Giorno 0
Ten era impaziente. Iniziò persino a battere la punta
delle dita sul tavolino del bar a cui era seduto, ma poiché era di ferro e lui
aveva le unghie curate e non mangiucchiate, si produceva un rumore abbastanza
forte da portare tutti a girarsi verso di lui. Non che le occhiate gli fossero
mai interessate – aveva superato quella paura dopo essere salito innumerevoli
volte su un palco – ma sembrava isterico. Se Joy fosse arrivata in orario e non
in ritardo come al solito forse non sarebbe stato così nervoso.
“Sono a due minuti
da te, ordina qualcosa!”
diceva l’sms che Ten aveva appena ricevuto, così fece un cenno al cameriere e
ordinò un gelato alla vaniglia per lui e al cioccolato per lei. Se i suoi gusti
non erano cambiati in una settimana, e con Joy non era proprio improbabile, era
il suo preferito.
Proprio mentre un’altra cameriera poggiava le ordinazioni
sul loro tavolino, Joy arrivò. Posò in fretta e furia la voluminosa borsa rossa
su una sedia vuota accanto a loro, ed esclamò “vuota il sacco Tennie!”.
Mezzo gelato dopo, Ten aveva raccontato tutto sul suo ex
ragazzo, anche se a questo punto si stava chiedendo se lo fosse mai stato, il suo ragazzo. Un incontro per caso e
aveva scoperto che il tizio con cui si vedeva ogni sera da quasi un anno, dopo
i suoi turni al bar universitario in cui lavorava, non solo non era “out of the
closet”, ma aveva anche una ragazza “ufficiale”. Li aveva intravisti dai vetri
del ristorante in cui stavano mangiando insieme ad una coppia adulta,
probabilmente i genitori di lei. Forse era rimasto troppo tempo a fissarli,
contemplando contemporaneamente la sua stupidità nell’essersi fidato ciecamente
di un completo sconosciuto, come stava ora realizzando, ma anche la meschinità
dell’altro, che gli aveva detto che nessuno sapeva della sua omosessualità, ma
non che avesse una ragazza; fatto sta che l’altro lo aveva notato, lì fuori,
impalato a fissarli. Appena lo aveva visto alzarsi dal tavolo per venire verso
di lui, Ten scappò. Non voleva vederlo mai più, né ora né mai. Approfittò dei secondi
in cui l’altro aveva sussurrato delle scuse per uscire così di fretta dal
ristorante per infilarsi in dei vicoletti laterali e sparire. Tra le lacrime
aveva eliminato, più tardi, tutte le loro foto, le loro conversazioni, e lo
aveva bloccato su ogni social esistente.
“Non so cosa mi faccia più male, sinceramente. Se essere
usato così o essere stato così stupido…”
Joy lo interruppe con voce irritata, afferrandogli la
mano con la sua presa salda e calda. “Non osare nemmeno per un istante
incolpare te stesso per quello che ha fatto quel porco. Sei stato ingenuo? Sì.
È colpa tua? No, e non osare pensarlo.”
Ten abbassò gli occhi, un po’ confortato da quelle
parole.
“So io cosa ti ci vuole” aggiunse la ragazza con un
sorriso malizioso “dammi il tuo telefono”
“Cosa hai intenzione di fare?” chiese sospettoso il
ragazzo, ma porgendoglielo comunque. Dopotutto la conosceva, sapeva che non
l’avrebbe messo in guai (troppo) seri.
La ragazza non rispose, trafficò un paio di minuti col
suo telefono, e poi glielo porse. “Semmai ti sentissi solo, avvia quest’app”.
Ten osservò la nuova icon presente nel suo launcher.
“(s)Mystic Messenger”, era quello il suo nome.
“Non mi avrai davvero scaricato un’app di incontri?”
chiese lui.
“Non è quello che credi… sicuramente incontrerai qualcuno
se userai quell’app, ma non nel senso in cui credi tu. E poi non fai altro che
andare in quel noioso bar a far sbavare noiose universitarie, direi che è anche
ora di dare una svolta alla tua vita. Se attorno avessi avuto più persone interessanti
di sicuro non avresti dato il culo a quello lì… sul serio, era bruttissimo,
mentre tu sei… Ten, dovevi essere proprio cieco per stare con quel topo di
fogna.”
