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Autore: DanieldervUniverse    02/02/2018    4 recensioni
Quando si gioca di ruolo solitamente si gioca un ruolo. Il problema è quando in un gioco di ruolo si gioca ad un altro gioco di ruolo...
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'L'uomo dietro le scene'
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Squall rimane a fissare… belligerantemente l’avversario in faccia. Cioè negli occhi, perforandolo con le sue occhiate penetranti.
Ma Black non è tipo da farsi intimidire: la sua volontà è troppo forte e nulla la piega.

Quando è chiaro che nessuno dei due si sarebbe tirato indietro sguainano le armi ed iniziano lo scontro.
Yuna e Mateus si tengono dietro, lontani dal pericolo, mentre Squall carica testa bass… ehm si fa avanti con passo misurato, misurando le capacità dell’avversario.
Black è il primo a colpire, calando due colpi quasi letali; Squall riesce a schivare solo il secondo per un soffio.
Yuna lancia un incantesimo di cura, ma non riesce a rinvigorire il corpo ferito del guerriero; tuttavia egli non cede e, dopo aver ringraziato la maga con un sorriso brillante risponde a Black con la sua stessa moneta, affondando tre attacchi in rapida successione, che il guerriero riesce a schivare con il minimo sforzo.
Squall sbuffa, ma Mateus, vedendo il suo compagno in difficoltà, scaglia una possente palla di fuoco contro il nemico.
Ma l’
incantesimo è talmente vasto che travolge anche l’alleato, il quale, negli ultimi momenti di vita, trova la forza di gridare -ARDYYYYYYYYYNNNNNNHHHHHHHHHH!!!!!!


-PERCHÉ FAI COSÌ OGNI VOLTA!?- sbraita Noctis, battendo i pugni sul tavolo come un bambino di quattro anni.
-Ho cercato di aiutarti- replica l’uomo, allargando le braccia.
-MANDANDOMI A FUOCO!?
-Ardyn…- sospiro, cercando diligentemente di quietare l’animo estremo del principe prima che mi venga a costare l’intera sessione -È la terza volta che ci fai ricominciare da zero perché bruci Noctis…
-LO FAI APPOSTA!
-Queste accuse sono assolutamente infondate, si è trattato solo di incidenti…
-Ogni volta che il personaggio di Noctis era gravemente ferito?- chiedo, tappandogli la bocca prima che inizi a fare il ruffiano e a prendersi gioco dell’intelligenza del principe.
Oh Ardyn, dopo secoli sei sempre lo stesso insopportabile calcolatore doppiogiochista.
-Incidenti.
-Luna digli qualcosa!- esclama Noctis, ma la donna scuote il capo, non interessata ad incoraggiare gli ardenti spiriti del marito.
-Sentite- intervengo ancora, reclamando l’attenzione del trio di adulti (supposti, se posso precisare) -So benissimo che la vostra sinergia di gruppo è sopravvalutata ma andiamo, siamo già tutti morti da un po’ troppo per comportarci così.
-Io sto giocando secondo le regole- replica con innocenza Ardyn.
-Okay, okay, ho capito- rispondo, soffocando un commento sarcastico e alzandomi in piedi –Come Dungeon Master non credo che giocare in queste condizioni sia possibile.
-Eh?
-Intendo dire che penso sia necessario coinvolgere altri giocatori al tavolo- preciso, tornando a sedere con tranquillità, sperando che questo abbia quietato un poco l’animo dei giocatori.
-È morto qualcun altro di recente?- chiede subito Ardyn, improvvisamente interessato.
-A parte Cecil e Bartz? No- rispondo, capendo già che la cosa stava per prendere una nota del tutto imbarazzante.
-Andiamo ad uccidere qualcuno per farlo giocare con noi?- insiste infatti lui, attirandosi ovvie occhiatacce da parte degli altri due.
-No. No no no no no, non farti idee strane. Intendo coinvolgere alcuni vivi al gioco per smuovere un poco le acque- rispondo, cercando di non far trasparire il senso di frustrazione che mi provoca doverli ascoltare mentre infantilizzavano una tradizione di giochi di ruolo vecchia di quasi tre secoli.
Ma perché tra tutti manuali di Dungeons & Dangers che hanno pubblicato non ne hanno scritto uno su come cazziare i giocatori così che non provochino seccature eccessive al Master?
-Nel senso che ricominciamo da capo di nuovo?!- esclama Noctis.
-Puoi tenere il tuo personaggio. Anzi aspetta un attimo- spiego, tirando nel frattempo il dado con il mio destro da colpo sicuro per ottenere il mio critico naturale e portare un minimo di giustizia sul piano di gioco.
-Black, vista la potenza di Mateus, approfitta del momento per saltargli addosso e trafiggerlo brutalmente al petto.
-Odio quando bari a dadi- brontola Ardyn, che sa benissimo della mia abilità di polso.
Mentre faccio finta di contare i danni inferti (che sapevo ormai a memoria) uso il nostro codice silenzioso con la mano libera per dirgli “Chi semina vento raccoglie tempesta”.
Ricordatelo anche tu” replica subito lui.
-Allora Mateus è morto, ma Noc… eh intendo Squall è ancora salvabile. Adesso fate i bravi mentre porto qualcun altro a giocare.
Ardyn mi scocca un’occhiata che la diceva lunga sul fatto che si sarebbe vendicato a breve, ma che faccia del suo peggio, il Dungeon Master sono ancora io e non intendo tirarmi indietro.


