica tradizione degli umani.
 
 
Disclaimer: Nier: Automata e i suoi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà della Square Enix. Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
Prima di iniziare: la fanfiction è ambientata dopo il finale E del gioco, ma con una differenza: il villaggio di Pascal non ha fatto la fine che ha fatto.
Buona lettura e buon Natale!
 
---
 
      C'era una volta, nelle rovine di una città distrutta da tempo immemore pervasa da una calma innaturale, un campo tra vecchi edifici, costruito con materiali di fortuna, tende e metallo, e, dentro le parti degli edifici ancora agibili, alcune piccole stanze adibite al riposo di coloro che ci abitavano.
 
In particolare c'erano due androidi dai capelli argentei e dalle vesti nere bordate di complessi simboli grigi che avevano preso residenza in una delle stanze. Anemone, l'androide capo del gruppo che abitava nel campo, l'aveva donata ai due androidi per ringraziarli di tutto l'aiuto che avevano dato nel campo.
Un freddo giorno d'inverno, i due androidi vennero chiamati da Anemone per una nuova missione.
 
"Abbiamo bisogno che voi due vi dirigiate verso il villaggio delle biomacchine: dovreste recuperare dei nuovi filtri da Pascal."
 
"Capito" rispose la donna, una spada che le volava a pochi centimetri della schiena, l'elsa circondata da un fascio di luce, "Sarà fatto."
 
I due s'incamminarono verso l'uscita del campo, sotto i corridoi distrutti degli antichi palazzi, fino a raggiungere un piccolo lago scintillante sotto il sole d'inverno.
 
"2B, pensi che la neve scenderà mai qui?" l'androide dall'aspetto di un giovane ragazzo aveva lo sguardo rivolto verso il cielo, una mano con il palmo alzato tesa verso di esso, come se stesse aspettando che un fiocco cadesse proprio in quel momento.
 
La donna, 2B, rimase in silenzio per un po' di tempo, limitandosi a guardarlo, per infine rispondere: "Non lo so. Ma causerebbe problemi allo svolgimento delle nostre missioni."
 
"Oh, 2B!" esclamò il ragazzo, "La guerra è ormai finita, basta parlare di missioni."
 
2B si voltò verso il ragazzo, un piccolo sorriso sulle sue labbra: "Anemone ci ha affidato un compito, 9S. Non possiamo lasciarla attendere. Svolgiamo la nostra missione e torniamo a casa."
 
"Certamente!" esclamò il ragazzo, facendo un salto verso la sua compagna, "Così sarò in tempo per la cena e per il bagno!"
2B alzò un sopracciglio: non era mai riuscita a comprendere perché il suo collega fosse così ossessionato dall'idea di fare i bagni, ma non era suo compito giudicare.

 

      Continuarono verso il villaggio, i loro passi che producevano un suono ritmico nel vuoto di quella città senza nome. 9S parlava, spiegando ogni minima cosa che vedevano, lo schermo olografico perennemente presente di fronte al suo viso, con immagini, suoni e dati che 2B poteva solo immaginare quante cose contenessero. A lei non dispiaceva ascoltarlo: alcune volte rispondeva con qualche parola o un cenno della testa, come invito a continuare, la sua voce ormai uno sfondo piacevole delle loro missioni.
Raggiunsero la muraglia di ferraglia che proteggeva il villaggio delle biomacchine, attraversando la strada di terra che li avrebbe portati fino a lì.
2B trovava qualcosa di curioso nella conformazione del villaggio, costruito sul tronco di un grande albero nella foresta, le sue case di metallo affiancate al legno, come un vero e proprio paradosso tra natura e tecnologia.
S'incamminarono per i ponti di metallo che collegavano le diverse parti del villaggio. I bambini, piccole biomacchine dai corpi tozzi e le teste rotonde, saltarono felici verso di loro appena li videro, gridando i loro nomi, "2B! 9S! Zio Pascal, zio Pascal, 2B e 9S sono venuti!"
I due androidi sorrisero ai bambini, salutandoli con rapidi cenni delle mani, quando un suono attirò la loro attenzione: Pascal stava discendendo giù da uno dei piani più alti del villaggio, atterrando di fronte a loro.
 
"Oh, 2B, 9S!" la voce meccanica salutò i due androidi, "E' un piacere avervi qui. Vi posso aiutare?"
 
"Siamo qui per conto di Anemone" rispose 2B, composta come al suo solito, "il campo della Resistenza ha bisogno di nuovi filtri."
 
