-Robert??? Cosa diavolo ci fai tu
qui???-
Davanti a lei c’era
l’uomo da cui
pensava di essere amata incondizionatamente,
l’uomo che avrebbe dovuto starle vicino,
sostenerla, e
invece l’aveva moralmente tradita e
abbandonata. Il cuore le era andato in gola, ma stavolta non si sarebbe
fatta
sopraffare , aveva avuto il tempo di pensarci tutta la notte.
-Vicky dovevo vederti, ti prego
fammi
entrare dammi dieci minuti, ho bisogno di parlarti…- Rob era
perfetto
esattamente come se lo ricordava, nella
sua t shirt modaiola e a lei veniva da ridere istericamente. Erano
passati otto
fottutissimi mesi in cui Victoria aveva cercato di dimenticare lui e
ogni
singolo particolare di quella sera senza che Robert sentisse
l’esigenza di
cercarla per dirle anche una sola parola e ora di colpo…
-Non se ne parla ! – Se
Ronson metteva
un solo piede in casa sua, la nonna era pronta a prendere a sberle lei
e a calci
in culo il suo ex per non dire di peggio.
-Vic ti prego cinque minuti...non
penso
ad altro da ieri sera…- l’aria da cane bastonato
non funzionava più, una rabbia
incontenibile le divorava inaspettatamente le viscere
-Vieni..- si era avviata decisa
nello
stesso angolo di giardino in cui l’aveva trascinata Matt solo
qualche sera
prima piantonandosi in fronte a lui, aria di sfida, guance rosse e
braccia incrociate.
-Che cosa vuoi? – gli
aveva chiesto
senza preamboli puntandogli gli occhi blu in faccia
-Chiederti scusa, non
l’ho mai fatto hai
ragione sono stato un codardo, ma se credi che per me sia sia stato
facile…-
-Stai scherzando spero???
– Lo
interruppe lei bruscamente – Non sei stato tu mi pare quello
stuprato e fatto passare per
pazzo!!! –
Stupro era una parola che non riusciva a pronunciare e che le creava
disagio
solo a sentirla, ma l’atteggiamento del suo ex fidanzato la
stava letteralmente
mandando fuori di testa, non pensava seriamente che venire a chiederle
scusa
bastasse per ripulirsi la coscienza!?
Lui ingoiò la saliva a
vuoto – Vicky ti
prego tu non hai idea di quanto mi è costato fare tutto
questo… far soffrire la
persona che amo…l’idea di perderti…-
sembrava sinceramente contrito ma lei aveva
sofferto troppo era impermeabile alle sue ragioni
-Troppo comodo!!! Se tu mi avessi
amata
anche solo un briciolo mi avresti difesa, non mi avresti lasciata sola
e fatta
passare per pazza! Non avresti coperto quei vermi per compiacere il tuo
club…l’unica cosa che ti interessa sono i soldi!!
– gli stava vomitando addosso
otto mesi di rabbia trattenuta, pensava non ci sarebbe mai stata
l’occasione
per guardarsi ancora in faccia e invece…
-IO NON AVEVO SCELTA!!!- lui
spalancò le
braccia mentre lei lo guardava letteralmente a bocca aperta
-SCELTA??? Come fai a dire una cosa
del
genere??? Tu non hai una coscienza, non ti importa nulla di
nessuno!!!– La
biondina aveva le guance arrossate, i toni si stavano decisamente
scaldando
-Vic ma come fai a non capire che mi hanno ricattato, mi hanno detto che non mi avrebbero più fatto giocare e avrebbero fatto in modo che io non avessi più un futuro se sollevavo uno scandalo di quelle proporzioni, cos’altro avrei dovuto fare???Hai un’idea di quanto potente sia quella gente? - il fatto che sembrasse in qualche modo in buona fede non lo rendeva meno egoista o moralmente giustificabile
-Come fai a non capire che hai
distrutto
la mia vita, come se non fosse bastato quello che era successo! Tu che
ne sai
di che vuol dire convivere con la paura, avere gli incubi di notte,
perdere la
stima di se stessi, non riuscire più ad uscire di casa??? Ho
lasciato la Royal
Albert Hall, non ho toccato il pianoforte per quattro mesi…
tutto questo per te
non conta???L’unica cosa a cui pensi è la tua
carriera!!!- Lei urlava incurante
del fatto che sua nonna poteva sentirla ed uscire da un momento
all’altro
-Mio Dio Vic mi vergogno
così tanto! Non
avrei mai voluto…– lui si era passato una mano tra
i capelli curatissimi con un
gesto disperato facendo un paio di passi per avvicinarsi mentre lei
faceva due
passi indietro, inorridendo alla sola idea di un contatto casuale con
il suo
ex.
- Non è vero niente,
come fai a dire che
ti dispiace quando hai deciso di sacrificarmi senza
scrupoli…- Victoria lo
aveva detto sottovoce, tristemente, come se stesse facendo una
considerazione
tra se e se, le faceva così male al cuore, quanto poco lo
conosceva prima se non
si era mai resa conto che Rob poteva essere così
opportunista ed incosciente da
fare una cosa del genere relativamente a cuor leggero.
-Io ti amo ancora Vicky, ho cercato
in
tutti i modi di non pensare a te in questi mesi, mi sei mancata
così tanto, ho
cercato di dimenticarti con tutte quelle ragazze, ma…ieri
sera quando ti ho
vista con lui…mi è caduto tutto addosso , vorrei
una bacchetta magica per
rimettere tutto a posto …- non era riuscito a guardarla in
faccia con l’ultima
frase, ma lei aveva messo le mani avanti per metterlo in guardia di non
avvicinarla.
Lo guardava incredula gli occhi
sbarrati, il fiato sospeso, non riusciva a crederci, come poteva dire
delle
cose del genere??? Come poteva parlare di amore quando
l’aveva lasciata sola a
macerare nel dolore, nella delusione a lottare con paure che nemmeno
sapeva si
potessero provare.
-Sei innamorata di Bellamy? Da
quanto lo
frequenti? Hai lavorato per i MUSE? Lo so quanto ti piacciono, quanto
lo stimi…
– la domanda le era caduta addosso a bruciapelo con che
coraggio le chiedeva
una cosa del genere? Non aveva nessun diritto di essere geloso!
-Non sono affari tuoi!!!
