Di fiori e inganni

I petali si perdono nell’acqua e nei rami dei tuoi capelli. Non ti accorgi di star annegando, dolce Ophelia?
Non ti accorgi dell’acqua invadere il tuo respiro, delle margherite e dei ranuncoli disperdersi verso il largo, della luce affievolirsi e dei colori svanire.

A te non importa, gentile Ophelia, perché il tuo sole se ne era già andato e le margherite e i ranuncoli sarebbero appassiti comunque. Quindi abbracci l’acqua e sorridi, e poi giù, giù in fondo. Le conchiglie staranno benissimo nella tua nuova corona di fiori.

Intoni un ultimo sospiro tra i rami pendenti, e non ti accorgi nemmeno del salice piangere per te.

Stai ancora sognando il giorno di San Valentino, ingenua Ophelia, vestita di bianche margherite ad attendere il tuo folle cavaliere. Ti aveva detto di non dubitare e tu l’hai fatto, ma fu lui a diffidare per primo della tua onestà.

In un mondo pieno di bugie, non ti eri accorta di essere stata già ingannata. Ora c’è solo la terra ad accarezzarti, solo l’acqua a cullarti, e solo i fiori a sorriderti.