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Autore: Atena_Laufeyson    29/01/2018    3 recensioni
Loki era solito a combinare guai. Una volta per aver ingannato un nano gli cucirono le labbra con dei punti magici, che gli lasciarono dei segni indelebili intorno alle labbra.
Thor se lo ricordava perfettamente. Era stato lui stesso ad andare a togliere quei punti dalla bocca del Dio degli Inganni, rischiando l’ira del padre Universale.
Non sapeva cosa lo avesse spinto a farlo. Lo aveva fatto e basta.
Per le accuse della morte di Balder però non poté fare nulla per salvarlo. Loki venne condannato a stare per l’eternità legato su una roccia, con del veleno di serpente che gli colava sul viso.
Genere: Dark, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Thor
Note: Lime, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Il vento soffiava forte quella notte ad Asgard.

Un vento più  freddo del solito, che scorreva tra le vie della cittadella così forte che nel silenzio notturno sembravano udirsi ululati di lupo.

Una folata fece spalancare una delle finestre del palazzo reale, facendo sobbalzare il principe di Asgard, nonché Dio del Tuono.

Thor non riusciva a dormire, si girava e rigirava nel letto cercando di riposare ma ogni tentativo era vano. Quella notte si sentiva nervoso, non sapeva il perché. Ma aveva una strana sensazione.
Fissò la finestra spalancata dal vento, indeciso se alzarsi a richiuderla o meno. Poi il freddo prese il sopravvento quindi, spazientito, si alzò per andare a richiuderla mentre il gelo si insinuava sotto la pelle del Dio, che in quel momento era a  torso nudo. Indossava solamente un paio di pantaloni neri.

Anche lui trovò quel gelo decisamente inusuale per quel periodo, ma in quel momento non gli diede molta importanza. Rimase per qualche istante a guardare fuori dalla finestra, pensando agli avvenimenti degli ultimi mesi.

Il suo fratellastro Loki era stato imprigionato chissà dove con l’accusa di aver ucciso il suo altro fratello, Balder.

Loki era solito a combinare guai. Una volta per aver ingannato un nano gli cucirono le labbra con dei punti magici, che gli lasciarono dei segni indelebili intorno alle labbra.
Thor se lo ricordava perfettamente. Era stato lui stesso ad andare a togliere quei punti dalla bocca del Dio degli Inganni, rischiando l’ira del padre Universale.
Non sapeva cosa lo avesse spinto a farlo. Lo aveva fatto e basta.

Per le accuse della morte di Balder però non poté fare nulla per salvarlo. Loki venne condannato a stare per l’eternità legato su una roccia, con del veleno di serpente che gli colava sul viso.

I pensieri di Thor furono interrotti da un suono. Un ululato. Troppo forte e profondo per essere causato dal vento.

Il Dio del Tuono strinse gli occhi e aguzzò la vista in cerca di qualcosa nell’oscurità della cittadella, ma nulla sembrava muoversi.

Poi una mano gelida gli si posò sulla spalla

“Paura di qualche lupo, fratello?” Gli sussurrò all’orecchio una voce

Thor si voltò di scatto e allungò il braccio per richiamare Mjolnir, ma subito una forza magica lo bloccò contro un muro, immobilizzandolo.

Oh andiamo, sono appena arrivato e già pensi ad attaccarmi? Che maleducato”

Thor guardò nell’oscurità nel punto da cui proveniva la voce e lì vide un lampo di occhi verdi. Occhi verdi che conosceva fin troppo bene.

“Loki?” Chiese sgranando gli occhi

Mi sembri sorpreso di vedermi. Sorpreso in positivo spero” Disse il Dio degli Inganni con un sorriso sghembo.

Fuori intanto il vento soffiò via alcune nuvole, lasciando entrare dalla finestra la luce fioca della luna.
Il volto di Loki venne così illuminato nella penombra. Gli occhi verdi, la bellezza ultraterrena e le cicatrici intorno alle labbra erano ancora più in evidenza con quella leggera luce.

Thor era senza parole. Come era possibile che fosse lì? Era stato imprigionato e Odino in persona aveva provveduto a farlo, in modo che non si liberasse.

Il Dio degli Inganni sembrò leggergli nel pensiero

“Lo so, ti chiedi come abbia fatto a scappare dalla mia prigionia. Ma questo non è importante. La vera domanda è: perché sono tornato qui?”

Si avvicinò di più a Thor, la voce melliflua rendeva faticoso non perdere l’attenzione.
Il Dio del Tuono abbassò lo sguardo

Non puoi essere qui. Le tue corde...”

La frase fu interrotta da un’inquietante risata. Una risata folle e spavetosa

“Oh sì, quelle corde” Disse Loki avvicinandosi ancora di più fino a trovarsi a sussurrargli nell’orecchio “Carina l’idea di usare le interiora di uno dei miei figli per legarmi, davvero carina. Peccato che il caro Odino non abbia capito una cosa: Io ho sempre un asso nella manica”

Thor rabbrividì alla sensazione delle labbra di Loki che gli sfioravano ll’orecchio

Sei venuto ad uccidermi? Vuoi vendicarti?” Chiese senza alzare lo sguardo

Il dio degli Inganni a quel punto gli alzò il volto poggiandogli un dito sotto al mento e con la mano libera estrasse un pugnale, che poi avvicinò al volto del Dio del Tuono

“Oh fratello, pensi davvero che io sia così banale da ucciderti così?” Chiese facendo scivolare la lama lungo la guanci del Dio, provocandogli un piccolo taglio.

