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Autore: Heismybestfriend    05/02/2018    5 recensioni
Una storia strutturata come una tipica puntata di Supernatural ricca di mistero e amore fraterno.
Ambientata nella seconda stagione, Sam e Dean si imbatteranno in un caso davvero particolare, mentre Sam viene ancora tormentato dai suoi incubi che stavolta sono incentrati sul fratello maggiore che farà di tutto per distrarlo ogni volta che viene colpito.
Genere: Avventura, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Seconda stagione
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Denver - Venerdì 17 Novembre – ore: 21.34



Sarah borbottava in maniera poco femminile mentre girovagava con una misera torcia nel cimitero di Denver.


Il luogo era desolato e terribilmente silenzioso.
Gli alberi apparivano spogli e tristi, le lapidi vecchie e screpolate.
Il cimitero di Denver era tra i più vecchi nel giro di 300km ed era considerato il più spaventoso tra tutti.
C’era addirittura chi giurava di vedere qualche spirito in cerca di pace o vendetta aggirarsi in quel luogo.
Baggianate. Nulla di tutto quello era vero.


Che obbligo stupido, pensava la giovane ragazza mentre dava un ultimo sguardo agli alberi alle sue spalle puntandoli con il fascio di luce della vecchia torcia.


Che saranno mai un gruppo di morti…si diceva mentre esortava le lancette dell’orologio ad andare un po' più spedite. Cavolo, solo altri cinque minuti ed avrebbe potuto svignarsela da quel lurido posto.


Poi quasi urlò quando udì lo scalpiccio di un paio di scarpe probabilmente malmesse.
“Chi è là?” sussurrò Sarah puntando la torcia verso quello che avrebbe dovuto essere la fonte del insolito rumore.
“Goerge? Phil?” domandò al vuoto mentre delle goccioline di sudore iniziarono a disegnarle una scia umida sulla schiena “dai uscite fuori, lo scherzo è bello finché dura poco” squittì nervosa per poi sobbalzare di nuovo verso una nuova fonte di rumore.


“Ragazzi?” chiese ancora mentre la torcia iniziava ad andare e venire ad intermittenza.
“Dannato aggeggio” cantilenò Sarah mentre dava qualche colpetto alla torcia che alla fine smise di fare luce. Sarah deglutì per poi sospirare a fondo. Dopo qualche secondo sembrava essere tornato tutto alla normalità. La ragazza sorrise tra sé e sé maledicendo la sua ansia inopportuna.


Decise di mandare al diavolo tutti quanti, obbligo compreso, e uscire da quel dannato cimitero.
Appena fece un passo però qualcosa la bloccò, o meglio, qualcuno.
In un primo momento Sarah urlò sopraffatta dall’ansia che in quel momento sovrastava ogni sua emozione. Poi però decise di darsi un contegno. Rise istericamente dandosi dell’ingenua. Era solo un semplice umano, come lei. Altro che fantasmi.


Il guardiano puntò la torcia verso la giovane con espressione severa in volto. “Signorina! l’ora di chiusura è passata da un pezzo!” la rimproverò avvicinandosi sempre di più.
Sarah chiuse gli occhi e ascoltò la voce dell’uomo quasi fosse una scappatoia per il paradiso. Si sentiva al sicuro.


Aprì gli occhi per andare contro a quelli del custode ma quello che vide la costrinsero a richiuderli ed ad urlare per davvero quella volta.
“A..Att...A” balbettò puntando il dito contro la figura che spariva e appariva ad intermittenza appena dietro il custode.
Appena parlò, anche se le parole che disse furono poche e sconnesse, una nuvoletta di condensa le uscì dalla gola. Come se all’improvviso quel posto fosse diventato il più freddo dell’intero stato.


“Si calmi, signorina! Sta entrando in iperventilazione!”
Sarah urlò quando la strana figura poggiò la sua mano sulla bocca del custode che appena percepì il contatto si accasciò al suolo svenuto? Morto?
Questo la giovane non riuscì a constatarlo. Perchè appena alzò lo sguardo tremante sulla figura ora a pochi centimetri da lei sentì un forte dolore alla testa e poi il buio più totale.