Squall si riprende qualche minuto dopo, vivo e vegeto, anche se la divisa è definitivamente rovinata.
“Ci mancava anche questa” pensa, esternando nient’altro che uno sbuffo.
-Sei sveglio- dice Yuna, giungendo rapidamente al suo fianco ed aiutandolo a mettersi a sedere.
-Dov’è Black?- chiede lui, guardandosi attorno e notando diversi individui raccolti attorno all’ex-campo di battaglia.
-Ha ucciso Mateus e poi si è dileguato appena ha sentito altri avvicinarsi.
-Bene, due piccioni con...

NOLUM: Noctis…

-Gli daremo la caccia e lo cercheremo in capo al mondo per vendicare il nostro compagno- dice Squall, con tono neutro ma comunque deciso.
-Mettiti in fila- interviene uno dei nuovi arrivati, degnandolo di niente più che uno sguardo.
-E voi sareste?- chiede il guerriero, alzandosi in piedi e rifiutando l’aiuto di Lu… Yuna!

LUNA: Potresti essere un minimo galante.
NOLUM: Personaggio gente, state nel personaggio.

-Una compagnia di avventurieri. Danno la caccia a vari artefatti nel mondo- spiega Yuna.
-E cosa hanno a che fare con noi?- continua imperterrito Squall.
-Black è guardiano dell’elmo di Garland- interviene una ragazza.
Ha lunghi capelli castani, raccolti in una coda di cavallo; è appena ventenne, il corpo è liscio e delicato, ma anche solido e atletico; il seno è immenso, tenuto indietro solo da un reggiseno sportivo e una maglia da atletica che lascia scoperte spalle, braccia e addome; anche le gambe sono scoperte, fatto salvo per una minigonna nera e degli stivali dalle suole ferrate.

LUNA: …
GLADIO: …
NOCTIS: …
ARDYN: …
NOLUM: …
IGNIS: …
IRIS: … Che c’è? Anche a me piace sentirmi più giovane.

-È un artefatto mefitico, posseduto dall’anima oscura di un ex-paladino che intendeva distruggere il regno di Cornelia. Il re ci ha incaricati di distruggerlo per evitare la catastrofe- continua la ragazza.
-E si dice che dentro le rovine del suo covo, nel vecchio castello, vi siano tesori inestimabili- aggiunge un altro degli individui.
Questo è un uomo leggermente più anziano; ha i capelli corti, biondi e pettinati all’insù, sottolineando il volto avvenente; è vestito dalla testa ai piedi con un completo marroncino-avana, e porta un fucile sulla spalla.
-Siete una banda di mercenari arraffoni- replica Squall, lanciando a Yuna un’occhiata con l’intenzione di invitarla ad andarsene.
-Forse- continua l’altro, facendosi avanti con una certa arroganza -Ma non significa che non possiamo aiutarci a vicenda.
-Io lavoro da solo.
-Belle parole per la tua amica- replica l’altro, sicuro di sé -Ti faccio notare che ormai Black è sulla nostra lista nera, e quindi non ce ne andremo finché non l’avremo accoppato.