Una piccola riga di sangue iniziò a percorrere la lama del pugnale. Loki la osservò colare quasi fino all’impugnatura, poi con un dito la raccolse e se la portò lentamente alla bocca, sporcandosi leggermente le labbra di sangue che poi leccò via lentamente.

“Hai davvero un buon sapore sai?” Disse sorridendo ambiguo

Thor cercò di mantenere la concentrazione “Che cosa vuoi Loki?”

Il Dio degli Inganni alzò le spalle “Semplice fratello mio. Voglio chiarire l’accaduto del povero Balder

Con l’Indice iniziò a percorrere la linea degli addominali del Dio del Tuono. Ancora bloccato al muro dall’incantesimo.

Loki fece scivolare le dita fino all’inizio dei pantaloni, dove iniziò a giocare con l’elastico. Poi si avvicinò di nuovo all’orecchio del fratello “Tu lo sai che è stato un incidente non è così? Sai che io non sono il cattivo vero?”

Thor chiuse gli occhi per cercare di rimanere lucido “I fatti sono confusi e le prove che hanno trovato son… Loki per favore smettila!” Urlò cercando di liberarsi dall’incantesimo

Il Dio degli Inganni rise per poi smettere di giocare con l’elastico dei pantaloni del Dio del Tuono e ricominciando a risalire gli addominali fino ad alzargli di nuovo il volto, in modo che lo guardasse negli occhi.

Che c’è non ti piacciono le mie attenzioni?” Chiese in tono offeso “Mi sei mancato così tanto”
Poi avvicinò le labbra sempre di più a quelle di Thor “E io ti sono mancato?”  Sussurrò  passandogli la punta della lingua sul labbro inferiore.

Loki…” Il Dio del Tuono cercò invano di girare il volto, ma senza successo

Loki gli accarezzò una guancia “Ssshh, non devi avere paura di me”  sussurrò “Sono il tuo fratellino, no?

A quel punto poggiò le labbra su quelle di Thor. All’inizio il Dio del Tuono cercò di opporsi ma alla fine si ritrovò a cedere e a ricambiare il bacio.

Approfondirono il bacio, Thor sentiva con la lingua i buchi delle cicatrici intorno alle labbra di Loki.
Oh sì, direi che ti sono mancato” Sussurrò quest’ultimo tra un bacio e l’altro “Però c’è una piccola cosa che non ti ho detto”

In quel momento un altro ululato riecheggiò per il palazzo

Thor si staccò di colpo e Loki gli prese il volto con una mano “In un certo senso mi dispiace. Saresti stato un amante perfetto, ma sai, prima che tu e tutti gli altri idioti mi imprigionaste, giurai che ve l’avrei fatta pagare a tutti, col sangue. E io mantengo sempre le mie promesse”

Si allontanò dal Dio del Tuono, che cadde a terra, liberato anche dall’incantesimo.
Fece per rialzarsi ma subito si inginocchiò di nuovo a terra, portandosi una mano alla gola.

Un piccolo regalino di Jormungandr” Loki lo guardò sorridendo “Veleno di serpente sulle labbra, carino vero? E’ un trucchetto che ho pensato durante la mia prigionia. Sai, i veleni del Serpente del Mondo non hanno effetto su di me. Un piccolo vantaggio di parentela, diciamo”

Thor cercò di nuovo di respirare ma senza successo

Oh tranquillo fratello, non ti ucciderà subito. Ci vorranno una ventina di minuti. Giusto per farti soffrire un po’”

Loki si inginocchiò accanto al Dio del Tuono morente “Però poteva andarti peggio, poteva toccarti il destino del padre Universale” Disse accarezzandogli i capelli, intanto che un altro ululato risuonava nel palazzo “Fenrir era davvero impaziente di rivederlo dopo che lo aveva incatentato

Thor cercò di urlare ma dalla sua gola uscì solo un piccolo soffio soffocato

L-L-Loki” riuscì a sussussare

Ssshh” sussurrò il Dio degli Inganni “Non sprecare fiato inutilmente. Starei qui molto volentieri a vedere la luce nei tuoi bellissimi occhietti sparire, ma sono abbastanza indaffarato al momento. Però se lanci qualcosa in giro e fai rumore potresti attirare l’attenzione di qualche guardia… O di quelle che sono rimaste almeno”

Loki a quel punto si alzò e si diresse verso l’uscita della stanza di Thor. Aprì la porta ma prima di uscire si voltò di nuovo verso il fratello

Se quando ti trovano sarai ancora vivo e ti chiederanno cosa è successo” Si fermò un attimo e sorrise, mettendo in evidenza le cicatrici “Digli pure che il re è tornato”

E uscì dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle
   
 
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