Dean era accasciato al suolo completamente privo di forze.
Il viso sfigurato e la bocca grondante di sangue.
Ne sputò parecchio prima di decidersi ad alzare il volto sul suo aguzzino.
“Sam” sussurrò con voce quasi implorante “non sai quello che stai facendo” Il piede del più piccolo dei Winchester si poggiò violentemente sul petto ferito di Dean che al contatto poco premeditato tossicchiò rischiando di strozzarsi con il suo stesso sangue. “ti avevo avvertito” parlò Sam sfoderando un sorriso saccente
mentre premeva il più possibile il piede contro il petto del fratello ferito.
Alzò le spalle noncurante e ridacchiò divertito.
“Salvarmi o uccidermi fratello” disse ghiacciante mentre armeggiava con la sua pistola come se fosse la cosa più naturale da fare in quel momento.
“Non sei riuscito a fare nessuna delle due cose” bisbigliò facendo scattare la sicura e puntando l’arma verso il cuore di Dean.
“e adesso ne pagherai le conseguenze” sussurrò vittorioso mentre senza alcuna esitazione premeva il grilletto e il proiettile scattava veloce verso il petto del fratello.
Sulla faccia gli volarono delle gocce di sangue ma incurante Sam guardava il biondo sotto di lui ansimare in cerca d’aria.
Dean voleva dirgli qualcosa ma la sua vista lo abbandonò appena scorse nello sguardo di Sam un luccichio nero.





Appena si svegliò, fu Sam ad ansimare in cerca d’aria.
Boccheggiava impotente mentre il petto si alzava ed abbassava troppo velocemente per i suoi soliti standard e lui muoveva le braccia freneticamente tastando ciò che lo circondava per cercare di capire dove si era addormentato.


Dean lo osservava con un cipiglio preoccupato continuando però a guidare l’impala verso la loro nuova destinazione, Denver.
“Stai bene?” chiese al più piccolo che era riuscito a capire di trovarsi in macchina e ancora in viaggio. Lanciò un’occhiata al fratello come per accettarsi che fosse ancora vivo e vegeto e non la vittima che uccideva in ogni suo incubo.
Annuì con convinzione prendendo tra le mani tremanti il giornale che poco prima di addormentarsi aveva posato ai suoi piedi.
“Che sappiamo su questo caso?” chiese poi al maggiore per cambiare argomento.
Piccolo ostinato, pensò Dean. Decise però di sottostare a quel suo gioco e rispondere con poco interesse.
“Solo che Kal Banter è sparito ieri notte verso le dieci di sera senza lasciare alcuna traccia”
Armeggiò con il volume di una canzone vecchio stile alzandolo di appena due tacche.
“non mi sembra nulla di strano”
“Certo, se non conti la dichiarazione di una certa Sarah Bellingar. Afferma di aver visto un fantasma proprio dietro le spalle di Kal, si trovava sulla scena del crimine con lui quando è successo, non dice altro però, gli agenti la considerano una dichiarazione dettata dall’alcool” lo informò iniziando poi a canticchiare le parole di ‘I was made for lovin’you’ dei Kiss.


Sam lo colpì con il giornale sul braccio per spronarlo a smettere.
“Smettila di contare ogni volta questa lagna” lo derise sistemandosi meglio sul sedile del passeggero mentre sbuffava sonoramente “sei stonato come una capra”
“Smetterò di farlo solo quando ne sentirò una farlo fratellino” rise immaginandosi la scena “e non dovrà essere impossessata da un demone” costatò premendo il piede sull'acceleratore.
“Oddio Sam, te la immagini? Che poi è possibile?” ridacchiò voltandosi verso il fratello che lo stava osservando con un cipiglio inorridito “non è divertente” constatò riportando lo sguardo davanti a sé mentre incrociava le braccia al petto.


“Hai ragione, non è divertente ma te che scappavi da qual Clown in Minnesota era decisamente esilarante!!” disse riportando la mentre all’ultimo spirito a cui avevano dato la caccia, un vecchio clown che si divertiva ad uccidere ogni persona che odiasse il circo in cui era morto.
Sam si irrigidì cambiando immediatamente espressione. “Hai visto quello di cui sono capaci!” disse con un sussurro mentre Dean negava divertivo con la testa.
“Grande e grosso e ha paura di un Clown” constatò mentre sorrideva al pensiero di aver distratto il fratellino, anche solo per un minuto, dai suoi incubi.






Heilà.
Credo di stare esagerando con le storie da pubblicare!
Ma appena vedo qualcosa di inspirante ne esce fuori qualcosa. Ogni volta, credetemi! Ahahahhaha
Che dire, sarà un caso vecchio stile ambientato nella seconda stagione. Immaginatelo come una puntata della serie ricca di mistero e tanto amore fraterno!!
   
 
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