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Autore: MissGinoza    08/02/2018    0 recensioni
Yuki Amano bussa alla porta di Nobuchika Ginoza,dopo due anni di assenza,dopo averlo abbandonato come hanno fatto sempre tutti del resto,prima suo padre ,poi Kogami,diventando entrambi esecutori. Che cosa è successo due anni fa? Che cosa è venuta a fare adesso? Fatto sta che Ginoza non è piu' lo stesso e lei vuole scoprire chi è diventato adesso l'ex ispettore della Divisione 1,esecutore agli ordini di Akane Tsunemori.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Qualcuno suono’ alla porta .
Nobuchika pensò che non aspettava nessuno e che sinceramente in quei giorni non aveva voglia di vedere gente, dopo la morte di suo padre e l’operazione al braccio.
Quando apri’ la porta fra lo sconcerto e lo stupore , si trovò di fronte Yuki Amano,con i suoi profondi occhi neri,le sue labbra tinte di rosso , i capelli corti neri e un ‘espressione mortificata dipinta sul volto.
“Nobu..sono tornata,perdonami.”
Lui ancora sconvolto dal ritrovarsela sulla porta di casa riusci’ solo a proniunciare il suo nome :”Yuki..”
“Sono appena stata informata di quello che è successo…La perdita di tuo padre,l’incidente al braccio,la  retrocessione a esecutore…Mi sono precipitata….Puoi anche decidere di sbattermi la porta in faccia e mandarmi via in malo modo….Hai tutte le ragioni del mondo….Ma ti prego…almeno permettimi di spiegarti….” I suoi occhi erano inumiditi ,si mordeva le labbra nervosamente .Non lo vedeva da due anni ed era cosi’ bello,sempre di piu’.Le lacrime ormai avevano iniziato a scendere.
“Entra…” . Sgranò gli occhi incredula. Il Nobuchika che conosceva lei, le avrebbe fatto sicuramente una ramanzina,o avrebbe pronunciato freddamente frasi tipo “Non abbiamo niente da dirci…”. Che cosa era successo in quel periodo di sua assenza?
DUE ANNI FA
“Kogami,hai visto Nobucchi?” “Se si accorge che lo chiami con questo appellativo andrà su tutte le furie!” Shinya Kogami  sghignazzò divertito e poi gli indicò il bagno. Si accese una sigaretta e andò a fare una pausa.
L’ispettore Ginoza usci’ dal bagno  e si aggiusto’ un ciuffo dei capelli con fare pensieroso.
“Nobu-kun,ti stavo cercando…cioè ..mi hanno detto che mi cercavi…” “Amano sei in ritardo…”
Ginoza cominciò a elencarle una serie di motivi per cui le avrebbe fatto una lettera di richiamo se continuava su quella strada ma lei ormai aveva già la testa altrove. Era ipnotizzata dalle sue labbra e dalle pause in cui lui si aggiustava gli occhiali.E quei capelli lisci che gli ricadevano dolcemente sul viso,che meraviglia…Solo i suoi occhi erano cupi e gelidi. Quel meraviglioso verde veniva offuscato da una rabbia e una rigidità glaciali.
“Mi stai ascoltando Amano?” “A dire la verità,ispettore Ginoza,no..Ero piu’ concentrata a guardare le  meravigliose labbra che ha….” .Ginoza arrossi’ improvvisamente  e si accigliò.
Kogami scoppiò in una fragorosa risata . Mise un braccio intorno al collo del collega e per poco non gli fece cadere gli occhiali.
“Hihiii ,ci sarà da divertirsi con questo nuovo agente !! Hai fatto colpo Nobuchika!” “E lasciami! Amano che diavolo stai dicendo?Io..” In quel momento una chiamata urgente per una segnalazione nel settore 3.
“Ti è andata bene,ne riparleremo al ritorno!”.  
Ma lei non era preoccupata dei richiami disciplinari o di quanto era arrabbiato l’ispettore Ginoza, adesso era preoccupata dei battiti del  suo cuore. Da quando lo aveva visto la prima volta, era stato un colpo di fulmine,si era sentita passare un brivido lungo il collo  che l’aveva quasi paralizzata. Era certa che per lui non era stato lo stesso,o perlomeno,l’ispettore Ginoza difficilmente lasciava sfuggire dalle sue espressioni facciali ciò che provava veramente.Forse era questo che l’attraeva sempre di piu’:questa sua aria da duro,questa rigidità apparente,perché in un guizzo di lucidità,aveva intuito che dietro quel gelo, c’era una sofferenza inespressa e lei, voleva scoprirla.
Kogami fece cenno a Ginoza di seguirlo verso il corridoio buio per fargli da spalla,mentre Yaioi e Amano andarono verso le scale.
La segnalazione registrava un’anomalia nei magazzini di un supermercato.
Nel corridoio trovarono degli addetti al magazzino con il ventre squarciato.
“Facciamo attenzione,ci sono parecchi cadaveri.”
“Yayoi…posso chiederti una cosa? So che non è il momento adatto, ma tu sei al fianco dell’ispettore Ginoza e dell’ispettore Kogami da molto tempo e sicuramente saprai rispondermi..” “Dimmi pure Amano.”