– quasi ringhiò
Victoria
Matt, Mio Dio, sarebbe stato
lì a
momenti e lei desiderava così tanto averlo vicino in quel
momento, ma contemporaneamente
non voleva che lui e Robert si incontrassero di nuovo
-Vattene!!! –
sussurrò stringendosi le
braccia addosso, sentiva freddo nonostante i trenta gradi
-Vicky lo so che non puoi
perdonarmi, ma
vorrei che tu ci pensassi…- aveva continuato lui incurante
del turbamento
evidente della ragazza – Voglio che tu sappia una cosa,sono
otto mesi che mi
porto questo in tasca…te lo avrei dato se…non
fosse successo…ti avrei chiesto
di sposarmi… – aveva detto imbarazzato tirando
fuori un piccolo astuccio rosso
– non ho avuto il coraggio di restituirlo, ho passato ore a
guardarlo pensando
a noi chiedendomi quello che ho
perso, a
come sarebbe stata la nostra vita insieme, vorrei
lo tenessi tu indipendentemente da come
sono andate le cose …vorrei ci fosse un modo per tornare
indietro - la biondina
teneva gli occhi bassi, i pugni stretti, non voleva guardarlo, non
voleva
ascoltarlo un secondo di più un senso di nausea le divorava
lo stomaco, faceva
troppo male! La mano del calciatore rimase tesa senza che lei
allungasse la sua
per prendere l’astuccio, non voleva assolutamente sapere cosa
c’era lì dentro.
-Vattene…-
sussurrò di nuovo aveva già
sofferto troppo
Robert annuì
visibilmente turbato, al
momento non aveva alternative, lasciando la preziosa scatoletta sul
tavolo da
giardino lì accanto prima di girare i tacchi ed avviarsi
l’auto sportiva
parcheggiata poco distante.
-Sapevo che eri impaziente di
rivedermi,
ma non mi aspettavo di trovarti sui gradini di casa! – il
leader dei Muse,
sorriso un po’ storto e canzonatorio, aveva intuito che
qualcosa non andava
solo dopo averle sfiorato le labbra con le sue sedendosi sui gradini
accanto a
lei. Vicky sembrava di ghiaccio eppure aveva immediatamente nascosto il
viso
sulla sua spalla sorprendendolo
non solo
per il profumo floreale a cui ancora non aveva fatto
l’abitudine.
L’aveva chiusa in un
abbraccio
baciandola di nuovo, avvertendo la stessa precaria fragilità
della sera prima.
Quello impaziente in
realtà era lui,
camminava sulle piume da quando aveva chiuso la conversazione
telefonica meno
di un’ora prima. Corrugò la fronte davanti al
sorriso tirato che aleggiava sul
visetto di lei, sembrava assente.
-Tutto a posto? –
Victoria strinse i denti cercando
di non
far trasparire il tumulto che aveva dentro, si doveva focalizzare sul
fatto che
per colpa di Rob non doveva andarci di mezzo ulteriormente il suo
rapporto con
Matthew
-Si, si, certo – si era
alzata con un
sorriso e un entusiasmo eccessivo afferrando la mano del cantante per
tirarlo
in piedi a sua volta – Andiamo muoviti sto morendo di fame!
– era stata lei a
baciarlo, era una bugia e
lui era troppo
sgamato per non accorgersene, ma per ora l’avrebbe assecondata
-Mr Bellamy , mi ha chiamato Mr.
Howard
per prenotare un tavolo per lei…prego seguitemi - il
cameriere fin troppo
ossequioso li aveva scortati verso un tavolo appartato su una terrazza
immersa
nella vegetazione mediterranea
il cantante qualche passo avanti a
Vicky
teneva stretta la sua mano come se avesse avuto paura di perderla anche
solo
facendo quei pochi passi e non era certo per gli occhi ammirati che si
erano
posati sulla ragazza al loro passaggio
-Il posto l’ha
consigliato Dom- aveva
chiarito guardandosi attorno soddisfatto come se solo quello fosse una
garanzia. Un locale semplice ma molto curato, i prezzi indicati sul
menù non
erano certo alla portata dei comuni mortali, sembrava abbastanza fuori
mano per
sperare di non essere importunati da nessuno, otre che affacciato su un
panorama davvero incantevole. Non si poteva certo dar torto a Dominic
che
d’estate passava tutto il suo tempo libero in
quell’angolo di Francia!
Vicky aveva riso spudoratamente
seminascosta dal menù davanti al cameriere, che invece aveva
cercato
stoicamente di restare serio mentre prendeva l’ordinazione,
per il francese
davvero discutibile del leader dei Muse, del resto Mr. Rockstar, aveva
insistito per fare da solo…
-Sei imbarazzante! – gli
aveva detto
senza mezze misure continuando a ridere, lui aveva aggrottato la fronte
con
aria offesa
-Come prego? -
-Il tuo batterista se la cava molto
meglio di te col francese! – giusto per provocalo ancora un
po’ e vedere quella
rughetta in mezzo alla fronte che si accentuava
-Non la pensavi così
qualche giorno fa
al bistrot …- La biondina continuava a ridere
-Primo al bistrot non ti sei mai
sforzato di dire una
sola parola in
francese, secondo ti sbagli carissimo Mr. Bellamy!
L’ho pensato dalla prima volta che hai
ordinato due fette di torta di mele per tormentare
quell’anima buona di Dom…
semplicemente non
te lo potevo dire,
come non te lo poteva dire quel poveretto due minuti fa! E poi uno che
ti fa
gli agguati nella cantina del locale dove lavori non può
essere una persona
seria! – lui incassò ridacchiando. La ragazzina si
stava “allargando”! In
realtà il moro si stava divertendo molto più di
quello che voleva dar a vedere
- Attenta a quello che
dici…- La
minacciò semiserio alzando l’indice
Vic invece si stava divertendo da
morire
ad attaccare la vanità del moro, che
come aveva già avuto modo di verificare era uno dei suoi
punti deboli.
-Uuh…La famosa collera
di Matthew Bellamy!!!
– lei aveva sbattuto le ciglia provocante davanti
all’aria melodrammatica del
chitarrista giusto per chiarire che non si sarebbe fatta intimidire
dalle
minacce verbali.
Tra i famosi superpoteri aveva
quello di
distrarla dai suoi pensieri, purtroppo il
peso specifico dell’incontro con Robert era un
po’ troppo alto per le
spalle esili di Victoria. Il tempo che Matt si era preso per rispondere
ad un
messaggio le era bastato per ripiombare nei suoi pensieri tortuosi
-Dove sei? – Il cantante
aveva cercato
di riportarla alla realtà ,la domanda
“cos’è successo?”,
perché era chiaro che
qualcosa doveva essere successo tra la telefonata e
quando l’aveva raggiunta a casa, esigeva
urgentemente una risposta, ma lui oramai sapeva benissimo che farle
pressione
era il modo migliore per farla chiudere come un riccio.