"Oh, certamente. Ho anche i materiali, ma temo che ci vorrà un po' di tempo prima che io possa costruirli."
 
"Non è un problema" rispose 9S, "Possiamo aspettare, svolgere qualche altra mansione nel frattempo..."
2B sapeva perfettamente che 9S voleva tornare nella foresta e raccogliere più informazioni possibili sulla flora e fauna locale e che quella era solo un pretesto per uscire dal villaggio e saziare la sua fame di conoscenza, ma 2B sapeva anche che non sarebbe andata così.
 
"2B, 9S..." Pascal continuò a parlare, e a 2B sfuggì un piccolo sorriso, mentre le spalle di 9S s'abbassarono, sconfitte, "Nel frattempo che costruirò i filtri, avrei bisogno del vostro aiuto."
 
"Certamente, Pascal" annuì la donna, "Di cosa hai bisogno?"
 
Pascal si voltò verso i piedi dell'albero, dove un gruppo di bambini biomacchina stavano giocando, saltando allegramente sulla terra, gridando e schiamazzando, le loro voci robotiche che donavano vita a quella landa senza nome.
"Avevo promesso ai bambini che avrei giocato con loro" spiegò Pascal, "ma..."
 
"Volete che ci occupiamo noi di loro mentre lavori sui filtri?" chiese 9S, la delusione nella sua voce. 2B non poteva totalmente biasimarlo: ricordava bene la loro ultima esperienza con i bambini del villaggio, la traversata nel deserto con quella vivace ragazzina biomacchina e la sua raffica di domande e ricordava bene il grande sospiro di sollievo di 9S quando la salutarono.
 
Pascal annuì alla domanda dell'androide: "In particolare, avevo promesso loro che avremmo ripercorso un'antica tradizione degli umani."
 
"Oh?" gli occhi di 9S s'illuminarono a quelle parole, "Cosa intendi dire?"
 
"Ho letto un libro dove diceva che gli umani, durante il periodo più freddo dell'anno, festeggiavano ciò che chiamavano "Natale"" iniziò a spiegare Pascal, "Le sue origini sono molto antiche e con il passare del tempo la festa si è trasformata e così i suoi valori."
 
"Capisco" annuì 2B, "E volevi riproporre ai bambini questa tradizione?"
 
"Esatto. In particolare, ho letto di una figura mitologica che visitava i bambini di tutto il mondo e portava doni."
 
"Wow" commentò 9S, "Gli umani avevano strane credenze."
 
"Vedete, era comune che gli umani si scambiassero regali, durante questa festa."
 
"Vorresti fare dei regali ai bambini?" chiese 2B.
 
"La figura che portava i doni ai bambini, secondo la tradizione, era un certo "Babbo Natale"" spiegò Pascal, "Vorrei chiedere ad uno di voi di travestirsi da Babbo Natale."
2B si voltò verso 9S facendosi sfuggire una lieve risata, mentre lui s'irrigidì, il viso che andava assumendo lo stesso colore dei suoi capelli.
 
"Aspetta, aspetta" disse il ragazzo, alzando le braccia, "Come... come facciamo? Non sappiamo neanche che aspetto avesse."
 
"Ci sono diverse descrizioni, nei libri che ho letto" lo rassicurò Pascal, "Per i vestiti, posso chiedere alle biomacchine del villaggio di farveli."
 
2B guardò la biomacchina di fronte a loro e stava per aprire bocca quando 9S la fermò, "2B! Questa sarà un'occasione unica!"
 
"...cosa intendi dire?"
 
"Scoprire da vicino le tradizioni degli umani! Non ci capiterà mai più un'occasione simile! E sai com'è..." iniziò a gesticolare con le mani, mentre con i piedi dava piccoli calci in aria, "...aiutare il villaggio aiuterà le relazioni con il campo della Resistenza e questo beneficerà tutti noi?"
 
2B si voltò verso di lui, i suoi occhi bendati che sembravano gli stessero analizzando il sistema, e 9S capì di aver fatto un grave errore, "Stavi... stavi cercando di imitarmi?"
 
"No, no! Stavo solo cercando di elencare le ragioni per cui aiutare Pascal con questo compito sarà utile. Pod, cosa ne pensi?"
 
Il Pod di 9S si avvicinò al suo padrone, "Svolgere questo compito permetterà al morale del villaggio di aumentare. Proposta: le unità 2B e 9S dovrebbero assistere l'individuo noto come "Pascal" con la sua richiesta."
 