“Ecco…L’ispettore Ginoza…ehm..Ha la ragazza?” “Non che io sappia…” “Ok,scusami se ti importuno con domande cosi’ frivole..” “Niente,lei è un agente speciale nonché futuro ispettore,io sono solo un esecutore,dovere risponderle!” Amano in realtà non la considerava al di sotto,lei non riusciva a vedere gli esecutori come “cani” come venivano chiamati.
Ora però doveva concentrarsi.
La missione si era conclusa come di routine .
E cosi’ i giorni si susseguirono ,era passato un mese dall’arrivo di Yuki Amano alla Divisione 1.
Non aveva incrociato spesso Ginoza in quei giorni perché era intenta a dare gli ultimi esami per diventare a tutti gli effetti un ispettore. Ma sentiva un bisogno impellente di vederlo.
Incrociò Kogami nel corridoio, “Che fortuna,Shinya! Sai dove posso trovare Nobucchi?” “Ti ho già detto che se ti sente chiamarlo cosi’ andrà su tutte le furie,comunque è nel suo ufficio,buona fortuna!” Shinya le strizzo’ un  occhio come per incoraggiarla e lei saltellando si diresse gioiosa verso la porta bussando impaziente di riceve risposta.”Avanti”.
“Ehm..Buongiorno Nob..Ispettore Ginoza..” “Buongorno Amano.Hai bisogno di qualcosa ? So che sei sotto esami…” Nel suo tono colse una specie di frase sott’intesa come a dirle, perché sei qui a scocciarmi invece di studiare? . “Beh..Ecco..Sono qui per questo…Avrei un favore da chiederti ..So che sei molto ferrato nel’argomento di giurisprudenza,avrei bisogno di alcune delucidazioni…Po..Potresti aiutarmi a studiare in questi giorni?” Lui sospirò dopo una lunga pausa di silenzio. “Ok,ti aspetto oggi qui intorno alle 16.” Yuki sorrise raggiante “Evviva grazie Nobucchi!” “Come mi hai chiamato?” Ma lei fece in tempo a correre via dall’ufficio avvampando di gioia e imbarazzo.
Nobuchika si aggiustò gli occhiali,ormai era fatta,ma lo sapeva,quella ragazza gli avrebbe portato solo guai.
Yuki Amano alzò gli occhi dal libro di diritto e di nascosto si mise a osservare i lineamenti di Ginoza.
Cavoli ,lo aveva immaginato che l’avrebbe fatta studiare tanto e che sarebbe stato concentrato tutto il tempo,ma adesso era arrivata l’ora di fare una pausa. Quel viso cosi’ delicato nascosto dai lunghi ciuffi lisci adesso era un po’ meno accigliato del solito.
“Ti va se facciamo una pausa caffè?” Lui alzò gli occhi dagli appunti di lei che stava controllando “OK” . lei sorrise e si alzò dalla scrivania .”Ho portato dei dolcetti al cioccolato!Li ho fatti io!” Andò ad accendere l’apparecchio del caffè e preparò un piccolo vassoio dove mise le tazze e i dolcetti.
“Ecco qua ,spero che siano buoni!” Sorrise .
“Che cosa sono questi?” Nobuchika prese uno dei biscotti che in pratica erano a forma di faccina con gli occhiali….”  Lei fece una risatina sommessa:” Sono tanti piccoli Nobucchi!Oh il caffè è pronto!” Con disinvoltura versò il caffè ,ma quando tornò alla scrivania notò che Ginoza  stava ancora fissando il biscotto con notevole imbarazzo. Forse le sue guance stavano dando un lieve accenno di rossore.
Lei gli porse la tazzina .”Ecco qua,io..Volevo solo ringraziarti per l’aiuto che mi stai dando..Pensavo fosse una cosa simpatica,ti sei offeso Nobu-kun?” . Lui abbassò lo sguardo e ad occhi chiusi dette un morso al biscotto. Lei attese col vassoio in mano. “Siediti e bevi il tuo caffè,grazie comunque sono buonissimi.”
“Davvero? Oh grazie Nobucchi!!” La razionalità non era il suo forte in quei momenti,cosi’  dall’entusiasmo il vassoio cadde,lei si protese con troppa foga in avanti per abbracciarlo e cadde addosso a Ginoza rovinando entrambi sul pavimento. Si trovarono cosi’ viso a viso,gli occhiali erano poco piu’ in là.La maschera che indossava ogni giorno per proteggersi dall’oscurità e per nascondersi gli era sfuggita. Amano affondò nel colore dei suoi occhi verdeggianti e desiderò sprofondarvi per sempre .
Adesso,Nobuchika ,gli si mostrava con il suo vero volto ,senza le lenti a distorcere le sue espressioni facciali:quegli occhi ,erano veri,erano meravigliati erano imbarazzati.
“Nobu…” Lei gli scostò i capelli dal viso ,per poter ammirare i suoi lineamenti ora cosi’ poco distanti .
Ma qualcuno bussò alla porta. L’idillio era finito.
   
 
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