-Ho l’impressione che tu
sia rimasta
seduta sui gradini di casa…- sorrise incoraggiante mentre le
versava un dito di
vino fresco e frizzante. Lei sorrise di rimando, come faceva con
così poco a
trasmetterle una strana sensazione di calore che si spandeva nel petto?
O
magari era il vino…
Annuì giocherellando col
bicchiere
prendendo tempo guardandolo di sottecchi. Aveva ragione Jack Matthew
meritava
la sua onestà e
aveva ragione anche sua
nonna, meritava anche una possibilità, ma
questo non cambiava pressoché nulla.
-Robert è venuto a
cercarmi, pochi
istanti prima che arrivassi tu! – Occhi negli occhi, lo
stretto spazio del
tavolo sembrava si fosse dilatato all’improvviso e lei aveva
avuto modo di
vedere un lampo di sorpresa
sprizzare in
quelli azzurrissimi del cantante.
Matt si sentì investito
da una doccia di
acqua gelata, la
stessa rabbia cieca
della sera prima gli risalì le
caviglie, tutto pensava fuorchè Ronson avesse il coraggio di
presentarsi da
lei!
Ebbe tutto il tempo di morsicarsi
il sottile
labbro inferiore prima che la ragazza parlasse di nuovo
-Voleva … chiedermi
scusa! – precisò
lentamente, da
qualche parte doveva
incominciare
-Io lo so che non hai idea di cosa
sto
parlando e… e vorrei potertelo spiegare…anzi te
lo spiegherò, lo prometto, ma
quando ti ho detto che non so da che parte incominciare non ti dicevo
una bugia
– aveva incontrato i suoi occhi solo per una frazione di
secondo, erano troppo
limpidi alla luce del sole e non la aiutavano per nulla in quel
tentativo di
confessione raffazzonata
-Credo di averti detto che per te
ho
tutto il tempo che vuoi! – l’aveva incoraggiata lui
con quel tono sicuro ,
protettivo e un po’ sbruffone che assumeva a volte e che
all’inizio la
infastidiva, ma ora che lo conosceva non faceva che aumentare il suo
imbarazzo.
-Dei Potenti Bellamy!!! Vorrei tu
fossi
veramente un alieno e potessi leggermi nel pensiero così
potrei
evitarmi…evitarmi…tutto questo…e la
faremmo finita una volta per tutte!!!- la
biondina sbuffò arrabbiata con sé stessa e le sue
debolezze
Lui rise di gusto, nonostante
l’argomento spinoso quella ragazza era semplicemente
disarmante, la spontaneità
un po’ infantile che aveva a volte lo faceva impazzire. Si
lasciò incantare dalle guance che si erano tinte di rosso,
era uno di quei
momenti in cui era sicuro di non aver mai visto niente di
più bello e delicato
in tutta la sua vita e…Dio sì l’avrebbe
avuta vinta lui, perché la desiderava
da morire!
- Dei Potenti!!! – le
fece
scherzosamente il verso - Un alieno??? Good! Hai letto anche tu il
libro di
quella tipa che mi ha trasformato in un principe alieno dai gusti un
po’ trash?
– chiese serissimo, beccandosi un’occhiataccia e un
pugno su un braccio
- Cosa? Ma no!!! Scemo! E comunque
la
tipa ha ragione… sui gusti un po’ trash!!!
– rilanciò lei con le guance sempre
più bollenti – Sii serio per una volta! Sto
cercando, sto provando a dirti
che…ti racconterò tutto, voglio farlo, ma devi
avere pazienza, non so come… non
so nemmeno se riuscirò a farlo prima che tu risalga su un
areo e… sparisca…- l’ultima
parola l’aveva solo sussurrata ad occhi bassi. Si
arrabbiò con se stessa per il
fastidio che provava all’idea che quella vacanza finisse, non
potevano rimanere
in quel limbo indefinito per sempre?
-Hey! Non ho nessuna intenzione di
sparire! – le alzò delicatamente il viso verso il
suo - Io ci sarò tutte le
volte che vorrai parlarne stai sicura e tu devi
ancora suonare il violino per me!
–
ancora una volta le parole erano scappate dalla pancia del cantante
contrò il
buon senso e la sua volontà. Era fottuto!! Fottuto per una
ragazzina con gli
occhi blu, le stava anche accarezzando il dorso della mano sul tavolo
tanto per
enfatizzare la cosa . Lei era l’aliena che aveva il potere di
manipolare la sua
mente!!! Non avrebbe mai confessato neppure a Dom che la sola idea di
vederla
suonare il violino lo eccitava da morire!
-Io non suono per te! –
sottolineò lei per
l’ennesima volta vagamente immusonita
-Ok…-la
assecondò davvero poco convinto
-Matthew…- Qualcosa gli
si era mosso
nello stomaco! lo aveva chiamato Matthew in modo solenne, non Matt,
Bells, Mr.
Bellamy o qualsiasi cosa le venisse in mente per flirtare con lui o
deriderlo e
qualcosa nello sguardo di lei lo aveva messo in allarme su quello che
stava per
dire
-Tu… sei mai stato
innamorato? Voglio dire..hai
mai amato qualcuno seriamente? – era la prima volta che lei
si azzardava a
chiedergli qualcosa di veramente personale che andasse oltre i
presupposti di
quel gioco estivo. Aveva strizzato gli occhi più volte
pinzandosi il naso con
quel tic nervoso che non aveva mai imparato a controllare completamente
-L’unica relazione seria
che ho da più
di vent’anni è quella con il mio batterista!
– ridacchiò semiserio ingoiando un
sorso di vino, era una battuta scontata, ma meglio berci sopra
perché anche lì
qualche colpa ce l’aveva eccome!
Il sorriso che affiorò
sulle labbra
di Matt era cinico
quanto il tono che
aveva usato pensando a quanto disastrosa fosse la sua vita
sentimentale, amare
qualcuno non ti garantisce il lieto fine lo aveva imparato bene, con
Gaia si
erano lasciati ad un passo dall’altare, ma non gli andava di
parlarne…non aveva
nessuna intenzione di mostrargli che anche lui era umano e vulnerabile.
Lei aveva annuito sorridendo per la
battuta gli occhi blu cercavano conferme in quelli di lui che invece
era
fuggito, improvvisamente quello sotto pressione era lui
- Vuoi una risposta da cantastorie
o una
risposta vera? – provò a rilanciare conscio che la
“ragazzina” lo stava
testando
-Devo cercare su google anche
quella…oppure sono più attendibili i testi delle
tue canzoni?-
Lei alzò le spalle
inclinando il visino
abbronzato , lui rise a disagio. Assurdo!