Ten sorrise, anche se non rispose. Non era ancora pronto
a parlare male di quel tizio. Mise in tasca il telefono, pensando che più tardi
avrebbe disinstallato quella roba. Stava male, sì. Stava malissimo, a dirla
tutta. Era a pezzi, e tra poco sarebbero anche arrivati gli sbalzi ormonali
derivanti dal non fare sesso tutti i giorni. Ma sicuramente non sarebbe entrato
in una chat tentando di raccattare una misera scopata in un bagno, non era mai
stato quello che aveva voluto.
Dopo qualche altro minuto di chiacchiere, i due si
separarono. Lei aveva le prove – era ballerina come lui, nella sua stessa
compagnia – mentre lui tra poco avrebbe attaccato col turno in bar. Non vedeva
l’ora. Lo aspettavano ore di servizio frenetico al bancone, che gli avrebbero
impedito di pensare.
***
Erano quasi le cinque del mattino quando Ten tornò a
casa, nel suo piccolo monolocale. Uno dei ragazzi più popolari della facoltà si
era laureato, e quindi avevano fatto più tardi del solito perché era stata
organizzata una festa enorme. Ten era stato l’unico fra i camerieri a non
lamentarsi. Del resto non aveva nessuno ad aspettarlo a casa.
Quasi mezzora dopo, dopo una lunga doccia fredda,
finalmente si mise a letto. Era stanchissimo, e l’umidità dell’estate iniziò
nuovamente ad appiccicarsi alla sua pelle, quasi vanificando la lunga doccia
che si era fatto. Come tutte le sere (mattine) dopo aver rotto col suo ex, non
riusciva a dormire, e di sicuro la temperatura caldissima non aiutava. Se
fossero stati ancora insieme, probabilmente ora avrebbero fatto sexting, si
sarebbero provocati un pochino, o si sarebbero incontrati se non fosse stato
così tardi. Più ci pensava, più si rendeva conto che la loro storia si basava
solo sul sesso, sebbene evidentemente lui ci avesse investito molto di più. Non
si conoscevano affatto, eppure lui stava ancora lì a pensarlo. Probabilmente
perché era uno dei pochi legami che aveva stretto da quando si era trasferito
lì, lontano dalla famiglia, per inseguire il suo sogno di diventare ballerino
professionista. Aveva solo Joy e quel ragazzo che lo aveva usato, di cui ora
non riusciva neanche a dire il nome. E ora che ci pensava, erano legami che non
si era creato, ma che gli erano piombati nella vita, e lui li aveva accettati
passivamente. Joy lo aveva notato qualche giorno dopo il suo arrivo alla SM e
aveva deciso di dargli il benvenuto; il suo ex, invece, dopo aver ordinato
qualcosa al bar, aveva deciso di dargli un bigliettino col suo numero. E lui si
era quasi arrampicato su quei legami, perché né aveva bisogno ed era solo. Ma
non aveva mai fatto nulla per crearsi delle amicizie, delle semplici conoscenze
o altro. Persino sul posto di lavoro scambiava a malapena qualche chiacchiera
con i suoi colleghi. Nonostante fosse lì da più di anno, non conosceva ancora
nessuno.
Stanco di quei pensieri, Ten avviò la sua playlist di
ASMR, che era l’unica cosa che riusciva a farlo addormentare, specialmente il
rumore della pioggia.
Mentre avviava la musica, l’occhio gli cadde su quell’app
che gli aveva installato Joy. Il senso di solitudine lo prese di nuovo, così
violentemente che quasi si mise a piangere, e senza pensarci avviò l’app.
Voleva parlare con qualcuno. Di qualsiasi cosa, anche di pappagalli o di tappi
di sughero. Qualsiasi cosa era meglio di quella solitudine. Aveva appena deciso
che avrebbe provato in ogni modo a crearsi dei legami, e quello gli sembrava un
buon inizio, innocuo, grazie ad uno schermo, senza la reale necessità di
approcciare qualcuno.
Sin dalla prima schermata, Ten si rese conto che non era
una comune app di incontri. Era un’app molto curata. Innanzitutto aveva una
musichetta in sottofondo, molto rilassante, simile a quella che si può trovare
in una sala d’attesa da un medico, da un dentista, o in ascensore. Il design
era molto carino. Lo sfondo era nero, con varie icon. Nella parte superiore
c’erano cinque avatar, probabilmente delle persone loggate in quel momento in
chat. Ten li aprì per curiosità. Le persone loggate si chiamavano Jeffrey,
manly man from Osaka, WW, TY track e Johnny, e nessuno aveva pubblicato nulla
sul suo profilo, tranne “manly man from Osaka”, che aveva pubblicato la foto di
una serie di monitor con strane schermate. Sullo schermo vi erano altre icone,
“sms”, “chiamate” e “chat”. Con una stretta allo stomaco che Ten non sapeva
spiegarsi, aprì “chat”.
