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Autore: DesiKookie93    26/12/2017    1 recensioni
Io lo vedevo semplicemente come il mio migliore amico, lo avevo sempre visto come tale.
Ma era anche vero che tenevo a lui talmente tanto, che a volte dubitavo che i miei sentimenti si fermassero alla semplice amicizia con lui.
Forse perchè Jungkook era il ragazzo con cui passavo più tempo, oltre a lui non avevo altri amici maschi, e lui era stato il mio primo amico in assoluto.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PoV You


Io e Jungkook siamo migliori amici da praticamente sempre.
Ci siamo conosciuti parecchi anni fa, così tanti che ho quasi perso il conto, e nonostante lui sia più piccolo di me di quattro anni, siamo subito andati d'accordo, e da allora siamo sempre stati insieme.
Per me è la persona più importante che ho, e non sò davvero cosa farei senza di lui.

Ora io ho 24 anni, e lui 20, ed entrambi lavoriamo.

Siccome il lavoro che trovai appena finiti gli studi era in un posto abbastanza lontano da casa mia, avevo deciso di prendere un piccolo appartamento lì vicino, così avrei dovuto fare meno strada per raggiungerlo.
All'inizio non ero molto sicura di farlo però, perchè sarei dovuta andare da sola.
I soldi per pagarlo non erano un problema, perchè mentre studiavo facevo già qualche lavoretto, e quindi un piccolo appartamento potevo permettermelo.

L'unica cosa che non mi convinceva era appunto andarci da sola, ma a questo "problema" ci pensò il mio migliore amico.

Quando gliene parlai pochi giorni dopo aver accettato il lavoro infatti, lui mi chiese se per me non era un problema dividere l'appartamento con lui.

- La mia scuola è più vicina a dove lavori tu, quindi sarebbe più comodo per entrambi. E poi così non sarai da sola. E potremmo vederci spesso nonostante i nostri orari. - disse tranquillamente, sorridendomi.

Io non ero convintissima, insomma, quando dovetti trasferirmi, lui era ancora minorenne, non potevo allontanarlo da casa così.
Però siccome i suoi genitori mi conoscevano ormai fin troppo bene, quando Jungkook andò a parlare con loro, lo lasciarono fare, dicendo che non c'era assolutamente nessun problema se veniva a vivere con me.

E fù così che ormai da tre anni abitavo in un appartamento con Jungkook.

Ogni anno, quando si avvicinava il Natale, io per lavoro non riuscivo mai a festeggiarlo, dato che per tutto il giorno lavoravo, e quando tornavo a casa, ero troppo stanca per fare qualsiasi cosa che non fosse un bel bagno rilassante e poi lasciarmi andare tra le braccia di Morfeo fino al mattino seguente.

Infatti, non addobbavamo mai nemmeno l'appartamento quando si avvicinava quel periodo, anche se io sapevo che a Jungkook sarebbe piaciuto se almeno per una volta l'avessimo festeggiato, come facevamo sempre gli anni precedenti.

- Anche quest'anno lavori a Natale? - mi chiese lui appena entrò in cucina, la voce ancora impastata dal sonno perchè si era appena svegliato.
- Sì, non abbiamo abbastanza personale, quindi non ci sarebbe nessuno a sostituirmi. - dissi io, mettendo la colazione nei piatti e appoggiandoli sul tavolo dove Jungkook si era già seduto.
- Uffa, quando riusciremo a festeggiare di nuovo il Natale insieme? - chiese lui facendo un tenero broncio.

Io lo guardai, e non potei nascondere un piccolo sorriso guardando il suo tenero broncio.
Anche io volevo tornare a festeggiare il Natale con lui, ma purtroppo al lavoro non assumevano altro personale, nonostante ce ne fosse bisogno, soprattutto nel periodo di festa, e quindi io non potevo mai chiedere giorni liberi in quel periodo.

- Mi dispiace, anche a me piacerebbe festeggiarlo di nuovo. - dissi, scompigliandogli un po' di più i capelli con la mano.