-Non credo di essere mai stato
molto
innamorato di Kate se è questo che
vuoi
sapere, forse ero solo infatuato. Lei è bella, famosa,
disinibita e…
incredibilmente coinvolgente …mi sono lasciato incantare,
non lo so…- avrebbe
voluto aggiungere che all’inizio gli era sembrato impossibile che una Kate
potesse volere
proprio lui.
- ed è successo tutto
così’ in fretta…-
riprese - Forse
sono rimasto lì perché
ero innamorato dell’idea di avere una famiglia, lei ha una
famiglia stupenda
sai..- la pausa di Matt aveva dato tutto il tempo a Vicky di sentirsi
una
nullità in confronto - pensavo
di
poterla amare nonostante le divergenze, ho provato a costruire
qualcosa, lo
trovi stupido o sorpassato? Bing è mio figlio e puoi
pensarla come vuoi, ma non
sono un irresponsabile! –
Aveva sottolineato.
Tutte le volte che si era
innamorato in
modo irrazionale si era fatto un male cane perché sarebbe
dovuta andare meglio
stavolta?
Victoria scosse il capo
violentemente,
certo che non lo pensava! “Onestà”
le
aveva ripetuto la testa.
Davvero Matt le stava facendo una
domanda del genere? Sicuramente era onesto in quel momento e tutto ciò non
faceva che confermare le
teorie di sua nonna
-Tu
invece…Sei… ancora innamorata di
lui? – chiese il moro lentamente . Uno strano puzzle si era
composto nella sua
testa, mentre una forma di ansia ingiustificata gli assaliva la bocca
dello
stomaco, dopo tutto quella tra lui e Vicky non poteva neppure definirsi
una
relazione vera e propria. Era geloso come un pazzo, non
l’avrebbe mai ammesso! Ebbene
sì era diventata una questione personale, lui ce la stava
mettendo tutta e un
verme come Ronson non se la meritava Vicky!
-Tu saresti ancora innamorato di
una persona che ti
ha pugnalato alle
spalle e poi ti ha lasciato da sola a morire per terra? –
soffio fuori concentrata
nel pasticciare con un pezzetto di pane con un astio che lui non
avrebbe mai
pensato potesse abitare in una creatura del genere.
Rob le aveva fatto la stessa
domanda al
contrario meno di un’ora prima e lei aveva provato una rabbia
sorda e
incontrollabile, non gli avrebbe permesso di rovinare di nuovo la sua
vita era
colpevole quanto quei degenerati dei suoi compagni di squadra e forse
più
Il cantante annuì
lentamente, capiva
perfettamente cosa doveva provare Vic, aveva bisogno di un contatto
fisico, ma
qualcosa lo bloccava si sentiva in qualche modo intimorito
-Ha detto che mi ama ancora e non
ha
fatto altro che pensare a me! E’ così
assurdo… io credo che amare qualcuno sia
una cosa completamente diversa, io…ero convinta ci fosse
qualcosa di vero tre
me e lui…ma poi…– Victoria non aveva
avuto il coraggio di guardarlo in faccia
mentre lo diceva, mentre rifletteva per l’ennesima volta
sull’assurdità di
quella affermazione, ma ancora una volta aveva compiuto uno di quei
gesti
irrazionali che Matt la spingeva inconsciamente a compiere, aveva
bisogno di
parlarne con qualcuno che non fosse la nonna o Sarah
Davanti al piatto del musicista
c’era
una scatoletta rossa…lui deglutì a vuoto era in
difficoltà, non se lo
aspettava! Non si aspettava che Ronson facesse una cosa del genere otto
mesi
dopo e nemmeno si aspettava che Vic avesse voglia di parlarne con lui
-Che cosa…Ti ha chiesto
di…voglio dire… l’hai
aperta? – corresse il tiro mentre formulava la frase
passandosi una mano tra i
capelli incrociando timidamente gli occhi di lei. Gli era preso
letteralmente
un colpo in più si sentiva terribilmente stupido mentre una
assurdissima paura
che il suo antagonista in qualche modo se la riprendesse faceva
capolino.
-No!!! Non voglio sapere cosa
c’è
dentro!!! – lui annuì di nuovo pensieroso, cosa
stava cercando di fare Ronson?
Era completamente pazzo!!!
-A volte siamo noi che attribuiamo
un
significato eccessivo a…cose che sono solo un
oggetto…un anello è solo…un
anello ad esempio- provò a dire pensando ai suoi errori
Lei bevve un sorso di vino
riflettendo
su quell’affermazione, gli occhi di entrambi fissi sulla
scatoletta al centro
del tavolo, cosa le era sfuggito…a parte il fatto che
probabilmente lei e
Robert avevano un concetto di amore abissalmente diverso?!
Kate aveva sventolato
l’anello del
leader dei Muse davanti al mondo intero chiarendo subito che non
l’avrebbe
sposato, chi dei due aveva frainteso il valore simbolico di
quell’oggetto
-E tu l’hai mai fatto?
Hai mai frainteso
il valore di un…oggetto? – Bellamy
saltò sulla sedia, quella conversazione si
stava facendo spinosa! Cosa diavolo voleva sapere Vic, se lui era uno
che
regala anelli di fidanzamento alla leggera o se era mai stato fregato???
-Si! Probabilmente si! –
aveva risposto
suo malgrado, con un tono che lasciava intuire qualche bruciatura, lui era sempre stato in
buona fede dopo tutto
Lei aveva annuito pensierosa, la
sedia aveva
strisciato rumorosamente sul pavimento mentre si alzava, sulla terrazza
c’erano
solo altre due coppie,
-Facciamola finita…-
aveva sussurrato
mentre Matt aveva seguiva con lo sguardo la figuretta fasciata in uno
dei suoi
vestitini a fiori senza capire bene che intenzioni aveva
Victoria si era avvicinata alla
ringhiera e con una determinazione imprevedibile aveva gettato la
scatoletta in
mare senza nessun preavviso, lasciando il Cantante a dir poco
disorientato!
Voleva solo potersi lasciare tutto
dietro le spalle una volta per sempre!
- Certo mio caro Prince of Kalesstria …-
Vicky sguardo divertito e
ammaliante giocherellava con la cannuccia colorata del suo drink,
più che
seduti fianco a fianco erano praticamente appiccicati, Matt tutto
sorrisini non
riusciva a toglierle le mani di dosso.
Lei era tutta sera che lo
tormentava con
quel nomignolo, dopo
aver letto un pezzo
della famosa storia che il suo cantante le aveva nominato per caso
- Non dovresti avere un pochino
più di
rispetto per un principe alieno? – Lui era troppo su di giri
per non
assecondarla, il cervello vagamente annebbiato dall’alcol gli
dava una percezione
ancor più accattivante della giovane musicista, e la parte
del principe delle
stelle gli piaceva eccome!