[WW, 05:57 18/06/2017]: @manly man from Osaka grazie per la bella serata
[manly man from Osaka, 05:58 18/06/2017]: quando vuoi principessa
[WW, 05:59 18/06/2017]: ti perdono il “principessa” solo perché ti amo
[manly man from Osaka, 05:58 18/06/2017]: e perché ti regalo gli orgasmi
migliori della tua vita
[Johnny, 05:59 18/06/2017]: piuttosto cheesy per essere due trombamici
[manly man from Osaka, 06:00 18/06/2017]: cosa c’è di più romantico di
regalare un orgasmo?
[Jeffrey, 06:01 18/06/2017]: in effetti
[TY track, 06:02 18/06/2017]: che carini. chissà quando il mio ragazzo
sarà così gentile con me.
[Jeffrey, 06:03 18/06/2017]: hai un ragazzo e non né sapevo nulla?
[Johnny, 06:03 18/06/2017]: WOOOOOOOOOOOOOOO
[TY track, 06:04 18/06/2017]: no, se la metti così non ho nessun ragazzo
[manly man from Osaka, 06:04
18/06/2017]: @WW send nudes
[WW, 06:04 18/06/2017]: apri la chat privata
[Johnny, 06:06 18/06/2017]: potrei vomitare
[Johnny, 06:06 18/06/2017]: e se tutti non foste presi dagli ormoni
avreste notato che siamo in 6 in chat
[manly man from Osaka, 06:08
18/06/2017]: CHE COSA
[manly man from Osaka, 06:08
18/06/2017]: CAZZP
[manly man from Osaka, 06:08
18/06/2017]: CHI 6
[manly man from Osaka, 06:08
18/06/2017]: PARLA BATDARSO
[ten, 06:08 18/06/2017]: sono ten
[manly man from Osaka, 06:08 18/06/2017]: COME HAI TROVATO QUEST’APP
[Jeffrey, 06:09 18/06/2017]: cosa succede
[WW, 06:10 18/06/2017]: ma quest’app non era solo per noi 5???
[manly man from Osaka, 06:11 18/06/2017]: @ten DIMMI COME HAI TROVATO
QUEST’APP
[ten, 06:13 18/06/2017]: una mia amica, Joy, ha installato questa app
sul telefono dicendo che avrei incontrato delle persone
[TY track, 06:14 18/06/2017]: Joy?
[WW, 06:14 18/06/2017]: qualcuno sa di questa app oltre noi
[Johnny, 06:15 18/06/2017]: disinstallala immediatamente
[manly man from Osaka, 06:15 18/06/2017]: NO
[manly man from Osaka, 06:15 18/06/2017]: DOBBIAMO CAPIRE CHI SEI
[WW, 06:16 18/06/2017]: non puoi semplicemente hackerare la sua roba?
A quelle parole, Ten spense immediatamente il telefono.
Non sentiva quasi più l’asmr che aveva nelle cuffie, troppo coperto dal rumore
del cuore che gli batteva fortissimo. Nonostante lo spavento si addormentò
immediatamente, la pelle coperta di sudore, e non solo per la calura estiva.