Lui si mise a consumare la colazione senza dire nulla.

Sapevo che c'era rimasto di nuovo male, ma non sapevo davvero come avrei potuto festeggiare.
L'unica cosa che potevo sperare, era di non fare troppo tardi almeno per una volta, ma sapevo che sarebbe stato impossibile.

Mancavano solo tre giorni a Natale, e io come al solito mi ritrovai a pensare a cosa poter fare a Jungkook.
È vero che non festeggiavamo più il Natale insieme, ma almeno un regalo potevo farglielo no?

Non ero mai stata brava con i regali, nè con quelli di compleanno, nè con quelli di Natale, infatti erano pochi i regali che gli avevo fatto da quando ci conoscevamo, ma lui mi ripeteva sempre di non pensarci troppo, e che piuttosto che ricevere un regalo fatto sul momento che magari poteva non piacere, preferiva non ricevere nulla, e che non aveva bisogno di un regalo da parte mia, gli bastava passare il Natale insieme.

Per questo da quando avevo iniziato a lavorare, e quindi a non festeggiare più il Natale, mi sentivo sempre in colpa, perchè non riuscivo nemmeno a fargli un regalo.

Quell'anno però ero decisa a regalargli qualcosa, perchè volevo rivederlo felice quindi, nonostante il lavoro, gli avrei sicuramente trovato qualcosa.

Passai quei tre giorni pensando a cosa potergli regalare, ci pensavo anche durante l'orario di lavoro, ma proprio non mi veniva nessuna idea su cosa potergli fare.

Nonostante ormai fossero anni che lo conoscevo, ancora non sapevo con certezza cosa potesse piacergli e cosa gli potesse piacere ricevere per Natale, quindi mi ritrovai un po' indecisa.
Non volevo chiedere consiglio a nessuno per quel regalo, perchè volevo che fosse una cosa solo tra me e lui.

Io lo vedevo semplicemente come il mio migliore amico, lo avevo sempre visto come tale.
Ma era anche vero che tenevo a lui talmente tanto, che a volte dubitavo che i miei sentimenti si fermassero alla semplice amicizia con lui.
Forse perchè Jungkook era il ragazzo con cui passavo più tempo, oltre a lui non avevo altri amici maschi, e lui era stato il mio primo amico in assoluto.


La vigilia di Natale, ricevetti un massaggio da Jungkook, in cui diceva che avrebbe passato la giornata insieme a Jimin, e quindi sarebbe tornato tardi.

Leggendo il messaggio ci rimasi un po' male, ma non potevo lamentarmi troppo, anche perchè io stessa sarei tornata tardi dal lavoro, probabilmente ancora più tardi di lui.

Infatti, quando la sera rientrai a casa, lo trovai addormentato sul divano.
Probabilmente si era divertito così tanto con Jimin da stancarsi talmente tanto da non riuscire ad arrivare alla sua camera prima di addormentarsi.

Dopo aver posato le mie cose in camera mia ed essermi cambiata per andare a dormire, mi avvicinai a Jungkook, per svegliarlo.
Non volevo che dormisse sul divano, per poi svegliarsi il giorno dopo tutto indolenzito.

- Jungkookie – lo chiamai.

Adoravo quel nomignolo, e sapevo che piaceva molto anche a lui.

Lui in risposta mugugnò leggermente, per poi aprire gli occhi.

- Y/N... -
- Ce la fai ad alzarti? Lo sai che il divano è scomodo. - dissi tenendo il tono di voce basso.

Lui annuì, e poi lentamente si alzò dal divano, barcollando leggermente per quanto fosse addormentato.

- Buonanotte. - disse con la voce impastata dal sonno, per poi baciarmi sulla guancia.

Io a quel gesto arrossii, e rimasi a fissarlo mentre si dirigeva piano piano verso la sua camera.
Poco dopo anche io andai nella mia, con ancora il pensiero di cosa potergli regalare.

Perchè era così difficile fare un regalo?