Dall’incontro con Robert
la ragazza non
gli aveva raccontato quasi nulla, diciamo che avevano ignorato
l’argomento
entrambi eppure le cose sembravano radicalmente cambiate.
Victoria aveva notevolmente
abbassato le
difese e lui si era fatto stregare dal suo ingenuo entusiasmo, aveva
pazientemente tirato i remi in barca ogni volta che l’aveva
sentita irrigidirsi
quando le sue carezze si erano fatte un pochino più ardite,
ma gli era bastato
il modo in cui lei lo guardava per sentirsi sicuro di quello che stava
facendo.
Da parte sua Vicky si era sforzata
di
tenere a bada il più possibile la testa in situazioni che la
imbarazzavano.
Matt continuava ad essere il maschio più anomalo del
pianeta, era
contemporaneamente di una “normalità”
sorprendente per essere una rockstar e
assolutamente fuori di testa in tutto quello che diceva o faceva. Visti
insieme
sembravano una coppia vera,lui la ricopriva di attenzioni e questo le
faceva
quasi paura
-Confesso che mi è
piaciuta di più
quella storia dove tu sei l’agente MB7 al servizio di sua
Maestà! – aveva
proclamato solenne mentre
lui si
pavoneggiava pensando a quale ruolo potesse essere più
accattivante per lui! I
suoi fans a volte erano veramente raccapriccianti!
-I’m
Bellamy…Matthew James Bellamy! –
recitò con lo sguardo assassino, il pollice e
l’indice posizionati come una
pistola che puntava alla testa di Dom e un tono teatrale che avrebbe
fatto
invidia a Daniel Craig
-Che ne dite?-
Dom aveva alzato gli occhi al
cielo,
serviva altro alcol, lui sapeva fin
troppo bene a che livello riusciva a regredire il cantante della sua
band,
mezzo ubriaco pur di fare colpo su una ragazza!!!
-Jesus Christ… Bells
risparmiaci…- era
stato il suo commento melodrammaticamente british
Vic rideva fino alle lacrime,
Bellamy un
po’ brillo era palesemente più scemo del solito,
ma non gliene fregava niente
doveva aver bevuto un cocktail di troppo anche lei visto che lo trovava
più
affascinante del solito e non per merito della camicia bianca di Armani
fatta
su misura.
-No No No…Prova a dirlo
di nuovo…bisogna
assolutamente fare un video e postarlo su istaura, impazziranno
tutti!!! - lo
provocò lei guance rosse e occhi brillanti con entusiasmo
eccessivo, lanciando
uno sguardo di intesa al batterista che scuoteva eloquentemente la
testa, prima
di lisciare la
famosa camicia del suo
compagno di band col gesto suadente che avrebbe usato per accarezzare
un gatto.
Inutile dire che il moro in quel
momento
avrebbe fatto di tutto per compiacerla
-I’m
Bellamy…Matthew James Bellamy! – la
accontentò lui più tronfio di prima
-Okkey… provino superato
la parte è tua,
voi che dite? – la biondina cercava consensi nel gruppo di
amici che rideva
strafottente.
- Seee… gli
piacerebbe!!! – Fece eco
ironico Dominic . Matt con quello sguardo indignato era proprio idiota-
Girami
il video e posto dall’account di Muse…-al biondo
veniva da ridere solo a
pensare alla reazione dei fans
Vic appoggiò il suo
drink sul tavolo del
club dove avevano deciso di passare la serata con tutto il gruppo,
armeggiando
col telefono, poi passò le braccia
intorno al collo del suo cantante
accarezzandogli la guancia perfettamente rasata con il fare
più seducente che
gli era riuscito visto che le veniva ancora da ridere, recitando fedelmente la
parte della Bond girl per
accaparrarsi totalmente la sua attenzione e lo baciò come se
nella stanza non
ci fosse nessun altro
-Tu pensi che se inscenassi un
entrata
alla James Bond sul palco i fans si divertirebbero? –
soffiò nell’orecchio alla
biondina tra un bacio e l’altro!
Non poteva essere serio! Vicky
stava
provando a sedurlo, almeno
per finta, e lui
pensava a come giocare a 007 sul palco !!
Era proprio un
po’ sconnesso a volte…
-Io penso che tu sei fuori di
testa! Non
distrarti Prince of Kalesstria! – Lei l’aveva preso
per il colletto della camicia
ed era tornata a baciarlo, mani nei capelli, i corpi appiccicati ed era
esattamente il tipo di lusinga e di atteggiamento che faceva impazzire
il
cantante!
Al momento erano attorcigliati al
limite
dell’indecente considerato il luogo…
-Wow! Hai capito!!!–Dom
stava trattenendo
il fiato. Lui e Jack avevano seguito la scena a cinquanta centimetri di
distanza e il batterista era letteralmente senza fiato davanti
all’irruenza
inaspettata della ragazza, non che per lui ci fosse nulla di nuovo, ma
Matt era
realmente molto preso.
-Secondo me questa sera se la porta
a
casa !!!- il biondo dei Muse aveva tirato una sorsata dal suo drink
senza
smettere di fissare la coppietta che aveva di fronte affascinato
- Seeee! – Jack gli aveva
praticamente
sfasciato la spalla con una pacca - Se Bellamy si porta
a casa Vicky , giuro che pago da bere a
tutti fino a quando nessuno di noi saprà più come
si chiama! – aveva commentato
l’amico di
Victoria, non che al momento
mancasse molto al punto di perdizione assoluta nell’oblio
dell’alcol…
-Hey bello…mi spiace per
te ma questa
sera niente bionde esplosive…- Jack aveva girato il viso di
Dominic verso il
suo con due dita, distogliendolo dal siparietto amoroso, piantando gli occhi in
quelli grigi del biondo
senza un minimo di pudore
-Sicuro che io ne senta la
mancanza???- Il
batterista era scoppiato a ridere scioccamente…in assenza
della sua bionda era
ubriachissimo su quello non c’era ombra di dubbio
-Jack! Ti confiderò un
segreto…- aveva
detto sotto voce avvicinandosi all’orecchio del bel medico
-Bellamy fa tanto il figo ma
saranno due
mesi che non tromba!!! Scccch… – l’aveva
detto come se si trattasse di una
questione di vita o di morte e l’altro era scoppiato a ridere
a sua volta
scrollando il capo incredulo
-Ma figurati!!! -
-Lo trovi così strano?