2B sospirò, mettendosi una mano sulla fronte, "Va bene. Pascal, ti daremo una mano."
 
"Oh, 2B, 9S! Grazie per il vostro aiuto. Tutto il villaggio ve ne sarà grato!"
 
"E' deciso allora!" esclamò 9S, "Cosa dobbiamo fare?"
 
"Ci servono dei materiali" spiegò Pascal, "il Natale era composto da numerosi elementi."
 
"Va bene" annuì 2B, "Quali sarebbero?"
 
"Allora... prima di tutto, avremmo bisogno di un "albero di Natale"."
 
"Cos'ha di speciale rispetto ad un comune albero?" chiese 9S, la sua voce leggermente più alta del normale. 2B abbozzò un sorriso.
 
"Era un albero di grandi dimensioni che veniva decorato con numerosi oggetti. Di norma sfere colorate e luci."
 
"Sfere colorate e luci..." 2B iniziò a pensare, poggiando il mento sulla sua mano, "Per le luci potrebbero andare gli occhi delle biomacchine?"
 
"In effetti s'illuminano" annuì 9S, "ma potremmo anche prenderne alcune dal parco dei divertimenti. Stessa cosa per le sfere. I palloncini potrebbero andare bene, Pascal?"
 
"I libri che ho non spiegano di che materiali fossero fatte le sfere colorate" spiegò la biomacchina, "ma dovrebbe andar bene. Potremmo appenderle sul nostro albero," indicò verso il tronco che sorreggeva il villaggio, "quindi non ci saranno problemi di spazio."
 
"Va bene, di cos'altro abbiamo bisogno?"
 
"Per i regali e per i vestiti ci penseremo noi qui al villaggio" continuò Pascal, "ma dobbiamo lavorare sulla figura di Babbo Natale. Vedete, secondo le leggende andava in giro per il mondo con un carro trainato da renne."
 
"Renne..." 9S iniziò a riflettere, quando 2B commentò, "Ci sono delle renne nella foresta, o mi sbaglio?"
 
"Temo di no, 2B. Quelle erano alci" rispose 9S.
 
"In mancanza di renne possiamo farcele bastare" commentò Pascal.
 
"Possiamo chiedere aiuto a quella biomacchina nella foresta" propose 2B, "allevava... alci, non è vero?"
 
"Oh, hai ragione, 2B" annuì 9S, "Penso che potrà darci una mano. Ma cosa possiamo fare per il carro...?"
 
"Il carro era di legno" spiegò Pascal, "Potremmo costruirlo...?"
 
"Ho un'idea per il carro" disse 2B, "Lascia fare a noi, Pascal."
 
9S si voltò verso 2B, alzando un sopracciglio, "2B...?"
 
"Va bene, allora" annuì Pascal, "Lascerò a voi le renne, il carro e le decorazioni, lasciate a noi i regali e i vestiti."
 
E così concordato, uscirono dal villaggio, 2B che guidava la strada verso le rovine della città.
 
"2B!" la voce di 9S fermò l'androide, che si voltò verso di lui, "Qual è il piano? Dovremmo fare un sacco di giri, per prendere tutte le cose che hanno chiesto...", sospirò, "Che rottura. Rivivere un'antica tradizione umana è eccitante ma..."
 
"Tutto questo beneficerà il campo della Resistenza" affermò 2B, sorridendo.
 
"Forse conviene dividerci. Io andrò al parco dei divertimenti e nella foresta, tu potresti andare a cercare il carro... qualunque cosa tu abbia in mente."
 
"Non ce ne sarà il bisogno. Seguimi."



       "Che cosa volete che io faccia?!", la voce di un'altra androide dai lunghi capelli bianchi risuonò nelle rovine della città. Le sue braccia erano conserte, il viso contorto in una smorfia di sorpresa mista a disgusto.
 
"A2, è per Pascal" disse 9S, cercando di convincerla, "Vuole fare felici i bambini del villaggio."
 
L'androide emise un verso di dissenso, ma infine annuì, "Va bene, va bene" sospirò, "Ho ancora un debito da pagare nei confronti di Pascal. Ma non capisco perché mi stiate mandando a prendere luci e palloncini."
 
"Servono per decorare l'albero" affermò 2B, senza battere ciglio.
A2 si voltò lentamente verso 2B, i suoi occhi che chiedevano una spiegazione che non arrivò mai.
 