Il giorno dopo, mi svegliai abbastanza presto.
Sarei dovuta essere al lavoro verso l'ora di pranzo, quindi mi ero alzata parecchio in anticipo.

Appena notai questo particolare, decisi di preparare una colazione speciale per Jungkook, così scesi in cucina e mi misi ai fornelli, stando attenta al minimo rumore, nel caso lui si fosse svegliato.

Quando la colazione fu pronta, la misi su un vassoio, e mi diressi verso la sua camera.

Non avevo sentito nessun rumore, così pensai che stesse ancora dormendo.
Entrai nella sua camera cercando di non fare rumore, e mi avvicinai al suo letto.

Rimasi per qualche secondo a fissarlo, imbambolata.
Quando dormiva, il suo viso era talmente rilassato, che lo rendeva più tenero di quanto già non fosse.

Mi sedetti sul bordo del letto vicino a lui, e iniziai ad accarezzargli i capelli lentamente.
Lui sembrò accorgersi del mio tocco, perchè mosse appena il viso verso la mia mano, e poi aprì piano gli occhi.

- Y/N... - disse appena mi vide.
- Buongiorno. Buon Natale Jungkookie. - dissi, sorridendogli.
- Mmh? B-buon Natale. - rispose, alzandosi seduto e spalancando gli occhi quando realizzò cosa avevo appena detto.

Io sorrisi alla sua reazione, e gli appoggiai il vassoio con la colazione sulle gambe.

- È per me? - chiese, guardando il vassoio e poi alzando lo sguardo su di me.
- Sì. Visto che mi sono svegliata abbastanza presto, e dovrò andare al lavoro solo tra qualche ora, ho deciso di farti una sorpresa. - dissi, sentendomi leggermente in imbarazzo.
- Grazie. - disse lui, sorridendomi, per poi concetrarsi sulla colazione.

Io lo guardai mentre mangiava, ero contenta di averlo fatto sorridere almeno un po'.

Non perchè non sorridesse mai, anzi, era difficile vederlo senza il suo adorabile sorriso sul volto, ma quando si avvicinava il Natale, e sapeva che non lo avremmo passato insieme, si incupiva, e a me non piaceva vedere quell'espressione sul suo viso.

- Tornerai tardi anche stasera? - mi chiese quando ebbe finito la colazione.
- Non lo sò. Dipende quanta gente ci sarà. Lo sai che durante le feste abbiamo sempre pieno. - dissi io, un po' dispiaciuta.
- Perchè non cambi lavoro? Così hai le feste libere? - disse in tono lamentoso.
- Ma... Come posso cambiare lavoro? A me piace, e mi sono addirittura trasferita per questo lavoro. - lo guardai con gli occhi spalancati.
- Lo sò, ma non sopporto più di passare il Natale senza di te. E quando torni non riusciamo a festeggiarlo perchè è sempre troppo tardi... -
- Scusa... -

Mi dispiaceva davvero.
Sapevo quanto non gli piacesse questa situazione, ma io non potevo fare nulla per cambiarla.
Non era una mia scelta passare il Natale al lavoro invece che con lui.

- Oggi starò fuori tutto il giorno, non sò a che ora tornerò. - disse, alzandosi dal letto e andando verso il suo armadio.
- Oh, mmh. -

Io lo guardai per qualche secondo, e poi mi alzai, prendendo il vassoio e tornando in cucina.
Poco dopo sentii che uscì di casa, e in quel momento sentii una fitta al cuore.

Volevo davvero festeggiare il Natale insieme a lui, più di qualunque altra cosa.
Ma cosa potevo fare?

Quando arrivò l'ora di andare al lavoro, mi cambiai e uscii di casa, e speravo che quella giornata finisse presto.

La giornata passò lentamente, forse troppo.
Il ristorante in cui lavoravo era pieno, e io sarei dovuta restare a lavorare fino a tardi.

Continuavo a guardare inutilmente l'orologio, sperando che si velocizzasse e venisse presto la mezzanotte, ora in cui avevo finito gli anni precedenti.