– gli aveva
chiesto Dom mettendogli un braccio al collo la testa praticamente
contro la sua,
il giovane medico a quel punto aveva faticato davvero a non mostrare il
suo
disagio, ma non si era spostato di un millimetro , il ciuffo biondo che
praticamente sfiorava il naso del batterista, il fiato alcolico e
dolciastro
sulle sue labbra e lui che non capiva che a che gioco stava giocando
realmente
l’altro, ma sembrava un gioco dannatamente divertente.
-Diciamo che è in fase
di denial ! Vedi
Matt è un fottuto illuso romantico, non fa che pensare ad
avere una relazione
stabile, una donna di cui innamorarsi , le sposerebbe tutte, ma alla fine non
è capace di tenerselo nelle
mutande e poi piange se regolarmente le cose vanno a puttane!!!-
Vicky intanto aveva trascinato il
suddetto
cantante a ballare un pezzo latino americano, la situazione a parere
del
batterista stava decisamente scappando di mano ad entrambi, le mani del
moro erano
scivolate ovunque la biondina gli aveva
concesso
Dominic rideva scuotendo il capo
perplesso valutando la situazione
-Vedi…- stava
riflettendo a voce alta, i
gomiti sul tavolo incollati a quelli dell’altro ragazzo
–
Kate adora ballare e ti posso assicurare che è fottutamente
sexy, credo tu
abbia avuto modo di vederlo – lo provocò con aria di intesa facendolo
quasi sussultare -
Matt con lei nella stessa situazione
sarebbe stato
l’imbarazzo totale, erano continuamente in competizione
…ora guardalo, sculetta
come una puttana!!!- Il batterista alzò il dito verso il
barman ordinando
l’ennesimo shot che scivolò in gola fin troppo
facilmente …i due ragazzi
ridevano fino alle lacrime, quando non c’era Sarah Dominic
sembrava decisamente
più spontaneo e l’atmosfera più
rilassata.
Bellamy a quel punto era coinvolto
anima
e corpo, francamente avrebbe fatto qualsiasi cosa e quando Victoria piena di energia lo
aveva trascinato
fuori dalla pista per mano, l’aveva seguita senza esitazione
-Dove vai? –
perché doveva trovarsi
sempre per le mani donne iperattive
-Andiamo a vedere
le stelle cadenti! - lei
era corsa via ridendo sfilandosi i sandali
prima di scappare lungo la stretta riga di spiaggia.
-Vic…dove corri
…aspettami…- il chitarrista
l’aveva inseguita a fatica, i riflessi un
po’rallentati dal cibo, dall’alcol e
dai baci di lei
-Muoviti…con tutti i
soldi che dai al
personal trainer sei già senza fiato?! –
Si era lasciata cadere a pancia in
su
sulla sabbia, lui l’aveva imitata col fiatone buttandosi
letteralmente a terra
sfinito, incurante della sabbia che si infilava tra i vestiti ed erano
rimasti
lì così, qualche attimo l’uno accanto
all’altra ansanti a riprendere fiato.
-Perdi colpi
Bells…sarà l’età!?
– gli
aveva fatto notare lei bonariamente con una leggera spallata
-Sarà l’alcol
vorrai dire! Parlando di
alcol… io sono come il vino invecchiando miglioro!
– Scemo e presuntuoso! Ridevano
ancora entrambi.
Matt
non si ricordava da quando non si sentiva così leggero. Con
Vicky non avvertiva
nessun tipo di pressione, non doveva sforzarsi di essere
all’altezza di
nessuno, lei non pretendeva nulla, lo
ascoltava seriamente
interessata,non gli faceva notare continuamente tutte le sue mancanze
grandi o
piccole che fossero. Non gli chiedeva di essere quello che lui non era,
non
cercava di cambiarlo, non gli imponeva di infilarsi in abiti che lo
mettevano a
disagio per accompagnarla in qualche posto modaiolo dove era
indispensabile far
presenza, ed era ancora convinta che lui fosse dotato di
chissà che poteri
paranormali il che lo divertiva da morire! Poi c’era quella
strana faccenda
dell’intesa dal punto di vista
musicale
a volte quando parlavano di musica aveva l’impressione che
lei sapesse
esattamente come la pensava, o la prossima frase che avrebbe detto. Era
destabilizzante . Tradotto in termini pratici era libertà
per la mente e il
cuore, e per lui che aveva vissuto gli ultimi quattro anni compresso in
una dorata
gabbia virtuale era come respirare ossigeno puro, dava un filino alla
testa.
-Principe delle stelle stai
cercando il
tuo pianeta personale lassù? – Vic lo aveva scosso
dai suoi pensieri,
incantandolo col suo sorriso da ragazzina, per non parlare del fatto
che si
stava arrotolando una ciocca di quei capelli lunghissimi e biondi al
dito.
La musica lì arrivava
come un sotto
fondo lontano e nella semioscurità i lineamenti del cantante
sembravano più
affilati. Vic si era girata
su un lato
puntellandosi sul gomito concedendosi il lusso di accarezzare con un
dito
quegli spigoli che ormai le piacevano da morire. Dieci giorni prima
tutto
quello le sarebbe sembrato surreale, non avrebbe mai immaginato chi era
l’uomo
che si celava dietro la chitarra. Invece ora poteva baciarlo,
accarezzarlo,
baciarlo ancora…
-Non ho bisogno di cercare
lassù la mia
stella…ce l’ho qui davanti, mi sta
baciando…- aveva risposto lusinghiero attirandola
verso il basso per l’ennesimo bacio breve e dolcissimo.
La battuta era così
scontata e lui
l’aveva recitata con un’enfasi tale che lei era
scoppiata a ridere sonoramente
-Bellamy!!! Non cominciare nemmeno
ti
prego!!! Con me non funziona! – che idiota quando faceva la
rockstar “piaciona”.
-Cosa? - lui si era dipinto in
faccia
un’espressione così delusa e rammaricata da
sembrare vera. Dei del cielo a
volte Vicky davvero non capiva se peccava di eccesso di
ingenuità ed era
seriamente in buona fede o la stava solo prendendo in giro
-Sono serio, serissimo!!!
– si era anche
messo una mano sul cuore…non era umanamente possibile
resistere a quell’uomo!!!
-
Hai riciclato quella canzone troppe volte anche per un
ecologista…fidanzate,
ex fidanzate, amici parenti, compleanni…
sai che sforzo!! Sono sicura che puoi fare di meglio!!- A
questo punto
Matt era seduto con la faccetta più indignata che era
riuscito a sfoderare
-Ma io canterei solo per te!