NOLUM: Non prendertela Ignis, ma quel tiro era seriamente scarso.
IGNIS: Sembra che questa partita sarà più impegnativa del previsto.

-Non se lo trovo prima io…- risponde con calma Squall, imperturbato dall’insistenza del nuovo venuto, finché finalmente un altro della banda non interviene mettendosi tra i due.
-Va bene, va bene. Non vuoi il nostro aiuto, abbiamo compreso- dice con tono delicato ma volutamente ambiguo l’uomo.
Questi è particolarmente difficile da comprendere; i lunghi capelli neri sono ricci e ben tenuti, e cadono su un mantello all’apparenza gretto e spelato, ma che cela abiti di alta fattura e delicata produzione.
-Però noi…- e si china a sussurrare nell’orecchio del guerriero, il quale dopo alcuni minuti di ascolto finalmente annuisce, concedendo il punto.

PROMPTO: Cosa gli hai detto?
ARDYN: Voi non lo dovete sapere. Sappiate solo che l’ha convinto perché lo dice il dado.
PROMPTO: Ma non è giusto. Vero?
NOLUM: Tranquilli, basta che lo sappiamo io, Noctis e Ardyn. Andiamo avanti.

-Va bene, ve lo concedo- dice Squall, con un cenno del capo.
-Ehm…- gli chiede Yuna -Sei sicuro che ci possiamo fidare?
-Non mi fido di loro, ma sembra che possiamo lavorare assieme senza pestarci i piedi a vicenda- spiega lui, annuendo con convinzione.
-In questo caso…- Yuna fa un passo avanti e si inchina verso i nuovi arrivati -Salve, io sono Yunalesca, ma potete chiamarmi Yuna. Vengo da un paese lontano, perseguitato da una bestia divina, e cerco la saggezza degli Eoni per trovare un modo di liberare la mia gente da questo male. So evocare creature da un’altra dimensione e curare le ferite altrui. Lieta di incontrarvi.
Gli altri annuiscono con un cenno cordiale, e poi spostano la loro attenzione su Squall, che resta immobile a fissarli.
-Lui è Squall Leonhart. È un orfano ed è cresciuto in una delle più prestigiose accademie militari del mondo. Ultimamente mi fa da guardia del corpo- spiega Yuna, incrociando brevemente lo sguardo di Squall con sufficiente intensità da farlo arrossire e costringerlo a volgere lo sguardo altrove.
-Quello che ha detto lei- dice, senza concedere altro.

ARDYN: Ohhhh…
NOCTIS: Non dire niente.

-Un piacere fare la vostra conoscenza signori- risponde cordialmente l’uomo dagli abiti sontuosi -Il mio nome è Vayne Carudas Solidor, principe di Arcadia. Sono stato io a trovare le prime informazioni sugli artefatti sparsi per il mondo, e una volta raccolta tutta la conoscenza ho deciso di radunare un gruppo di personalità esaltanti per trovarli, identificarli ed eventualmente neutralizzarli.
Detto ciò, si volge verso i suoi numerosi compagni.
-Egli è Balthiar, un avio-pirata che ci ha concesso il passaggio sulla sua nave. Sì unito a noi solo di recente- spiega, indicando il tipo con i capelli biondi e il fucile, che fa un breve inchino.
-Loro invece sono Tifa e Cloud- continua, spostando l’attenzione sulla ragazza muscolosa e su un altro ragazzo biondo.
Ha i capelli molto a punta, quasi a violare le leggi di gravità, e indossa quelli che sembrano pesanti abiti neri; porta sulla schiena una immensa spada a due mani.
-Loro sono…

IRIS: Ehm, possiamo anche presentarci da soli.
ARDYN: Credevo fossimo tutti d’accordo.

GLADIO: Per me va bene qualsiasi cosa.
NOLUM: Chi non ha voglia di presentarsi da solo perché preferisce fare il taciturno lasci fare agli altri, va bene?

-Noi siamo- spiega Tifa -Due amici d’infanzia. Siamo cresciuti tra le montagne, imparando a combattere da due vecchi eremiti, e poi siamo partiti per la grande città di Midgard quando finimmo l’allenamento. Lì abbiamo incontrato Vayne e ci siamo uniti alla comitiva.
-Praticamente sono le mie guardie del corpo- aggiunge Vayne.
-No- replica Tifa
-Passo- mormora Cloud.