Quando furono le sei di sera però, il titolare mi chiamò dalla cucina, e io lo raggiunsi non appena finii di servire un tavolo.

In quel momento mi sentii agitata.
Non ero mai stata chiamata da lui durante l'orario di lavoro, così pensai subito di aver fatto qualcosa di sbagliato.

- Y/N, ti ho chiamato qui perchè volevo chiederti se vuoi staccare adesso. Sò benissimo che da quando ti ho assunta, in questo periodo dell'anno hai sempre lavorato, e mi sembrava giusto darti un giorno libero. Oggi a pranzo ci servivi, perchè sai bene che abbiamo poco personale, ma adesso riusciamo a gestirci da soli, quindi volevo lasciarti la serata libera, e anche la giornata di domani. È giusto che anche tu festeggi il Natale, come tutti. -

Ditemi che non sto sognando.
Davvero avevo la serata libera?
E anche l'intero giorno dopo?

Lo guardai con gli occhi spalancati, mentre il mio cervello metabolizzava quello che aveva appena detto.

- È sicuro che posso... - chiesi, ancora incredula.
- Certo. E poi, stasera è venuto ad aiutarci mio nipote, lui può tranquillamente sostituirti. - disse, indicando il ragazzo in parte a lui che notai solo in quel momento.

Io lo guardai arrossendo leggermente per non averlo notato prima.
Era un ragazzo alto, probabilmente doveva essere poco più piccolo di me, e quando il mio sguardo incontrò il suo, mi rivolse un sorriso squadrato che mi fece arrossire.

- Non preoccuparti, qui ci penso io. - mi disse, e io notai che il suo tono di voce era davvero profondo per un ragazzo giovane come lui.
- A-allora... io vado. - dissi, un po' insicura.
- Buon Natale, Y/N. - disse il titolare, sorridendo.

Io salutai entrambi, e poi andai a prendere le mie cose e uscii dal ristorante.
Ancora non ci credevo che avevo appena finito di lavorare, ed era ancora così presto.

Mentre tornavo a casa, dato che ero a piedi, mi misi a guardare tutti gli addobbi che ornavano le strade.
Erano davvero belli, e in quel momento avrei voluto che ci fosse Jungkook insieme a me.

Già, Jungkook.

Presi il telefono, pronta a scrivergli che avevo appena finito di lavorare, e che quindi avremmo potuto finalmente festeggiare il Natale insieme.
Quando però aprii la sua chat e stavo per digitare le lettere, mi tornò in mente quello che aveva detto la mattina.

"Oggi starò fuori tutto il giorno. Non sò a che ora tornerò"

Quel pensiero mi fece bloccare la mano che stava per scrivere.
Sarebbe tornato a casa se gli avessi detto che stavo tornando?

Rimasi qualche secondo a pensarci, e poi riposi il cellulare nella mia tasca, senza scrivere nulla.
Avevo deciso di tornare a casa senza dirgli nulla, e addobbare un po' la casa prima che tornasse, per fargli una sorpresa, anche se non sapevo a che ora sarebbe tornato.

Quando fui vicino a casa mia però, ebbi una strana sensazione, che non riuscii a spiegarmi.
Un po' confusa da questa cosa, aprii la porta di casa...

E mi bloccai dopo aver chiuso la porta.

Appena entrata, infatti, invece del buio che avrebbe dovuto esserci, dato che in casa non c'era nessuno, c'era una flebile luce che proveniva dal salotto.

Curiosa, e un po' spaventata, mi avvicinai piano al salotto, cercando di non fare rumore.
Non potevo sapere chi avrei trovato.
Dopotutto Jungkook aveva detto che sarebbe stato fuori tutto il giorno no?

Quello che vidi però, mi lasciò a bocca aperta.

Infatti, vicino al camino che avevamo in salotto, c'era Jungkook accucciato davanti a... un albero di Natale.
Lo guardai mentre addobbava l'albero, la luce flebile che avevo notato appena entrata proveniva dal camino e le luci che si trovavano sull'albero, perchè Jungkook non aveva acceso la luce.