***
[chat privata]
[Johnny, 10:08 18/06/2017]: allora
[Johnny, 10:08 18/06/2017]: che hai trovato sul tipo
[manly man from Osaka, 10:10
18/06/2017]: roba interessante
[manly man from Osaka, 10:10 18/06/2017]: anche se non mi sembra
corretto girarti le sue foto
[Johnny, 10:11 18/06/2017]: ma fammi il piacere
[Johnny, 10:11 18/06/2017]: è la prima volta nella mia vita che ti vedo
avere uno scrupolo di coscienza
[manly man from Osaka, 10:12 18/06/2017]: sono un uomo dalle mille
sorprese
[Johnny, 10:13 18/06/2017]: non hai nemmeno un pochino di riconoscenza
verso chi ti ha presentato Sicheng
[manly man from Osaka, 10:14 18/06/2017]: non posso credere che tu abbia
giocato questa carta, bastardo canadese
[Johnny, 10:15 18/06/2017]: sono un uomo dalle mille sorprese
[manly man from Osaka, 10:16 18/06/2017]: fottiti
[Johnny, 10:17 18/06/2017]: prima tu, magari chiedi a Sicheng
[manly man from Osaka, 10:18 18/06/2017]: preferisco morire che fare il
sottone
[Johnny, 10:19 18/06/2017]: non mi importa di chi ha il coraggio privilegio
di entrarti in galleria
[Johnny, 10:19 18/06/2017]: passami le foto del tizio
[manly man from Osaka, 10:20 18/06/2017]: cosa ti fa l’astinenza
[manly man from Osaka, 10:21 18/06/2017]: anche se a dirla tutta un
giretto su di lui me lo farei volentieri, astinenza o meno
[manly man from Osaka, 10:21 18/06/2017]: e se non ricordo male, tu
concordi con questa affermazione
[Johnny, 10:23 18/01/2018]: non credo di aver capito cosa stai dicendo,
ma sto per girare la conversazione a Sicheng
[manly man from Osaka, 10:24
18/06/2017]: bastardo
[manly man from Osaka, 10:24
18/06/2017]: eccoti il nick di IG
[manly man from Osaka, 10:25
18/06/2017]: @chittaprr
[manly man from Osaka, 10:25
18/06/2017]: e da me non hai saputo nulla, stronzo
Youngho rise a
quell’avvertimento. Non
avrebbe spiccicato parola sulla conversazione con nessuno, ovviamente. Cosa
avrebbe raccontato? Che uno dei suoi migliori amici aveva hackerato i dati
personali di uno sconosciuto?
Quel pensiero divertente lo lasciò completamente quando
cercò su Instagram il profilo che gli aveva passato Yuta. Si trattenne dallo
spalancare la bocca. E di sicuro non avrebbe detto niente a nessuno di quel ragazzo
che si era unito alla loro chat, anche se sicuramente avrebbero avuto da dire
qualcosa gli altri.
Lui lo conosceva quel ragazzo. Era uno dei ballerini
(migliori, secondo lui) della sua stessa compagnia. E probabilmente la
pensavano così molte altre persone, visto che pur non avendo ancora debuttato
ufficialmente aveva ottenuto innumerevoli solo ed era stato chiamato su
importanti stage, anche se solo come back-dancer, anche da agenzie concorrenti.
Lo aveva incrociato poche volte nei corridoi, visto che era un esterno, e non
aveva la residenza in agenzia come lui e gli altri della chat, in più parlava
pochissimo e sembrava gli importasse solo di ballare. Più spesso, invece, lo
aveva visto nella sala prove. Ten, ora sapeva il suo nome, era uno dei
pochissimi studenti della classe di più alto livello di danza. Le loro lezioni
erano a porte aperte, perché il loro sistema d’insegnamento riteneva formativo
che quelli di livello più basso li vedessero danzare, come una motivazione a
fare meglio. Youngho non era molto d’accordo, ma andava molto spesso a guardare
quelle lezioni. Ten si muoveva come se la musica fluisse da lui. Lo aveva visto
cimentarsi in mille stili diversi di danza, e lui sapeva eccellere in tutti.
Youngho era affascinato dalla danza. In quel campo non eccelleva, e quindi
invidiava, in maniera sana, chi vi riusciva bene. Ten però era oltre: dalle
espressioni che faceva, si capiva che nella sua vita non avrebbe voluto fare
altro che ballare.
E poi era bellissimo. Non era una novità, ma scorrendo il
suo profilo Instagram se ne ricordò alquanto intensamente. Era uno di quei
profili che odiava, pieno di selfie, ma a lui lo avrebbe perdonato. In un
selfie aveva un choker molto spesso, di pelle, con delle borchie. In un altro
aveva un sorriso “invitante”, e una magliettina che lasciava scoperte tutte le
clavicole. E poi aveva un naso adorabile, e quegli occhi neri e profondi…
Youngho si riscosse quando vide un paio di foto di Ten
con una ragazza, che era abbastanza sicuro di aver visto in agenzia.
“Ovviamente” pensò “quelli così mica rimangono single”.