Sospirò, "...va bene. Andrò al parco dei divertimenti."
 
"Oh, grazie, A2!" esclamò 9S, "Consegna il tutto a Pascal, ci vediamo direttamente lì."
 
"Certo" annuì l'androide, incamminandosi per la sua strada, borbottando, "Ma chi me lo fa fare..."
 
"Perfetto, 2B" esclamò 9S, "Ora mancano le renne e il carro."
 
La biomacchina nella foresta fu più che felice di prestare alcuni dei suoi amici a 2B e 9S, a patto che anche lui prendesse parte alla rievocazione di quella tradizione. I due androidi avevano veramente bisogno delle alci, perciò accettarono il compromesso.
La giornata passò tra le rovine della città, alla ricerca del carro che sarebbe servito a trasportare Babbo Natale e a portare gioia ai bambini del villaggio.

 

      E infine arrivò il momento tanto atteso.
2B guardava con curiosità mista a sorpresa il nuovo aspetto dell'albero, agghindato in quella maniera così colorata e vivace. Era la prima volta che vedeva qualcosa del genere: certo, aveva visto il parco dei divertimenti, ma quello era un posto che, a quanto aveva capito, era stato costruito per essere colorato e vivace, l'albero non era nato per essere vestito in quella maniera.
Le lampadine pendevano dai suoi rami, le luci che a malapena si vedevano nella luce del giorno, ma 2B pensò che dessero un tocco originale alla zona, con quel piccolo e fioco lampeggiare semi-visibile. I palloncini, legati saldamente ai rami, puntellavano il cielo con i loro colori, mentre in lontananza, camuffati dalla foresta, proveniva uno scoppiettio di fuochi d'artificio, dal parco poco lontano dal villaggio.
 
"Abbiamo fatto un buon lavoro, non è vero, 2B?" chiese 9S, guardando il loro lavoro con un certo orgoglio.
 
"Penso di sì" annuì lei, "Grazie per l'aiuto, A2."
 
L'androide sbuffò, ma infine rispose con un "Non ringraziarmi. Te lo ripeto: sono in debito con Pascal." 
 
"Dobbiamo andare" disse 9S, "Tra poco è il momento dell'arrivo di Babbo Natale."
 
2B annuì, insieme agli altri due androidi, s'incamminò verso il villaggio. 

 

      La foresta riecheggiava delle grida e degli schiamazzi dei bambini, il sentiero che si snodava sotto gli alberi pullulante di biomacchine che saltavano ed agitavano le loro braccia al cielo, attendendo con ansia l'arrivo di Babbo Natale.
E, improvvisamente, un suono di zoccoli sul terreno, uno scalpitare che si faceva mano a mano più forte: i bambini tacquero, ascoltando quel suono ipnotizzati, volgendo le loro piccole teste nella direzione di quel suono che si avvicinava a loro.
Il suono di una trombetta iniziò a diffondersi, spaventando gli spettatori: chi stava arrivando? Zio Pascal non aveva parlato di trombette...
Everyday's a sale, every sale's a win...
"Emil!" la voce di 9S riecheggiò tra gli alberi, "Non ancora...!"
 
"Oh, scusa, scusa!" la voce vivace del mercante proveniva giù in fondo dagli alberi, "Siete prooooonti?"
 
"Iniziamo questa sceneggiata, vi prego" mugugnò A2.
 