- J-jungkook... - dissi, la voce quasi un sussurro mentre lo guardavo mettere la stella in cima all'albero.

Lui sentendosi chiamare si girò, e appena mi vide spalancò gli occhi.

- Y/N! Come mai sei a casa? - disse, guardandomi sorpreso.
- M-mi hanno dato la serata libera e... -

Non riuscii a finire la frase.

Appena avevo iniziato a parlare infatti, Jungkook era corso verso di me, e afferrandomi per i fianchi, mi aveva stretto forte a lui, sollevandomi da terra e girando su sè stesso.

- Dimmi che non sto sognando. - disse quando si fermò, senza però ancora posarmi a terra.
- N-no... non stai sognando. - risposi, completamente rossa in viso.

Lui mi guardò arrossire, e sul suo viso si formò un enorme sorriso, quello che faceva quando era davvero felice dal profondo del cuore.

- Credevo che saresti stato via tutto il giorno. - gli dissi, quando finalmente mi rimise con i piedi per terra.
- Era una bugia. Ero solo uscito a comprare gli addobbi natalizi visto che da quando abitiamo qui non li abbiamo mai nemmeno comprati, e volevo farti una sorpresa per quando saresti tornata. Però non pensavo tornassi così presto... - disse lui, e io nonostante la poca luce, notai le sue guance tingersi di rosso.

Io lo abbracciai forte, nascondendo il viso nel suo collo.

- Grazie. - dissi semplicemente.
- Non ringraziarmi. Non hai ancora visto niente. - disse lui al mio orecchio.

Io alzai lo sguardo su di lui, e lui mi afferrò la mano e mi trascinò verso la cucina, facendomi sedere al tavolo.

- Se almeno mi avessi avvertito avrei iniziato prima a cucinare. - disse lui, fingendo di essere imbronciato, mentre tirava fuori dal forno la cena.
- Mmh? Hai cucinato tutto tu? - dissi, quando posò anche l'ultimo piatto sul tavolo.

Il tavolo era completamente pieno di piatti.
Aveva preparato di tutto.

- Beh, non potevo mica lasciare le cose a metà no? Che Natale è senza una cena perfetta? - disse lui, ghignando.
- N-non dovevi fare tutto questo. - dissi abbassando lo sguardo, imbarazzata.
- Invece sì. Sono tre anni che non festeggiamo, e se non avessi fatto nulla, questo sarebbe stato il quarto. Quindi dobbiamo recuperare. -
- D-dobbiamo recuperare tre anni... stasera? - chiesi, sorpresa.

Era impazzito vero?
Come avremmo fatto?

- Esatto. - disse lui, iniziando a mangiare.

Io lo guardai non credendo a quello che aveva appena detto, e poi mi misi anche io a mangiare.

Quando finimmo, lo aiutai a mettere tutti i piatti nel lavandino, e quando stavo per lavarli, lui mi afferrò il polso.

- Non ci provare. Stasera non farai nulla. - disse serio.
- Cos- -

Prima che potessi dire altro, mi trascinò di nuovo in salotto, e mi avvicinò all'albero.

- L'unica cosa che manca sarebbero i regali. - disse, guardando i piedi dell'albero, dove ovviamente non c'era nulla.

Io abbassai lo sguardo.
Non ero riuscita a trovare un regalo per Jungkook, quindi non avevo nulla da dargli.

- Scusa. Non sono riuscita a trovare nulla. - dissi quasi sussurrando.
- Invece mi hai fatto il regalo più bello che potessi ricevere. - disse lui, girandosi verso di me.
- E... quale? - chiesi, non capendo.

- Tu sei il mio regalo. - disse lui sussurrando.

Prima che potessi dire qualsiasi cosa, spalancai gli occhi sorpresa.
Infatti, quando finì la frase, Jungkook aveva avvicinato il suo viso al mio, posando le sue labbra sulle mie.

Io rimasi ferma immobile, sorpresa da quel gesto.
Sentii il mio cuore prima perdere un battito, e poi accelerare all'improvviso.