Irritato, chiuse Instagram. Per quel ragazzo aveva sempre
avuto una cotta stupida, più vicina all’ammirazione che altro. Non si era mai
avvicinato a parlargli, lo aveva sempre ritenuto “oltre”, non per delle sue
stupide paranoie ma per l’atteggiamento dell’altro, sempre sulle sue. Ora era
sicuro che aveva fatto bene a non avvicinarsi.
E immediatamente si pentì di aver detto a Jaehyun che
rimaneva a guardare le lezioni solo per Ten. Ma non avrebbe potuto fare
altrimenti, visto che l’altro era geloso di Taeyong, anche lui nello stesso
livello di Ten.
[chat privata]
[Jeffrey, 12:40 18/06/2017]: JOHNNY
[Jeffrey, 12:40 18/06/2017]: hai visto le foto del tipo
[Jeffrey, 12:41 18/06/2017]: è quello di cui sei innamorato
[Jeffrey, 12:42 18/06/2017]: quello per cui hai quella cotta stupida
[Johnny, 13:02 18/06/2017]: perchè Yuta ti ha passato le foto di Ten?
[Jeffrey, 13:03 18/06/2017]: finalmente hai risposto
[Jeffrey, 13:03 18/06/2017]: pensavo fossi affogato nella bava
[Jeffrey, 13:04 18/06/2017]: che c’è, sei geloso?
[Jeffrey, 13:04 18/06/2017]: non ce n’è motivo
[Jeffrey, 13:04 18/06/2017]: se la fa con una delle nostre trainee
femminili
[Jeffrey, 13:05 18/06/2017]: non hai speranza
[Johnny, 13:05 18/06/2017]: proprio tu chiedi a me se sono geloso
[Jeffrey, 13:06 18/06/2017]: ma io lo sono del mio ragazzo, non di uno
che a malapena conosco
[Johnny, 13:07 18/06/2017]: a volte mi pento di averti come amico
[Jeffrey, 13:08 18/06/2017]: okay, scherzetti a parte, chi gli ha
passato la nostra app?
[Jeffrey, 13:09 18/06/2017]: Yuta non aveva detto che potevamo averla
solo noi e che non era negli store ufficiali?
[Johnny, 13:11 18/06/2017]: almeno non è qualcuno al di fuori della SM
[Jeffrey, 13:13 18/06/2017]: dopo dobbiamo decidere tutti insieme cosa
fare
[Jeffrey, 13:14 18/06/2017]: farsi lui non è un’opzione, purtroppo per
te
[Johnny, 13:15 18/06/2017]: stronzo
[Johnny, 13:15 18/06/2017]: dobbiamo parlare con Joy
***
Circa alle tre del pomeriggio, Ten tornò nel mondo dei
vivi. La testa gli pulsava per il mal di testa, e lo prese una stretta allo
stomaco quando si ricordò di quell’app che aveva usato la sera prima. In cosa
lo aveva cacciato Joy? Più tardi le avrebbe chiesto spiegazioni, ma in quel
momento, preso dalla curiosità, la avviò di nuovo.
[Jeffrey, 15:17 18/06/2017]: io non sono d’accordo
[Jeffrey, 15:17 18/06/2017]: per me è un bravo ragazzo e non c’è nessun
motivo valido per cacciarlo
[WW, 15:19 18/06/2017]: ce la fai a non ragionare con l’uccello
[manly man from Osaka, 13:20 18/01/2018]:scommetto che hai passato la
serata sul suo profilo Instagram
[Jeffrey, 15:20 18/06/2017]: quello è Johnny
[Jeffrey, 15:20 18/06/2017]: io ho già un ragazzo con cui passare la
serata
[TY track, 15:22 18/06/2017]: ah quindi ora sono un ragazzo con cui
passare la serata
[Jeffrey, 15:23 18/06/2017]: quanto sei drammatico
[Johnny, 15:24 18/06/2017]: dovresti trattare meglio la tua ragazza
[ten, 15:25 18/06/2017]: di cosa parlate
[Jeffrey, 15:26 18/06/2017]: eccolo l’uomo del giorno
[manly man from Osaka, 15:27 18/06/2017]: stiamo decidendo cosa fare di
te
[ten, 15:27 18/06/2017]: sentite
[ten, 15:27 18/06/2017]: non voglio causare alcun problema
[ten, 15:28 18/06/2017]: disinstallo l’app e farò finta di non sapere
nulla
[ten, 15:28 18/06/2017]: tanto non conosco nessuno qui oltre la ragazza
che mi ha passato l’apk
[ten, 15:29 18/06/2017]: quindi non saprei a chi dirlo