– aveva
rilanciato accorato con un’ingenuità disarmante
canticchiandole il ritornello
di Starlight
-Per me ed altre cinquantamila
persone
mentre fai il bagno di folla…ovvio! –
lui
spalancò le braccia offeso. Che bugiardo, affabulatore
professionista! In
realtà quella che stava mentendo era Lei, Matt
la emozionava canticchiando sulla
spiaggia, la sola idea che potesse cantare realmente per lei davanti a
50.000
persone la mandava in panico totale, non aveva la minima importanza se
era
Starlight o l’elenco del telefono.
- Ok farò uno sforzo !
– sospirò il moro
lasciandosi cadere di nuovo sulla sabbia con le mani dietro la nuca
cominciando
a canticchiare sommessamente una melodia
-Che cos’è?
– quello era uno dei lati
del leader dei Muse che la affascinava oltre misura, avrebbe dato
qualsiasi
cosa per essere nella testa di Matthew Fucking Bellamy e sapere come
nasceva la
sua musica
Lui l’aveva ignorata ed
aveva continuato
a canticchiare ad occhi chiusi
-E’ così che
nasce la musica? – osò, ora
poteva chiederglielo
-Come? – Matt
spalancò gli occhi colto
di sorpresa dalla domanda e dall’adorazione con cui lo
stavano guardando quegli
occhioni blu, al punto da costringerlo a ridacchiare nervosamente,lei
non lo
conosceva affatto lui non meritava tutta quella considerazione.
-Nella tua testa voglio dire? Come
fai?
– lui scosse il capo incredulo
-Io… no…non
lo so…non c’è un come…-
-Tu non hai idea di quanto ti
invidio…
di quanto sei fortunato, io non riesco a farlo, non ho quel dono e
vorrei così
tanto! – il moro si era sentito in imbarazzo totale, ancora
una volta avrebbe
fatto carte false per sapere che lei lo stava guardando così
per “lui” non
perché era Matt Bellamy o per la sua musica.
-Non è vero
…puoi farlo anche tu ….devi
solo ascoltare..dentro di te… – dopo tutto lo
aveva fatto inconsciamente qualche
sera prima suonando con lui – Basta
trovare l’armonia giusta… Feel me Vic…
- le aveva sussurrato con la passione di
chi ci crede davvero a un millimetro dalle labbra di lei . Vicky si era
lasciata andare letteralmente incantata mentre lui la schienava
delicatamente
sulla sabbia – Feel me…- le aveva ripetuto
sfiorandole appassionatamente il
collo con le labbra e sapevano benissimo
entrambi che non stavano parlando solo di musica.
Victoria si era persa, la memoria
momentaneamente cancellata! Nel mondo della fantasia aveva
lasciato che fossero l’istinto e i
sentimenti a guidarla mentre si piegava completamente alla
volontà del cantante
e Matt per la prima volta aveva perso completamente il controllo.
Non era un Santo ed era tutto
troppo perfetto
in quel momento, le sue mani , le sue labbra, il suo profumo, il calore
del
corpo snello ed abbronzato contro il suo.
Perfetto come le mani del cantante
che
esploravano il suo corpo, come la sintonia che si stava creando con
lui, Vic
per un attimo aveva avuto la presunzione di essersi lasciata tutto alla
spalle,
l’illusione che con Matt fosse possibile qualsiasi cosa. Era
tutto perfetto
fino a quando un flash le aveva attraversato la mente, improvviso,
inaspettato,
un gesto, un odore, un suono chi lo sa, avevano scatenato il terrore
più nero
ed irrazionale .
-Matt, Matt fermati..io non posso!!
– Victoria
lo aveva spinto via di colpo divincolandosi dal suo abbraccio, e ora lo
guardava ansante col terrore negli occhi. Non poteva, non ci riusciva
non
importa cosa provava per lui, quanto lo desiderava , la sua mente era
uno
schermo nero, c’era un assurdo blocco totale, un limite
invalicabile…
Lui ci mise un attimo per
riprendersi e
riconnettersi alla realtà…cosa aveva sbagliato?
Di colpo erano seduti entrambi
col fiato corto a guardarsi in faccia, anzi Matt aveva
l’impressione che lei
non lo vedesse affatto
-Vicky guardami tesoro,
è tutto ok, sono
io! –
-So perfettamente chi sei!
– urlò
cercando di alzarsi mentre lui la bloccava per le spalle, non avrebbe
potuto
fare mossa più sbagliata
Il terrore era diventato panico
totale
-Non toccarmi…- lo
respinse di nuovo,
governata solo dalla paura
Matt non sapeva cosa fare, Vicky
per lui
era la creatura più dolce ed irrazionale
dell’universo e mai e poi mai avrebbe
voluto spaventarla, voleva solo amarla…non poteva non
sentirlo erano collegati
sulla stessa frequenza fino ad un secondo prima
-Vicky
mi stai facendo diventare matto! Non posso continuare
così – urlò più
duro di quello che
Voleva
mentre si passava le mani tra i capelli
Lei si era alzata cercando di
incamminarsi, scalza, scarmigliata e terrorizzata
-Non devi
continuare…nessuno ti
trattiene! Credi che per me sia facile? Credi che lo faccia apposta,
che mi
diverta a renderti difficile la vita? Che io non ti desideri? Che io
non pensi
che non ti meriti tutto questo? – era esplosa, non ci
riusciva, non poteva,
aveva ragione sua madre era una specie di mela
bacata…nessuno l’avrebbe mai
voluta
-Ho fatto di tutto per tenerti
lontano
da me! Per evitare…tutto questo!– si vergognava
così tanto
-Vic aspetta fermati..ho il diritto
di
sapere il perche! – lui le trotterellava appresso, aveva cercato di nuovo di
prenderla per le
spalle provocando una reazione inaspettata
Il diritto??? Il diritto di cosa???
Le
veniva quasi da ridere…
-Anch’io avevo il diritto
di vivere la
mia vita! – urlò in preda alla disperazione
più nera, la vista offuscata dalle
lacrime
-COSA VUOI SAPERE??? SONO STATA
STUPRATA
ORA SEI CONTENTO??? TI BASTA???–
L’aveva detto, anzi
l’aveva urlato prima
che un silenzio irreale ricadesse tra loro! Non sarebbe certo stata
lì a vedere
la reazione di lui un secondo di più, non gliene fregava
nulla di cosa pensava
doveva chiudere quella faccenda in quel momento Aveva il cuore in gola,
il
cervello in acqua, le tremavano le
mani,
le gambe, il cuore…
Matt si era bloccato, non se lo
aspettava non così, non in una situazione del genere, non
così di colpo, andava
tutto benissimo e in un secondo si era ribaltata la situazione, forse si era lasciato un
filino andare, forse
le aveva infilato le mani nelle mutandine, ma chi non lo avrebbe fatto
a quel
punto!? lo stupore lo aveva bloccato un secondo di troppo non
c’era stato il
tempo per tutti i discorsi che si era più
o meno preparato “just in
case…” . Aveva perso pochi preziosi secondi
mentre lei si allontanava
-Vic aspettami… dobbiamo
parlarne! – Parlare
di cosa??? L’umiliazione era troppo grande, lei voleva solo
che gli abissi la
ingoiassero, non si sarebbe girata..