Jungkook tenne le sue labbra incollate alle mie per minuti che sembravano non passare mai, e quando si staccò, mi rivolse lo sguardo più dolce che potesse fare.

- Saranghae, Y/N. - sussurrò sulle mie labbra, senza volersi allontanare maggiormente da me.
- Eh? - io lo guardai, non sapendo cosa dire.
- Sono quattro anni che volevo dirtelo, e volevo farlo il giorno di Natale. Ma non siamo più riusciti a festeggiarlo... - disse lui, mettendo il suo tenero broncio.
- Q-quattro anni? - chiesi.

Lui annuì semplicemente.

- È per questo che sono voluto venire a vivere qui con te. Perchè ti amo. - disse, guardandomi fisso negli occhi.

Io lo guardai ancora scossa dalle sue parole e il suo gesto.

L'avevo sempre visto come il mio migliore amico, ma in quel momento il mio cuore stava pensando tutt'altro.
Solo in quel momento capii che i sentimenti che provavo per lui non c'entravano nulla con l'amicizia.

Ero innamorata di lui, e non sò nemmeno da quanto.

- S-saranghae... - dissi quasi sussurrando, mentre sentivo le guance in fiamme.

Lui mi guardò spalancando gli occhi, e poi mi strinse a sè.

- Se è un sogno non svegliatemi. - disse, sollevandomi appena da terra come aveva fatto poco prima e continuando a stringermi.
- Non è un sogno, pabo. - dissi io in tono scherzoso, per poi guardarlo.

Quando i nostri sguardi si incrociarono, feci un gesto che sorprese anche me.
Afferrai tra le mani il viso di Jungkook, e lo avvicinai al mio, riunendo le nostre labbra.

Lui all'inizio sembrò sorpreso dal gesto, ma poi ricambiò, iniziando a leccarmi le labbra per chiedere il permesso di approfondire il bacio.
Sentii che mentre mi baciava stava sorridendo, e non potei non sorridere anche io.

- Questo è il Natale più bello che avessi festeggiato. - disse quando ci staccammo.

Io ero ancora rossa in viso, e non risposi.

Lui mi lasciò a terra, e si diresse verso il divano, dove notai solo in quel momento che aveva posato due coperte, che prese per poi tornare vicino a me.
Mise una coperta per terra, davanti al camino, e poi mi guardò.

- Jungkook, che stai facendo? - chiesi, curiosa.

Lui senza dire nulla mi afferrò, una mano sotto le mie ginocchia e una dietro la mia schiena, e alzandomi da terra mi portò sulla coperta dove mi fece sdraiare, per poi sdraiarsi vicino a me e coprirci con l'altra coperta.

- Ho sempre sognato di farlo. - disse, stringendomi a sè e sorridendo.

Cominciò di nuovo a baciarmi e coccolarmi, e continuammo così finchè entrambi non ci addormentammo, cullati dal calore del camino.


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- Angolo Autrice -

Ecco la one shot, come avevo promesso.
Purtroppo sono riuscita a postarla solo adesso, e non ieri sera come avevo detto, perchè mi mancava il finale.
L'idea per questa one shot mi è venuta mentre scrivevo l'ultimo capitolo di "Love You My Brother" che ho postato ieri, quindi diciamo che l'ho scritta un po' di fretta e cambiando parecchie cose.
Infatti, inizialmente volevo scrivere una parte natalizia proprio in "Love You My Brother", ma sarebbe venuta strana visto quello che sta succedendo in quella storia quindi, dato che ero in fissa che volevo scrivere una one shot natalizia sul nostro adorato coniglietto, ho cercato di elaborare qualcosa.
Premetto che non sono convinta al 100% di come l'ho scritta, quindi mi scuso in anticipo se non è bellissima, ma se avessi cercato di migliorarla ulteriormente, conoscendomi l'avrei postata a capodanno, più o meno. ^^"
Spero vi piaccia, fatemi sapere cosa ne pensate.

Alla prossima <3

   
 
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