[ten, 15:30 18/06/2017]: e smettete di hackerarmi cose e spiare il mio
IG, siete creepy
[TY track, 15:31 18/06/2017]: per me puoi rimanere, non mi sembri
malvagio
[Jeffrey, 15:32 18/06/2017]: nemmeno a me
[Johnny, 15:33 18/06/2017]: sono d’accordo
[Jeffrey, 15:33 18/06/2017]: tu sei in conflitto di interessi non
dovresti votare
[Johnny, 15:34 18/06/2017]: YOONOH GIURO CHE TI SPACCO LA FACCIA SE NON
TACI
[Jeffrey, 15:35 18/06/2017]: YOUNGHO TI FACCIO IL CULO A STELLE E
STRISCE
[TY track, 15:36 18/06/2017]: …
[WW, 15:37 18/06/2017]: quanto mi state sul cazzo
[manly man from Osaka, 15:37 18/06/2017]:
in che senso
[manly man from Osaka, 15:37
18/06/2017]: spero metaforico
[Johnny, 15:37 18/06/2017]: ma tu non eri il super attivo
[TY track, 15:38 18/06/2017]: se la smetteste di parlare di stronzate e
finissimo il discorso principale, grazie
[Jeffrey, 15:40 18/06/2017]: io, Johnny e TY track siamo a favore, WW e
Yuta contrari, se la matematica non è un’opinione 3>2, quindi TenTen rimane
[Johnny, 15:41 18/06/2017]: a meno che lui non voglia andarsene
[manly man from Osaka, 15:42 18/06/2017]: cosa che spero vivamente farà
[TY track, 15:43 18/06/2017]: non essere acido
[Johnny, 15:44 18/06/2017]: cosa pensi @ten
[ten, 15:45 18/06/2017]: non ho ben capito cosa fate in questa app,
quindi non è che io possa avere un’opinione
[ten, 15:45 18/06/2017]: ma per il momento non mi dispiacerebbe rimanere
[Jeffrey, 15:46 18/06/2017]: beh, benvenuto
[Jeffrey, 15:47 18/06/2017]: magari dopo ci presenteremo per bene. ora
abbiamo da fare
[ten, 15:48 18/06/2017]: in realtà ho da fare anche io
[ten, 15:48 18/06/2017]: quindi magari ci risentiamo più tardi
[TY track, 15:50 18/06/2017]: ciao!!!
***
Quel giorno, la lezione di danza si sarebbe svolta tutti
insieme. Stavano preparando una nuova coreografia, che avrebbero eseguito
all’annuale party di chiusura dell’anno accademico tutti insieme,
indipendentemente dal livello. Ovviamente, i più bravi avrebbero ottenuto i
posti nelle prime file e dei solo, che avrebbero eseguito più tardi nella
serata, ma nessuno era veramente in ansia per chi avrebbe ottenuto quelle
performance. Si sapeva chi erano i migliori studenti, i solo sarebbero sicuramente
stati di Jongin, Taemin e Ten, e forse Taeyong.
Lo stomaco di Youngho era super teso. Sarebbe stato nella
stessa aula di Ten, dopo averci chattato, anche se l’altro non sapeva fosse
lui. Jaehyun continuava a prenderlo a gomitate nelle costole e a indicargli
Ten, ridacchiando.
“Io fossi in te ci proverei… hai sentito cosa ha detto,
non conosce nessuno”.
“Ti prego, puoi smetterla? Qualcuno qui sta cercando di
avanzare di livello” lo interruppe Yuta, concentrandosi nel ripetere i passi
che l’istruttore in prima fila stava insegnando. Yuta era davvero un ottimo
ballerino, ma non si sapeva per quale motivo otteneva davvero pochissime volte
il centro nelle performance. Anche Sicheng era bravissimo e sottovalutato, ma a
lui non sembrava interessasse. Per lui era già un grande traguardo essere lì. A
Jaehyun invece non interessava per nulla essere sempre nelle ultime file. Era
uno dei primi vocalist, sempre la prima scelta tra i cantanti, la danza non gli
interessava per nulla. E Youngho, invece, sempre più spesso, si chiedeva se il
suo posto fosse lì. La sua voce era definita “sexy” ma non otteneva mai più di
tanto spazio nelle canzoni, e nel ballo non eccelleva.