Gli alci continuarono il loro cammino, seguendo il sentiero, trascinando dietro di loro un mezzo a tre ruote da cui spuntava sorridente il viso di Emil, che si guardava intorno estasiato, la biomacchina allevatrice seduta di fronte a lui, due redini in mano. Accanto ad Emil c'era 9S, la sua solita uniforme nera sostituita da un completo rosso bordato di bianco, il suo viso da ragazzino contornato da una finta barba bianca, la benda sugli occhi rimossa, mentre salutava i bambini con un gran sorriso. Accanto al mezzo di Emil, camminando con lento passo, c'erano 2B, anche la sua benda rimossa, e A2. Entrambe indossavano una pallina rossa sul naso e due corna simile a quelle di una renna sulle loro teste. A2 portava sul suo viso una smorfia irritata, 2B era stoica, il suo passo composto e lento, mentre accompagnava la parata, un tripudio di suoni e colori, con i due Pod che lanciavano coriandoli dall'alto, idea avuta da una delle biomacchine del parco.
Camminarono per la via della foresta, seguiti dal gruppo di bambini che acclamavano e applaudivano il loro arrivo: 2B non si era mai sentita in quel modo, voluta, apprezzata... la sua mente ritornò a 6O la quale, quando lei tornava su nel Bunker, non mancava mai di salutarla. Lasciò che un sorriso malinconico si formasse sul suo viso, mentre guardava le biomacchine, lo sguardo assente.
I bambini non sembravano riconoscere 9S in quel momento, gridando all'unisono "E' Babbo Natale! E' Babbo Natale! Zio Pascal aveva ragione!"
Raggiunsero i piedi del villaggio, sotto l'albero vestito a festa, una chiassosa gioia che permeava l'aria, Emil che sorrideva contento tra tutta quella gente, e 9S che stringeva le mani dei bambini che si accavallano intorno a loro, altre biomacchine che gridavano ai loro figli di stare attenti.
La baraonda vivace continuò a lungo: i bambini saltavano intorno al carro, Emil che sorrideva (c'era mai un momento in cui non sorridesse? 2B controllò nella sua banca dati - risposta negativa) e 9S che cercava di tenere a bada i bambini. 
Pascal, da una delle piattaforme alte del villaggio, osservava lo spettacolo con occhi che mostravano la sua felicità, le mani unite.
 
"Penso sia il momento di entrare in azione, A2", disse 2B, senza voltarsi per guardare l'androide.
 
La sua compagna sospirò, "Sì, sì. Andiamo."
 
Si allontanarono dalla folla vociante, arrampicandosi su per le scale. Si avvicinarono a Pascal che, quando le notò avvicinarsi, le salutò, "Grazie ancora per aver accettato di aiutarci, 2B, A2."
 
"Vediamo di sbrigarci" disse quest'ultima, "Se qualcuno ci vede tutti i nostri sforzi andranno in fumo."
 
"Certamente" annuì Pascal, "Troverete i pacchi di fronte ogni casa, come avevamo detto."
2B annuì e, facendo un cenno della mano ad A2, si diressero verso le case del villaggio: un pacco avvolto da sporca carta gialla li aspettava, un fiocco rosso splendente su di esso che dimostrava tutto l'amore che era stato messo in quel pacco.
2B lo prese in mano e, con un lesto balzo, saltò sul tetto della prima casa, lasciando cadere il regalo giù per il comignolo. A2 seguì il suo esempio: balzarono da un tetto all'altro, mentre ai piedi dell'albero i bambini elogiavano l'arrivo di Babbo Natale. 2B aveva notato che 9S alcune volte alzava lo sguardo verso di loro, i suoi occhi che le imploravano di fare presto, e lei rispondeva con un cenno del capo, continuando a saltare. Laddove mancavano i comignoli lasciavano il pacco dalla finestra e, nella casa della biomacchina reclusa, lo lasciarono all'ingresso.

 

      La giornata trascorse tra risa e canti ed infine tornò il momento di tornare a casa.
9S lasciò andare un sospiro di sollievo, togliendosi la barba finta e sedendosi sul bordo del carro di Emil, massaggiandosi le tempie. 2B gli si avvicinò, poggiandosi anche lei sul carro, vicino a lui, "Che giornata, eh 2B?"
 
"Com'è stato, Santa Nines?", domandò A2, un sorrisetto sul suo viso.
 
"S-Santa Nines?! Io ero Babbo Natale!"
 
"Apparentemente "Santa Claus" era il suo nome in una lingua antica" spiegò A2, "Me l'ha spiegato il mio amichetto volante" il suo sguardo si poggiò sul Pod 042.
 
"Analisi: livelli di sarcasmo eccessivi."
 
"Com'è stato, 9S?" chiese 2B, guardandolo, "Quei bambini non sembravano volerti lasciare in pace."
 
"E' stato... wow. Certo, ci sono stati dei momenti in cui ho provato a cercare un modo per fuggire via di qui ma... ne è valsa veramente la pena. Vedere i bambini... le loro espressioni... per quanto potessero esprimerle le loro facce, s'intende, è stato... soddisfacente? Sono contento di averlo fatto."
 
"Ne è valsa la pena?" chiese A2, "Tutto questo, intendo."

Il Pod 042, con la sua voce meccanica, spiegò, "Assistere Pascal nella sua richiesta alzerà il morale del villaggio e aiuterà le relazioni tra il villaggio e il campo della Resistenza. Per questa rag-", la mano di A2 lo fece smettere di parlare, "Lo so, lo so, l'avevo immaginato."
 
