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Autore: Kidotsudeki    17/12/2017    0 recensioni
La vita virtuale è davvero così lontana dalla realtà? Davvero tutto ciò che accade online è così distante dalla vita quotidiana, da non poterla nemmeno lontanamente influenzare? Elixa, una delle più forti videogiocatrici al mondo nel ruolo di Marksman, vi dimostrerà come un videogioco come League of Legends, può condizionare la vita reale di una ragazza liceale.
Ispirato alla serie: Miraculous Ladybug, le avventure di Ladybug e Chat Noir.
Genere: Commedia, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta, Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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«Ehi? Ragazzi?»
Domandò una voce femminile tentando di sovrastare il chaos generale. 
«... ragazzi?»
Il gruppo degli interessati parlava e rimuginava, immerso in un flow di pensieri che sembrava essere immune da ogni tipo di sollecitazione. 
Stanca di aspettare, la signorina ben educata urlò a gran voce: «RAGAZZI!!!! MI CAGATE???» ed ecco quattro belle teste che si alzarono quasi contemporaneamente.
«Allora ... è tutto pronto per questa sera?»
«Ti abbiamo già detto di sì! Morris è già andato a prendere il tuo costume in lavanderia. Questa sera inauguriamo la nostra sala lan dedicata. Sei pronta a sfondare?»
Paolo Viozzi era il classico tipo di persona che non ne voleva sapere tante. Diretto, efficace e preciso, era il leader della squadra, lo shoutcaller e la mente strategica. Si occupava non solo di gestire le cose in partita, ma anche di dirigerle nella vita reale, specie se il coach si trovava impegnato nella ricerca di staff affidabile per la nostra nuova attività. Non si trovano tutti i giorni persone capaci di mantenere un segreto della grande portata come quello di Elixa. Bisognava pensare a tutto. 
«Perfetto. Alle cinque qui da voi!»
Anna Lisa, che stava già per scappare dalla porta principale con il suo zaino blu shocking, venne trattenuta da un appunto fulmineo: «Oh! Bella, ricordati di entrare dall'altro ingresso, hai capito? Tu dovrai sempre entrare da lì da ora in avanti, altrimenti... »
«Sì mamma, sì ... Lo so! Grazie!»


* * *

 «Se scorri sulla sinistra trovi la tua parrucca. Ti devo aiutare ad allacciare il costume?»
«Sì caro, grazie!»
Anna Lisa era una ragazza tranquilla, piuttosto sicura di sé nei panni di Elixa, ma quella sera c'era qualcosa che non andava. Uno sprazzo di malinconia comparve nello specchio del muro. Morris, suo migliore amico e supporto in gioco, era una vera colonna, un suo vero sostenitore anche nella realtà. Quella tristezza fulminea sul volto di lei non passò affatto inosservata agli occhi di chi, ogni giorno, allenandosi con lei, era abituato a studiare alleati e nemici.
«Anna, che cos'hai?»
La fissò dallo specchio con un sorrisetto malizioso. Seduto dietro di lei le fece sentire ogni centimetro di lampo, scrutando l'imbarazzo della ragazza allo stringersi del vestito sulla sua pelle. 
«Non provare a mentirmi. Ti conosco. Sai benissimo che con questo stato d'animo non farai il boom sul palco»
«Ma se ... voglio dire ... »
«Carissima ...» aggiunse un po' scocciato «...contiamo su di te stasera. Devi brillare. E così non brillerai, perciò dimmi. Ancora problemi con tua madre?»
Il costume era di un materiale riflettente, piuttosto simile al lattice. Il suo corpo snello e le forme a clessidra erano avvolte da un tessuto che lasciava ben poco alla fantasia. Eppure, sebbene l'abito poteva sembrare piuttosto succinto, su di lei dava un'idea di seconda pelle, risultando assolutamente naturale e sobrio. 
«La sala lan è un ulteriore profitto, che tu sai bene non posso condividere con lei. Sfiancarla di lavoro non rientra di certo nelle mie gioie più grandi!»
Morris cominciò a impensierirsi. Voleva davvero rasserenarla, ma non c'era più tempo! Si alzò di scatto e sospirando le diede delle rapide pacche sulla spalla. 
«Questa non sarà una situazione eterna. Non durerà per sempre. Lo sai meglio di me. Non manca molto ai tuoi diciott'anni. Quando sarai più autonoma, avrai tutto il diritto di dimostrarlo ampiamente. Devi resistere ancora un anno circa. Ora goditi il tuo momento, tutti là fuori stanno aspettando te! Alcuni tuoi fan sono venuti da parecchio lontano per vederti! Sii te stessa, come sai essere!»
Si guardarono rapidamente, sorridendo e scambiandosi attimi di complicità. Sintetico, ma efficace: Morris sapeva sempre come essere incisivo. Non a caso era il più grande support della storia esportiva internazionale.
«Si va in scena! Mettiti la parrucca che tra poco tocca a noi!»
 
   
 
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