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Autore: Spensieratezza    16/12/2017    4 recensioni
DemonDean e Soulless Sam. Attrazione fatale. C'è bisogno di aggiungere altro?
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
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Dean Winchester era un cacciatore di mostri, che si era fatto mettere il marchio di Caino da Caino stesso in persona. Ucciso da un angelo di nome Metatron, ritornò come demone.

Adesso lavorava per Crowley , re dell’inferno, ma il rapporto di collaborazione era difficile, Crowley era un demone con tante situazioni di bisogno d'amore irrisolto e ultimamente le cose tra di loro non andavano più molto bene. Crowley stava perdendo lo smalto di un tempo.

Si ritrovò in un bar carino a bere della birra e i suoi occhi gli caddero su un bel ragazzotto pieno di muscoli, che la sua maglietta azzurra non riuscivano comunque a nascondere.

Non era un mistero che gli piacessero gli uomini, ma di rado provava un’attrazione così dirompente.
 


“Ehi, dico a te!”

Cosa? quel tipo stava parlando con lui?

“Sì, parlo di te. Vieni più vicino se vuoi, così puoi vedermi meglio. Non fare complimenti.”

“Come dici?”

Il ragazzo ridacchiò.

“Ho visto che mi stavi fissando.”

“Sei un po’ presuntuoso, non credi?”

“Non mi hai scollato gli occhi di dosso, da dieci minuti.”

“Ma davvero? Beh, EINSTEIN, hai da consigliarmi di guardare qualcos’altro?”

“Certo. Io per esempio se fossi TE, guarderei ME, allo specchio, per tutto il tempo.” Disse il ragazzo, trovandosi Dean ora davanti a lui a cinque centimetri.
 


Dean sorrise. Era soddisfatto del complimento, ma ancora non abbassava lo sguardo.

“Sono Dean Winchester

“Il ragazzo con il marchio di Caino, diventato demone.” disse la voce del ragazzo.

Dean annuì, compiaciuto. “E tu sei?”

Samuel Campbell.”

“Il tramite di Lucifero, finito nella fossa con lui e tornato indietro.”

“Sì.” Disse Sam ammiccando.

“Come hai fatto ad uscirne vivo?”

Sam roteò gli occhi con fare ammiccante.

“Non sono affari che ti riguardano.”
 


Dean a quelle parole, con un gesto della mano, lo spinse sul tavolo da biliardo.

Non credo che tu sappia che l’ultimo che si è rivolto con questo tono con me, si è ritrovato la faccia sanguinante.”

Sam rise, divertito, leccandosi le labbra. Con uno scatto fulmineo, lo attaccò al muro, tenendogli le mani sul collo, come se volesse strangolarlo.
 

“Vuoi farmi sanguinare o baciarmi? Perché ricevo segnali contrastanti!” disse Sam lascivo a due centimetri dalle sue labbra.

“Potrei fare entrambe le cose, ti piace il sadomaso?”

“Solo se lo pratico io!”

“Che peccato!”
 


Dean si liberò e lo attaccò al muro, questa volta dall’altra parte della stanza.

“Potrei farti perdere quest'aria da galletto saccente, prendendo ogni parte di te, mentre ti tengo legate le mani e non potresti neanche urlare.” Quella frase gliel’aveva detta tutta d’un fiato, mentre l’ultima parola gliel’aveva detta a bassa voce, con studiata lentezza.

“Sei sicuro di volere che resti legato? Queste mani possono fare dei gioielli.” Disse Sam sempre flirtando con lui.

“Se usi le mani come usi la bocca, non sei molto credibile.”

“Mettimi alla prova!”

“D’accordo!”
 


E dicendo così, il maggiore si avventò sulle sue labbra, infilandogli la lingua in bocca e producendo al minore un gemito di approvazione, di piacere, che assomigliava di più però a un gatto che faceva le fusa.

Sam andò subito incontro alla sua bocca, che sapeva di tequila, ma anche un po’ di menta, sapeva di maschio e di calore, caldo come l’inferno, sapeva di PASSIONE. Gli faceva girare la testa.