ARDYN: Non ridete. Vi proibisco di ridere.

-Lui invece è…- riprende Vayne, prima di essere interrotto dal soggetto che si lancia d’improvviso a stringere la mano a Yuna.
-Sono Laguna Loire, aspirante cuoco, giornalista, pilota, pittore, ballerino e fotografo!- racconta con entusiasmo -Dite cheese!

FLASH
NOCTIS:
Prompto, che diamine! Non devi mica farla sul serio!
NOLUM: Risparmiatele per i cosplay. Andiamo avanti.

-Che diavolo stammi lontano- replica acidamente Squall, mezzo accecato dal flash della macchina fotografica.
-Come vuoi, come vuoi- replica subito quello, incespicando indietro.
-Scusatelo. Laguna è senza dubbio un genio incompreso ma temo sia piuttosto infantile pur essendo uno dei membri più anziani- aggiunge Vayne, allargando le spalle con fare accondiscendente.
-Ehi! Così mi fai sentire un vecchiaccio- replica Laguna.
Effettivamente è un uomo che si avvicina ai trenta, con capelli scuri lisci lunghi quasi quanto quelli di Tifa, una giacca blu sopra una maglia bianca de dei pantaloni marroni aderenti.
Bizzarro. Semplicemente bizzarro.
-Lui invece è Kain- continua Vayne, ignorando Laguna e indicando un individuo molto alto, chiuso in una pesante armatura viola, con dei lunghi capelli viola che spuntavano da dietro l’elmo; l’elmo è molto particolare, perché ha la forma di un drago e copre quasi tutto il volto dell’uomo.
-Lui non parla granché. Dice solo che sta cercando un suo amico e intende servirsi di un artefatto per trovarlo, ma non sa quale.
Kain non replica.
-E poi abbiamo Cid.
Il soggetto in questione sembra avere più di trent’anni; è biondo, porta il pizzetto e sta sempre con una sigaretta in bocca; ha uno sguardo antipatico, e indossa abiti sudici di olio, benzina, fumo e altra roba poco igienica.
-È un meccanico.
-E cosa ci fate con un meccanico?- chiede Squall.
-Senza di lui la mia aeronave non volerebbe- risponde Balthiar.
-Se non voi resta’ cor culo pettera farai bene a mostramme rispetto, bamboccio!- aggiunge sgarbatamente il tipo.

NOLUM: Magari un pelino meno scurrile.
CINDY: E perché? Mio nonno parla così da quando avevo quattro anni.
NOLUM: Sì, me lo ricordo. E va bene, concesso solo perché non ci sono bambini.
PROMPTO: I miei angeli sono entrambi uomini.
ARANEA: C’è qualche problema in ciò?

-Quindi manca solo…- riprese Vayne, prima di arrestarsi improvvisamente.
L’ultimo membro della compagnia si è portato davanti a Yuna mentre gli altri parlavano.
È visibilmente anziano, e indossa una tunica rossa da samurai.
Un braccio lo tiene sempre appeso al collo, dentro uno dei ripiegamenti della casacca, mentre l’altro è sulla schiena, che regge una pesante katana; i suoi capelli sono corti e scuri, e indossa degli occhiali da sole.
Non dice niente, e si inchina di fronte alla ragazza, appoggiando la spada a terra.
-Chi sei?- chiede lei.
-Sono Auron- risponde lui -Sono un vecchio amico di tuo padre.
-Mi ricordo di te.
-Ti ho cercata per tutto il mondo Yuna.
-Lo so.
-Intendo proteggerti nel viaggio che ti aspetta avanti a te.
-Sarò lieta di averti al mio fianco.
-In questo caso- interviene Balthiar, andandosi ad inchinare al lato di Auron e prendendo la mano di Yuna nella propria -Sarà un piacere proteggervi anche per me.
-Non credo proprio- dice Tifa, afferrando l’avio-pirata per i capelli e tirandolo via -Tieni le tue mani piene di dita dalla ragazza.

IGNIS: Non stavo facendo sul serio.
IRIS: Lo so, ma neanche io.
RAVUS: Posso pensarci direttamente io.
NOLUM: Basta fare confusione. Adesso che le presentazioni sono finite possiamo cominciare a giocare.

  
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