Pisa, 2200. Il progresso tecnologico ha subito uan battuta d'arresto.
Qualcuno ha ancora voglia di sognare. Tre giovani studenti universitari appassionati di letteratura si ritrovano ogni mercoledì in un circolo letterario a discutere di arte e a scrivere poesie. Una sera un editore decide di sfidarli: dovranno scrivere un romanzo che ha come tema il mitor della Fenice, il migliore riceverà in premio la pubblicazione dell'opera.
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Sentivo di conoscerla dall'inizio del mondo ma anche che mi era totalmente estranea. Lei si protese verso di me, costringendomi ad abbassare gli occhi e cantò il ritornello della canzone che mi aveva perseguitato fino a pochi mesi prima. Mentre cantava, il giallo-bianco di cui ardeva regredì su se stesso per risplendere e permeare nuovamente il suo essere in un'esplosione di luminose, accecanti tonalità. Sul suo corpo comparvero delle fiamme che disegnarono i contorni di una gigantesca aquila dal collo di cigno. Avevo trovato la Fenice ed era come ammirare una stella in tutto il suo splendore.