Dean da parte sua, esplorava la sua bocca con curiosità ed esaltazione. La bocca di Sam sapeva di cioccolato, sapeva di tenerezza selvaggia, era lascivo, era sexy, gli faceva girare la testa.

La sua lingua sapeva intrecciarsi molto bene con la sua.
 
“Sembra che non mentivi, bene, mi sarebbe seccato ucciderti.” Disse Dean, lasciandolo andare.

“Uccidermi? Non ti piacerebbe fare altro con questo bel corpo?”

“Credo di sì.” Disse Dean, sempre flirtando.
 
 

Dean seguì Sam, nella sua stanza al piano di sopra. Sam fu il primo a spogliarsi, dopodiché cominciò a calare i jeans di Dean. Lentamente.

“Quando finiamo questa cosa, io me ne andrò, non dormo qui.”

“Certo. Non ti tratterrò.” Disse Sam.
“Bene.”

Dean era in piedi davanti a lui e dopo averglieli sfilati, gli accarezzò il petto con le dita, cosa che lasciò un attimo disorientato il demone.

Quel ragazzo, aveva una lussuria e una lascivia che poteva vedere benissimo nei suoi occhi, diverso e contrastante era il modo in cui lo toccava. Le sue dita erano così delicate , come un cucciolo che è abituato a toccare le persone con gentilezza, ma questo contrastava con i suoi modi di fare.

Sam passò subito alle gambe, dove la presa era più possessiva e ardente e Dean lasciò andare quei pensieri.

“Vuoi che ti faccio vedere…come uso bene la bocca?” gli chiese.

“Muoviti.” Gli disse, provando una fitta di fastidio al pensiero che possa avere avuto un sacco di esperienza con gli altri.
 

Sam obbedì entusiasta e gli sfilò le mutande per prenderlo subito in bocca, Dean per l’eccitazione inaspettata gli strinse i capelli, forse un po’ troppo forte, perché vide Sam fare una smorfia come se stesse per soffocare quasi e rallentò subito la presa, preoccupato all’istante di fargli male.

Tornò a stringergli i capelli, ma più gentilmente.

Sentiva Sam gemere e la sua eccitazione salire, quindi lo fece tirare su.

“Non voglio venire così.” Disse Dean.

“Sembrava di sì.” Rise Sam.

“Beh, chiamami pure romantico.” Lo prese in giro Dean, facendolo alzare.

Sam rise ancora. “Vuoi che facciamo l’amore, guardandoci negli occhi?”

“Non esattamente.” Disse Dean, stringendo gli occhi, a quel punto lo fece salire sul letto, lo fece girare e cominciò a prepararlo.
 


Sam rise ancora. “Non hai bisogno di farlo, non sentirò dolore.”

Dean lo guardò, indeciso se stava scherzando.

“E in ogni caso, un demone che si preoccupa di farmi male? Non essere ridicolo.”

Dean lo guardò con una smorfia. “Se proprio insisti.” Disse, entrando dentro di lui con una sola spinta.
 

Sam gemette, ma non disse altro.

“Allora, grand’uomo?”

“Non..fermarti…continua..”

Dean lo fissò ancora, poi con la mano lo fece abbassare, con gentilezza.

Ancora quella gentilezza…

E cominciò a spingere.
 
Con passione, non con ferocia.

“AHHH..AHHH.AHHHH!”

Mentre Dean spingeva, chiudeva gli occhi, preda di un piacere e un’esaltazione, mai provata.
 
 

Quando finì tutto, i due crollarono sul letto, vicini. Sam aveva la faccia rivolta verso Dean e viceversa, ma Sam aveva gli occhi chiusi, con espressione beata.

Neanche Dean sapeva, come era arrivato a posargli una mano attorno alla vita, mentre lo guardava.
 






















Note dell'autrice: 

si lo so cosa state pensando, un'altra storiaaa!! Ma davvero, questa storia la stavo progettando da mesi, ho voluto aspettare di finirne una per cominciarla e SORPRESA, ho scritto "l'angelo della morte" xd se dovessi aspettare di finire tutte le storie che ho in corso, molte storie mie non vedrebbero mai la luce perchè fa in tempo a passarmi la voglia xd e voi fate in tempo a stancarvi di me ahha quindi, buona lettura :D
   
 
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