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Autore: SofyTrancy    12/02/2018    0 recensioni
«Ti fidi di me?»
La prima volta che Saeyoung ti aveva rivolto quella frase avevi solo quattro o cinque anni.
Aveva pronunciato quelle quattro parole con una voce dolce e gentile, mentre ti mostrava quel solito sorriso che tu avevi sempre ammirato.

Piccola shot su Saeran e Seven
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: 707, Unknown
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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[Questa storia partecipa al COW-T]

Do you trust me?

 

«Ti fidi di me?»

La prima volta che Saeyoung ti aveva rivolto quella frase avevi solo quattro o cinque anni.

Aveva pronunciato quelle quattro parole con una voce dolce e gentile, mentre ti mostrava quel solito sorriso che tu avevi sempre ammirato.

Anche se eravate gemelli, lui era molto più forte di te.

Lui non aveva paura di quello che vostra madre poteva farvi, né di quel che poteva succedere se vostro padre vi avesse trovato.

Lui non doveva rimanere rinchiuso sempre in quella stanza, a differenza tua.

Ma adesso le cose sarebbero cambiate: lui ti stava chiedendo di seguirlo, di uscire da quella casa, di aiutarlo in quel piano per poter scappare definitivamente, grazie a quei due ragazzi che si erano offerti di prendervi con voi.

Quindi in quel momento, quando lui ti aveva rivolto quella frase, ti eri sentito la persona più felice del mondo. Dopotutto la persona che più adoravi e a cui più volevi bene ti aveva chiesto di fidarti di lui, lo aveva chiesto a te!

Per questo avevi risposto: «Sì, mi fido di te.»

 

«Ti fidi di me?»

Quelle stesse parole Saeyoung le aveva pronunciate mesi dopo, il giorno prima che foste per sempre separati.

“Ci rivedremo presto.” aveva detto poco prima “Sai che non potrei mai lasciarti da solo.”

Ma non è che a te la cosa piacesse più di tanto.

Certo, finalmente avresti ottenuto quella tanto agognata libertà che mai eri riuscito a raggiungere... ma a che pro se lui non poteva essere con te?

Tu volevi stare con lui, non vederlo andarsene...

Ma nonostante questo, dalle tue labbra non è uscita alcuna protesta.

L'unica cosa che hai sussurrato è stata: «Sì, mi fido di te.»

 

«Ti fidi di me?»

Oramai quella frase la sentivi pure in sogno.

Ogni volta ti svegliavi di soprassalto, nel letto, da solo.

La voce di Saeyoung continuava a rimbombarti nella testa, quelle parole che erano diventate come un incantesimo che non eri più in grado di sciogliere non volevano minimamente abbandonarti.

Perché stava tutto andando in quel modo?

Perché non riuscivi ad aspettare il suo ritorno con calma?

Perché avevi quel bruttissimo presentimento che mai vi sareste rivisti...?

Tutte le volte che quelle paure si facevano strada dentro di te, aprivi il cassetto accanto al letto e prendevi tra le mani la foto che conservavi con molta cura.

Sorridevi leggermente, cercando di tirarti su il morale, mentre passavi con leggerezza la mano sulle due figure che erano ritratte.

Ti mancava terribilmente, ma non potevi farci nulla.

Lui non ti aveva abbandonato. Era solo difficile per lui venirti a prendere in quel momento, tutto qui... no?

Scacciando tutti i tuoi pensieri negativi dalla mente, chiudevi gli occhi.

Le uniche parole che si potevano udire poco dopo erano sempre le solito: «Sì, mi fido di te.»

 

«Ti fidi di me?»

Erano anni che quella frase non tornava a occupare i tuoi pensieri.

Osservi il computer di fronte a te e ti porti una mano alla gola, sentendo la forza di respirare scomparire quasi del tutto.

Il messaggio è stato appena mandato da 707, quello stupido ragazzo dai capelli rossi, nella chat dell'RFA.

Sai benissimo che non è rivolto a te, ma a quella sciocca ragazzina che tu stesso hai fatto entrare in contatto con quel gruppo.

Ma questo non ti fa sentire certo meglio.

Con un colpo secco chiudi il portatile di fronte a te e ti alzi dalla sedia. Hai bisogno di aria; non devi pensarci, non vuoi pensarci.

Esci dall'edificio, finendo in quel giardino di cui anni prima ti prendevi cura tu stesso e che ora invece non fa più delle tue mansioni.

Alzi gli occhi verso il cielo stellato, cercando di eliminare le forti emozioni che minacciano di renderti nuovamente vulnerabile.

Lui ti ha mentito.

Ha detto che sarebbe venuto a prenderti, ma questo non è accaduto.

Ha promesso che ti avrebbe sempre protetto, ma adesso tu sei solo.

Ha giurato che avresti raggiunto la felicità, eppure tu ti senti più triste di prima.

Con un gesto stizzito, estrai l'unica foto che hai di voi due insieme dalla tasca dei pantaloni. La Salvatrice non sa della sua esistenza, o l'avrebbe distrutta da anni ormai.

Passi la mano su quei due bambini che sorridono, sentendo la rabbia farsi sempre più strada dentro di te.

Non ne hai più bisogno.

Tu non sei più quel ragazzino debole che doveva essere sempre protetto da Saeyoung.

Adesso è tocca a te prendere il comando.

Con decisione, strappi quell'inutile pezzo di carta, l'ultima zavorra che continua a tenerti ancorato al tuo passato, e lasci cadere le due metà a terra.

Poi, cercando di trattenere quelle lacrime che da anni ti rifiuti di versare, ti volti e torni verso l'edificio.

“«Ti fidi di me?»”

Quella frase torna a risuonarti nuovamente nelle orecchie.

Con tutto l'odio che hai dentro, sussurri la tua risposta, mettendo fine una volta per tutte a quella sofferenza:

 

«No, ma mi fidavo.»

   
 
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