Piccola, dolce Temari.
"Mamma! Mamma!" la vocina incredibilmente allegra di una bambina, dai ribellissimi capelli biondi, catturò l'attenzione della giovane donna affaccendata nel prendersi cura del secondo genito, Kankuro, che non ne voleva saper niente di mangiare.
"Dimmi Temari"
"Mi aggiusti i capelli? Da sola non ci riesco!" brontolò la più piccola incrociando le braccia e sbuffando scocciata. Un cambio incredibile di espressione confronto a quella che aveva in viso pochi minuti prima.
"Dai, vieni qui, siediti" rispose la donna sorridendo, sedendosi su di una sedia e facendo accomodare Temari tra le sue gambe.
"Passami la spazzola e, quando te lo dico, mi passi gli elastici"
Con maestria e delicatezza Karura cominciò a districare le ciocche di capelli e a spazzolarle.
"Come li vuoi acconciare?"
"Voglio quattro codini!" l'esclamazione venne seguita con un semplice gesto della mano della bambina, indicante il numero quattro; a quel gesto la madre rise annuendo lengandole poi i capelli in quattro codini sbarazzini, con tanta gioia ed allegria Temari faceva dondolare le gambe a ritmo di una canzone da lei inventata.
"Ecco fatto!" proferì Karura, battendole dolcemente una mano sul capo biondo.
"Grazie mamma! Ti voglio tanto bene!"
"Anche io te ne voglio piccola, dolce Temari"
Buonsalve a te che leggi!
Di tanto in tanto torno in questa sezione, anche se brevemente.
Quest'oggi vi presento una flashfic basata su un'immagine vista in giro su WeHeartit che mi ha fatto venire una voglia assurda di scrivere questo momento. Niente di estremamente complicato, scritto durante una notte insonne alle 3.00 del mattino.
Ho cercato di rendere Temari infantile appunto perché è una bambina e ho provato ad immaginare che legame potesse avere con la madre (che ho sempre immaginato estremamente dolce e gentile).
Spero possa piacervi, grazie a chi ha letto fino a qui e grazie a chi - se vorrà - mi lascerà un commento.
Vera.
"Mamma! Mamma!" la vocina incredibilmente allegra di una bambina, dai ribellissimi capelli biondi, catturò l'attenzione della giovane donna affaccendata nel prendersi cura del secondo genito, Kankuro, che non ne voleva saper niente di mangiare.
"Dimmi Temari"
"Mi aggiusti i capelli? Da sola non ci riesco!" brontolò la più piccola incrociando le braccia e sbuffando scocciata. Un cambio incredibile di espressione confronto a quella che aveva in viso pochi minuti prima.
"Dai, vieni qui, siediti" rispose la donna sorridendo, sedendosi su di una sedia e facendo accomodare Temari tra le sue gambe.
"Passami la spazzola e, quando te lo dico, mi passi gli elastici"
Con maestria e delicatezza Karura cominciò a districare le ciocche di capelli e a spazzolarle.
"Come li vuoi acconciare?"
"Voglio quattro codini!" l'esclamazione venne seguita con un semplice gesto della mano della bambina, indicante il numero quattro; a quel gesto la madre rise annuendo lengandole poi i capelli in quattro codini sbarazzini, con tanta gioia ed allegria Temari faceva dondolare le gambe a ritmo di una canzone da lei inventata.
"Ecco fatto!" proferì Karura, battendole dolcemente una mano sul capo biondo.
"Grazie mamma! Ti voglio tanto bene!"
"Anche io te ne voglio piccola, dolce Temari"
Buonsalve a te che leggi!
Di tanto in tanto torno in questa sezione, anche se brevemente.
Quest'oggi vi presento una flashfic basata su un'immagine vista in giro su WeHeartit che mi ha fatto venire una voglia assurda di scrivere questo momento. Niente di estremamente complicato, scritto durante una notte insonne alle 3.00 del mattino.
Ho cercato di rendere Temari infantile appunto perché è una bambina e ho provato ad immaginare che legame potesse avere con la madre (che ho sempre immaginato estremamente dolce e gentile).
Spero possa piacervi, grazie a chi ha letto fino a qui e grazie a chi - se vorrà - mi lascerà un commento.
Vera.