Perso in quei pensieri, continuò ad esercitarsi su quella
coreografia innumerevoli volte, finchè l’istruttore non ritenne soddisfacente
il risultato di quasi tutti e li congedò. Youngho si sedette immediatamente
alle panche disposte lungo i muri laterali della stanza, mentre Yuta e Sicheng
andarono via insieme. Jaehyun lo seguì poco dopo.
Al centro delle stanza erano rimasti una decina di
ragazzi, che continuavano a provare la coreografia per perfezionarla. Taeyong e
Ten erano fra quelli. Youngho si chiese dove trovassero quella forza che
avevano per continuare. Erano coperti di sudore, eppure continuavano ad
eseguire i movimenti.
“Guardaci, siamo come le ragazze che vanno a guardare i
ragazzi giocare a pallone. Solo che i nostri ragazzi ballano, non c’è paragone”
gli disse Jaehyun, guardando fisso Taeyong esercitarsi. Youngho non si era mai
posto dubbi su quanto quei due si amassero, ma vedere Jaehyun esprimere
ammirazione nei confronti del suo ragazzo era insolito, visto quanto era acido.
“Dopo dirò a Taeyong che lo hai definito il tuo ragazzo” lo prese in giro
Youngho.
“E io farò una chiacchierata con Ten se lo farai” rispose
Jae, tirandogli un pugno sulla spalla.
Reprimendo una risata, tornò a guardare Ten, che in quel
momento stava ripetendo la parte centrale della coreografia, un body roll.
Youngho deglutì vistosamente.
“Senti, ma sul serio, perché non ti fai avanti?” gli
chiese ancora una volta Jae, senza prenderlo in giro.
“Non lo so. È tutto così strano, cosa gli dovrei dire?”
“Chiedigli di prendere un donut insieme, non è mica una
proposta!”
Il discorso si spezzò pochi secondi dopo, quando Taeyong,
finalmente stanco, li raggiunse. Jae lo tirò verso di sé e lo fece sedere sulle
sue ginocchia, ignorando gli sguardi degli altri, e lo baciò, mentre lo
stringeva in vita verso di sé.
“Sei sempre più bravo. Se non sarai il centro di questa
esibizione spezzerò personalmente le ossa a qualcuno”
Taeyong arrossì e non rispose, perché non era abituato a
quell’atteggiamento. Jaehyun non era esattamente il ragazzo più affettuoso del
mondo, men che meno in pubblico.
“Il tuo ragazzo è proprio bravo… a volte mi viene voglia
di fermarmi e applaudirlo” disse Taeyong.
“Non è il mio ragazzo” rispose seccamente l’altro.
“Vai a parlarci. Non conosce nessuno, né sarà sicuramente
grato. E magari potresti scoprire di più su chi gli ha passato l’app”
“Ora ti conviene alzarti, o tra poco avrò seri problemi a
camminare.” Intervenne Jae interrompendo il discorso “però dovresti seguire il
suo consiglio, Johnny. Sul serio”
I due andarono via, salutando Youngho. Lui li notò a
malapena, ancora concentrato su Ten, che ormai era l’unico era rimasto a provare.
Gli avrebbe volentieri detto di smetterla, perché era già arrivato alla
perfezione, ma non avrebbe mai avuto il coraggio di farsi avanti in quel modo,
così andò via.
***
Quando Ten si ritenne soddisfatto della sua performance
erano già le dieci di sera. Col fiatone corse nello spogliatoio per una rapida
doccia e per cambiarsi. Aveva poco meno di mezzora prima che il suo turno al
bar iniziasse. Nonostante sapesse che nessuno tranne la sua famiglia lo avrebbe
cercato, controllò comunque le notifiche del suo telefono. E incredibilmente ne
trovò una su quella strana app.
[chat privata]
[Johnny, 21:10 18/06/2017]: Ciao
[Johnny, 21:10 18/06/2017]: prima non abbiamo avuto modo di presentarci
[Johnny, 21:11 18/06/2017]: mi chiamo Johnny
[ten, 22:10 18/06/2017]: ciao, io sono Ten, piacere di conoscerti
[Johnny, 22:30 18/06/2017]: che nome curioso
[Johnny, 22:31 18/06/2017]: sai che il mio vero nome non è Johnny?
[Johnny, 22:31 18/06/2017]: in realtà mi chiamo Youngho
[Johnny, 22:32 18/06/2017]: ma chiamami Johnny, per favore