La rossa, seduta sul suo trono, agitava il calice formando dei leggeri cerchi col vino.
Purtroppo non era potuta andare con il marito in quella situazione, perché per quanto Cooler fosse affezionato a lei e l’amasse era necessario che quella riunione politica andasse in porto e la presenza di una saiyan poteva portare alla conclusione sbagliata:
l’ultima volta infatti uno dei tanti imperatori galattici la chiamò sporca scimmia rimediando un ki blast dalla saiyan scatenando così una rissa e conseguente strage da parte di Cooler e da allora fu stabilito che in certe occasioni era meglio che Skarlet rimanesse sulla nave o a palazzo.
Inizialmente la cosa non le fece certo piacere, ma in breve tempo sfociò nel suo più grande divertimento; infatti Cooler prima di allontanarsi dava sempre i soliti ordini a Sauzer e la sua squadra: “Obbedite a ogni su ordine è la vostra regina, non fatele mancare niente e se quando torno ha anche un capello fuori posto…siete morti.”
Nulla di diverso dal solito quindi, se non fosse che in assenza del marito la saiyan dava sfoggio di tutto il suo sadismo e della sua fantasia torturando i poveri sottoposti e obbligandoli a fare tutto ciò che desiderava, in particolare Sauzer il quale, poveretto, cominciava a invidiare l’ormai defunta squadra Ginew, perché negli inferi era probabile che il trattamento fosse migliore.
“Sauzer! Dore!”
Tuonò imperiale la donna avvolta nella splendida corazza regale viola che era solita indossare quando si trovava a palazzo, i due ringhiarono innervositi, ma all’ennesimo rischiamo che non ammetteva repliche furono costretti ad avvicinarsi al trono della regina.
“In ginocchio davanti alla vostra regina!”
Quella maledetta scimmia! Come osava rivolgersi a loro così?! La voglia di staccarle la testa era altissima, ma visto che l’ultima insubordinazione nei confronti della donna era costata una mano al povero Neiz e un seguente scherzo da parte di Skarlet la quale ordinò ai medici mentre gli montavano la mano meccanica di usare una seconda mano destra ( scherzo che naturalmente Cooler trovò divertente ) provocando al povero alieno una parecchio fastidiosa deformità, era meglio obbedire.
Di nuovo.
“C-Ci scusi!”
“ Ci scusi sua maestà!”
li corresse la Saiyan, che si stava divertendo parecchio.
“Ci scusi sua maestà!”
Ripeterono i poveretti sempre più afflitti e innervositi.
“Molto meglio, ora: Sauzer portami altro vino l’ho finito e ne ho ancora voglia, Dore portami qualcosa da mangiare ho fame! Ora andate forza..”
li congedò con un gesto della mano veloce e decisamente poco garbato.
I due uscirono dalla sala del trono e Sauzer tirò un sospiro di sollievo  quella volta gli era andata tutto sommato bene,mentre Dore imprecava perché sapeva già  a che quantità di cibo equivaleva quel “qualcosa” Skarlet era una donna, ma rimaneva comunque una saiyan.
Quando i due ordini furono portati a termine e l’abbuffata finita, Skarlet si sdraiò sul trono mettendo un leggero broncio annoiato.
“Uffa quando torna Cooler!  Spero faccia in fretta!”
Per una volta Sauzer e gli altri erano d’accordo con lei, almeno con il loro imperatore presente la donna sembrava distratta e più concentrata sul marito e a passare del tempo con lui,in diversi modi che spaziavano dall’allenarsi per provare a raggiungere la forma golden uno ( alla quale continuava ad affermare era vicino, perché se ci era riuscito il suo fratellino idiota che era riuscito a farsi ammazzare per ben tre volte poteva riuscirci pure lui ) e lo stadio di super saiyan l’altra ad altre attività sulle quali i poveri sottoposti preferivano non pensare, nonostante la sfacciataggine di Skarlet spesso dipingeva nella loro mente molto bene le scene.
Come la volta che invitò Cooler a una “cavalcata” davanti a tutti i soldati e anche lì Cooler accettò sfoggiando un sorriso fra il sadico e il malizioso, senza rimproverarla in alcun mondo.
Quando finalmente i portoni della sala del trono si aprirono e il Cold entrò dentro silenzio, Sauzer tirò un sospiro di sollievo: quel giorno era stato meno terribile del solito.
La saiyan si alzò di scatto dal suo trono per corrergli incontro come una bambina venendo accolta fra le sue braccia.
“Tesoro com’è andata?”
Se qualcuno avesse chiamato “tesoro” Cooler anni prima sarebbe certamente morto, ma a lei sorrise.
“Ottimamente mia adorata abbiamo concluso un altro vantaggioso accordo con il sovrano di Azarth 4”
“Che bella notizia! Sai mi è venuta voglia di quel dolce delizioso, quello che fanno su quel pianeta di pasticceri:Makkan!”
“Mia adorata non c’è problema! Provvediamo subito!” sorrise rispondendo con dolcezza e posandole un bacio sulle morbide labbra.
“Sauzer!” tuonò in un tono decisamente diverso da quello che usava con la consorte “Recati immediatamente su Makkan e porta qui una buona scorta di dolci e vedi di prendere il suo preferito! Ricordati è la torta fatta con i loro frutti Immatah!”
“Ma signore…Makkan è dall’altra parte della galassia..”
“Eh sarebbe un mio problema?”
“No mio signore…parto subito..”
Piagnucolò il poveretto, ci aveva sperato, ma a quanto pare non avrebbe mai avuto un giorno di pace.