"Chissà come si sentiranno i bambini, ora" disse 9S, alzando lo sguardo verso le case, la quiete che aveva ripreso il possesso del villaggio, i palloncini che svolazzavano pigramente guidati dal vento, l'albero che sembrava volesse prendere il volo, in quel modo.
 
"Penso che saranno contenti" rispose 2B, guardando le case, "E'... è a questo che servono i regali, o sbaglio?"
 
"Penso fosse per questo che gli umani avessero questa tradizione, sì." annuì 9S, guardando per terra, facendo dondolare le gambe.
 
"Emil" 2B si voltò verso il viso conficcato nel mezzo, "Grazie ancora per l'aiuto."
 
"Non c'è di che!" rispose la macchina, "E' stato piuttosto divertente."
 
A2 alzò un sopracciglio, "Non eri tu quello che veniva sballottato da una parte a l'altra?"
 
"Non era così diverso dal guidare nel bel mezzo delle rovine."
 
"2B! 9S! A2!", Pascal discese giù dalle piattaforme, "Grazie ancora per il vostro aiuto. I bambini erano estasiati."
 
"Grazie a te, Pascal, per averci permesso di rivivere quest'antica tradizione", rispose 9S, "Anche se continuo a pensare che gli umani fossero un po' bizzarri..."
 
"Di certo avevano numerose tradizioni un po' bizzarre" commentò Pascal, "Ma penso che in fondo avessero buone intenzioni. Comunque, ecco i filtri che Anemone aveva richiesto" Pascal consegnò una scatola nelle mani di 2B, "Scusate l'attesa."
 
"Non ti preoccupare" rispose 2B, "Li consegneremo immediatamente."

 

      2B e 9S lasciarono il villaggio, diretti verso il campo: Emil era sfrecciato via poco dopo la fine della festa, intento a trovare nuovi clienti. L'allevatore era tornato nella foresta insieme alle sue renne, mentre A2 aveva deciso di rimanere nel villaggio per un altro po' di tempo.
Il silenzio della città faceva rimbombare gli echi dei loro ricordi, di quella festosa parata e dello schiamazzo dei bambini del villaggio, le risa e i canti. 
"Ehi 2B?"
 
"Cosa c'è, 9S?"
 
"Pensi che...", s'interruppe, alzando lo sguardo, "...pensi che veramente abbiamo portato... un po' di buonumore a quei bambini?"
 
"Penso di sì" annuì 2B.
 
"Capisco."
Continuarono a camminare, 2B che teneva in mano gli strumenti che Pascal aveva dato loro, il silenzio della città senza nome che contornava quella scena.
 
"Ehi... 2B?"
 
La voce di 9S era spenta, come dopo un lungo sospiro. 2B si voltò rapida, un contorno di preoccupazione sul suo volto. "E' successo qualcosa, Nines?"
 
9S sussultò al suo tono di preoccupazione, ma scosse la testa, "E' che... Pascal mi ha spiegato una cosa, mentre ci stavamo preparando."
 
"Sul Natale?"
 
"Sì. Anche se ammetto che ho difficoltà a capirla... vedi, mi ha detto che il Natale era una festa che gli umani trascorrevano in famiglia. Per loro era importante, apparentemente."
 
"...forse 21O poteva avere delle informazioni in merito" rispose 2B, abbozzando un sorriso.
 
9S fece una leggera risata, "Suppongo lei ne sapesse più di me su queste cose... ma forse anche le biomacchine hanno un'idea più definita di cosa sia una famiglia, non trovi? Tutte quelle famiglie, quei bambini che abbiamo aiutato... in realtà loro non hanno veri e propri vincoli... eppure sembra che abbiano capito cosa significhi, non lo trovi anche tu?"
 
"Penso di sì" annuì 2B, "Vorresti capirlo anche tu?"
 
"Hm," 9S rimase in silenzio, ponderando sulle parole, ogni suo passo leggermente più forte del solito, lasciando leggeri solchi sul terreno, "Forse. Anche se... alcune volte penso che tu sia la mia famiglia, 2B."
Ci vollero i riflessi fulminei di 9S per evitare che gli strumenti finissero a terra ma, quando le loro mani si toccarono, 2B riservò a 9S un sorriso genuino, e tornarono insieme al campo.
  
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