Il cantante aveva cercato di
infilarsi
goffamente i costosi mocassini di Gucci pieni di sabbia per inseguirla. Merda! La
scelta era o lei o
le scarpe…era pure inciampato nella sabbia…
sembrava una sit com… alla fine era
scappato via scalzo, col fiatone, cercando di dribblare la gente
all’interno
del locale, ignorando Dominic che lo chiamava,lanciato a mille in uno
slalom
surreale, doveva
assolutamente
raggiungerla!
Nulla era valso ogni sforzo aveva
varcato la soglia nel preciso istante in cui Victoria saliva su un
taxi. Era
rimasto lì impalato, deluso, ansante,
piegato
in due a riprendere fiato per poi abbandonarsi allo sconforto seduto
sul
marciapiede, l’ultimo pensiero era che un fotografo, fans
curiosi o chiunque
potessero immortalarlo seduto in terra, scalzo, con i pantaloni
arrotolati in
malo modo e la testa tra le mani.
Il cuore faceva malissimo, in bocca
aveva un sapore amaro e maledizione era innamorato di quella
meravigliosa
ragazzina con gli occhi blu, triste momento per ammetterlo a
sé stesso!!!
Meno male che lei era convinta che
lui
fosse pressoché onnipotente, invece non
era d’aiuto nemmeno nello sconfiggere una maledetta paura.
-Matt che succede? –
neppure si era
accorto che il suo batterista era seduto accanto a lui
-Stai bene?
Dov’è Vicky? – ecco
l’atteggiamento di mamma chioccia a volte
persino lo infastidiva! Dominic pensava di avere il dovere di fargli da
balia a
vita, lui personalmente era una testa di cazzo della peggior specie,
eppure si
sentiva sempre in dovere di proteggerlo non si sa bene da cosa! Aveva
solo
voglia di urlare un ‘faculo’ gigatesco!
- Io non lo so…- aveva
ammesso
tristemente
Si era girato di colpo al tocco di
una
mano che gli stringeva l’altra spalla
-Serve un drink amico! –
Jacques gli
sorrideva amichevole, ma lui si sentiva così demoralizzato
che aveva persino
rifiutato la mano del batterista per alzarsi! Poteva farcela da solo!
Non aveva detto una sola parola
mentre
rientravano nel locale e come dal nulla una delle ragazze del personale
gli
aveva fatto riavere le sue scarpe con un sorriso a
cui il cantante aveva risposto con un grazie
gentile e disorientato.
Andy e sua moglie lo conoscevano
abbastanza da sapere che non era il caso di fare domande.
Matthew buttò
giù tutto d’un fiato il
drink che aveva davanti, si sentiva malissimo voleva solo evadere dai
suoi
amici, stare solo per capire cosa fare, il pensiero di come doveva
sentirsi lei
quando perdeva il controllo lo uccideva, due secondi prima era la
ragazza più
dolce dell’universo…
-Matt che è successo?
– Dom aveva
bisogno di capire di che entità era il danno
.Niente!!! – gli aveva
risposto l’altro
asciutto
-Forse ci sei andato giù
pesante…-
- Andato giù pesante???
–il cantante
stava per esplodere ma che diavolo si aspettavano sempre tutti da lui?
Perché
diamine aveva il dovere di essere perfetto e non sbagliare mai? Lui non
era
affatto perfetto e se lo dovevano ficcare bene tutti in testa, Kate,
Dom, Tom e
chi altro…
-E’ chiaro che sono io
che sono
sbagliato come al solito! Ti pareva!!-
-Matt ti prego…
- A te queste cose non capitano
… ti
piace vincere facile! – ritorse velenoso sul suo batterista
- Non sono certo io che ti ho detto
di
insistere con una ragazza con cui sapevi in partenza che poteva non
funzionare!!! –
-Hey ,
Hey…calma…- si intromise Jacques,
ormai la serata era rovinata per tutti ci mancava solo una lite in
diretta tra
i due amici
-Matt senti…hai impegni
per sabato? –
Jack un po’ esitante lo guardava con un’espressione
indefinibile
-Perchè…-
sussurrò appena il moro, la
delusione si era sommata all’aggressività
-Allora potresti prenotare un volo
per
Londra- Ancora una volta Jacques era stato costretto a prendere una
decisione
che Victoria non avrebbe gradito, per il suo bene. Francamente ormai
conosceva
Bellamy abbastanza bene da essere dispiaciuto nel vedergli
quell’espressione
disperata sul viso, dopo tutto aveva contribuito anche lui a metterlo
in quella
situazione
Il cantante sgranò gli
occhi
disorientato, troppe cose nella stessa serata
-Vicky ha un concerto con la London Simphony
Orchestra, Primo violino
solista…- il biondo valutò attentamente la
reazione disorientata del cantante
prima di continuare
-Non te l’ha detto lo
immaginavo-
sospirò - domani
riparte ha la prova
generale, sono tre mesi che si prepara…- Matt era di nuovo
spaesato, Vichy non aveva
neppure fatto cenno al concerto, non
sapeva come prenderla, ancora una volta lei aveva fatto di tutto per
tenerlo
fuori dalla sua vita, si passò una mano sul mento
pensieroso, forse doveva
lasciar perdere veramente, forse non ci poteva fare niente o non c’era
realmente nulla da fare, forse si
era illuso che essere Matt Bellamy from Muse gli desse il potere
taumaturgico
di passare sopra a certe cose
- Non sono sicuro le farebbe
piacere … e
non sono nemmeno sicuro sia una cosa giusta… -
-Lo so cosa stai
pensando…è complicata
Matt, ha molta paura, ma tu hai fatto miracoli credimi e …
quello che prova per
te va ben oltre quello che è disposta ad ammettere e al suo
controllo…non credo
di averla mai vista così nemmeno prima di
Robert…- il cantante annuì pensieroso
-Ho bisogno di dormire!
–era solo una
scusa per giustificare la sua necessità di stare solo
- Vengo con te…- Dominic
al solito era
pronto a fare da spalla su cui piangere o tira bersaglio a seconda
delle
necessità del suo migliore amico, sicuramente non lo
aspettava un fine serata
facile